Salve
lettori, oggi vi parlo di Complice la
neve, ultima uscita in Italia di Jennifer L. Armentrout. Ho sempre amato
ogni libro della Armentrout ma questa volta non è andata esattamente bene. Anche
quando un libro non piace bisogna averne rispetto perché, a parte i gusti
soggettivi, dietro ogni storia c’è lavoro e impegno. Vi racconto quindi cosa
non ha funzionato per me.
Titolo: Complice la neve
Data di pubblicazione: 4 aprile 2019
Editore: Casa Editrice Nord
Autrice: Jennifer L. Armentrout
Data di pubblicazione: 4 aprile 2019
Editore: Casa Editrice Nord
Autrice: Jennifer L. Armentrout
Pagine: 261
Trama
Un amore silenzioso come la neve e travolgente come una tempesta…
Sydney e Kyler non potrebbero essere più diversi. Se lei è timida e insicura, lui è estroverso e affascinante, abituato a passare da una ragazza all’altra con grande disinvoltura. Eppure, fin dal giorno in cui si sono conosciuti, tra loro è nata una sincera e solida amicizia. Anche adesso che sono all'ultimo anno di college, Sydney non vuole rischiare di perderlo. Ecco perché ha deciso di non confessargli il suo amore: è certa che Kyler la respingerebbe, e preferisce tacere piuttosto che rovinare il loro rapporto…
Kyler conosce i suoi limiti. Sa benissimo che Sydney è fuori dalla sua portata: troppo bella, troppo in gamba, troppo perbene. Meglio accontentarsi di essere suo amico, invece di dichiararle i propri sentimenti. Ma tutto cambia nel momento in cui partono per una settimana bianca, insieme con alcuni compagni di università . Non appena raggiungono il magnifico chalet con vista sulle piste, una tempesta di neve blocca le strade e, prima che gli altri li possano raggiungere, Syd e Kyler si ritrovano soli, isolati dal resto del mondo. Riusciranno a cogliere l'occasione che il destino ha riservato loro o la paura li condannerà al silenzio?
il mio voto
Un amore silenzioso come la neve e travolgente come una tempesta…
Sydney e Kyler non potrebbero essere più diversi. Se lei è timida e insicura, lui è estroverso e affascinante, abituato a passare da una ragazza all’altra con grande disinvoltura. Eppure, fin dal giorno in cui si sono conosciuti, tra loro è nata una sincera e solida amicizia. Anche adesso che sono all'ultimo anno di college, Sydney non vuole rischiare di perderlo. Ecco perché ha deciso di non confessargli il suo amore: è certa che Kyler la respingerebbe, e preferisce tacere piuttosto che rovinare il loro rapporto…
Kyler conosce i suoi limiti. Sa benissimo che Sydney è fuori dalla sua portata: troppo bella, troppo in gamba, troppo perbene. Meglio accontentarsi di essere suo amico, invece di dichiararle i propri sentimenti. Ma tutto cambia nel momento in cui partono per una settimana bianca, insieme con alcuni compagni di università . Non appena raggiungono il magnifico chalet con vista sulle piste, una tempesta di neve blocca le strade e, prima che gli altri li possano raggiungere, Syd e Kyler si ritrovano soli, isolati dal resto del mondo. Riusciranno a cogliere l'occasione che il destino ha riservato loro o la paura li condannerà al silenzio?
Recensione
Jennifer L.
Armentrout è una delle mie scrittrici preferite eppure non avevo grandi
aspettative nei confronti di Complice la
neve, suo ultimo romanzo romance uscito in Italia, uno dei primi che lei ha
scritto. Avevo sentito pareri non troppo entusiasti ma anche altri più positivi
e io non nego mai la lettura di un libro della Armentrout. Per la prima volta,
però, sono rimasta delusa da questa grande scrittrice. La storia è quella di
Sydney e Kyler, due migliori amici fin da piccoli, lei molto insicura e chiusa,
lui classico playboy che cambia le ragazze giornalmente. Adesso sono entrambi all’ultimo
anno di college ma per non rovinare la loro amicizia Sydney decide di non
confessare al suo migliore amico il suo amore.
Anche Kyler però ha lo stesso problema, anche lui prova dei sentimenti
che non ha il coraggio di dichiarare perché sa che Sydney è troppo in gamba per
uno come lui. Una vacanza sulla neve insieme ad alcuni amici cambierà tutto. Dopo
aver raggiunto lo chalet e dopo che una tempesta di neve si abbatte su di loro
lasciando i compagni indietro, i due si troveranno a dover vivere una settimana
da soli, isolati, nell’attesa che finisca la tempesta. Sarà in questo contesto
che i loro sentimenti verranno inevitabilmente fuori e i due dovranno capire
come gestirli senza rovinare tutto. Nel frattempo strani avvenimenti rendono
pericolosa la loro vita nello chalet: qualcuno sembra avercela proprio con loro
due e sembra non voler dar loro pace.
