Buongiorno lettori e lettrici,
Titolo: Prima regola: non innamorarsi
Autrice: Felicia Kingsley
Data di pubblicazione: 1 giugno 2020
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 416
Trama
Silvye ha ventisette anni, una madre asfissiante e sogna solo
una vita normale, con un lavoro normale. Ma la verità è che la sua vita è tutto
meno che normale perché… è una truffatrice. Sì, una truffatrice, figlia di una
truffatrice che l’ha istruita alla perfezione nell’arte del furto e
dell’inganno. Ci sono solo due cose che Silvye non deve fare: mangiare
carboidrati e innamorarsi. A lei, le regole proprio non piacciono: ok vivere
senza innamorarsi, ma non senza carboidrati!
C’è invece una persona a cui le regole piacciono moltissimo: Nick Montecristo,
affascinante ladro-gentiluomo e astuto genio dell’arte. È un abile stratega,
impermeabile ai sentimenti, e non ha mai fallito un solo incarico.
Nick e Silvye sono i prescelti da un ricco ed eccentrico collezionista, per
mettere a segno un colpo sensazionale. Peccato che i due si detestino e abbiano
qualche conto in sospeso da regolare. Lei è fuoco, lui è ghiaccio. Impensabile
lavorare insieme, impossibile dire di no al colpo. Riusciranno Nick e Silvye a
passare da rivali a complici, ed evitare che una fastidiosa quanto imprevista
attrazione tra loro complichi le cose? Ma sì, in fondo sono due professionisti,
basterà rispettare una sola regola…
Recensione
Prima regola: non
innamorarsi è un
romanzo che intreccia romanticismo, mistero, storia vera e finzione.
Nick Montecristo è un appassionato conoscitore di arte, ma è
anche un ladro che opera per conto di altri. Silvye è una truffatrice e una
ladra, è poliglotta ed è abituata a girare per il mondo. I due operano
separatamente e in modo diverso, finché non ricevono lo stesso incarico:
trovare il diario segreto di Casanova, da alcuni considerato una leggenda, da
altri ritenuto esistente e quindi ricercato.
I due ladri saranno costretti a mettere da parte le loro
differenze e ad allearsi per portare avanti la missione e ottenere il guadagno
desiderato. Nick e Silvye sanno di non potersi fidare uno dell’altra e non
escludono di poter trarre un vantaggio personale e unico attraverso l’inganno.
Intanto, però, anche altre persone stanno portando avanti la ricerca del diario
e sono disposte anche ad uccidere per raggiungere l’obiettivo. In effetti, un
omicidio condizionerà la missione dei due ladri e aumenterà il mistero.
In questa ricerca, fatta di inganni, menzogne, fughe e
pericoli, Nick e Silvye si muoveranno tra Londra, Venezia e Vienna, tra arte,
storia, monumenti e luoghi suggestivi, instaurando nel frattempo un legame
sempre più stretto, avvicinandosi fino a iniziare a provare sentimenti più
forti e profondi. Durante la loro avventura faranno scoperte inaspettate che
cambieranno gli obiettivi inziali, verranno a conoscenza di verità nascoste,
pericolose ma preziose e vedranno messe in crisi le proprie certezze, incluse
quelle che riguardano la prima regola di ogni ladro, cioè mai innamorarsi.
La caratteristica peculiare di Prima regola: non innamorarsi è il mix tra romance e mystery, con
l’aggiunta di riferimenti a personaggi e fatti storici, attorno ai quali si
ricama una trama che gioca tra finzione e realtà. Si tratta di un romanzo
itinerante, che vede i suoi protagonisti spostarsi tra diverse città, da Monte
Carlo, a Londra e poi Parigi, Venezia e Vienna.
I due protagonisti hanno origini e vissuti diversi e sono
entrambi ladri professionisti, caratteristica che rende già sfiziosa e insolita
questa storia.
Nick è inglese e la sua storia passata e familiare è
tutt’altro che ordinaria (ma lo scoprirete leggendo). Ad emergere durante tutta
la storia è la sua profonda conoscenza dell’arte, di cui è appassionato e che
gli è d’aiuto nelle sue missioni. Alcune scelte fatte da giovane lo hanno
portato sulla cattiva strada, lo hanno indotto a truffare e rubare, a fare di
questo il suo mestiere e tutta la sua vita, facendogli sperimentare anche il
carcere. Non ha una casa fissa e il suo lavoro prende tutto il suo tempo. È
maniacale, calcolatore, imperscrutabile, serio e misterioso.
Silvye è di origine francese, anche se la sua storia
familiare l’ha portata a spostarsi nel corso della sua crescita, dunque è
diventata anche poliglotta. Sua madre è una truffatrice, perciò Silvye ha
finito per seguirne le orme, anche se il suo sogno sarebbe stato quello di
insegnare. Silvye è testarda e impulsiva, sa ammaliare e giocare d’astuzia, sa
stuzzicare ed essere sfacciata.
