Buon
mercoledì lettori,
oggi vi parlo di Shadowhunters – La catena d’oro, primo libro della serie The
last hours. È un’uscita del 2020 ma era tra i miei arretrati! Ecco la mia
opinione.
Editore: Mondadori
Serie
The Last Hours:
1.Shadowhunters-La catena d’oro
2.Shadowhunters-La catena di ferro (prossimamente)
3.Chain of thorns
Consiglio vivamente di leggere i libri delle serie Shadowhunters in ordine di pubblicazione
RECENSIONE
Shadowhunters La catena
d’oro è il primo
libro della trilogia The last hours
ambientata nella Londra di inizio Novecento
e con uno sguardo al passato di fine 800. Si tratta della serie che
segue le vicende dei figli dei personaggi della serie The infernal Devices ( e
ovviamente ci sono anche loro).
Le vicende seguono James, Matthew, Thomas e Christopher (la
cosiddetta “Allegra compagnia”) alle cui avventure si uniranno Lucie e Cordelia,
ma vedremo agire anche altri personaggi.
James Herondale e gli altri Shadowhunters sorvegliano le strade di una Londra
stranamente tranquilla, dove da alcuni anni l’attività demoniaca sembra essere
diminuita.
A Londra arrivano Cordelia Carstairs, suo fratello Alastair e sua madre Sona
per cercare di evitare la rovina della loro famiglia da quando il padre è stato
sospettato di un terribile crimine.
Cordelia cercherà di stringere legami con Shadowhunters importanti pur di
salvare suo padre e il nome della sua famiglia, ma soprattutto cercherà di
tenere nascosto il suo amore per l’amico di infanzia James Herondale. Cordelia
è sempre stata vicina alla famiglia di James e soprattutto alla sorella di lui,
Lucie, che presto diventerà la sua parabatai,
sorella di “sangue” e di battaglia. La
vita di Cordelia e dei suoi amici scorre tra sale da ballo, incontri con
vampiri e stregoni, missioni segrete e picnic al parco, ma questo apparente
idillio è destinato a finire. A Londra iniziano a verificarsi strani attacchi
di demoni che faranno ammalare gravemente o uccideranno le persone a causa del
loro veleno letale. Inizia così una corsa contro il tempo per sconfiggere
demoni non ben identificabili che attaccano di giorno e sembrano avere un piano
preciso, ma soprattutto la corsa contro il tempo per trovare un antidoto al
loro veleno prima che sia troppo tardi. In questa storia saranno proprio i
giovani Shadowhunters a giocare un ruolo fondamentale, cercando collegamenti
tra i vari attacchi e le persone coinvolte, consultando i Nascosti (vampiri,
stregoni ecc.) e rischiando la propria vita rincorrendo quell’oscurità che
sembra pronta ad emergere di nuovo, forse più potente di prima.
La catena d’oro è diverso da tutti gli altri libri della Clare. Partiamo dal dire questo è un libro che può non piacere e io non l'ho trovato all'altezza degli altri, ma in generale sembra che l'autrice volesse provare qualcosa di molto diverso. Se siete fan della Clare probabilmente, alla fine, lo apprezzerete lo stesso, se non conoscete la Clare non iniziate da questo. L’autrice si prende tutto il tempo per descriverci questo mondo a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, anche con capitoli in cui i salti temporali ci mostrano episodi precedenti e significativi della vita dei personaggi. Una Londra descritta tra nomi di strade, luoghi realmente esistiti, citazioni di personaggi del luogo e perfino ambienti delle case delineati in modo accurato, così come la vita delle persone dell’epoca, tra ricevimenti, picnic al parco, vestiti, corteggiamenti, fidanzamenti e matrimoni. Sembra di essere in un libro di altri tempi, uno di quei classici come Grandi Speranze, a cui la Clare si ispira per questa serie.
Non mancano anche i tormenti tipici
dei classici d’altri tempi: amori tormentati, non corrisposti, proibiti,
ostacolati o ancora impossibili da realizzare. Legami combinati, scelte dolorose,
la rinuncia a ciò che si vuole per un bene più grande. È tutto questo che mi ha
portato, all’inizio, ad entrare con difficoltà nella storia e a sentirmi vicina ai personaggi,
pur essendo una che ama le ambientazioni d’altri tempi. Ho trovato la storia troppo lenta e descrittiva, non accadeva nulla di che, i personaggi li
trovavo un po’ troppo ingenui, soprattutto nel caso dei personaggi femminili.
