Salve
lettori, oggi vi parlo di Regina dell’aria
e delle tenebre, terzo e ultimo libro della serie The dark artifices di
Cassandra Clare. Torniamo ancora una volta nel mondo Shadowhunters ma
attenzione perché questo non è un addio. Come sappiamo tutte le storie degli
Shadowhunters si intrecciano e anche qui avremo modo di incontrare vecchie
conoscenze e di scoprire cosa accadrà a quelle che ci fanno compagnia da meno
tempo. Venite a scoprire di cosa tratta questo libro e qual è la mia opinione.
Titolo: Shadowhunters Regina dell'aria e delle tenebre (The dark artifices #3)
Data di pubblicazione: 19 febbraio 2019
Editore: Mondadori
Editore: Mondadori
Autrice: Cassandra Clare
Pagine: 810
Trama
E se la dannazione fosse il prezzo da pagare per il vero amore? Nella Sala del Consiglio l'aria è impregnata di un odore metallico di sangue. Qui, poco distante dal corpo esanime di Robert Lightwood, tra le braccia di Julian giace Livia Blackthorn, la pelle del colore del latte, anche lei ormai priva di vita. Niente sarà più come prima dopo la carneficina che ha appena avuto luogo nella roccaforte degli Shadowhunters. All'indomani della morte di Livvy e dell'Inquisitore, infatti, il Conclave è in fermento e sull'orlo della guerra civile. Parte della famiglia Blackthorn, devastata per la perdita di Livvy, vola a Los Angeles, dove cercherà di scoprire l'origine di una malattia che sta provocando la progressiva distruzione della razza degli stregoni. Nel frattempo, Julian ed Emma, ricattati dal nuovo Inquisitore, nel disperato tentativo di mantenere segreto il loro amore proibito partono per una pericolosa missione nella Terra delle Fate con l'obiettivo di recuperare il Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi potentissimi per riportare indietro i defunti. Quello che scopriranno, però, è un segreto che potrebbe annientare l'intero loro mondo e gettare così un'ombra scura sul loro futuro. Per questo, Emma e Julian saranno costretti a lanciarsi in una vera e propria corsa contro il tempo per salvare se stessi e il mondo degli Shadowhunters prima che il potere mortale della maledizione parabatai distrugga quello che hanno di più caro.
Serie The Dark Artifices:
1.Shadowhunters-Signora della mezzanotte (recensione qui)
2.Shadowhunters-Signore delle ombre (recensione qui)
3.Shadowhunters-Regina dell’aria e delle tenebre
1.Shadowhunters-Signora della mezzanotte (recensione qui)
2.Shadowhunters-Signore delle ombre (recensione qui)
3.Shadowhunters-Regina dell’aria e delle tenebre
Consiglio vivamente di leggere i libri delle serie Shadowhunters in ordine di pubblicazione
Shadowhunters - Città di ossa, 2007 (City of Bones, 2007) (The mortal instruments #1)
Shadowhunters - Città di cenere, 2008 (City of Ashes, 2008) (The mortal instruments #2)
Shadowhunters - Città di vetro, 2009 (City of Glass, 2009) (The mortal instruments #3)
L'angelo, 2011 (Clockwork Angel, 2010) (The infernal devices #1)
Shadowhunters - Città degli angeli caduti (City of Fallen Angels 2011) (The mortal instruments #4)
Il principe, 2012 (Clockwork Prince, 2011) (The infernal devices #2)
Shadowhunters - Città delle anime perdute (City of Lost Souls, 2012) (The mortal instruments #5)
La principessa, 2013 (Clockwork Princess, 2013) (The infernal devices #3)
Shadowhunters - Città del fuoco celeste (City of Heavenly Fire, 2014) (The mortal instruments #6)
Le cronache di Magnus Bane (The Bane Chronicles)
Le cronache dell'Accademia Shadowhunters (Tales from the Shadowhunter Academy)
