Titolo:
Spada di vetro (Regina Rossa #2)
Data di pubblicazione: 13 maggio 2016
Editore: Mondadori Chrysalide
Autrice: Victoria Aveyard
Prezzo cartaceo: €19,90
Prezzo ebook: € 6,99
Pagine: 423
Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l'amico – che l'ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri.
Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.
Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?
Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell'esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.
Data di pubblicazione: 13 maggio 2016
Editore: Mondadori Chrysalide
Autrice: Victoria Aveyard
Prezzo cartaceo: €19,90
Prezzo ebook: € 6,99
Pagine: 423
Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.
Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?
Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell'esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.
ATTENZIONE SPOILER DEL PRIMO LIBRO “REGINA ROSSA”
Scrivere questa recensione è molto difficile. Dopo aver
AMATO Regina Rossa, il primo libro della serie, dopo un anno di attesa le mie
aspettative per il suo seguito erano alte. Purtroppo ne sono rimasta delusa. Come
sappiamo già dal capitolo precedente, la storia è ambientata in un mondo dove
le persone sono divise in base al colore del sangue. Rosso è il sangue di
coloro che sono più umili, costretti a sottostare alle leggi di coloro che
hanno il sangue argento, quelle persone che posseggono di diritto i posti più
ambiti nella società. Essere rossi vuol significare essere già condannati,
perché vivere in un mondo in cui l’unica scelta è essere servi degli argentei e
alla loro stregua vuol dire non avere libertà e speranza di riscatto. Mare
Barrow è una ragazza dal sangue rosso che ha vissuto una vita di stenti e di
sacrifici ,fino a quando non ha scoperto di avere un potere speciale, quello di
controllare i fulmini. Questa sua capacità l’ha resa unica, una via di mezzo
tra i rossi e gli argentei (i quali posseggono dei poteri). Per salvare la sua
unicità e lo scandalo che deriva dal sapere che un rosso ha dei poteri
argentei, il re l’ha costretta a trasformarsi nella principessa Mareena,
promessa sposa del suo figlio minore, Maven, un figlio infelice perché
trascurato a causa del fratello maggiore, Cal. L’incontro tra Cal e Mare ha
fatto sì che si scatenassero una serie di avvenimenti che avrebbero cambiato
per sempre la loro vita. In questo scenario si muove la Guardia Scarlatta, un
gruppo di ribelli che mira a dare ai rossi il rispetto che meritano. “Sorgeremo, rossi come l’alba”
Maven e la regina però tramano alle spalle dei propri cari e pur di sembrare i veri eroi, costringono Cal a uccidere suo padre e riescono a fare in modo che il popolo odi Mare. Cal e Mare saranno costretti a trovare rifugio presso la Guardia Scarlatta, dove Mare troverà il fratello perduto. In Spada di Vetro, Mare è pronta a vendicarsi più che mai del tradimento subito e a rimettere insieme quel mondo che sta cadendo a pezzi. Per farlo si mette alla ricerca dei novisangue, persone come lei, rossi con poteri argentei, in grado di opporsi al crudele ex principe e ora re Maven. Quest’ultimo però le darà la caccia e cercherà in ogni modo di ostacolarla, perché lei, come ogni altra cosa, gli appartiene. Mare però dovrà fare i conti con le sue paure, i suoi sentimenti contrastanti e la sua rabbia, sacrificando tutto e tutti pur di portare giustizia. Perché tutto ha un prezzo e in alcuni casi quel prezzo può costare tutto.
