Salve
lettori, oggi vi parlo di Sei di corvi
di Leigh Bardugo, primo libro della duologia Six of Crows facente parte del Grishaverse
(il mondo dei Grisha). Una storia di cui si è
parlato molto e che sembra essere entrata nel cuore di tutti, venite a
scoprire qual è stata la mia reazione a questa lettura.
Titolo: Sei di corvi (Six of crows #1)
Data di pubblicazione: 24 settembre 2019
Editore: Mondadori
Editore: Mondadori
Autrice: Leigh Bardugo
Pagine: 402
Trama
A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città , un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età , tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...
Finalmente arriva in Italia il primo romanzo della duologia che ha consacrato Leigh Bardugo come una delle voci più talentuose e autorevoli della narrativa fantasy. Una serie ambientata in un mondo articolato e straordinario, il GrishaVerse, dove si muovono personaggi sapientemente costruiti e sfaccettati. Una storia avventurosa ricca di colpi di scena che vi mancherà nell'istante stesso in cui avrete letto l'ultima pagina.
il mio voto
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Pagine: 402
Trama
A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città , un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età , tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...
Finalmente arriva in Italia il primo romanzo della duologia che ha consacrato Leigh Bardugo come una delle voci più talentuose e autorevoli della narrativa fantasy. Una serie ambientata in un mondo articolato e straordinario, il GrishaVerse, dove si muovono personaggi sapientemente costruiti e sfaccettati. Una storia avventurosa ricca di colpi di scena che vi mancherà nell'istante stesso in cui avrete letto l'ultima pagina.
Recensione
Conoscevo
Leigh Bardugo perché in Italia era stato tradotto il primo libro della serie Shadow and Bone (poi interrotta), ma a
distanza di anni i ricordi di quella lettura sono molto sbiaditi.
Sono passati
cinque anni da quel momento e intanto ci è giunta la fortunata notizia del
ritorno di Leigh Bardugo e del suo mondo Grishaverse, sia con la duologia Six of crows che con la serie Shadow and bone.
I libri di questa
autrice sono diventati tanto famosi da essere ormai un fenomeno internazionale
e l’autrice è considerata tra le migliori del genere fantasy. Io non sono
solita seguire i grandi fenomeni, il più delle volte la troppa pubblicità mi
porta a prendere la strada completamente opposta, ma in questo caso giÃ
conoscevo Leigh Bardugo, per cui non potevo rinunciare all’opportunità di
leggere i suoi libri. In Italia è arrivato Sei
di corvi, primo di una dilogia del mondo Grishaverse, un libro che a
quanto pare presenta riferimenti all’altra serie, Shadow and bone, che purtroppo, essendo stata interrotta, non sono riuscita a cogliere.
Posso dire, però, che Sei di corvi si
rivela conforme alle aspettative e ai pareri dei più.
Siamo a Ketterdam, un
centro di grandi scambi, una città di mercanti, di persone sempre in giro in
cerca di guadagno o dietro ai vizi, ma anche persone di cui non ci si può fidare
facilmente, bande di ladri e truffatori, come quella di Kaz, un ragazzo di soli
diciassette anni che la vita ha costretto a crescere in fretta e che nel
Barile, la zona più malfamata, ha dato gloria alla banda degli Scarti.
Kaz è un
ladro, è bravo con gli inganni, è scaltro, corre dei rischi, è sempre un passo
avanti ai suoi avversarsi, perciò non teme nulla, anzi, sono gli altri a
temerlo. A Kaz viene offerta una grande ricompensa per una missione molto
pericolosa e impossibile, ovvero liberare uno scienziato dalla Corte di
Ghiaccio, una fortezza davvero impossibile da espugnare. Lo scienziato in
questione è infatti responsabile della creazione di una sostanza che sta
portando scompiglio tra i Grisha (coloro che possiedono la magia), con
conseguenze gravi per tutti. In questa missione si uniranno i suoi compagni:
Inej, conosciuta come “spettro”, colei che sa muoversi senza farsi sentire e sa
essere il perfetto braccio destro di Kaz; Jesper, un ragazzo della banda che ha
il vizio del gioco ma che quando c’è da combattere è pronto a farsi valere;
Wylan, un ragazzo privilegiato ma che per una serie di motivi si trova a
condividere un’avventura insieme a questa strana compagnia; Matthias, un ex
soldato che è stato sbattuto in prigione e adesso vuole la vendetta (su chi lo
scoprirete leggendo) e Nina, una ragazza Grisha con dei poteri particolari.
Una
missione impossibile e una squadra davvero insolita e variegata ma forse non
troppo sprovveduta, nonostante la giovane età di tutti. Viene da chiedersi
perché sono stati scelti proprio loro, loro che sono dei furfanti, ma anche, e forse, gli unici a poter portare a termine questa missione. Prima e durante questa
missione dovranno però fare i conti con le proprie capacità , con i pericoli non
solo esterni ma anche interni, dovranno fidarsi l’uno dell’altro e prevedere
qualsiasi mossa che possa compromettere la missione e la loro vita.
