Recensione IL SOGNATORE di Laini Taylor

Salve lettori, ho avuto finalmente il piacere di leggere Il sognatore di Laini Taylor, primo di una duologia, il libro più discusso del momento. La maggior parte dei lettori ha letto questa storia e ne è rimasta assolutamente rapita e per fortuna anche io ne sono rimasta molto colpita. Oggi ve ne parlo e vi lascio la mia opinione.

Titolo: Il sognatore (Strange the dreamer #1)
Data di pubblicazione: 5 luglio 2018
Editore: Fazi (Lain ya)
Autrice: Laini Taylor
Pagine: 524
Trama
È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.


Serie Strange The Dreamer:
1. Il sognatore
2. La musa degli incubi

Recensione

Il sognatore è il libro che ha fatto più parlare di sé negli ultimi mesi. Una storia che ha affascinato tutti, che ha fatto bramare il seguito come mai prima e che ha ricevuto recensioni più che positive. Il sognatore, quel libro che ancora non avevo letto! In realtà questo libro è entrato nella mia wishlist fin da subito però l’ho acquistato ad alcuni mesi dall’uscita e l’ho letto solo adesso. La verità è che il grande entusiasmo mi ha fatto storcere un po’ il naso e mi ha fatto venire qualche dubbio. Lo so, di solito funziona il contrario eppure non avevo mai sentito così tanti pareri positivi per un libro, mai vista una tale uniformità di opinione e per un po’ ho temuto ci fosse qualcosa dietro. Ho anche temuto che non potesse prendermi abbastanza perché negli ultimi tempi mi sono un po’ allontanata dai fantasy, ho iniziato ad essere più esigente e selettiva e dopo aver sentito che questo libro all’inizio sarebbe stato molto lento e che sarebbe stato un fantasy molto particolare, ho un po’ esitato. Adesso però posso dirvi che sono contenta di averlo letto, è una storia davvero unica nel suo genere e condivido i pareri positivi (anche se non mi ha entusiasmato così tanto da farlo diventare il mio libro preferito in assoluto come invece è accaduto ad altri).  
Lazlo Strange, il protagonista, è un ragazzo di venti anni, fa il bibliotecario nella Grande Biblioteca del regno di Zosma ed è apparentemente un ragazzo anonimo. Orfano, cresciuto da monaci molto severi che lo hanno educato anche con le cattive maniere stroncando oltretutto la sua fantasia di bambino, è sempre stato affascinato dalla città di Pianto, una città perduta da tanto tempo e che un evento sconosciuto ha cancellato dalla memoria del mondo. Lazlo ne è venuto a conoscenza grazie ai racconti di un anziano monaco e da allora ha cercato e raccolto qualsiasi informazione in merito ed è diventato un grande conoscitore di quella città meravigliosa e magica ormai perduta. Lazlo però non vorrebbe vivere solo delle proprie fantasie, vorrebbe non solo sognare ma conoscere dal vivo questa città. Un giorno, guarda caso, una delegazione straniera si reca alla biblioteca e da lì tutto cambia. Questi guerrieri arrivati da lontano  cercano una delegazione di uomini e donne che possano aiutare la città di Pianto e mandar via l’ombra dei tempi bui che ancora li perseguita. Nessuno capisce con esattezza cosa stanno cercando, cosa vuole il loro capo, Eril-Fane, il Massacratore degli Dei, eppure molti vogliono essere selezionati. Lazlo, sempre messo in disparte, avrà il coraggio di farsi sentire, di proporsi anche se sa di non avere alcuna capacità che possa servire a Pianto, in fondo è soltanto un bibliotecario, in fondo lui conosce solo un sacco di storie. Così inizia la storia di un ragazzo normale ma che aveva il coraggio di sognare, un ragazzo che farà tanta strada, cambierà, vedrà cose che non avrebbe mai immaginato e alla fine scoprirà di essere ciò di cui Pianto aveva bisogno, ciò che lui stesso non sapeva di essere.  