Signora della Mezzanotte, 15 marzo 2016 (Lady Midnight, 8 marzo 2016) (The dark artifices #1)
Signore delle Ombre, 19 settembre 2017 (Lord of Shadows, 23 maggio 2017) (The dark artifices #2)
Regina dell’aria e delle tenebre, 02 marzo 2019 (Queen of Air and Darkness, 4 dicembre 2018)(The dark artifices #3)
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RECENSIONE
*parti in blu no spoiler*
*parti in nero spoiler per chi non ha letto i precedenti*
*parti in blu no spoiler*
*parti in nero spoiler per chi non ha letto i precedenti*
Leggere Shadowhunters è come
ritornare a casa, ritornare in famiglia, sentire tutto quello che per un po’ si
è lasciato e stare finalmente bene. Per me Shadowhunters è sempre stato questo
e anche se la serie The Dark Artifices non
mi ha preso come le altre non ho potuto fare a meno di affezionarmici come solo
i veri amanti di Shadowhunters sanno fare. Il terzo e ultimo capitolo della serie TDA, Regina dell’aria e delle tenebre, ci
riporta in un mondo in crisi dove la Coorte, una fazione di Shadowhunters che
ormai ha preso il potere e che vuole fare guerra ai Nascosti, sta minacciando
tutti, sta disseminando caos e distruzione. La minaccia però non è
rappresentata solo dalla Coorte ma anche dalle fate, in particolare dal re
della corte Unseelie, che si stanno alleando con gli Shadowhunters più
“estremisti” per mettere sottosopra il mondo che conosciamo. Il libro inizia dove
si era concluso Signore delle ombre e quindi con il momento post uccisione
di Livvy e di Robert Lightwood. Con l’uccisione di quest’ultimo Emma e Julian perdono
la possibilità di andare in esilio per indebolire il legame parabatai e trovare
una soluzione al loro amore proibito. Come risolveranno questo problema? Lo scopriremo.
I Blackthorn stanno cercando di contrastare i nemici, aiutati anche da Jace,
Clary, Alec, Magnus e tanti altri personaggi che abbiamo incontrato nelle serie
precedenti ma intanto questa famiglia deve anche fare i conti con il dolore che
ha seguito l’uccisione della piccola Livia Blackthorn, la gemella di Ty. Un
dolore che coinvolgerà tutti i membri della famiglia ma ognuno reagirà in modo
diverso. Ty è un ragazzino sensibile e diverso dagli altri, la paura di tutti,
ma soprattutto del suo amico Kit , è che possa non riuscire a sopportare questo
dolore e infatti la sua reazione sarà molto particolare. Ty cercherà in ogni
modo di riportare la situazione a com’era prima (non posso dirvi esattamente
cosa vuole fare), anche attraverso metodi molto discutibili, ma farlo non sarÃ
semplice né immediato e Kit, anche se non approva e vorrebbe fermarlo, lo
aiuta, sperando però di non arrivare mai a completare il suo piano perché le
conseguenze potrebbero essere catastrofiche. La tredicenne Dru è quella che
viene sempre lasciata in disparte, trattata come una bambina e soffre per
questo e per non essere coinvolta in ciò che accade ai suoi fratelli. Dru
cercherà in ogni modo di farsi sentire, di rendersi utile e anche se qualche
volta soffriremo per questa sua infelicità sarà bello scoprire la sua forza e
il modo in cui questa situazione sofferta la farà emergere. Julian è quello che
si è sempre occupato della famiglia, più che il fratello maggiore è stato un
padre, un genitore attento, premuroso, con un grande peso sulle spalle, con
grandi responsabilità . Non è stato facile sorreggere questo peso e adesso è
ancora più difficile. Non solo la morte della sorella lo sta mettendo a dura
prova ma a questo si somma il suo amore per Emma, un amore che però è
impossibile tra parabatai perché catastrofico.
