Recensione IL CUSTODE DELLE FAVOLE di Elisa Crescenzi

 Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo del romanzo Il custode delle favole di Elisa Crescenzi, nuovo libro dell’autrice, il suo primo edito da Giunti Editore. Si tratta di una dolce storia di amore e di rinascita.

Titolo: Il custode delle favole
Autrice: Elisa Crescenzi
Data di pubblicazione: 8 aprile 2025
Editore: Giunti Editore
Pagine: 400
Trama

Snow Royle è scappata da Londra per provare a dimenticare. Ma gli insulti ricevuti dai compagni durante il liceo e l'episodio traumatico che l'ha cambiata per sempre tormentano ancora le sue notti, mentre la paura del buio e del contatto fisico complicano la sua quotidianità. A Manchester, però, si sta ritagliando uno spazio felice. a Il lavoro alla libreria del signor Henry, per un'appassionata di favole come lei, è un sogno a occhi aperti e ci sarebbe poi quel ragazzo bellissimo che continua a incontrare alla fermata dell'autobus. A lui, però, cerca di non pensare: innamorarsi, adesso, non è un'opzione.

Hudson Valentine ha appena trovato il suo personale portafortuna. Da quando ha conosciuto Snow, le sedute col fisioterapista hanno portato ottimi risultati per il suo ginocchio malandato, e adesso lui è pronto a riprendere il suo ruolo di capitano nel Manchester United. Giocare in Premier League è quello che ha sempre voluto, e quando Hudson desidera una cosa, fa di tutto per ottenerla. Se si tratta di conquistare la ragazza che l'ha stregato, la questione però non è così semplice: quella per il cuore di Snow è una partita imprevedibile, le incomprensioni e i fantasmi del passato sono avversari implacabili e la vittoria non è scontata. Prima che arrivi il fischio finale, saranno forse proprio le favole a servire l'assist perfetto?

“Voglio essere la principessa che si salva da sola. Ma voglio che tu sia al mio fianco mentre affronto il cattivo. Voglio che tu lo combatta con me”

Recensione

Snow è una ragazza di vent’anni che si è appena trasferita da Londra a Manchester per superare un’esperienza traumatica che l’ha segnata profondamente. Lei, che è appassionata di favole, trova il proprio rifugio e un nuovo lavoro presso una libreria della città.

A Manchester vive anche Hudson, famoso giocatore di calcio, capitano nel Manchester United. Proprio mentre cerca di ristabilirsi dopo un infortunio, il ragazzo finisce per incontrare Snow, da cui viene attratto fin da subito e che diventa il suo portafortuna.

Hudson vuole conquistare Snow, ma dovrà impegnarsi duramente per raggiungere l’obiettivo. Snow, infatti, è tormentata dai traumi del suo passato e non riesce né a fidarsi né a far entrare nuove persone nella propria vita. Alla fine, però, sarà difficile resistere all’amore e potrebbe essere proprio quest’ultimo a tracciare una strada verso la rinascita e per una nuova felicità.



Il custode delle favole è uno sport romance che racconta di uno amore dolce, delicato e timoroso, che deve superare alcuni ostacoli - dettati dalle paure e dalle ferite del passato - per poter trionfare.

Pur essendo definito uno sport romance, Il custode delle favole si concentra sulla storia dei due protagonisti e lascia meno spazio alle dinamiche sportive. Il protagonista è un famoso calciatore, quindi si accenna allo sport (tra allenamenti e partite) e a qualche evento collaterale  (per lo più legato alla fama), ma il tutto rimane abbastanza in secondo piano rispetto alla storia d’amore. Sarebbe quindi opportuno, per chi si accinge a leggerlo, immaginarlo come un semplice romance.

Snow è una protagonista che vola basso, con un carattere che non punta a spiccare particolarmente. È pura e ingenua, sfuggente, timida e spaventata, caratteristiche giustificabili sulla base delle esperienze vissute. Snow, infatti, è stata presa di mira ai tempi della scuola e poi è stata ferita in modo importante proprio dalla persona che doveva amarla. Ferita e piena di paure, Snow è scappata per ricominciare lontano da chi l’ha maltrattata e traumatizzata. La sua presenza è sempre discreta e timorosa, lasciarsi andare e lasciarsi toccare diventa per lei una grande sfida, che non subito è in grado di superare. Durante la storia dovrà imparare a superare le proprie paure, lungo un percorso di rinascita che va dall’inizio alla fine della storia. Nella pratica, però, questo percorso è poco visibile, per lo più Snow rimane il personaggio che è sempre stato, sicuramente aprendosi nei confronti di Hudson e dell’amore, ma rinata più a parole che nei fatti.

Hudson è un golden boy dolce, gentile, premuroso, attento e comprensivo. È lui quello più attivo all’interno della coppia, è lui che rispetta i tempi di Snow, che comprende di non dover affrettare le cose, di dover accompagnare Snow pazientemente per farle capire che di lui ci si può fidare. Hudson è estremamente cauto quando si tratta di Snow e questo è ciò di cui ha bisogno un personaggio impaurito come la protagonista, anche se a volte ciò rischia di dare troppa importanza a quello che sente lei e poca a come si sente lui. In generale, però, anche Hudson sembra spinto da questo legame verso un cambiamento delle sue dinamiche relazionali e quindi sembra migliorare grazie all’amore per Snow.