La trama di Complice la neve non è originale eppure poteva essere sviluppata bene, soprattutto vista la bravura dell’autrice. Purtroppo, a mio avviso, la storia è stata sviluppata molto male. Ho trovato la storia fin dall’inizio lenta, ripetitiva e con qualche luogo comune. Fin dall’inizio non si fa altro che ripetere quanto sia bello Kyler, con continue e ripetitive odi a tutte le sue parti del corpo al punto tale da rendere il tutto insopportabile. Sembra quasi che la storia sia stata creata mettendo insieme tutti i più generali clichè dei romanzi rosa, un’accozzaglia di elementi che molto spesso sono ripetitivi fino all’ossessione e allo sfinimento. C’è il ragazzo bello che se la fa con tutte, con pelle liscia, pettorali e addominali scolpiti, occhi e capelli perfetti, il classico tipo bello e da una botta e via che sembra non volere una relazione seria. C’è poi Sydney, la ragazza che da anni si strugge per il suo migliore amico ma che è costretta ad assistere inerme alla sfilata delle ragazze che lui si porta a letto e poi molla. Una ragazza che passa inosservata e che è troppo insicura, probabilmente l’unico elemento impossibile da dimenticare anche dopo aver chiuso il libro. La sua insicurezza è la costante di questo libro, anche quando le cose vanno bene lei continua a tirar fuori i suoi dubbi e le sue insicurezze tanto da spingere il lettore, ad un certo punto, a non poterla più sopportare. Nonostante Kyler le dimostri che per lui lei è importante, nonostante ceda ai suoi sentimenti, nonostante le dichiari con i gesti quello che prova, lei continua a dubitare di se stessa, di lui e di loro due insieme. Sydney non si sente bella come le altre, crede che uno come Kyler non possa vederla con occhi diversi e nonostante tutto quello che succede rimane di questo parere per tutta la durata della storia. Nonostante lo si dipinga come playboy, Kyler è molto buono, disponibile, capace di sentimenti sinceri anche se cerca di reprimere quello che prova per Sydney. Kyler sa di non essere alla sua altezza, pensa di non meritarla, è un ragazzo che sta ancora cercando la sua strada e la sua unica certezza è la presenza di Sydney al suo fianco, anche se come amica. Kyler è forse più facile da apprezzare, più coerente con se stesso. Insieme però Kyler e Sydney faranno sempre un passo avanti e poi un indietro, cederanno ai propri sentimenti e poi ritorneranno suoi loro passi, segno di un’insicurezza profonda e difficile da superare. Ho trovato questa storia troppo concentrata sul loro rapporto contrastante, troppo presa a raccontare quanto lei desiderasse lui e quanto lui desiderasse lei, anche qui fino alla nausea. Sebbene sembri che l’autrice voglia aggiungere un elemento di mistero nella storia, questa non riesce a concentrarsi troppo a lungo sugli eventi che circondano i due protagonisti. Una storia che così risulta monotona e noiosa, almeno secondo il mio punto di vista. Dosando bene i vari elementi e avendo un’idea chiara (cosa che credo l’autrice non abbia avuto) si sarebbe potuta sviluppare una storia piacevole. Un ambientazione che a tratti ricorda un giallo di Agatha Christie ma che poi è solo lo sfondo, anche trascurato, di una storia d’amore che sembra non sapere proprio dove vuole arrivare. Si è percepita una certa insicurezza dell’autrice, lo sviluppo di una storia che gira e rigira sempre intorno alle stesse vicende come se non avesse o non sapesse cosa dire. Tutto incentrato sul loro desiderio inappagabile, poi sul rapporto fisico, poi sulla paura che quello che è successo sia sbagliato, poi sull’insicurezza e la gelosia e così si ripete la storia all’infinito. È un libro abbastanza corto e nonostante questo è ripetitivo, perciò capirete se vi dico che non succede quasi nulla durante tutta la durata della storia. Di solito mi piacciono le storie di migliori amici che si scoprono innamorati ma qui emerge una certa confusione e ripetitività che non aiuta ad apprezzarla. Ahimè, pensavo di leggere semplicemente una storia senza troppe pretese invece mi sono ritrovata a leggere una storia banale (perdonatemi per questo aggettivo ma, anche se poco gradevole, è davvero l’unico che riesce a esprimere quello che ho letto). Potremmo giustificare l’autrice dicendo che questo è uno dei suoi primi libri, magari stava sperimentando, eppure in quegli stessi anni ha scritto dei libri che sono davvero di livello superiore quindi non si può dire che all’epoca fosse alle prime armi. In effetti questo libro sembra un esercizio di prova di una scrittrice alle prime armi ancora presa dalla sperimentazione. Mi dispiace molto dover dare un giudizio negativo su un libro di una delle mie autrici preferite ma può capitare. Questo non vuol dire che ad altri non possa piacere ma per una volta mi sento di non consigliarlo. Ci sono libri migliori della Armentrout, questo non le rende giustizia.