Quando Julian non potrà più sopportare il dolore e il desiderio ricorrerà all’aiuto della magia ma questo non farà altro che accrescere nuovi problemi. Emma non è Blackthorn nel sangue ma sicuramente è parte della famiglia, la spalla di Julian, il suo sostegno. Lei ama i Blackthorn come se fossero la sua famiglia, si prende cura di loro insieme a Julian e anche lei sarà messa a dura prova dalla morte di Livvy e dal suo amore per Julian. Intanto Mark Blackthorn, Cristina Rosales e Kieran, il principe Unseelie, affrontano i sentimenti reciproci ma anche le battaglie in corso tra Shadowhunters e fate. Mark è sempre stato diviso tra due mondi, Shadowhunter e fatato, nato dalla fusione di questi due mondi, introdotto forzatamente alla Caccia Selvaggia dove ha conosciuto il principe Kieeran e si è innamorato di lui. Tornato dagli Shadowhunters si è ritrovato a dover ricominciare da capo, a dover imparare di nuovo a conoscere la propria famiglia e ad essere uno di loro. Ci è riuscito, ha trovato il suo posto in famiglia e ha conosciuto anche Cristina di cui poi si è innamorato. Cristina è la migliore amica di Emma, leale, forte, coraggiosa e con un cuore diviso tra Mark e Kieeran. Lei è una Rosales eppure il tempo passato con i Blackthorn l’ha legata profondamente a quella famiglia, l’ha resa partecipe dei loro dolori e delle loro battaglie. Da sempre affascinata dalle fate non ha potuto fare a meno di affezionarsi a Kieeran, di passare il tempo con lui, di aiutarlo, proteggerlo e amarlo. Kieeran è una fata, non capisce ciò che è umano e ciò che un umano può provare eppure con il tempo cambia. Dover avere a che fare con gli Shadowhunters lo introdurrà in una realtà nuova, in dinamiche estranee ad uno proveniente da un altro regno. Kieeran dovrà fare i conti con tradizioni diverse, con sentimenti che non conosceva, anche con il rimorso per il male che ha provocato. Amerà Mark e amerà Cristina allo stesso modo e intanto sarà in mezzo nella lotta tra Shadowhunters e fate. Ci sono poi Helen Blackthorn e sua moglie Aline, tornate dall’esilio, finalmente in grado di stare con la loro famiglia e sostenerla. Per Helen non sarà facile rientrare in famiglia perché i suoi fratelli sono cresciuti senza di lei, sono cambiati e adesso dovrà capire di cosa hanno bisogno e come fare per star loro accanto. Tra Helen e Aline c’è sostegno, amore e complicità e insieme aiuteranno la famiglia nel suo momento più duro.
Questo libro è diviso in tre parti: nella prima c’è un alternarsi continuo di POV con le rispettive storyline, nella seconda parte esploriamo il regno di Thule e nella terza parte si ritorna ai molteplici POV e alle storyline che avevamo lasciato in sospeso.
All’inizio del libro riusciamo a sentire il dolore della famiglia Blackthorn, soffriamo per un po’ insieme a loro però devo dire che la prima parte del libro, in generale, non mi ha preso, l’ho trovata lenta e anche noiosa. Mi aspettavo che accadesse qualcosa di più accattivante. Il fatto che seguiamo più POV (anche se in terza persona) non aiuta, perché può capitare, come nel mio caso, di essere più interessati ad alcuni personaggi piuttosto che ad altri e la narrazione viene rallentata e si dilunga a causa del passaggio da un POV all’altro. Questo è un aspetto che in tutta questa serie mi ha un po’ disturbato perché nonostante abbia apprezzato tutti i personaggi mi sarebbe piaciuto leggere di alcuni più di altri, ad esempio di Emma e Julian che secondo me qui sono più sacrificati. Per la prima volta devo fare un appunto alle storie di Cassandra Clare e questo mi dispiace. Per fortuna dalla seconda parte in poi (dopo le 350 pagine) il libro si riprende alla grande e finalmente sono entrata in sintonia con la storia. La seconda parte inizia con il botto e conosciamo il regno di Thule di non posso dirvi niente ma solo wow. Pensavo che ormai Cassandra Clare avesse scritto di tutto ma ecco che ci stupisce con una sorta di unione di fantasy e distopico! Con Thule l’autrice ha creato un mondo affascinante, ancora più di quelli creati in precedenza. Ho davvero adorato questa parte e, ancora una volta, ho sofferto. La cosa che più ho apprezzato di questa seconda parte è stata la presenza esclusiva dei POV di Emma e Julian, finalmente! Non ditelo in giro ma erano gli unici che davvero mi interessavano XD.
