Recensione SHADOWHUNTERS - LA CATENA D'ORO di Cassandra Clare

Buon mercoledì lettori,
oggi vi parlo di Shadowhunters – La catena d’oro, primo libro della serie The last hours. È un’uscita del 2020 ma era tra i miei arretrati! Ecco la mia opinione.

Titolo: Shadowhunters - La catena d'oro (The last hours #1)
Data di pubblicazione: 3 marzo 2020
Editore: Mondadori
Autrice: Cassandra Clare
Pagine: 547
Trama
Cordelia Carstairs è una Shadowhunter, e in quanto tale le è stato insegnato fin dalla più tenera età come si combattono i demoni. Quando il padre viene accusato di un terribile crimine, lei e il fratello Alastair partono alla volta di Londra con la speranza di riuscire a evitare la rovina della famiglia. Sona, la madre, vorrebbe che lei trovasse un marito e si sistemasse, ma Cordelia è più determinata a diventare un'eroina che una sposa. Presto, nella capitale britannica, la sua strada si incrocia nuovamente con quella di James e Lucie Herondale, suoi cari amici d'infanzia, che la trascinano in un mondo sfavillante e affascinante, fatto di sale da ballo, missioni segrete e luoghi magici popolati da vampiri e stregoni, dove Cordelia però è costretta a tenere nascosto il suo amore per James, promesso sposo di un'altra fanciulla. La nuova vita della ragazza viene sconvolta quando una serie di attacchi demoniaci devasta la città, e questa volta si tratta di qualcosa di completamente diverso da ciò con cui hanno avuto a che fare fino a questo momento gli Shadowhunters. Qualcosa di apparentemente impossibile da uccidere che si muove alla luce del sole e colpisce la gente ignara con un veleno letale. Londra è messa immediatamente in quarantena e gli amici di Cordelia, intrappolati come lei nella città, scoprono di essere dotati di poteri incredibili, un'eredità oscura di cui fino a quel momento ignoravano l'esistenza. Questo li costringe a compiere una scelta drammatica che li condurrà a comprendere quanto crudele sia il prezzo da pagare per essere eroi. Edizione speciale con contenuti esclusivi: un racconto inedito e un poster nella retrocopertina.

 Serie The Last Hours:
1.Shadowhunters-La catena d’oro
2.Shadowhunters-La catena di ferro (prossimamente)
3.Chain of thorns

Consiglio vivamente di leggere i libri delle serie Shadowhunters in ordine di pubblicazione

RECENSIONE

Shadowhunters La catena d’oro è il primo libro della trilogia The last hours ambientata nella Londra di inizio Novecento  e con uno sguardo al passato di fine 800. Si tratta della serie che segue le vicende dei figli dei personaggi della serie The infernal Devices ( e ovviamente ci sono anche loro).

Le vicende seguono James, Matthew, Thomas e Christopher (la cosiddetta “Allegra compagnia”) alle cui avventure si uniranno Lucie e Cordelia, ma vedremo agire anche altri personaggi.
James Herondale e gli altri Shadowhunters sorvegliano le strade di una Londra stranamente tranquilla, dove da alcuni anni l’attività demoniaca sembra essere diminuita.
A Londra arrivano Cordelia Carstairs, suo fratello Alastair e sua madre Sona per cercare di evitare la rovina della loro famiglia da quando il padre è stato sospettato di un terribile crimine.
Cordelia cercherà di stringere legami con Shadowhunters importanti pur di salvare suo padre e il nome della sua famiglia, ma soprattutto cercherà di tenere nascosto il suo amore per l’amico di infanzia James Herondale. Cordelia è sempre stata vicina alla famiglia di James e soprattutto alla sorella di lui, Lucie, che presto diventerà la sua parabatai, sorella di “sangue” e di battaglia.  La vita di Cordelia e dei suoi amici scorre tra sale da ballo, incontri con vampiri e stregoni, missioni segrete e picnic al parco, ma questo apparente idillio è destinato a finire. A Londra iniziano a verificarsi strani attacchi di demoni che faranno ammalare gravemente o uccideranno le persone a causa del loro veleno letale. Inizia così una corsa contro il tempo per sconfiggere demoni non ben identificabili che attaccano di giorno e sembrano avere un piano preciso, ma soprattutto la corsa contro il tempo per trovare un antidoto al loro veleno prima che sia troppo tardi. In questa storia saranno proprio i giovani Shadowhunters a giocare un ruolo fondamentale, cercando collegamenti tra i vari attacchi e le persone coinvolte, consultando i Nascosti (vampiri, stregoni ecc.) e rischiando la propria vita rincorrendo quell’oscurità che sembra pronta ad emergere di nuovo, forse più potente di prima.

