Recensione IL SEGRETO DI EVA di Amy Harmon

Salve lettori, oggi vi parlo di uno dei libri più belli che io abbia mai letto. Il segreto di Eva di Amy Harmon è un libro potente, che ci racconta non solo una storia d’amore, ma anche una storia che il nostro mondo ha vissuto e che, oggi, possiamo per lo più leggere soltanto attraverso i libri. È un libro capace di riportarci in un periodo buio e farci scoprire i suoi lati più nascosti, le sue atrocità ma anche il coraggio di persone che si sono distinte e che hanno fatto la differenza. Parlarne non è semplice, ma questa volta con la mia recensione voglio soltanto consigliarvi di leggerlo, perché raccontare di questa storia non riesce a rendere minimamente l’idea di cosa sia.

Titolo: Il segreto di Eva
Data di pubblicazione: 8 marzo 2018

Editore: Newton Compton Editori

Autrice: Amy Harmon

Pagine: 380
Trama
1943. L'esercito nazista occupa gran parte dell'Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivato il richiamo della Chiesa e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, è un prete cattolico ed Eva è una donna che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, nel quale Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non si rassegna a restare senza far nulla in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la sua vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo e Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.


RECENSIONE

Parlare di questo libro è una delle cose più difficili che posso fare in questo momento. Può sembrare assurdo, ma mi mancano le parole per descriverlo, forse perché a volte le parole non bastano. Sono sempre stata affascinata dalla storia, soprattutto dal racconto di periodi ed eventi difficili, come la guerra e la persecuzione degli ebrei, ecco perché, quando ho scoperto questo libro, ho capito che lo avrei amato. 
Siamo di fronte ad argomenti molto delicati, tristi, crudi, quelli che, però, maggiormente ci fanno riflettere su noi stessi, sull’umanità, sulle atrocità che abbiamo commesso e su quelle che mai più devono accadere. 
Amy Harmon è una validissima scrittrice di romance, che ha sempre dato ai suoi libri un qualcosa di più, come quel tocco di spiritualità che ha innalzato le sue storie e le ha rese degne di essere ricordate. Anche qui Amy Harmon non sbaglia un colpo e scrive questa storia in maniera impeccabile. 
Parlare della trama di questo libro sembra impossibile: stiamo parlando di storia vera, di vicende realmente accadute, a cui si uniscono personaggi fittizi con le loro storie indimenticabili. È una storia molto complessa, che racconta molto di più dei semplici avvenimenti presentati nella sinossi e molto di più di quanto io possa descrivere.
La storia di questo libro passa in rassegna diversi anni, quelli che precedono la guerra e la persecuzione degli ebrei e quelli della guerra stessa.  La storia è ambientata in Italia, dove i personaggi principali, Eva e Angelo, vivono. Eva è una ragazza ebrea che vive insieme a suo padre e a quelli che considera i nonni, anche se non lo sono davvero. Quando Eva è ancora molto piccola, una nuova persona entra a far parte della famiglia: Angelo Bianco. 
Angelo ha due anni in più rispetto a Eva, è nato negli Stati Uniti ma ritorna in Italia, dai nonni, quando muore la madre. I nonni di Angelo sono gli stessi che Eva considera tali e sono cattolici proprio come Angelo, il quale fin da piccolo frequenta il seminario per diventare prete.
Eva e Angelo vivono insieme alla famiglia a Firenze e subito diventano buoni amici, quasi fratelli. Eva è una ragazza ribelle, vivace, spiritosa, senza peli sulla lingua, Angelo è più taciturno e riflessivo, ma subito lega con Eva. 
Nel corso delle pagine di questo libro seguiamo Eva e Angelo nella loro crescita, vediamo il loro interesse reciproco, l’innamoramento e, allo stesso tempo, l’impossibilità di stare insieme a causa del desiderio di Angelo di diventare prete. Non seguiamo solo i due ragazzi ma anche il resto della famiglia, seguendo una vita felice, fatta di vacanze al mare, di momenti di spensieratezza, gioia e condivisione. Ad un certo punto, però, arrivano le leggi razziali a mettere sottosopra la loro vita. Gli ebrei non possono più iscriversi a scuola, non possono sposarsi con i cattolici, sono considerati inferiori, responsabili di tutti i mali della società, tanto da dover rinunciare a tutto, perfino alla loro dignità.