Lei, solo lei può diventare quella favola che non sono mai riuscito a scrivere con nessuna.

L’insta-love segna l’inizio del rapporto, perché Hudson viene colpito da Snow fin dal primo istante in cui la vede. Confesso di non aver gradito troppo questo innamoramento istantaneo, che non ho trovato naturale e che prevede un primo approccio che potrebbe far storcere il naso per le sue modalità.  Nonostante queste basi (poco o per nulla convincenti, a seconda del giudizio del singolo lettore), successivamente l’evoluzione del rapporto risulta gradevole, con delle circostanze sfiziose che portano le strade dei due protagonisti ad incrociarsi più volte, fino a dare inizio ad un percorso non facile (per le paure di lei), ma molto dolce. Sono dolci la cura e la comprensione di Hudson nei confronti di Snow, il modo in cui lui cerca di approcciarsi a lei - sempre in punta di piedi - e di far breccia nel suo cuore. Snow è pura, ingenua, ama perdersi nelle proprie favole e sognare un amore come quello letto. Hudson arriverà a illuminare il suo buio, a tirar fuori le parti di lei che sono state sepolte dall’insicurezza, dalle paure e dalle ferite profonde, regalandole  quella dolcezza e quelle attenzioni che sono in linea con il suo animo.

Hudson ha sempre domandato il mio consenso per qualsiasi cosa, persino per avvicinarsi. Ha compreso la mia paura, prima ancora di conoscerne la forma; mi ha lasciato tempo e spazio, non ha mai preso l’iniziativa.

L’amore tra Snow e Hudson trasmette delicatezza, dolcezza e cura, per tutta la storia, e prevede solo pochi momenti più piccanti, che arrivano più avanti, dando modo alla coppia di iniziare una cauta conoscenza, in linea con le paure che questo amore deve affrontare, e lasciando che il rapporto continui a seguire una linea delicata anche dopo. Un amore che non attraversa particolari crisi, solo un punto di rottura verso la fine, che viene risolto in modo convincente, anche se i motivi alla base potrebbero risultare poco forti.

Apprezzabile la scelta di raccontare di una protagonista che vuole salvarsi da sola e che intende affrontare un percorso di rinascita che non deve dipendere da altri o dall’amore che si riceve dal partner, ma dal lavoro che si è in grado di fare su di sé (con l’aiuto necessario). Peccato, però, che nella pratica questo percorso si avvii ad una conclusione positiva senza aver mostrato tanto un lavoro personale ma avendo in definitiva trasmesso l’idea che siano stati proprio l’incontro con un’altra persona e l’amore che ne è scaturito a permettere un cambiamento. È un dire senza mostrare, che risulta in contraddizione con la volontà espressa dalla protagonista rispetto all’essere una principessa che si salva da sola. 

Con il personaggio di Snow questo libro porta all’attenzione il tema degli abusi e delle violenze, in particolare sulle donne, ma parla anche di consenso e di possibilità di denuncia. L’inserimento di queste tematiche importanti e attuali è ammirevole, ma in generale la storia non punta mai ad un particolare approfondimento degli elementi e dei temi inseriti al suo interno, per cui anche queste tematiche rimangono più toccate che vissute nel profondo (eccetto per le ripercussioni sulla vita e sul carattere delle protagonista) e il loro peso all’interno della storia non è pari alla loro gravità (sebbene non siano banalizzate). Il motivo, probabilmente, era quello di non appesantire o rendere troppo complessa una storia che punta a rimanere semplice e leggera.

L’autrice è padrona della propria scrittura, mentre gli elementi in gioco e gli argomenti affrontati ricordano quelli di altri romance, ma trovano il modo per unirsi in modo piacevole. Alcuni elementi potevano essere il pretesto per sviluppare la storia secondo precise direzioni, che approfondissero le implicazioni legate per esempio al lavoro del protagonista maschile o alla sua fama, invece la storia rimane concentrata sulle questioni interne al rapporto tra i due protagonisti. Questo rende la storia meno complessa di quanto poteva essere, non sviluppandone tutte le potenzialità, ma nel complesso essa riesce ad avere un suo perché.

Il custode delle favole racconta una storia semplice e leggera, che non ha troppe pretese ma che tocca anche tematiche più importanti. Ciò che emerge è la volontà di raccontare di una protagonista che deve affrontare un percorso per superare i propri traumi e le paure ad essi collegate, ma anche la volontà di presentare un amore che sia sempre dolce e delicato, capace di accompagnare verso una rinascita personale. Una lettura coccola per chi cerca un amore dolce e sano.

E lo sono stata per mesi: spezzata, fragile, vuota. Almeno finché non è arrivato lui.


il mio voto
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Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo.


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