La terza parte, nonostante ricalchi e prosegua la prima, risulta molto più interessante e scorrevole anche perché nel frattempo sono accadute un po’ di cose che sono andate ad arricchire la storia. Ancora una volta, finalmente! Questa serie si differenzia dalle altre soprattutto perché qui prevalgono le vicende della trama piuttosto che le personalità dei singoli visti nei loro rapporti con gli altri. In questa serie la parte romance viene ad essere messa in secondo piano mentre nelle altre serie tutto era più equilibrato. Forse anche quest’aspetto mi ha portato a metterla su un gradino più basso rispetto alle altre. Comunque è inevitabile affezionarsi ai personaggi ed emozionarsi di fronte a ciò che accade. Mi è piaciuto leggere di personaggi che abbiamo conosciuto nelle altre serie e scoprire di più su di loro, come se la loro storia non fosse mai finita e in effetti nulla è concluso e alla fine vorrete a tutti i costi leggere la serie successiva! Ho adorato l’intreccio tra le varie serie Shadowhunters perché in fondo quella degli Shadowhunters è un’unica storia, anche se riguarda tante persone diverse e tante epoche diverse. Sicuramente TDA dimostra la continuazione con TMI perché anche qui prevale il rapporto teso tra Shadowhunters e Nascosti, dove c’è chi è favore dell’alleanza e chi è contro, dove si lotta contro i Nascosti ma anche con i Nascosti perché insieme si è sempre più forti. TDA è dominato dal mondo fatato e anche in ciò si distingue dalle altre due serie. Qui tutto diventa una lotta contro le fate e con le fate, tutto ha a che fare con loro, con il volume Nero, con il re degli Unseelie, con i suoi figli, con gli Shadowhunters che hanno nelle loro vene anche sangue di fata, con i rapporti tra mondo che conosciamo e Regno delle fate. Il male è sempre in agguato e i nostri Shadowhunters sono pronti a combattere, in questo caso affiancati anche dai Nascosti. Avremo modo di scoprire gli effetti del potere parabatai, di vedere il dolore e la disperazione che esso genera e che può portare a conseguenze devastanti. Quella di Emma e Julian è una continua lotta contro i propri sentimenti ma anche quella di Mark, Cristina e Kieeran. Questo triangolo all’inizio della serie lascia confusi e perplessi, l’autrice è brava a non far capire ciò che succederà , a rendere il tutto imprevedibile e in effetti ciò che alla fine ci riserva questo amore è assolutamente unico e inaspettato. Sicuramente Cassandra Clare sa sorprenderci e abbracciare tutto ciò che è diverso e atipico. Con Cassandra Clare si scopre di poter apprezzare anche cose impensabili e l’originalità delle sue scelte è indiscussa. Non si può negare lo straordinario talento di Cassandra Clare, una scrittrice dalle idee geniali e innovative che sa intrecciare storie diverse in modo impeccabile senza mai far mancare i colpi di scena. Assolutamente geniale! Seppur con qualche “difetto” i fan di Shadowhunters non potranno non apprezzare anche questo libro!