“Sono ebreo. Sarò sempre ebreo. Eva è ebrea. Sarà sempre ebrea. Non perché andiamo alla sinagoga. Non perché osserviamo le festività ebraiche. È la nostra cultura. È ciò che siamo, ciò che saremo sempre”



 Essere ebrei diventa sbagliato, diventa una maledizione e pian piano la situazione peggiora fino a diventare insostenibile. Gli ebrei vengono perseguitati, deportati e uccisi per nulla. Chiunque aiuta gli ebrei è destinato alla stessa sorte. 
Quando Angelo è ormai diventato prete e vive a Roma, decide di portare con sé Eva e nasconderla. Per una donna ebrea è ormai impossibile vivere come una volta, in libertà. Eva, però, non vuole scappare e nascondersi, non vuole stare ferma mentre il mondo cade a pezzi e gli ebrei vengono uccisi, così decide di aiutare. La Chiesa in questo momento farà tanto per gli ebrei: li nasconderà, li nutrirà, rischierà tutto per loro. 
Angelo prega, li aiuta mettendo a rischio la propria vita, combatte in nome di tutti coloro che non possono più farlo e cerca in tutti i modi di salvare Eva dal male che sta colpendo tutti loro. 
Eva, Angelo ma non solo: tanti saranno coloro che rischieranno tutto per salvare gli ebrei e opporsi ad una guerra che non ha alcun senso. Ogni Chiesa, convento e monastero ospiterà gli ebrei. Gli ebrei saranno costretti ad avere documenti falsi, a fingersi cattolici, a nascondersi, ad avere continuamente paura e a temere ogni giorno per la propria vita. Eva avrà modo di diventare una spia e alla fine rischierà tutto per aiutare quelli come lei. La musica sarà la sua forza, il violino lo strumento da lei amato, ma anche quello che la metterà in pericolo.
“Quando suoni, Eva, avverto di nuovo la speranza. Possono toglierci le nostre case,  i nostri averi. Le nostre famiglie. Le nostre vite. Possono mandarci via, come hanno già fatto in passato. Possono umiliarci e disumanizzarci, ma non possono toglierci i nostri pensieri. Non possono toglierci i nostri talenti. Non possono toglierci le nostre conoscenze, i nostri ricordi, le nostre menti. Nella musica non ci sono confini. La musica è una porta e l’anima fugge attraverso la melodia. Chiunque la ascolti viene liberato. Chiunque la ascolti si eleva.”
La guerra mette tutto in discussione, spinge a pensare e ad agire nei modi più inaspettati e sarà proprio in questo momento che l’amore tra Eva e Angelo riemergerà, chiedendo di essere ascoltato e vissuto.

“Il cuore di Dio è abbastanza grande per tutto il genere umano ma il mio non può bastare per due?”
“Non quando sei un prete. Lo sai, Angelo. Conosci i pericoli”

Ma in un momento pieno di odio, pregiudizi e morte è davvero un peccato amare? Eva e Angelo oltrepasseranno ogni limite, ma Dio comprende e perdona e Angelo non smetterà mai di pregare in Lui, non smetterà mai di chiedere di non condannare gli ebrei per i suoi peccati, fino a capire che forse si può amare e servire Dio senza rinunciare completamente a se stessi.

