Buon sabato lettori, oggi vi parlo de La corte di fiamme e argento di Sarah J. Maas, la sua ultima uscita
il cui titolo originale è A court of silver flames. È il quarto libro della
serie Acotar perciò se non avete letto i precedenti questa recensione può
essere spoiler. Ho aspettato tanto questo libro e alla fine ha superato le mie
aspettative! Certo però, siamo nel 2021 e gli italiani ancora non hanno capito
che vogliamo cover pertinenti e titoli originali o almeno traduzioni letterali
ma alla fine mi è piaciuta così tanto la storia che ho chiuso un occhio su
questi dettagli (per quanto siano importanti).
Editore: Mondadori
Pagine: 720
Trama
1. La corte di rose e spine (recensione qui)
2. La corte di nebbia e furia (recensione qui)
3. La corte di ali e rovina (recensione qui)
3.1 A Court of Frost and Starlight (inedito ita)
4. La corte di fiamme e argento
ecc.
Recensione
spoiler dai precedenti
Per me la serie Acotar della Maas ha avuto alti e bassi: le mie aspettative
erano altissime già negli anni precedenti l’uscita italiana, si può dire che A
court of thorns and roses fosse l’unico libro che volevo leggere e non trovavo
pace perché gli italiani non sembravano volerlo portare da noi, soprattutto non
dopo che già la serie Throne of glass della Maas era stata interrotta (e io
avevo amato i libri usciti!). Quando si decisero a riportare Throne of glass e
a pubblicare finalmente tutta la serie Acotar il mio entusiasmo era ormai diminuito.
Ho apprezzato il primo libro ma non ho trovato nulla di eccezionale, dal
secondo invece mi aspettavo di più e soprattutto di emozionarmi di più e
trovare maggior coinvolgimento (anche se il finale mi piacque molto). In
quest’ultimo caso però credo che la colpa fosse mia perché mi ero forzata a
leggere in un periodo in cui non ero dell’umore. Con il terzo mi sono
decisamente convinta, ho trovato che la storia avesse preso la giusta direzione
e fosse anche più dinamica. Certo, mai mi sarei aspettata di leggere il quarto
libro e innamorarmi perdutamente!
La corte di fiamme e argento è il quarto libro della serie Acotar, anche se alcuni lo considerano il primo del suo spin off. La storia della trilogia in effetti finisce con il terzo libro ma il quarto libro ci inizia a raccontare cosa accade dopo la guerra del terzo libro, le conseguenze della guerra e quel desiderio ancora presente, in alcuni, di rafforzare il proprio potere. A cambiare sono i protagonisti del libro attraverso cui guardiamo la storia: Nesta e Cassian.
Probabilmente anche voi, come me, non avete sopportato Nesta fino a questo momento perché è stata antipatica, presuntuosa, apparentemente pronta ad agire solo quando voleva lei. Nel terzo libro si è avvertito qualche cambiamento ma è adesso che Nesta deve fare i conti con le conseguenze della guerra, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Nesta è tormentata, ferita, spezzata, piena di odio, di
rabbia ma anche di paura. Non può evitare di pensare a ciò che il Calderone ha
fatto a lei e a sua sorella, non può evitare di pensare a suo padre, un uomo
che ha disprezzato per averle lasciate vivere in povertà ma che poi ha
preparato una flotta ed è corso in loro aiuto in occasione della guerra. La
guerra ha mostrato tutto l’amore di un padre per le figlie ma il prezzo di
quell’ aiuto è stata la vita dell’uomo. La mente di Nesta è la sua nemica, la
riporta continuamente alla guerra, ai pericoli, a suo padre che moriva dopo
averle finalmente dichiarato tutto l’affetto che lei invece non gli aveva mai dimostrato.
Moriva e forse per colpa sua, lei poteva fare qualcosa ma non l’ha fatto, o
almeno è questo che crede, e ora vive con questo peso che la distrugge
lentamente.
Darsi al vino e ai rapporti occasionali è il suo modo per
fuggire dalla sua mente e dalla realtà, per sfuggire ai demoni che rendono lei
stessa un mostro, che l’hanno provata nel corpo, sempre più magro, nell’anima,
sempre più desiderosa di non provare nulla e anche nei suoi rapporti con gli
altri. Lei è ferita e ferisce, è arrabbiata e “morde”, tiene gli altri lontani
e crede che sia giusto così perché in fondo tutti la vedono come un mostro e
lei si adegua, anzi, cerca di essere il peggior mostro possibile.