“Continuo ad amare Emma più di quanto credessi possibile. La amo di
più ogni giorno, e ancora di più tutte le volte che cerco di smettere. La amo
ed è come essere squartato a metà ”
Quando Julian non potrà più sopportare il dolore e il desiderio ricorrerà all’aiuto della magia ma questo non farà altro che accrescere nuovi problemi. Emma non è Blackthorn nel sangue ma sicuramente è parte della famiglia, la spalla di Julian, il suo sostegno. Lei ama i Blackthorn come se fossero la sua famiglia, si prende cura di loro insieme a Julian e anche lei sarà messa a dura prova dalla morte di Livvy e dal suo amore per Julian. Intanto Mark Blackthorn, Cristina Rosales e Kieran, il principe Unseelie, affrontano i sentimenti reciproci ma anche le battaglie in corso tra Shadowhunters e fate. Mark è sempre stato diviso tra due mondi, Shadowhunter e fatato, nato dalla fusione di questi due mondi, introdotto forzatamente alla Caccia Selvaggia dove ha conosciuto il principe Kieeran e si è innamorato di lui. Tornato dagli Shadowhunters si è ritrovato a dover ricominciare da capo, a dover imparare di nuovo a conoscere la propria famiglia e ad essere uno di loro. Ci è riuscito, ha trovato il suo posto in famiglia e ha conosciuto anche Cristina di cui poi si è innamorato. Cristina è la migliore amica di Emma, leale, forte, coraggiosa e con un cuore diviso tra Mark e Kieeran. Lei è una Rosales eppure il tempo passato con i Blackthorn l’ha legata profondamente a quella famiglia, l’ha resa partecipe dei loro dolori e delle loro battaglie. Da sempre affascinata dalle fate non ha potuto fare a meno di affezionarsi a Kieeran, di passare il tempo con lui, di aiutarlo, proteggerlo e amarlo. Kieeran è una fata, non capisce ciò che è umano e ciò che un umano può provare eppure con il tempo cambia. Dover avere a che fare con gli Shadowhunters lo introdurrà in una realtà nuova, in dinamiche estranee ad uno proveniente da un altro regno. Kieeran dovrà fare i conti con tradizioni diverse, con sentimenti che non conosceva, anche con il rimorso per il male che ha provocato. Amerà Mark e amerà Cristina allo stesso modo e intanto sarà in mezzo nella lotta tra Shadowhunters e fate. Ci sono poi Helen Blackthorn e sua moglie Aline, tornate dall’esilio, finalmente in grado di stare con la loro famiglia e sostenerla. Per Helen non sarà facile rientrare in famiglia perché i suoi fratelli sono cresciuti senza di lei, sono cambiati e adesso dovrà capire di cosa hanno bisogno e come fare per star loro accanto. Tra Helen e Aline c’è sostegno, amore e complicità e insieme aiuteranno la famiglia nel suo momento più duro.
Questo libro è diviso in tre parti: nella prima c’è un alternarsi continuo di POV con le rispettive storyline, nella seconda parte esploriamo il regno di Thule e nella terza parte si ritorna ai molteplici POV e alle storyline che avevamo lasciato in sospeso.
All’inizio del libro riusciamo a sentire il dolore della famiglia Blackthorn, soffriamo per un po’ insieme a loro però devo dire che la prima parte del libro, in generale, non mi ha preso, l’ho trovata lenta e anche noiosa. Mi aspettavo che accadesse qualcosa di più accattivante. Il fatto che seguiamo più POV (anche se in terza persona) non aiuta, perché può capitare, come nel mio caso, di essere più interessati ad alcuni personaggi piuttosto che ad altri e la narrazione viene rallentata e si dilunga a causa del passaggio da un POV all’altro. Questo è un aspetto che in tutta questa serie mi ha un po’ disturbato perché nonostante abbia apprezzato tutti i personaggi mi sarebbe piaciuto leggere di alcuni più di altri, ad esempio di Emma e Julian che secondo me qui sono più sacrificati. Per la prima volta devo fare un appunto alle storie di Cassandra Clare e questo mi dispiace. Per fortuna dalla seconda parte in poi (dopo le 350 pagine) il libro si riprende alla grande e finalmente sono entrata in sintonia con la storia. La seconda parte inizia con il botto e conosciamo il regno di Thule di non posso dirvi niente ma solo wow. Pensavo che ormai Cassandra Clare avesse scritto di tutto ma ecco che ci stupisce con una sorta di unione di fantasy e distopico! Con Thule l’autrice ha creato un mondo affascinante, ancora più di quelli creati in precedenza. Ho davvero adorato questa parte e, ancora una volta, ho sofferto. La cosa che più ho apprezzato di questa seconda parte è stata la presenza esclusiva dei POV di Emma e Julian, finalmente! Non ditelo in giro ma erano gli unici che davvero mi interessavano XD.