La prima cosa che non ho apprezzato di questo libro sono le descrizioni degli ambienti. Sicuramente sono scritte bene, ma sono TROPPE. Siamo bombardati da TROPPE informazioni inutili riguardo i luoghi in cui la storia è ambientata. Certo le descrizioni sono fondamentali per immaginare la storia così com’è nella propria testa e per rendere completo un libro, ma qual è il senso di descrivere in ogni minimo particolare, fino alla noia, dei paesaggi in cui molte volte i personaggi non si soffermano minimamente? Forse per rendere chiaro il mondo in cui si ambienta la storia? Forse perché in seguito queste informazioni ci saranno utili? Ne dubito, ma anche se fosse, quale geniale mente umana può ricordare tutto quello che viene descritto? Solo la mente di Ada, uno dei personaggi presenti in questo libro, che però guarda caso ha un’abilità speciale(vedrete). Le descrizioni però non riguardano solo gli ambienti, ma qualsiasi cosa ci si trovi davanti. Tutte queste descrizioni hanno reso il libro piuttosto noioso e la lettura molto lenta, anche per me che sono una divoratrice di libri. Inoltre ,togliendo tutto ciò, quello che resta del libro è abbastanza minimo. Nel primo libro sono successe talmente tante cose che a distanza di un anno ricordo poco e niente, ma ricordo che è stato un libro sorprendente. Proprio per questo però avrei preferito che in questo seguito si facesse riferimento in maniera più dettagliata a ciò che è successo nel capitolo precedente. Molto spesso la protagonista si sofferma a paragonare determinate situazioni ad altre precedenti e lo stesso per i personaggi, di cui ci vengono dati nomi che molti di noi magari non ricordano, o almeno io. Ciò in alcuni casi rende ancora più difficile stare al passo con quanto succede. Un altro aspetto che non mi ha fatto impazzire è l’atmosfera che i personaggi si ritrovano a vivere e quindi quello che sentiamo anche noi quando leggiamo il libro. Se dovessi usare delle parole per questo libro sarebbero RABBIA, DISPERAZIONE, PERDITA, VIOLENZA, MORTE. In tutto il libro si sente quest’atmosfera cupa, malinconica, impregnata della rabbia dei personaggi e della loro distruzione fisica e morale dopo quanto accaduto nel capitolo precedente. I personaggi si ritrovano a dover fare i conti non solo con un mondo già distrutto, ma anche con la perdita di se stessi. La vita di ogni singolo personaggio è cambiata radicalmente da un giorno all’altro, a tal punto che nonostante la vita di prima fosse precaria, il ritorno a quella vita diventa un desiderio costante ma che non può più essere realizzato. In questo libro ci si sofferma maggiormente sulla psicologia dei personaggi, i quali si trovano in un momento molto critico e questo non fa che rendere ancora più agghiacciante il loro modo di pensare e di agire. Nel primo libro ho apprezzato la protagonista, Mare, che da persona umile qual era , dopo aver scoperto le proprie abilità, è riuscita a farsi valere e a capire che non poteva stare con le mani in mano mentre il mondo intorno a lei crollava, ma doveva agire. In questo libro invece vediamo le conseguenze che il tradimento del principe e amico Maven ha avuto su di lei. Conseguenze disastrose. Oltre al tradimento, Mare ha visto morire persone a cui teneva molto e ha dovuto accettare il suo potere, rendendosi conto che esso può portare alla morte delle persone che le stanno intorno e in un mondo del genere la morte è inevitabile. Nel periodo che ha passato a corte è cambiata totalmente diventando un’altra persona, tanto che i suoi cari spesso non riescono più a riconoscerla o a fidarsi di lei. Ha imparato che chiunque può tradire chiunque e che nonostante odi essere sola a volte bisogna fare affidamento solo su se stessi. Questo però ha fatto sì che la ragazza non desse il meglio di sé. Mare è quindi diventata piena di rabbia, di risentimento, di voglia di vendetta, aggressiva , ma soprattutto un guscio vuoto, incapace di interagire con gli altri. Questo credo sia stata la parte più brutta. Vedere un personaggio che nel capitolo precedente ha saputo farsi valere finire in questa situazione…forse però questo è ciò che rende più reali i personaggi. Non la semplice accettazione di ciò che è successo e la positività che deriva dal sapere che si può andare avanti e sconfiggere ciò che c’è di male. No. La reazione di Mare sarebbe la reazione di un normale essere umano, incapace di accettare di esser stato tradito e di aver visto un male a cui è difficile far fronte. In situazioni del genere come prima reazione un essere umano rimane deluso, abbattuto, pieno d’odio, incapace di andare avanti e solo il tempo potrà lenire i sentimenti negativi che nascono nel proprio io. Tuttavia Mare ucciderà per i propri scopi senza farsi scrupoli e questa è stata una delle cose che ad un certo punto mi ha portato ad odiarla. Nonostante le persone a lei vicine cercassero di aiutarla, lei non faceva altro che peggiorare la situazione, portando gli altri ad allontanarsi da lei.