“Era un lupo che non aveva mai cercato di imparare che cosa volesse dire essere un lupo per colpa di quella gabbia che gli umani chiamavano proprietà e società. E proprio come qualsiasi animale maltrattato, anche lei azzannava chiunque le si avvicinasse troppo.”
Le arriverà però un ultimatum da parte di chi le sta attorno e così, per non autodistruggersi ulteriormente, sarà costretta a trasferirsi alla Casa del Vento, sulla montagna, dove si allenerà insieme a Cassian e lavorerà come aiutante in quella biblioteca dove lavorano tante donne ferite e dal passato difficile. Questo sarà l’inizio della sua rinascita, imparerà a non aver paura del terribile potere che risiede in lei, imparerà ad ascoltarlo e ad abbracciare tutte le ombre dentro e fuori di lei. In questo percorso di guarigione stringerà delle amicizie (Gwyn e Emerie), si lascerà andare all’amore (con Cassian), farà pace con le persone della sua vita, imparerà a chiedere scusa, a perdonare, ad amare e accettarsi per quello che è, trasformando il suo potere terribile nella sua forza.
In questo percorso sarà affiancata da Cassian che la
appoggerà ma le lascerà i suoi spazi. Sappiamo già da prima che tra i due c’è
un’attrazione ma Nesta è sempre stata troppo dura con sé e con gli altri per
cedere, perciò Cassian le ha dato tempo, l’ha seguita a distanza mentre lei
imparava a lasciarsi andare. Il loro rapporto non sarà semplice, per quasi
tutta la storia Nesta si convincerà che non vuole qualcosa di serio e Cassian
la asseconderà perché tiene troppo a lei e perché preferisce quello che non
avere nulla. Ci vorrà tempo ma Nesta e Cassian riusciranno poi a chiarire
quello che vogliono e a fare pace con i propri sentimenti.
La corte di fiamme e
argento è
principalmente la storia di Nesta e del suo percorso di guarigione e di
rinascita, un percorso lungo e complicato, pieno di emozioni contrastanti, di
ostacoli e di sofferenze ma che lascia tante soddisfazioni. Nesta è ferita e tormentata, è
vista da tutti con timore e viene giudicata perché morde e ferisce ma quando
capirà che tutto questo la porta solo ad autodistruggersi e isolarsi inizierà a
cambiare.
“Tutto quello che ha dentro, Cassian capì all’istante, includeva la rabbia, la lealtà spietata e inflessibile verso le persone che amava, l’istinto da lupa e la capacità di uccidere.”
Il simbolo di questo percorso è la discesa dei centomila gradini che dividono la casa dalla città, gradini che per tutta la storia cercherà di scendere per arrivare giù ma che solo dopo allenamenti, cadute, passi in avanti e indietro riuscirà finalmente a completare. Noi siamo lì che tifiamo per lei, che la sproniamo a scendere ogni maledetto gradino perché sappiamo che se può farcela lei possiamo farcela anche noi.
È la storia di tutti quelli che hanno vissuto momenti
difficili, bui, che hanno toccato il fondo, sono andati verso l’autodistruzione
e poi hanno capito che dovevano risalire ma che per farlo ci vuole innanzitutto
una decisa volontà. Siamo noi gli unici a poterci aiutare, nonostante gli aiuti esterni il percorso di
guarigione è un percorso personale in cui si è soli davanti ai propri demoni,
alle proprie paure e incertezze.
“Ti dirò che supererai anche questo momento. Che affronterai ogni cosa e la supererai. Che queste lacrime fanno bene, Nesta. Che le lacrime vogliono dire che ci tieni. Ti dirò che non è troppo tardi, almeno non per tutto. Non so dirti come o quando ma starai meglio. Quello che provi, quel senso di colpa e dolore e odio verso te stessa…supererai tutto. Ma solo se sei determinata a combattere. Solo se sei pronta ad affrontare quel dolore, ad abbracciarlo e ad attraversarlo per poi riemergere dall’altra parte. E magari anche allora sentirai ancora un po’ di male dentro, ma devi sapere che c’è un di là. Un lato migliore.”