C’è così tanto da dire su questa storia, così tante vicende, così tante storie che si intrecciano, così tanta tensione, paura, coraggio. È impossibile leggere questa storia senza entrare completamente in essa; è così facile avere paura con loro e per loro, ogni pagina è permeata di tensione, ma anche di coraggio e di forza. Una storia piena di religione, di preghiere, di fede, di amore e di carità. 
Le scene più suggestive sono quelle più critiche, quando i personaggi, nel momento in cui sanno che di non avere più scampo, iniziano a pregare. Momenti di grande emozione, di dolore e anche di rassegnazione. Preghiere che diventano ancora più suggestive nel momento in cui ci pongono davanti ai miracoli di Dio. Come può esserci Dio dietro tutto questo male? Perché Dio permette tutto questo? Perché Dio tace? Perché Dio non agisce? Domande che ognuno si pone, perfino Angelo, che prega senza sosta, ma che molto spesso non riesce a sentire Dio. Ancora di più vediamo la differenza tra la religione cattolica e quella ebraica, una differenza che scompare di fronte agli orrori che stanno vivendo. È davvero importante giudicare sulla base del Dio in cui si crede? È davvero importante il nome che si dà al proprio Dio? Questa storia inevitabilmente ci induce ad indagare sulla nostra fede, ci spinge a credere con ancora più forza, ci spinge a guardare gli altri con occhi nuovi. Vi ho detto tutto questo, ma allo stesso tempo non sono riuscita ad esprimervi neanche minimamente quanto valga questo libro. 
Amy Harmon ci racconta una delle pagine più terribili della storia dell’umanità in modo toccante e profondo, ci descrive il bene e il male della società e la sottile linea che separa ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Questa storia ci insegna cosa vuol dire essere esseri umani, avere una famiglia, dei valori, della tradizioni, ma soprattutto una dignità e un’umanità. 
Amy Harmon tratta della religione in modo potente e delicato, ci mostra la gentilezza, la disponibilità e il senso di sacrificio di chi ha lottato e ha fatto la differenza in un momento molto difficile, ricordando quanto sia importante la fede, quanto sia importante credere che ci sia sempre qualcuno che veglia su di noi, anche se non lo sentiamo, anche se lo chiamiamo in modi diversi.

Una storia toccante e travolgente, che ci descrive gli orrori e la disumanità di un periodo che ha visto morire tante persone innocenti, che ha distrutto famiglie, sogni, speranze, ha calpestato la dignità umana e privato gli uomini di tutto ciò che li rende tali. Una storia che ci mostra i buoni e cattivi di questi eventi, i colpevoli, ma anche le vittime, di tutti i tipi.  Un racconto che induce a provare odio per i responsabili di queste atrocità, ma che non risulta mai fastidioso, mai troppo violento, mai troppo doloroso. Si prova dolore, ma si sente continuamente il senso di speranza.
I libri della Harmon sono romance, ma questo non significa che Il segreto di Eva racconti semplicemente una storia d’amore che ha come sfondo le vicende della seconda guerra mondiale e degli ebrei. Queste ultime vicende hanno il ruolo più importante, sono al centro di tutta la storia e hanno quasi la prevalenza sulla storia d’amore. La scrittrice ha saputo creare una storia d’amore molto coinvolgente ed emozionante e ha saputo integrarla perfettamente nel panorama storico, per un risultato davvero sorprendente e impeccabile. 
Una storia che si legge lentamente, perché ogni attimo va vissuto, sentito e va ricordato. Una storia in cui si intrecciano realtà e finzione, senza mai perdere di vista il significato più profondo. La storia d’amore tra Angelo e Eva è una delle più toccanti e belle che io abbia mai letto. Due persone divise dalla religione, ma che sono cresciute insieme, si sono amate, perdute, ritrovate.  Due anime affini che hanno combattuto fianco a fianco contro le ingiustizie del mondo e hanno saputo rappresentare la speranza che non muore mai, l’amore che unisce le differenze e la consapevolezza che a volte è necessario perdere tutto e morire per ritornare a vivere davvero. Il loro amore è speciale, unico, meraviglioso.

Il titolo originale è From Sand and Ash e descrive perfettamente la storia.
“Sabbia e cenere. Gli ingredienti del vetro. La bellezza creata dal nulla. Dalla sabbia e dalla cenere, la rinascita. Dalla sabbia e dalla cenere, una nuova vita.”
Sabbia e cenere: tutto ciò che lascia la guerra dopo aver portato distruzione.  Rinascita: la parola chiave di questo libro, un nuovo inizio.
 
Mi inchino e ringrazio Amy Harmon per questo capolavoro di inaudita bellezza che ha rubato un pezzo del mio cuore e della mia anima. Leggere questo libro ti emoziona, ti commuove e ti cambia. Non avrei potuto chiedere di meglio, non avrei potuto definirlo altrimenti se non uno dei libri più belli e significativi che io abbia mai letto. Consigliato a TUTTI.
“Verrà mai un tempo in cui la gente non avrà paura? Tutto il mondo geme di dolore. Lo senti? Io lo sento. Non riesco ad evitare di sentirlo e ho tanta paura. Non voglio avere più paura.”


“La speranza era l’unica emozione capace di resistere alla paura e che rendeva possibile continuare a respirare, a camminare, a compiere piccoli atti di ribellione, anche se questa si traduceva semplicemente nel restare in vita”


voto

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