La catena d’oro è diverso da tutti gli altri libri della Clare. Partiamo dal dire questo è un libro che può non piacere e io non l'ho trovato all'altezza degli altri, ma in generale sembra che l'autrice volesse provare qualcosa di molto diverso. Se siete fan della Clare probabilmente, alla fine, lo apprezzerete lo stesso, se non conoscete la Clare non iniziate da questo.  L’autrice si prende tutto il tempo per descriverci questo mondo a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, anche con capitoli in cui i salti temporali ci mostrano episodi precedenti e significativi della vita dei personaggi. Una Londra descritta tra nomi di strade, luoghi realmente esistiti, citazioni di personaggi del luogo e perfino ambienti delle case delineati in modo accurato, così come la vita delle persone dell’epoca, tra ricevimenti, picnic al parco, vestiti, corteggiamenti, fidanzamenti e matrimoni. Sembra di essere in un libro di altri tempi, uno di quei classici come Grandi Speranze, a cui la Clare si ispira per questa serie. 

Non mancano anche i tormenti tipici dei classici d’altri tempi: amori tormentati, non corrisposti, proibiti, ostacolati o ancora impossibili da realizzare. Legami combinati, scelte dolorose, la rinuncia a ciò che si vuole per un bene più grande. È tutto questo che mi ha portato, all’inizio, ad entrare con difficoltà nella storia e a sentirmi vicina ai personaggi, pur essendo una che ama le ambientazioni d’altri tempi. Ho trovato la storia troppo lenta e descrittiva, non accadeva nulla di che, i personaggi li trovavo un po’ troppo ingenui, soprattutto nel caso dei personaggi femminili. Chiaramente i personaggi sono calati in quell’epoca, quindi ci si aspetta che le ragazze diano importanza all’abbigliamento, al matrimonio con un buon partito, a sciocchezze e frivolezze. Ecco, all’inizio non riuscivo ad entrare in sintonia con tutto questo, poi ci ho riflettuto e mi sono convinta. Ora mi rendo conto che Cassandra Clare ha fatto un lavoro davvero minuzioso (anche troppo) nel raccontarci l’epoca e le sue abitudini e anche se i personaggi per età (età media diciassette anni) e per carattere all’inizio mi hanno frenato, dopo un po’ sono riusciti a fare breccia nel mio cuore (ma c'è ancora lavoro da fare). Insomma, Cassandra Clare riesce a farci entrare perfettamente nell’epoca grazie alle sue dettagliate e suggestive descrizioni, ma anche grazie alle dinamiche che coinvolgono i personaggi.

La storia si concentra per lo più sulle interazioni tra i personaggi, sulle amicizie fatte di solidarietà, fiducia, complicità e sugli amori, travagliati, ostacolati e non corrisposti. Dopo la prima metà la storia finalmente si inizia a fare più dinamica, gli eventi incalzano, accade qualcosa di più che movimenta il corso della storia, iniziano ad emergere sempre più indizi e i legami tra i personaggi si rivelano più complessi di quanto all’inizio potevamo immaginare. Una cosa che ho trovato particolare è il fatto che l’autrice ci spieghi alcuni aspetti del mondo e della vita degli Shadowhunters, parole usate e usanze del loro mondo, come se ci approcciassimo a questo mondo per la prima volta. Tutto questo è utile soprattutto per chi si approccia alla serie per la prima volta, anche se The last hours è una serie che in teoria si dovrebbe leggere dopo The infernal devices.

Ci sono personaggi molto difficili da decifrare come Grace Blackthorn, che vive sola, insieme alla madre adottiva, in una casa polverosa, buia e ferma nel tempo, ad un avvenimento che ha segnato la famiglia. Tra lei e James c’è qualcosa che però trova difficoltà a svilupparsi, è un legame nato nel passato, grazie ad incontri segreti, e che adesso vede nuovi sviluppi a Londra, dove Grace si è trasferita. Lei però nasconde più di quello che dice.




Anche Alastair Carstairs, il fratello di Cordelia,  è difficile da comprendere. Era quello cattivo con tutti a scuola, compresi James e i suoi amici, e adesso continua ad essere duro e ad allontanare gli altri ma chiaramente nasconde qualcosa di più.



