Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Miss Bee e il giardino avvelenato,
quarto libro della serie Miss Bee di Alessia Gazzola. La seguente recensione è spoiler, per chi non ha letto i libri
precedenti, solo nelle parti in viola.
Titolo: Miss Bee e il
giardino avvelenato (Miss Bee serie #4)
Autrice:
Alessia Gazzola
Data di pubblicazione: 25 novembre 2025
Editore: Longanesi
Pagine: 256
Trama:
Londra, agosto 1925. Reduce da un evento imprevedibile
che le ha stravolto l’esistenza, a poco più di vent’anni la giovane Beatrice
Bernabò, alias Miss Bee, si trova in una situazione inedita. Una nuova vita le
si spalanca davanti agli occhi...O almeno dovrebbe. Perché anche quando Miss
Bee cerca di tenersi lontana dai guai, sono i guai ad andare a cercare lei,
questa volta sotto forma di un invito inatteso nel Norfolk, presso la storica
dimora di un vecchio amico dell’ispettore Archer Blackburn.
E così, poco dopo l’inizio di quello che doveva essere un
piacevole soggiorno in una meravigliosa residenza nobiliare immersa in un
giardino da favola, Miss Bee si ritroverà invischiata in un enigma che riguarda
da vicino una sua vecchia conoscenza, e che da subito rivela contorni ancor più
foschi del solito, così come fosco le appare il suo presente sentimentale, per
tacer del futuro...
A complicare ulteriormente le cose, c’è qualcuno che tanta
parte ha avuto nel turbolento passato amoroso di Beatrice, ovvero Sua Signoria
Julian Lennox, visconte di Warthmore.
Riuscirà Beatrice ad accantonare passioni ed emozioni e a
portare alla luce la verità?
Questa volta più che mai, Miss Bee dovrà far ricorso a tutta
la sagacia e a tutta la forza d’animo che la contraddistinguono per sciogliere
i misteri del suo mondo, e soprattutto quelli del suo cuore.
1. Miss Bee e il cadavere in biblioteca (recensione qui)
2. Miss Bee e il principe d'inverno (recensione qui)
3. Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata (recensione qui)
4. Miss Bee e il giardino avvelenato
[...]
Recensione
*spoiler nelle parti segnalate
in viola*
La quarta avventura di Beatrice Bernabò è arrivata e noi la
possiamo accogliere solo in un modo: con estrema trepidazione e grande
curiosità, le stesse che hanno contraddistinto l’attesa tra terzo e quarto
libro, dopo un finale che ha lasciato i lettori spiazzati e impazienti.
Siamo nell’estate del 1925, resa calda da inattese svolte e da
misteri che toccano più di prima e più da vicino la vita dei personaggi principali
di questa serie.
Per
evitare il rimpatrio, dopo essere stata sospettata di spionaggio, Beatrice
Bernabò ha scelto l’unica soluzione che le è stata proposta: sposare un
inglese, nello specifico l’ispettore di Scotland Yard Archer Blackburn, che si
è offerto volontario per liberare Beatrice da uno sgradito obbligo politico.
Quello tra Archer e Beatrice, ormai Mrs. Blackburn, non è nient’altro che un
matrimonio di convenienza, da cui entrambi prevedono di liberarsi non appena la
situazione lo permetterà. Tra impaccio e non detto, la convivenza è la prima
sfida per questi due personaggi. È difficile, per entrambi, capire cosa pensa e
cosa sente davvero l’altro, ma lo è soprattutto per Beatrice. Archer è
impenetrabile e il senso di colpa di Beatrice per averlo costretto in questa
situazione si fa sentire; eppure anche Archer sente di aver obbligato Beatrice
ad un passo non desiderato, per questo cerca di lasciarle tutta la libertà
possibile. Il rapporto, però, seppure si regge su un delicato equilibrio,
nasconde un forte desiderio di trasformarsi in modi che i due non riescono
neanche ad ammettere con se stessi.
A
Londra, intanto, ritorna il vicino di casa che più ha scosso Beatrice: Kit
Ashbury. Il ragazzo ha fatto fortuna e adesso è deciso a spenderla, ma qualcosa
di più inquieto lo avvolge e i misteri attorno alla sua figura prenderanno una
svolta inattesa.
Il giallo arriva nel momento in cui Beatrice si troverà,
insieme ad altri personaggi, a essere invitata nella splendida residenza
nobiliare di un vecchio e caro amico dell’ispettore Blackburn. Una dimora nel
Norfolk, circondata da giardini meravigliosi, che mostrano tutta la loro
bellezza ma che nascondono anche potenziali pericoli. Le vite dei personaggi si
intrecciano in questa dimora e non possono nascondere a lungo i legami già
esistenti, i segreti più nascosti e i desideri più inconfessabili. Quando
qualcuno perderà la vita in circostanze poco chiare, inizieranno le indagini.
Beatrice, come sempre, non potrà fare altro che osservare, riflettere e
indagare a modo proprio sul nuovo caso, che questa volta la tocca più da vicino
e la turba particolarmente.
