Salve lettori, oggi vi parlo de La corte di ali e rovina di Sarah J. Maas, terzo capitolo della serie A court of thorns and roses e ultimo della storia dal pov di Feyre.
Editore: Mondadori
Pagine: 684
Trama
1. La corte di rose e spine (recensione qui)
2. La corte di nebbia e furia (recensione qui)
3. La corte di ali e rovina
3.1 A Court of Frost and Starlight (inedito ita)
4. La corte di fiamme e argento
ecc.
Recensione
inizio spoiler dai primi libri
Feyre si
trova alla Corte di Primavera insieme a Tamlin che si è schierato con il re di
Hybern pur di riaverla indietro. Il piano di Feyre è fingere di collaborare con
Tamlin e Hybern per scoprire quali sono esattamente i piani del re che vuole
assoggettare tutto il mondo, compreso quello umano abbattendo il muro che
divide umani e popolo fatato. Non è facile per lei stare lontana dalla Corte
della Notte che è diventata ormai la sua casa, non è facile stare lontana dal
suo amato compagno, Rhys e dai suoi amici eppure ciò che è accaduto basta a
darle la carica per andare avanti nel suo piano e salvare il mondo da una
terribile minaccia. Per colpa del re di Hybern le sue sorelle sono diventate
Fae e si trovano alla Corte della Notte mentre cercano di venire a patti con la
loro nuova natura. La battaglia contro Hybern è alle porte e tutti devono fare
la loro parte, l’obiettivo comune è impedire al re di quella terra di
distruggere tutto e instaurare un potere di terrore come quello appena
sconfitto di Amarantha o riportare la situazione ai tempi della guerra che
cambiò tutto tra umani e popolo fatato. Non è facile però trovare degli alleati
e gran parte del lavoro dei personaggi consisterà in questo, nello scoprire i
piani del re, anticipare le sue mosse e trovare tutti gli alleati possibili,
anche quelli più pericolosi, per la guerra alle porte. Sarà un’impresa
difficile che richiederà collaborazione, coraggio e sacrifici ma alla fine, se
tutto andrà bene, ne sarà valsa la pena.
fine spoiler
La corte di ali e rovina è stato meglio di quanto mi aspettassi considerando che con i primi due libri il mio entusiasmo per la serie non si era alzato di molto. Prima di conoscere questa serie ero molto entusiasta, una volta iniziata quell’ entusiasmo era già stato spento dal tempo passato ad attenderla eppure l’ho trovata assolutamente gradevole. Il secondo libro mi era piaciuto ma non da impazzire, mi era mancato qualcosa che mi coinvolgesse. Questo terzo libro mi ha preso anche più del primo, è stato interessante seguire i personaggi nelle loro macchinazioni pre guerra e nella preparazione delle strategie utili a contrastare il nemico. Una storia che adesso si concentra più sui piani di battaglia che sui rapporti privati tra i personaggi nonostante sia dato spazio anche a questo aspetto sempre molto gradito e ben costruito. Con questo terzo libro Sarah J. Maas non si smentisce, la sua scrittura è riconoscibile e così alcune somiglianze con la serie Throne of glass in quanto a dinamiche, modalità di scrittura e rapporti tra i personaggi. Rispetto all’altra sua serie mi è mancato il pov di tutti i personaggi, sarebbe stato perfetto leggere i loro pensieri e le loro vicende da vicino perché la Maas è stata capace di creare personaggi molto interessanti e complessi, ognuno diverso dall’altro. Tante le coppie in scena, o meglio, le probabili coppie, eppure la Maas sembra non volerci ancora far addentrare nelle storie degli altri personaggi e infatti usciranno altri libri inerenti a loro ( a gennaio 2021 la storia di Nessa e Cassian).
Non capita spesso ma di questa storia ho delle mie parti preferite: l’incontro tra i Signori Supremi per decidere le strategie di alleanza e la parte conclusiva del libro relativa agli ultimi scontri. Per quanto riguarda la prima trovo che la Maas sia stata incredibile nel creare un dialogo lungo ma mai noioso, anzi, assolutamente incalzante nel quale i personaggi sanno farsi valere e dimostrare il loro carattere attraverso le azioni e la battute talvolta forti ma efficaci e pungenti. Avreste dovuto vedere i miei sorrisi nel leggere quella parte ma soprattutto quante ne ho dette nella mia testa alla Maas! Non ha avuto paura di mostrare i personaggi al meglio e al peggio. Non voglio soffermarmi troppo sui singoli personaggi (che adoro) ma voglio solo spendere qualche parola . Feyre mi è piaciuta anche se a volte ho trovato discutibili alcuni suoi atteggiamenti, soprattutto nei confronti di Lucien e Tamlin. Se nel secondo non ero impazzita per Rhysand adesso sono riuscita ad innamorarmene. Sempre pronto a sacrificarsi per gli altri, disponibile, leale, mette gli altri al primo posto sempre e comunque . L’amore tra Rhysand e Feyre è invidiabile e non si potrebbe chiedere di meglio. Adoro Cassian, Azriel, Mor, Amren, Nesta, Elain, Lucien. Adoro l’amicizia che lega i personaggi, il senso di lealtà, fiducia, complicità e soprattutto adoro il loro senso dell’umorismo, il buonumore che si respira in questa grande famiglia che ci fa sentire parte di essa e desiderosi di qualcosa di simile anche nella realtà.
Due parole su Tamlin perché probabilmente sarò l’unica a fare certe affermazioni. Tamlin è un personaggio che non può essere giudicato superficialmente come invece fanno i più ma deve essere analizzato nella sua storia e nelle motivazioni che lo hanno spinto a comportarsi in un certo modo e a passare dall’ essere il coprotagonista maschile all’ essere il traditore- nemico. Traditore e nemico: decisamente un giudizio troppo superficiale per un personaggio che in fondo non richiede troppo sforzo per essere compreso pur nelle sue azioni discutibili perciò mi auguro che trovi il suo lieto fine.Azione, adrenalina, suspense, emozioni: questo è La corte di ali e rovina.
Io sono soddisfatta per la conclusione di questa storia, ora aspetto il prossimo libro.
il mio voto
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