La trama di Complice la neve non è originale eppure poteva essere sviluppata bene, soprattutto vista la bravura dell’autrice. Purtroppo, a mio avviso, la storia è stata sviluppata molto male. Ho trovato la storia fin dall’inizio lenta, ripetitiva e con qualche luogo comune. Fin dall’inizio non si fa altro che ripetere quanto sia bello Kyler, con continue e ripetitive odi a tutte le sue parti del corpo al punto tale da rendere il tutto insopportabile. Sembra quasi che la storia sia stata creata mettendo insieme tutti i più generali clichè dei romanzi rosa, un’accozzaglia di elementi che molto spesso sono ripetitivi fino all’ossessione e allo sfinimento. C’è il ragazzo bello che se la fa con tutte, con pelle liscia, pettorali e addominali scolpiti, occhi e capelli perfetti, il classico tipo bello e da una botta e via che sembra non volere una relazione seria. C’è poi Sydney, la ragazza che da anni si strugge per il suo migliore amico ma che è costretta ad assistere inerme alla sfilata delle ragazze che lui si porta a letto e poi molla. Una ragazza che passa inosservata e che è troppo insicura, probabilmente l’unico elemento impossibile da dimenticare anche dopo aver chiuso il libro. La sua insicurezza è la costante di questo libro, anche quando le cose vanno bene lei continua a tirar fuori i suoi dubbi e le sue insicurezze tanto da spingere il lettore, ad un certo punto, a non poterla più sopportare. Nonostante Kyler le dimostri che per lui lei è importante, nonostante ceda ai suoi sentimenti, nonostante le dichiari con i gesti quello che prova, lei continua a dubitare di se stessa, di lui e di loro due insieme. Sydney non si sente bella come le altre, crede che uno come Kyler non possa vederla con occhi diversi e nonostante tutto quello che succede rimane di questo parere per tutta la durata della storia. Nonostante lo si dipinga come playboy, Kyler è molto buono, disponibile, capace di sentimenti sinceri anche se cerca di reprimere quello che prova per Sydney. Kyler sa di non essere alla sua altezza, pensa di non meritarla, è un ragazzo che sta ancora cercando la sua strada e la sua unica certezza è la presenza di Sydney al suo fianco, anche se come amica. Kyler è forse più facile da apprezzare, più coerente con se stesso. Insieme però Kyler e Sydney faranno sempre un passo avanti e poi un indietro, cederanno ai propri sentimenti e poi ritorneranno suoi loro passi, segno di un’insicurezza profonda e difficile da superare. Ho trovato questa storia troppo concentrata sul loro rapporto contrastante, troppo presa a raccontare quanto lei desiderasse lui e quanto lui desiderasse lei, anche qui fino alla nausea. Sebbene sembri che l’autrice voglia aggiungere un elemento di mistero nella storia, questa non riesce a concentrarsi troppo a lungo sugli eventi che circondano i due protagonisti. Una storia che così risulta monotona e noiosa, almeno secondo il mio punto di vista. Dosando bene i vari elementi e avendo un’idea chiara (cosa che credo l’autrice non abbia avuto) si sarebbe potuta sviluppare una storia piacevole. Un ambientazione che a tratti ricorda un giallo di Agatha Christie ma che poi è solo lo sfondo, anche trascurato, di una storia d’amore che sembra non sapere proprio dove vuole arrivare. Si è percepita una certa insicurezza dell’autrice, lo sviluppo di una storia che gira e rigira sempre intorno alle stesse vicende come se non avesse o non sapesse cosa dire. Tutto incentrato sul loro desiderio inappagabile, poi sul rapporto fisico, poi sulla paura che quello che è successo sia sbagliato, poi sull’insicurezza e la gelosia e così si ripete la storia all’infinito. È un libro abbastanza corto e nonostante questo è ripetitivo, perciò capirete se vi dico che non succede quasi nulla durante tutta la durata della storia. Di solito mi piacciono le storie di migliori amici che si scoprono innamorati ma qui emerge una certa confusione e ripetitività che non aiuta ad apprezzarla. Ahimè, pensavo di leggere semplicemente una storia senza troppe pretese invece mi sono ritrovata a leggere una storia banale (perdonatemi per questo aggettivo ma, anche se poco gradevole, è davvero l’unico che riesce a esprimere quello che ho letto). Potremmo giustificare l’autrice dicendo che questo è uno dei suoi primi libri, magari stava sperimentando, eppure in quegli stessi anni ha scritto dei libri che sono davvero di livello superiore quindi non si può dire che all’epoca fosse alle prime armi. In effetti questo libro sembra un esercizio di prova di una scrittrice alle prime armi ancora presa dalla sperimentazione. Mi dispiace molto dover dare un giudizio negativo su un libro di una delle mie autrici preferite ma può capitare. Questo non vuol dire che ad altri non possa piacere ma per una volta mi sento di non consigliarlo. Ci sono libri migliori della Armentrout, questo non le rende giustizia.
il mio voto
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