Non
manca il ritorno di una presenza che scombussola il cuore di Beatrice come
poche altre: quella del visconte di Warthmore Julian Lennox, che ritorna con sentimenti
da confessare, sfogare e chiarire, ma anche con del risentimento. La sua
presenza confonde e chiarisce allo stesso tempo, intacca un matrimonio già
fragile ma allo stesso tempo illumina la realtà delle cose. Si dovrà dunque
capire se è arrivato il tempo per lasciarsi tutto alle spalle o per
ricominciare.
Anche Clara, sorella di Beatrice, è alle prese con
sentimenti, convenzioni e il rischio di essere condannata per sempre.
Quella convivenza era come respirare per tutto il tempo con il diaframma contratto e il fiato spezzato a metà.
Alessia Gazzola continua la sua serie su Miss Bee con un
romanzo che matura, evolve, stravolge gli equilibri passati e cerca la strada
per ripristinarne di nuovi. La chiave è il cambiamento da metabolizzare, quello
che richiede di riorganizzarsi per capire come procedere in una vita che, a
causa di decisioni drastiche e importanti, non è più quella di prima. Come
nella vita, il passato ritorna e quindi si ripresentano vecchie conoscenze,
sentimenti sepolti e misteri, mentre si fa i conti con nuove presenze, nuove
consapevolezze ed emozioni contrastanti.
L’autrice, ancora una volta, unisce sapientemente gli intrighi
e le indagini al racconto delle vicende di vita dei personaggi conosciuti lungo
questa serie. Il mistero è fuori ma anche dentro i propri cuori, i segreti sono
ben nascosti ma non possono rimanere celati a lungo, così come i sentimenti,
spesso contrastanti, che albergano nel cuore dei personaggi.
Beatrice è una protagonista in gamba, che affronta la vita
con dolcezza e determinazione, che non è disposta a lasciarsi intrappolare in
una vita priva di libertà e condizionata delle decisioni altrui. È gentile,
determinata, riflette su ciò che vuole, si impegna in ciò che le piace, difende
la propria libertà e affronta la vita anche con brillante ironia.
Archer mantiene una certa aura enigmatica ma ormai si
racconta e lascia intravedere qualcosa di più di sé, svelando sentimenti,
tirando fuori ciò che il cuore nasconde, trovando il coraggio di mostrarsi e di
lasciarsi andare. Ancora brillante e sarcastico, affascinante e misterioso,
Archer Blackburn continua a conquistare il cuore dei lettori (e non solo).
Beatrice e Archer vivono un rapporto delicato, che si divide
tra dovere e sentimenti, tra ragione e cuore. Un rapporto timoroso ma talvolta
audace, che sembra trattenersi e avere paura di lasciarsi andare, in cui si
alternano momenti in cui ci si muove in
punta di piedi, con grande cautela, e altri in cui emerge un’ambiguità che finisce
per assumere la forma di una piacevole malizia, frutto di sentimenti
inconfessabili perfino a se stessi. Beatrice e Archer si stuzzicano, si
intendono, intrattengono dei botta e risposta brillanti, intriganti e tante
volte divertenti.
La tensione tra Beatrice e Archer raggiunge un nuovo livello, anche
se i due hanno ancora tanto da scoprire l’uno dell’altra e ancora trovano il
modo di evitare le conseguenze del legame che si sono trovati a stringere.
Poi ci sono i sentimenti tra Beatrice e Julian con cui fare i
conti, quelli espressi ma poi macchiati, quelli vissuti solo in parte e poi
impediti da una vita che sembra imporre obblighi che esulano da ciò che si
desidera davvero. Le loro interazioni si muovono tra sentimenti passati e
presenti, svelano i loro desideri, le loro ferite e il loro risentimento, ma
sono anche attraversate da nuove consapevolezze e da una nuova maturità.
Il dolore, la felicità, l’affetto e il desiderio fanno i
conti con le convenzioni e gli obblighi di un’epoca che stabilisce le sue
regole, che tante volte rende difficile la libertà e fa pagare a caro prezzo
l’adesione alla propria volontà.
Miss Bee e il giardino
avvelenato termina
la sua corsa (ma solo per questo volume) avendo messo in campo personaggi
vecchi e nuovi, sentimenti inconfessabili, desiderio, tensione, intrighi,
mistero, avvelenamenti, legami imposti e legami proibiti, per arrivare ad una
parte finale d’effetto, in cui il crollo di ciò a cui si tiene fa rumore,
cancella il passato e obbliga a fare i conti con il nuovo. Noi rimaniamo qui,
in attesa di sapere quale epilogo sarà riservato a questi personaggi che tanto
ci hanno coinvolto in questi quattro libri.
I libri di Miss Bee si divorano e creano dipendenza e io
dimentico di vivere quando li leggo. Quando arriva Miss Bee la mia vita esiste
solo all’interno di questo mondo, insieme a personaggi ed eventi che mi entusiasmano,
che mi fanno ridere e sorridere, mi emozionano e mi commuovono, per tutto il
tempo della lettura, attraverso ogni singola pagina. Nel mio mondo ideale si
pubblicherebbe un libro di Miss Bee al giorno e io ne leggerei esattamente uno
ogni giorno! Così sarei sicura di essere sempre felice.
Era una situazione assurda in cui lei aveva sbagliato a ficcarsi. Doveva dargli retta. Voleva che la sfiorasse, magari per sbaglio, ma tremava dall’ansia all’idea che lui lo facesse.
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1 Commenti
Bellissima recensione ❤️
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