“Una volta ti ho
detto che chiunque può tradire chiunque. So che te lo ricordi. E ora te lo
ripeto. Chiunque, qualunque cosa, può tradire chiunque. Anche il tuo stesso
cuore.”…. “Nessuno nasce malvagio, così come nessuno nasce solo. Lo si diventa
per via di scelte e circostanze. Non puoi controllare le circostanze, ma le
scelte…Mare, sono molto spaventato per te. Ti hanno fatto delle cose che
nessuno dovrebbe subire. Hai visto e fatto esperienze orribili, che ti
cambieranno. Ho paura per quello che potresti diventare, se ti venisse offerta
la possibilità sbagliata”
Mare ha avuto la possibilità di agire, ma spesso l’ha fatto
in maniera sbagliata, dando ascolto solo al suo odio e la sua rabbia,
trasformandosi a sua volta in un mostro. Allora c’è differenza tra lei e la
regina? Tra lei e Maven?
“Se mi sto trasformando in un mostro, allora lo stai diventando anche tu” (rivolta a Cal)
Lui abbassa lo sguardo “L’amore rende ciechi”
“Se questa è la tua idea di amore…”
“Non so neppure se sei capace di amare” sbotta “se riesci a vedere qualcos’altro al di fuori di armi e strumenti. Persone da manipolare, controllare e sacrificare.”
Altre persone hanno usato Mare come strumento per i propri
scopi, ma lei è diventata un’arma, per se stessa e coloro che le stanno
intorno. Ciò che si può dire di buono del suo ruolo in questo libro è che si è
sacrificata per cercare gli altri come lei, ma verrebbe da chiedersi se forse
non l’ha fatto solo per se stessa. È diventata veramente un mostro? Forse, o
forse no. Forse ciò che ha fatto è solo difficile da accettare perché è ciò che
rende umani. Sbagliare è umano.
Poi c’è Cal, il principe destinato a diventare re ma che si è visto soffiare il trono dal fratello Maven. Nel capitolo precedente si è comportato in maniera talvolta spietata e sbagliata, ma anche lui in questo capitolo dovrà far fronte a sentimenti contrastanti, cercando di vivere nonostante tutto in lui sia andato in mille pezzi, come la sua vita precedente e le persone a lui care. Maven, da promesso sposo di Mare e principe che ha sempre vissuto all’ombra del fratello, è diventato re per merito della sua astuzia e di quella della madre, la regina Elara. Egli ha saputo ingannare tutti, dal fratello a Mare, la quale ha pensato di potersi fidare di lui, ma poi ha scoperto il male nascosto in lui. Mare e Cal desiderano riportare indietro quello che una volta era un buon amico e fratello, ma ora è diventato una persona perfida e vendicativa, che non si ferma davanti a nulla pur di far fronte alle proprie necessità. Poi c’è Kilorn, il miglior amico di Mare, una persona allegra, disponibile, umile , che ha rischiato tutto pur di aiutare una cara amica, anche se quest’ultima non è più come prima e non riesce più a capirlo. Questo è un personaggio che ho apprezzato particolarmente andando avanti nella lettura, perché è stato colui che con i suoi sorrisi e le sue battutine ha saputo portare anche po’ di luce in un mondo di tenebre.