“Non sono me stesso senza di te, Emma. Quando sciogli il colore
nell’acqua, dopo non puoi più separarlo. È così con te. Non posso fare a meno
di te. Significherebbe strapparmi il cuore, e non mi piaccio senza il mio cuore”
La terza parte, nonostante ricalchi e prosegua la prima, risulta molto più interessante e scorrevole anche perché nel frattempo sono accadute un po’ di cose che sono andate ad arricchire la storia. Ancora una volta, finalmente! Questa serie si differenzia dalle altre soprattutto perché qui prevalgono le vicende della trama piuttosto che le personalità dei singoli visti nei loro rapporti con gli altri. In questa serie la parte romance viene ad essere messa in secondo piano mentre nelle altre serie tutto era più equilibrato. Forse anche quest’aspetto mi ha portato a metterla su un gradino più basso rispetto alle altre. Comunque è inevitabile affezionarsi ai personaggi ed emozionarsi di fronte a ciò che accade. Mi è piaciuto leggere di personaggi che abbiamo conosciuto nelle altre serie e scoprire di più su di loro, come se la loro storia non fosse mai finita e in effetti nulla è concluso e alla fine vorrete a tutti i costi leggere la serie successiva! Ho adorato l’intreccio tra le varie serie Shadowhunters perché in fondo quella degli Shadowhunters è un’unica storia, anche se riguarda tante persone diverse e tante epoche diverse. Sicuramente TDA dimostra la continuazione con TMI perché anche qui prevale il rapporto teso tra Shadowhunters e Nascosti, dove c’è chi è favore dell’alleanza e chi è contro, dove si lotta contro i Nascosti ma anche con i Nascosti perché insieme si è sempre più forti. TDA è dominato dal mondo fatato e anche in ciò si distingue dalle altre due serie. Qui tutto diventa una lotta contro le fate e con le fate, tutto ha a che fare con loro, con il volume Nero, con il re degli Unseelie, con i suoi figli, con gli Shadowhunters che hanno nelle loro vene anche sangue di fata, con i rapporti tra mondo che conosciamo e Regno delle fate. Il male è sempre in agguato e i nostri Shadowhunters sono pronti a combattere, in questo caso affiancati anche dai Nascosti. Avremo modo di scoprire gli effetti del potere parabatai, di vedere il dolore e la disperazione che esso genera e che può portare a conseguenze devastanti. Quella di Emma e Julian è una continua lotta contro i propri sentimenti ma anche quella di Mark, Cristina e Kieeran. Questo triangolo all’inizio della serie lascia confusi e perplessi, l’autrice è brava a non far capire ciò che succederà , a rendere il tutto imprevedibile e in effetti ciò che alla fine ci riserva questo amore è assolutamente unico e inaspettato. Sicuramente Cassandra Clare sa sorprenderci e abbracciare tutto ciò che è diverso e atipico. Con Cassandra Clare si scopre di poter apprezzare anche cose impensabili e l’originalità delle sue scelte è indiscussa. Non si può negare lo straordinario talento di Cassandra Clare, una scrittrice dalle idee geniali e innovative che sa intrecciare storie diverse in modo impeccabile senza mai far mancare i colpi di scena. Assolutamente geniale! Seppur con qualche “difetto” i fan di Shadowhunters non potranno non apprezzare anche questo libro!
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