Dall’altra parte della storia c’è Sarai, una ragazza di diciassette anni con la pelle blu e i capelli rosso-arancio, figlia di Isagor, dea della disperazione e di un uomo. In una fortezza di un metallo inespugnabile, il mesarzio e luogo di un massacro di tutti gli dei, anche bambini nati a causa delle atrocità di questi ultimi, vivono i sopravvissuti: Sarai, Sparrow, Ruby, Feral e Minya. Sono tutti figli di dèi, sono dèi loro stessi, hanno poteri diversi ma sono prigionieri di un mondo che è stato distrutto da quegli stessi dèi e che adesso prova solo odio. Sarai è la Musa degli incubi, lei può infiltrarsi nei sogni degli abitanti di Pianto e fare loro ciò che vuole. Una volta procurava incubi, spinta dal desiderio di vendetta inculcatogli da Minya, eppure con il tempo tutto questo le si è ritorto contro e ha capito che non era giusto fare questo a quelle persone, tutti avevano sofferto, gli dèi e gli abitanti di Pianto, nessuno era veramente libero, nessuno era davvero in pace. Sarai è chiusa all’interno di quelle mura, non sa cosa il futuro le riserverà, sa solo che gli incubi che lei stessa ha, frutto dei sensi di colpa, la fanno star male. Sarai non è felice, il suo dono è per lei un peso, le falene che ogni notte escono la sua bocca e raggiungono le case degli abitanti di Pianto per spiare i loro sogni sono libere mentre lei non ha via di fuga, forse lei non è davvero una sopravvissuta, forse è una superstite che non fa altro che sopravvivere sapendo che per lei non ci sarà mai altro. Sarai è fragile ma allo stesso tempo sa tirare fuori la forza che è in sé, è una ragazza sensibile, talvolta insicura ma estremamente buona. Quando Eril-Fane e la delegazione arrivano a Pianto, per Sarai e gli altri sarà inevitabile chiedersi cosa succederà, se riusciranno a sopravvivere o se verranno annientati una volta per tutti, ma Minya, piccola fuori ma spietata dentro, colei che ha salvato tutti loro dal Massacro quando erano molto piccoli, ha le idee chiare: lei vuole la sua vendetta e anche subito. Sarai cercherà di fermarla, di scoprire cosa hanno in mente quelle persone e cosa può fare per salvare se stessi e loro, per avere qualcosa che sembra un’utopia nel loro mondo: la pace. Entrando nei sogni di quelle persone straniere arriverà fino a Lazlo, i cui sogni sono molto speciali, una realtà davanti alla quale Sarai rimane incantata, una città di Pianto così bella che vorrebbe fuggire dalla fortezza e vivere per sempre lì. Non è soltanto il sogno di Lazlo ad essere bello oltre ogni immaginazione ma a stupire la ragazza è anche altro. Lazlo è l’unico che può vederla. I sogni di Lazlo saranno il luogo dei loro incontri, lì si conosceranno, si innamoreranno e troveranno finalmente quello che cercavano eppure non si può ignorare la realtà. La delegazione straniera vuole mettere fine una volta per tutte alla minaccia della fortezza e saranno disposti a tutto per farlo, qualcuno sarà disposto anche ad agire di propria iniziativa e a mettere in pericolo tutto ciò che esiste. In un mondo di odio, senso di vendetta, discriminazione, sogni, amore e magia si dipana la storia di dèi e di umani, di una città perduta e la minaccia che la perseguita, di un sognatore e di una musa degli incubi.
Il sognatore è una storia assolutamente originale, molto diversa dalle altre, con un’idea magnifica e scritta in modo sublime. La storia parte lentamente, iniziamo a conoscere Lazlo e il mondo in cui vive, un mondo che da subito appare molto diverso da qualunque aspettativa o da qualunque altra storia mai letta. Nonostante la prima sia una parte un po’ lenta ( e io odio i libri lenti), non mi ha dato fastidio, sono riuscita a godermi la storia e a non stancarmi. La storia è migliorata sempre di più man mano che andava avanti e se all’inizio ci ho messo un po’ ad entrare in sintonia con questo mondo, ad un certo punto me ne sono innamorata. Sono rimasta affascinata, questo è il termine giusto, da questo mondo, dalla sua storia, dai suoi personaggi e dalle loro interazioni. Il sognatore è diverso da qualunque altra cosa, è intriso di magia anche nelle parole, la storia è ammaliante e scopre le sue carte man mano. All’inizio mi è capitato di non capire alcune cose che stavano accadendo, poi è stato tutto più chiaro, ci sono colpi di scena che ci sorprendono e ci fanno desiderare di conoscere ancora e ancora. Lazlo è quel protagonista atipico che non ti aspetteresti mai di apprezzare così tanto, eppure immediatamente ho sentito un feeling con lui. Mi sono sentita come Lazlo, a quanti di noi capita di essere sottovalutati, esclusi, considerati anonimi, quante volte ci sentiamo inutili e non sappiamo come farci valere, quante volte ci perdiamo nelle fantasie, dimenticando per un po’ la realtà e non immaginando che quelle nostre fantasie possano mai avverarsi.  