Mi è piaciuto molto Sei di corvi,
questo è uno di quei fantasy che ha ragione di essere un libro di grande fama, perché sa differenziarsi dagli altri dello stesso genere, sa trovare elementi
comuni e poco comuni e unirli in modo unico e originale. Il piacere di
raccontare e leggere una storia, questo è Sei
di corvi. Una storia che sa essere lenta e poi più incalzante, ma anche
quando è lenta non risulta mai pesante, mai noiosa. L’andamento non troppo
veloce della storia ci permette di entrare in questo mondo pian piano,
coglierne i dettagli e apprezzarli.
Sei
di corvi stupisce, ammalia, ipnotizza. Mentre leggevo sono rimasta
incantata da questo mondo, ipnotizzata dal racconto, tanto che, quando ho alzato
la testa, mi è sembrato di essermi allontanata dalla realtà per un po’. Ci sono
molte descrizioni, tratto caratteristico di molti fantasy, talvolta mi hanno
distratto perché non sono una fan delle descrizioni, dei troppi particolari
che finiscono solo per distogliere l’attenzione dall’azione e finiscono poi per
essere dimenticati, ma per fortuna questa sensazione l’ho avuta poche volte
durante la lettura.
La specialità di questo libro è non soltanto la sua storia, ben pensata e costruita, ma soprattutto la complessità e la caratterizzazione dei
suoi personaggi. Di ognuno ci viene racconta la storia, di ognuno conosciamo
pensieri e carattere, forze e fragilità . Ognuno si differenzia dagli altri, sa
imporre la propria diversità e emergere. Senza le singole esperienze raccontate
la storia perderebbe la propria magia.
Kaz Brekker è quello che emerge di più,
lui è il capo, lui è quello che non ne sbaglia mai una, non si fa mai fregare,
quando tutto sta andando male lui ha già previsto come risolvere le cose, ha
agito in anticipo e sembra che finché ci sia lui si abbia la certezza che andrÃ
sempre tutto bene. Sorge spontaneo chiedersi se la sua sia fortuna sfacciata
oppure semplice strategia. Kaz colpisce già nell'aspetto: vestito elegante,
bastone con la testa di corvo e guanti. Kaz non ha avuto una vita facile, ciò
che ha se l’è guadagnato perché ha creduto in quello che faceva e adesso, anche
se mostra un lato di sé freddo, distaccato, imperturbabile e enigmatico, porta
ancora i segni di quello che ha vissuto e vuole ancora la sua vendetta. Lui
non ha paura di nulla, ha il controllo di tutto, sembra che non gli importi di
niente, Kaz sembra assolutamente imbattibile e impassibile, riflessivo,
calcolatore. Non per questo è arrogante, ha imparato a non fidarsi e a
calcolare qualsiasi mossa sua e degli altri. Kaz si fa beffe di qualsiasi
pericolo, perché è abbastanza astuto da prevedere sempre tutto e non mancare
neanche un colpo. Ma sarà davvero sempre così oppure alla fine Kaz scoprirà che
ha ancora qualcosa da perdere? Forse qualcuno gli è entrato dentro così tanto
da far emergere il Kaz di una volta e questo potrebbe essere un problema,
questa potrebbe essere la sua debolezza.
“L’avidità è il tuo dio, Kaz.”
Lui per poco non scoppiò a ridere. “No, Inej. L’avidità si inchina di fronte a me. È la mia serva e la mia musa”
“E allora qual è il dio che onori?”
“Qualunque dio mi conceda la fortuna”
“Non credo che gli dei funzionino così”
“Non credo che me ne freghi qualcosa”
I punti di
vista si alternano e oltre a Kaz leggiamo di Inej, Jesper, Nina e Matthias.
Inej e Nina sono due ragazze con un passato particolare, Inej ha poi avuto
l’occasione di entrare negli Scarti ma ancora deve capire cosa vuole, Nina si
trova a collaborare con Kaz e da tempo aspetta che questo la aiuti a liberare Matthias.
Matthias è in realtà un cacciatore di streghe, lui dà la caccia ai Grisha come
Nina ma per uno strano scherzo del destino i due da predatore e preda sono
diventati alleati, poi sono stati divisi e adesso si ritrovano di nuovo a
collaborare, ma forse ciò che hanno fatto ha distrutto definitivamente il loro
rapporto. La storia avrà modo di raccontarci di più su questa coppia, vedremo
quanto Matthias odi Nina per quello che ha fatto in passato ma anche quanto i
due difficilmente possano stare separati e negare ciò che provano. Due persone
che dovrebbero essere nemiche ma che grazie alla conoscenza e all’interesse
reciproco hanno modo di superare alcuni pregiudizi e assumere una nuova visione
del mondo. Mi è piaciuta molto questa coppia. Jesper sembra quasi preso a caso
tra tutti gli Scarti eppure ci deve essere un motivo per cui Kaz ha scelto
proprio lui, non si può negare che in missione cerchi di dare sempre il
massimo. Lui ci farà ridere e ci riserverà qualche sorpresa. Wylan è l’intruso
della situazione, lui appartiene proprio ad un altro mondo rispetto agli altri
ma sarà capace di stupire tutti e di dimostrare il suo valore. Una squadra
davvero variegata con personaggi dalle storie e dai caratteri molto diversi che
però insieme sono vincenti. Il rapporto che si instaura tra i personaggi è
l’altro punto di forza della storia ed è bello poter apprezzare la loro
complicità , l’amicizia e talvolta anche qualche sentimento più forte. Non si
può dire che ci sia una parte di storia d’amore in questo libro ma sicuramente
si sente qualcosa sotto la superficie, innanzitutto per quanto riguarda Nina e
Matthias e il loro rapporto molto travagliato e poi anche Kaz e Inej ci riserveranno
qualche sorpresa. Nella storia hanno preponderanza l’azione, i colpi di scena,
le trovate assolutamente geniali di Kaz e anche della sua banda e leggendo
questo libro si è sempre in attesa di quello che succederà , sempre in bilico
sul filo del rasoio con la paura che si possa cadere da un momento all’altro.
