Titolo: La battaglia dei pugnali (The Young Elites #1)
Data di pubblicazione: 14 aprile 2016
Editore: Newton Compton Editori
Editore: Newton Compton Editori
Autrice: Marie Lu
Prezzo cartaceo: € 9,90
Pagine: 350
Pagine: 350
Adelina Amouteru è una sopravvissuta. Dieci anni fa il suo Paese è stato colpito da un’epidemia. Sono morti quasi tutti, e i pochi bambini rimasti in vita sono stati marchiati per sempre dalla malattia. I bei capelli corvini di Adelina sono diventati color argento, le sue ciglia bianche, e l’occhio sinistro è sostituito da una brutta cicatrice. Il suo crudele padre la considera un’appestata, una maledizione per la casata degli Amouteru. Ma i sopravvissuti hanno acquisito anche straordinari poteri magici, per questo la popolazione li chiama “Giovane Elite”.
Teren Santoro è al servizio del re, dirige l’Inquisizione: il suo compito è scovare i sopravvissuti della Giovane Elite e annientarli. Lui li considera malvagi, eppure è lo stesso Teren a nascondere grandi ombre nel suo cuore.
Enzo Valenciano fa parte della Compagnia della Spada, un gruppo segreto all’interno della Giovane Elite, nato con il compito di combattere l’Inquisizione. Ma quando incontrerà Adelina, scoprirà che la ragazza possiede poteri che mai nessuno ha avuto prima e cercherà di convincerla a combattere al suo fianco.
Teren Santoro è al servizio del re, dirige l’Inquisizione: il suo compito è scovare i sopravvissuti della Giovane Elite e annientarli. Lui li considera malvagi, eppure è lo stesso Teren a nascondere grandi ombre nel suo cuore.
Enzo Valenciano fa parte della Compagnia della Spada, un gruppo segreto all’interno della Giovane Elite, nato con il compito di combattere l’Inquisizione. Ma quando incontrerà Adelina, scoprirà che la ragazza possiede poteri che mai nessuno ha avuto prima e cercherà di convincerla a combattere al suo fianco.
Salve a
tutti,
oggi vi parlerò di un libro tanto attesa da molti e scritto da un’autrice fenomenale, che con i suoi libri si è sempre posta tra gli scrittori per ragazzi di maggior successo. Sto parlando del libro “la battaglia dei pugnali” di Marie Lu, conosciuta per la sua trilogia fantascientifica ‘Legend’. Come scrittrice Marie Lu mi è sempre piaciuta molto perché con i suoi libri è riuscita ad emozionarmi e a lasciarmi con il fiato sospeso, grazie alla sua fantastica scrittura e alle sue grandi storie. La battaglia dei pugnali è il primo romanzo della serie The Young Elites e devo dire che le mie alte aspettative riguardo questo libro non sono state deluse. In un Paese che è stato colpito da un’epidemia, molte persone sono morte e i bambini rimasti in vita sono rimasti segnati per sempre. Essi vengono chiamati creature imperfette, a causa dei segni e dei poteri che la malattia ha lasciato loro. Adelina è una ragazza di sedici anni i cui capelli corvini sono diventati argento e il suo occhio è stato sostituito da una cicatrice. Ma la malattia le ha lasciato anche altro: Adelina adesso possiede un potere, quello di creare illusioni, che però per qualche motivo à rimasto nascosto in lei fino a questo momento. Il suo essere una creatura imperfetta ha fatto sì che il padre la considerasse un mostro e la trattasse come tale, tanto da usare qualsiasi mezzo pur di svelare la sua oscurità. La sorella minore di Adelina, Violetta, non è stata toccata dalla malattia e questo le ha permesso di rimanere una ragazza gentile e bella , tanto da ricevere tutte le attenzioni non solo del padre, ma anche di altri uomini. Adelina, perciò, si sente imperfetta e sente che nessuno possa amarla e accettarla, d’altra parte è proprio questo che il padre le ha inculcato. La paura, la rabbia e l’odio che dimorano nell’animo di Adelina fanno di lei un personaggio non buono, ma oscuro e il suo percorso è quello di una persona malvagia. A causa dell’oscurità non riesce a controllare se stessa e i suoi poteri, non riesce a trovare il suo posto nel mondo e non sa distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male e prova piacere nel rifugiarsi nella sua oscurità.