Mentre Nick pianifica, Silvye improvvisa. Lui accumula la sua
fortuna poco per volta e in modo sicuro, lei si dedica a grandi e pochi colpi
ad alto rischio. Sono due personaggi che fin dal primo momento non possono
sopportarsi, troppo agli antipodi per pensare di andare d’accordo e
collaborare, eppure saranno costretti a farlo e ciò svelerà un’unione
inaspettatamente proficua. Insieme riescono a unire le loro personali abilità
per raggiungere risultati migliori e progressivamente si abituano alla presenza
reciproca finendo per gradirla sempre di più.
I loro botta e risposta sono stuzzicanti, a volte pungenti e
altre volte simpatici. I due riescono a tenersi testa e a rispondere a tono, a
volte scontrandosi, altre volte cedendo. Il contrasto tra i due caratteri e queste
dinamiche di interazione danno pepe al loro legame e alla storia in generale,
intrigando il lettore. Tuttavia a volte, soprattutto proseguendo nella storia,
le loro battute sanno di già visto e suonano un po’ retoriche, il che fa calare
la forza delle loro interazioni.
Il legame tra i due è in generale intrigante e stuzzicante,
vissuto tra le ricerche legate alla missione e momenti che non si legano strettamente
ad essa, con tensione e attrazione che si percepiscono ed emergono dai dialoghi
e dalle azioni. Tuttavia i sentimenti più profondi sembrano arrivare e
concretizzarsi tutti insieme e tutti all’improvviso, per cui manca un
progressivo sviluppo del sentimento amoroso, attraverso diverse tappe, che
l’avrebbe reso più credibile. Il fatto che la conoscenza e la missione coprano
un periodo di tempo abbastanza breve condiziona anche i tempi di evoluzione del
rapporto.
I protagonisti, singolarmente e insieme, rendono dinamica
questa storia e si impongono sulla scena in modo interessante grazie al proprio
carattere e al proprio vissuto. Maggiore perplessità genera il personaggio di
Nick, che finisce per cambiare modo di fare e di pensare e superare le proprie
abitudini - quelle che erano l’essenza del personaggio e contribuivano a
renderlo interessante -da una pagina all’altra per via dei sentimenti per
Silvye. Questo brusco cambiamento, da un opposto all’altro, genera un senso di
straniamento, dando meno credibilità al personaggio e al cambiamento in sé,
negando la sua essenza e rendendolo meno riconoscibile. Indagare le tappe
dell’evoluzione del rapporto avrebbe potuto aiutare a rendere più credibile il
cambiamento del suo personaggio, mostrandone le basi ed evidenziandone le
motivazioni, come pure procedere con dei cambiamenti parziali e solo
gradualmente totali. Anche al di fuori del sentimento amoroso, il
condizionamento del vissuto del personaggio sul suo carattere emerge solo entro
determinati limiti, mentre se fosse stato reso in modo più dettagliato e
approfondito si sarebbe reso più sfaccettato e interessante il suo personaggio.
In questa avventura diventano determinati anche altri
personaggi che vengono incontrati dai due protagonisti, che condizionano la
missione e la storia in generale.
La parte mystery
relativa alla missione portava avanti dai protagonisti ottiene molta attenzione
e si percepiscono le ricerche dell’autrice che sono alla base della storia
raccontata. Tante, infatti, sono le nozioni storiche, le informazioni su
personaggi e luoghi, oltre che la visita effettiva di diversi luoghi, con la
loro storia, e questo rende particolare e suggestivo il romanzo. È evidente che
l’autrice si sia documentata molto e sia stata abile nell’usare informazioni
storiche reali e luoghi reali per creare una storia di finzione che da questi
elementi dipende totalmente. In questo caso, però, il modo di presentare le
nozioni storiche risulta spesso poco naturale, per cui queste passano
attraverso i personaggi (soprattutto Nick) come se questi ultimi stessero
recitando un manuale di storia. L’impressione, spesso, è di leggere un manuale
o un sito internet che riporta determinate informazioni storiche e in più
queste informazioni spesso sono tante e arrivano tutte insieme, per questo motivo mi è capitato di sentirmi
disorientata.
In generale c’è abbastanza equilibrio tra parte romance e parte mystery, anche se quest’ultima è meglio costruita e gestita e
quindi convince di più. Lo spicy non
è eccessivo, ma le interazioni tra i due protagonisti sono abbastanza
stuzzicanti da poter convincere anche i lettori che amano particolarmente (e in
modo più rilevante) questo elemento.
Prima regola: non
innamorarsi è una
storia piacevole e avventurosa, resa suggestiva dai luoghi raccontati, dalle
storie narrate, dall’intreccio tra informazioni storiche e finzione, tra
missione e sentimenti nascenti che diventano amore e cambiano tutti i piani.
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