Poi c’è Cal, il principe destinato a diventare re ma che si è visto soffiare il trono dal fratello Maven. Nel capitolo precedente si è comportato in maniera talvolta spietata e sbagliata, ma anche lui in questo capitolo dovrà far fronte a sentimenti contrastanti, cercando di vivere nonostante tutto in lui sia andato in mille pezzi, come la sua vita precedente e le persone a lui care. Maven, da promesso sposo di Mare e principe che ha sempre vissuto all’ombra del fratello, è diventato re per merito della sua astuzia e di quella della madre, la regina Elara. Egli ha saputo ingannare tutti, dal fratello a Mare, la quale ha pensato di potersi fidare di lui, ma poi ha scoperto il male nascosto in lui. Mare e Cal desiderano riportare indietro quello che una volta era un buon amico e fratello, ma ora è diventato una persona perfida e vendicativa, che non si ferma davanti a nulla pur di far fronte alle proprie necessità. Poi c’è Kilorn, il miglior amico di Mare, una persona allegra, disponibile, umile , che ha rischiato tutto pur di aiutare una cara amica, anche se quest’ultima non è più come prima e non riesce più a capirlo. Questo è un personaggio che ho apprezzato particolarmente andando avanti nella lettura, perché è stato colui che con i suoi sorrisi e le sue battutine ha saputo portare anche po’ di luce in un mondo di tenebre.
“Chi è Kilorn per mettere in discussione i miei ordini? Non è
nessuno. È solo un apprendista pescatore baciato dalla sorte e protetto dalla mia stupidità. Non come
Shade, un novosangue in grado di teletrasportarsi, un grande uomo.”
Perché Mare non riesce a rendersi conto di quello che gli
altri fanno per lei? Kilorn si è sacrificato in ogni modo, ma Mare lo vede come
una persona che non vale niente ai fini della sua battaglia e solo ai suoi
ordini. Shade, invece, suo fratello e novosangue come lei, viene considerato un
grande uomo. Ma perché? Questo non sono riuscita ad accettare del suo
cambiamento. Nella società c’è la distinzione tra sangue rosso e argento, una
distinzione che stanno cercando di superare, ma poi, proprio lei che cerca la
giustizia fa distinzioni? In ogni caso Shade è stato il personaggio che più ho
preferito, oltre a Kilorn. Un ragazzo forte che si è sempre fidato della
sorella, dandole quell’appoggio che gli altri a volte non sapevano o avevano
paura di darle… Anche in questo caso, se Mare avesse fatto scelte diverse, ciò
che è accaduto successivamente sarebbe potuto andare diversamente. Le azioni di
tutti si possono giustificare dicendo che ognuno dei personaggi cerca di
sopravvivere, non solo alle circostanze, ma anche a se stessi, in qualunque
modo. Credo che questo sia un libro di transizione, in cui bisogna riprendersi
da ciò che è accaduto in precedenza e allo stesso tempo andare avanti
gradualmente, perciò non c’è da sorprendersi se potrebbe essere difficile da
accettare. Credo comunque che la scrittrice scriva bene e che sia riuscita a
creare un mondo affascinante. Tutto l’aspetto fantascientifico di questa serie
è sviluppato molto bene e molto spesso, soprattutto in questo capitolo , ho
paragonato alcuni aspetti ad Hunger Games. Credo che se alcune cose non
piacciano sia solo una questione di accettazione e nonostante ciò credo che il
libro sia riuscito. Il finale è assolutamente da crepacuore e aspetto
sicuramente di leggere il terzo. Consiglio questa serie perché il primo libro
ha tutte le potenzialità per poter sviluppare una bella storia e anche se il
seguito, a mio parere, avrebbe potuto essere diverso, è comunque un passaggio
necessario per continuare questa avventura.
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