oggi vi parlerò di un libro tanto attesa da molti e scritto da un’autrice fenomenale, che con i suoi libri si è sempre posta tra gli scrittori per ragazzi di maggior successo. Sto parlando del libro “la battaglia dei pugnali” di Marie Lu, conosciuta per la sua trilogia fantascientifica ‘Legend’. Come scrittrice Marie Lu mi è sempre piaciuta molto perché con i suoi libri è riuscita ad emozionarmi e a lasciarmi con il fiato sospeso, grazie alla sua fantastica scrittura e alle sue grandi storie. La battaglia dei pugnali è il primo romanzo della serie The Young Elites e devo dire che le mie alte aspettative riguardo questo libro non sono state deluse. In un Paese che è stato colpito da un’epidemia, molte persone sono morte e i bambini rimasti in vita sono rimasti segnati per sempre. Essi vengono chiamati creature imperfette, a causa dei segni e dei poteri che la malattia ha lasciato loro. Adelina è una ragazza di sedici anni i cui capelli corvini sono diventati argento e il suo occhio è stato sostituito da una cicatrice. Ma la malattia le ha lasciato anche altro: Adelina adesso possiede un potere, quello di creare illusioni, che però per qualche motivo à rimasto nascosto in lei fino a questo momento. Il suo essere una creatura imperfetta ha fatto sì che il padre la considerasse un mostro e la trattasse come tale, tanto da usare qualsiasi mezzo pur di svelare la sua oscurità. La sorella minore di Adelina, Violetta, non è stata toccata dalla malattia e questo le ha permesso di rimanere una ragazza gentile e bella , tanto da ricevere tutte le attenzioni non solo del padre, ma anche di altri uomini. Adelina, perciò, si sente imperfetta e sente che nessuno possa amarla e accettarla, d’altra parte è proprio questo che il padre le ha inculcato. La paura, la rabbia e l’odio che dimorano nell’animo di Adelina fanno di lei un personaggio non buono, ma oscuro e il suo percorso è quello di una persona malvagia. A causa dell’oscurità non riesce a controllare se stessa e i suoi poteri, non riesce a trovare il suo posto nel mondo e non sa distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male e prova piacere nel rifugiarsi nella sua oscurità.
“Ogni suo singolo ricordo è intessuto con l’oscurità. È un’infezione della mente. C’è qualcosa di molto sbagliato in lei…”
Questi suoi
attributi fanno di lei un’eroina diversa da quelle a cui siamo di solito
abituati, eroine buone, che agiscono nel bene e per il bene. Questo aspetto
quindi potrebbe piacere come potrebbe non piacere e in effetti molto spesso mi
sono ritrovata a non capirla o a volere che fosse diversa, ma alla fine si
accetta il fatto che ognuno è diverso e che anche quello che ci può sembrare
diverso e quindi sbagliato, in realtà ha un suo perché e una sua ragione di
esistere.
“Sii fedele a te stessa. Me
lo disse una volta Violetta quando stava cercando invano di convincere papà. Ma
è una frase che dicono tutti e che nessuno sa cosa voglia dire. Nessuno vuole
che siamo noi stessi. Tutti vogliono che
noi siamo la versione di noi stessi che
piace a loro”
In questa
società essere diversi vuol dire essere dei mostri. Essere fedeli a se stessi
in quanto creature imperfette o semplicemente credendo in esse porta a non
essere accettati. Questo è ciò che accade anche nella nostra società, questo è
il male che la corrode. Questo è ciò che rende questo mondo vicino al nostro.
Adelina con i suoi poteri creerà delle illusioni, sia per combattere i nemici,
sia per accettare la realtà in cui vive, ma non si può vivere di illusioni. Bisogna
accettare il proprio modo di essere e cercare di istruire la società su ciò che
è bene e ciò che è male.
“ è inutile credere in ciò che si vede, se si vede unicamente ciò che si crede”
In quest’avventura
Adelina dovrà confrontarsi con l’inquisizione, un’organizzazione che vuole
morte tutte le creature imperfette e a capo della quale c’è Teren Santoro, un
ragazzo deciso nel portare avanti la sua missione ma che nascondo dei segreti. Il
suo personaggio viene approfondito poco e mi sarebbe piaciuto conoscere di più
sul suo passato, di cui abbiamo avuto qualche assaggio. A salvare Adelina dall’Inquisizione
arriverà un ragazzo misterioso. Stiamo parlando di Enzo Valeciano, creatura
imperfetta a capo della Compagnia del Pugnale, un gruppo di Giovani Elite,
ovvero creature imperfette che in seguito alla malattia hanno ricevuto questi
poteri. Questo gruppo segreto ha il compito di combattere l’inquisizione e
riportare al potere coloro che sono nel giusto. In questo gruppo però Adelina
non si sentirà a proprio agio e più volte dovrà fare cose delle quali pentirsi
e si ritroverà a mettere in discussione tutto ciò che ritiene giusto, perché forse
anche la Compagnia ha dei segreti e ha bisogno di essere cambiata…Adelina però
si affezionerà particolarmente a Enzo, ma la passione ha anche un lato oscuro
che si collega alla paura e in Adelina la passione ha nutrito la sua paura e la
sua rabbia rendendola più oscura, pericolosa e imprevedibile.
“Amare è avere paura. Siete spaventato, mortalmente terrorizzato, che qualcosa accada a coloro che amate. Pensate a quelle possibilità. Il vostro cuore si stringe a quel pensiero? Allora, amico mio, quello è amore. E l’amore rende tutti schiavi, perché non si può avere amore senza paura.”
Un altro
personaggio apprezzabile e a cui Adelina si affeziona è Raffaello,
accompagnatore della Corte, che sarà suo mentore. Nonostante però Adelina si
fidi di lui, capirà che anche i più disponibili nascondono dei segreti. Il
worldbuilding di questo libro è uno dei suoi punti forti: il mondo in cui si
ambienta la storia si rifà a quello rinascimentale e il tutto è avvolto da un
alone di mistero e di attrattiva. Il livello della serie precedente della
scrittrice lo ritengo superiore, ma credo che andando avanti anche questa possa
migliorare sempre più.
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