C’è Lucie Herondale, appassionata di storie, il cui sogno è diventare una scrittrice e infatti si dedica continuamente alla scrittura, rifugiandosi in mondi ideali, da lei realizzati, dove i problemi della realtà sembrano molto lontani. Lei può vedere i fantasmi e soprattutto riesce a vedere Jesse, un ragazzo misterioso che sarà importante per lei e la guiderà nel corso di alcuni eventi.



Cordelia Carstairs è la sua migliore amica, all’inizio sembra un po’ ingenua, ma non si può dire che non sia determinata e pronta a rimboccarsi le maniche. La storia vedrà una sua grande crescita e soprattutto affermerà il suo ruolo di eroina anche più di altri.



James Herondale è stato preso in giro perché nelle sue vene scorre una parte demoniaca, a causa del nonno materno, che era un demone importante . Nel corso della storia cercherà di scoprire la sua identità e di capire qual è il collegamento tra ciò che sta succedendo e la sua famiglia. Lui è il capo dell’Allegra Compagnia (The Merry Thieves), è carismatico, ha il fascino del leader, ma di leader moderato e inconsapevole, uno a cui ti affideresti totalmente e ciecamente. Quando ama lo fa in modo totale e gli amici e la famiglia sono tutto per lui. È combattuto tra un amore nato in precedenza e un altro legame che ancora non sa identificare. Lui può essere la chiave per fronteggiare il male che sta dilagando.



Non c’è spazio per parlare di ognuno ma spendo qualche parola per Anna Lightwood e Matthew Fairchild che sono i miei preferiti.
Anna è una ragazza troppo avanti per i suoi tempi, per certi versi anche per i nostri. Lei preferisce vestirsi da uomo e in modo assolutamente studiato ed elegante. Frequenta persone discutibili e soprattutto frequenta molte ragazze. È determinata, provocatrice, sa sedurre e ingannare, ma soprattutto è fedele a chi ama. Mi piace perché non è frivola, non è ingenua, sa cosa fare e dimostra che anche le donne possono guidare e sfidare la società per un cambiamento migliore.



Matthew è il personaggio attento e affettuoso. È il personaggio tormentato, quello che beve continuamente, che è eccentrico, ama frequentare i salotti e il cui scrittore preferito è Oscar Wilde. Ama citare i poeti della letteratura, primi fra tutti Shakespeare e Oscar Wilde, è un dandy nell’eleganza del vestire e nell’essere un provocatore che diverte e stupisce con le sue battute. Un evento del suo passato lo ha segnato e sappiamo anche cosa se abbiamo letto la storia a lui dedicata inserita nel libro Shadowhunters - Fantasmi del mercato delle ombre. Una personalità difficile da comprendere per chi gli sta attorno, ma chi gli vuole davvero bene riesce a vedere anche dietro la maschera che ha costruito per difendersi. Io mi sono totalmente innamorata di lui.



È stato bello seguire anche i personaggi che abbiamo amato in passato e che adesso sono cresciuti e si destreggiano tra ruoli importanti e cura della famiglia. Mi hanno suscitato felicità ma anche nostalgia e talvolta tristezza nostalgica, ma ho adorato ogni sensazione che mi hanno dato.

La catena d’oro è una storia lenta ma che scende nei dettagli, è uno scorcio sulla vita di inizio Novecento e arricchisce questo scenario di eventi fuori dal normale. Un fantasy diverso dagli altri perché, di fatto, vuole essere più una storia familiare che altro, un libro che prende i suoi tempi, in cui non c’è molta azione ma c’è soprattutto analisi dei personaggi e dei loro rapporti. Una storia e dei personaggi che lasciano molto al non detto e che per questo ci lasciano con tanti dubbi e domande ma soprattutto curiosità per il prossimo libro.

Gli avvenimenti più importanti- che non sono molti- ci lasciano con il fiato sospeso, ci fanno disperare e temere per i personaggi. Intrighi e situazioni misteriose, segreti e bugie, amici e nemici, ma anche apparenti alleati che nascondono segreti pericolosi. Non c'è molta originalità- a questo punto del macromondo di Shadowhunters difficilmente si trova qualcosa di originale- e c'è parecchia ripetitività, anche nei personaggi che un po' assomigliano agli altri già visti, ma il fan più fedele apprezzerà. Tutto questo in La catena d’oro. Io, nonostante alcune perplessità, sono curiosa di continuare.

il mio voto


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