Ogni passo falso potrebbe costare la vita dei nostri protagonisti e questo è
chiaramente percepibile. Leigh Bardugo dimostra di essere assolutamente geniale
tra intrecci per niente scontati e coincidenze inaspettate. Questo libro mi ha
stupito grazie ai suoi colpi di scena e ogni volta che durante la lettura
pensiamo di sapere ciò che accadrà questo viene puntualmente smentito. È
davvero imprevedibile questa storia. Ho trovato ogni elemento inserito in modo
equilibrato ed interessante, l’attenzione non è mai calata durante la lettura,
anzi, il mio interesse è andato crescendo e anche l’ansia di quello che sarebbe
accaduto. Con il tempo mi sono affezionata ai personaggi e ai rapporti che li
legano, sono riuscita a farmi coinvolgere nella storia e a sentire ciò che
sentivano i personaggi. Il mondo costruito dall’autrice rispecchia quello dei
migliori fantasy, paesi immaginari posti in un’epoca non definita ma che
ricorda sicuramente il passato. È stato creato un worldbuilding semplice (anche
se i nomi non lo sono tantissimo) ma d’effetto, apprezzabile per la sua
particolarità e la cura ai dettagli. L’unico appunto che mi viene da fare è che
i luoghi non sono stati ben spiegati e così alcune dinamiche tra popolazioni (forse
perché si suppone di conoscere già questo mondo dopo la serie Shadow and bone?) quindi ho avuto un po’
di difficoltà a centrare alcune questioni relative a tali aspetti, come a
capire la differenza e i rapporti tra un luogo e l’altro. Questa storia nasconde
tanto altro ma si sa che non è mai facile parlare di un fantasy complesso e di
tale portata e non è possibile dire tutto perché ci sono veramente tante cose
che soltanto la lettura del libro può far scoprire. I nostri protagonisti si
muovono tra bische clandestine, traffici illeciti, imbrogli, giochi d’azzardo,
bordelli, sfide tra bande rivali, dandoci l’immagine di una città dinamica in
cui niente è ciò che sembra, in cui il pericolo è sempre dietro l’angolo e c’è
sempre molto da scoprire se si va oltre l’apparenza. La storia è sviluppata
quasi interamente intorno ad un’unica missione ma nonostante ciò la narrazione
risulta sempre viva e d’interesse e noi abbiamo modo di seguire i personaggi
attraverso un viaggio che li porterà in luoghi diversi e pericolosi, che li
spingerà a doversi confrontare con persone nemiche e a lottare per se stessi e
i propri compagni. Una storia che porterà dei personaggi spietati e talvolta
freddi a scoprire sentimenti che avevano messo da parte, un libro in cui la
linea che divide bene e male è molto sottile e i concetti di umanità e di
rispetto sembrano qualcosa di molto lontano ma forse questa missione avrà modo
di cambiare tutti e di mettere i personaggi davanti a ciò che è giusto e a ciò
che è sbagliato, per quanto il confine sia molto sottile.
Sei di corvi è un libro di avventura, di magia, di azione, di astuzia, di giochi di potere e di colpi di scena e il suo finale ci lascia ancora con il fiato sospeso in attesa dell’ultimo verdetto.
Sei di corvi è un libro di avventura, di magia, di azione, di astuzia, di giochi di potere e di colpi di scena e il suo finale ci lascia ancora con il fiato sospeso in attesa dell’ultimo verdetto.
il mio voto
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1 Commenti
Ciao! Come forse sai (ma forse no) ero esitante riguardo a questa serie, perchè Shadow and Bone non era proprio nelle mie corde e pensavo di non poter avere un rapporto sano con la Bardugo. E invece come mi sbagliavo (qui la mia recensione)! Questo libro è molto più bello, con una trama spettacolare, dei personaggi che funzionano e entrano nel cuore dei lettori.
RispondiEliminaMeraviglioso, spero ora nel secondo (e le mie aspettative sono drasticamente decollate).
Che soddisfazione e che felicità !
Rainy