Lazlo è speciale proprio per il suo essere un sognatore e proprio grazie ai sogni potrà fare la sua parte nel modo giusto. Il suo essere buono e apparentemente ingenuo gli permetterà di porsi al di là dell’odio e del senso di vendetta, gli permetterà di essere in qualche modo imparziale e di guardare al bene di Pianto e non dei singoli interessi egoistici. Grazie ai suoi sogni e alla sua perseveranza Lazlo arriverà più lontano di chiunque altro e scoprirà di avere un potere che va al di là di qualsiasi aspettativa. Quante volte ho sofferto con Sarai, mi sono emozionata con lei, quanto l’ho compresa e sperato che potesse avere il suo lieto fine! Sarai è diversa e speciale e proprio il dono che lei considera una maledizione è quello che le permetterà di agire nel modo giusto e quindi di non cedere ai sentimenti negativi che albergano in tutti quelli che hanno vissuto il massacro. Il rapporto tra Lazlo e Sarai è speciale, puro, dolcissimo, ingenuo e magico come solo una città sognata, ormai perduta, sa essere. L’autrice ha saputo pensare una storia accattivante e pervasa da un aura magica che rende tutto surreale eppure vero e attuale.  Durante la lettura verrà naturale immaginare gli scenari in cui si muovono i protagonisti ma anche tutto ciò che loro fanno nei minimi dettagli e questo renderà la storia ancora più magica. Le scene create dall’autrice riescono a essere estremamente vivide e suggestive. Le ambientazioni sono ricche di particolari e ipnotiche. Laini Taylor riesce a creare un fantasy di gran livello proprio grazie alla propria immaginazione e non lascia nulla al caso. Ogni particolare è pensato nei minimi dettagli, ogni avvenimento ha un suo perché, ogni personaggio fa la sua parte per rendere speciale questo mondo. Il sognatore non ruota solo attorno ai protagonisti ma anche a tutti gli altri personaggi, ognuno fa la sua parte e contribuisce alla grandezza della storia. La scrittura di Laini Taylor è magnetica, è pura poesia, ogni parola rimanda ad un’immagine, tanto che sembra vivere all’interno della storia, estraniarsi da tutto e dimenticare per un po’ la realtà. Nelle primissime pagine ho pensato che l’autrice stesse esagerando, che forse quello poteva essere un modo per fare colpo sui lettori ma che fosse fin troppo ridondante e surreale, invece poi ho saputo apprezzare questo suo linguaggio particolare, rarefatto, questo linguaggio onirico, fatto di parole strane, di metafore, di immagini in parole. L’unico appunto che faccio è al finale. Ho sofferto, il mio cuore si è fermato e forse l’autrice avrebbe potuto chiudere la storia in modo diverso, non sempre la soluzione riparatrice, dopo una fine dolorosa, risulta essere un ottimo compromesso. Per scrivere qualcosa di bello non deve necessariamente accadere qualcosa di brutto, secondo il mio parere, ma rispetto la decisione dell’autrice e sono convinta che anche se ormai niente sarà più lo stesso, quello che è accaduto troverà un senso di giustizia nel disegno generale. Il sognatore è un libro che consiglio assolutamente, è qualcosa di mai letto, una storia magica che sa toccare i cuori dei lettori e far scoprire loro l’esperienza più autentica del fantasy. 



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1 Commenti

  1. W-o-w, questo libro! Non so davvero da dove cominciare per spiegare quanto mi sia piaciuto, mi abbia conquistata e si sia facilmente imposto nella mia top 10 di libri del 2019, per ora! Una storia originale, scritta benissimo e con due protagonisti meravigliosi nella loro complessità e unicità *^*! Meraviglioso!
    Un abbraccio, a presto! (la mia recensione)
    Rainy

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