Ho trovato tante affinità con Nesta ed è per questo che mi è
piaciuto tanto il suo personaggio. Molto spesso l’ho rimproverata perché feriva
gli altri ma ho anche capito tutto quello che c’è dietro ed ho apprezzato il
suo percorso, mi ha fatto commuovere, mi ha ricordato percorsi che ho fatto
anche io, emozioni che ho vissuto anche io. Ho apprezzato che la Maas abbia
mostrato come questo percorso si faccia da soli e quindi non si sia appoggiata
al legame con Cassian per la guarigione. Cassian è quasi marginale in questa
storia, perché ad emergere su tutto e tutti è Nesta.
Anche Cassian ha il suo passato difficile e ora è un uomo
forte, che ama scherzare, provocare, che farebbe di tutto per le persone che
ama. Vuole un bene enorme ai suoi “fratelli”, Rhys e Azriel, sono cresciuti
insieme, hanno combattuto insieme, si sono aiutati a vicenda, hanno sofferto
quando sono stati costretti alla lontananza ma adesso sono di nuovo felici
insieme. Non dimentichiamo l’affetto che lo lega a Feyre, Mor e Amren. Quello
che Cassian desidera è avere quello stesso legame che hanno Rhys e Feyre e con
Nesta forse potrà raggiungerlo ma solo se avrà pazienza, camminerà al suo
fianco, la sosterrà e le tenderà la mano finchè lei non la accetterà.
C’è ovviamente anche la parte fantasy anche se rimane spesso sullo sfondo.
Seguiamo le macchinazioni di alcuni nemici, i piani della Corte della notte e
delle altre corti per fermare qualsiasi azione pericolosa di questi nemici e
andiamo alla ricerca di alcuni oggetti magici che solo Nesta può ritrovare e
usare. C’è molta magia, ci sono ambienti affascinanti e pericolosi, creature
che incutono timore e anche una grande sfida finale da superare. Infatti,
in tutto questo, Nesta si allenerà anche per diventare più forte, per
dimostrare che in un mondo in cui ancora dominano gli uomini le donne possono
fare la differenza, colpire e difendersi. Così riunirà un proprio gruppo
assolutamente fuori dagli schemi ma formato da donne che sono state ferite e
che adesso vogliono imparare a non sentirsi più deboli vittime. La sfida finale
per lei e le sue amiche sarà pericolosa, adrenalinica e indimenticabile.
Tutto quello che viene raccontato però è solo il preludio a qualcosa che verrà
sviluppato nei prossimi libri.
Ha grande peso la parte romance, ci sono molte scene tra Cassian e
Nesta , vediamo come evolve il loro rapporto.
Ci sono molte scene spinte, di più e più audaci dei libri precedenti, e
questo rende il libro adatto a lettori più adulti.
Incontrare i vecchi personaggi è stato bello ma anche
conoscerne di nuovi. Non vedo l’ora di scoprirne di più. Nesta ovviamente è
stata una grande sorpresa. Una bella ragazza che ammalia, non si fa mettere i
piedi in testa da nessuno, si allena, cade e si rialza. Dimostra la forza delle
donne e progressivamente una grande volontà di cambiare le cose. Lei poi è la
chiave per salvare il mondo e questo la metterà anche in grande pericolo.
“Abbiamo sentito parlare di te perfino quaggiù. Tu sei colei di cui sussurrano il mare e il vento e la terra. Nesta.”
La corte di fiamme e argento è diverso dai primi tre libri, più
complesso e profondo e in quanto a complessità e approfondimento dei personaggi
l’ho trovato quasi più simile alla serie Throne of glass. La Maas riesce a
unire ingredienti diversi in un’unica grande storia, ci spiazza, ci fa rimanere
con il fiato sospeso, ci ammalia a tal punto che non vogliamo più chiudere il
libro. Abbiamo un’alternanza di punti di vista tra Nesta e Cassian e questo ci
permette di conoscere vicende diverse e anche in modo differente. La scrittura
della Maas ci trascina e ammalia.
Questo è uno di quei libri per i quali fai le notti in bianco
e non vorresti fare altro nella vita se non continuare a leggere. Teniamoci
stretti i libri come questi e gli scrittori che riescono a creare questa magia.
La Maas fa magie, con le storie, con le parole, con le emozioni. Non vedo l’ora
di leggere il prossimo libro ma chissà quanto aspetteremo! Su chi sarà? Si
accettano scommesse (e ipotesi)!
il mio voto
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