Chiaramente i personaggi sono calati in quell’epoca, quindi ci si aspetta che le
ragazze diano importanza all’abbigliamento, al matrimonio con un buon partito,
a sciocchezze e frivolezze. Ecco, all’inizio non riuscivo ad entrare in
sintonia con tutto questo, poi ci ho riflettuto e mi sono convinta. Ora mi
rendo conto che Cassandra Clare ha fatto un lavoro davvero minuzioso (anche troppo) nel
raccontarci l’epoca e le sue abitudini e anche se i personaggi per età (età
media diciassette anni) e per carattere all’inizio mi hanno frenato, dopo un
po’ sono riusciti a fare breccia nel mio cuore (ma c'è ancora lavoro da fare). Insomma, Cassandra Clare riesce a farci
entrare perfettamente nell’epoca grazie alle sue dettagliate e suggestive
descrizioni, ma anche grazie alle dinamiche che coinvolgono i personaggi.
La storia si concentra per lo più sulle interazioni tra i personaggi,
sulle amicizie fatte di solidarietà, fiducia, complicità e sugli amori,
travagliati, ostacolati e non corrisposti. Dopo la prima metà la storia finalmente si
inizia a fare più dinamica, gli eventi incalzano, accade qualcosa di più che
movimenta il corso della storia, iniziano ad emergere sempre più indizi e i
legami tra i personaggi si rivelano più complessi di quanto all’inizio potevamo
immaginare. Una cosa che ho trovato particolare è il fatto che l’autrice ci
spieghi alcuni aspetti del mondo e della vita degli Shadowhunters, parole usate
e usanze del loro mondo, come se ci approcciassimo a questo mondo per la prima
volta. Tutto questo è utile soprattutto per chi si approccia alla serie per la
prima volta, anche se The last hours è una serie che in teoria si dovrebbe
leggere dopo The infernal devices.
Ci sono personaggi molto difficili da decifrare come Grace Blackthorn, che vive sola, insieme alla madre adottiva, in una casa polverosa, buia e ferma nel tempo, ad un avvenimento che ha segnato la famiglia. Tra lei e James c’è qualcosa che però trova difficoltà a svilupparsi, è un legame nato nel passato, grazie ad incontri segreti, e che adesso vede nuovi sviluppi a Londra, dove Grace si è trasferita. Lei però nasconde più di quello che dice.
Anche Alastair
Carstairs, il fratello di Cordelia,
è difficile da comprendere. Era quello cattivo con tutti a scuola,
compresi James e i suoi amici, e adesso continua ad essere duro e ad
allontanare gli altri ma chiaramente nasconde qualcosa di più.
C’è Lucie Herondale,
appassionata di storie, il cui sogno è diventare una scrittrice e infatti si
dedica continuamente alla scrittura, rifugiandosi in mondi ideali, da lei
realizzati, dove i problemi della realtà sembrano molto lontani. Lei può vedere
i fantasmi e soprattutto riesce a vedere Jesse, un ragazzo misterioso che sarà importante per
lei e la guiderà nel corso di alcuni eventi.
Cordelia Carstairs è la sua migliore amica, all’inizio
sembra un po’ ingenua, ma non si può dire che non sia determinata e pronta a
rimboccarsi le maniche. La storia vedrà una sua grande crescita e soprattutto
affermerà il suo ruolo di eroina anche più di altri.
James Herondale è stato preso in giro perché nelle
sue vene scorre una parte demoniaca, a causa del nonno materno, che era un
demone importante . Nel corso della storia cercherà di scoprire la sua identità
e di capire qual è il collegamento tra ciò che sta succedendo e la sua famiglia.
Lui è il capo dell’Allegra Compagnia (The Merry Thieves), è carismatico, ha il fascino del leader, ma di leader moderato e inconsapevole, uno a cui ti affideresti totalmente e
ciecamente. Quando ama lo fa in modo totale e gli amici e la famiglia sono
tutto per lui. È combattuto tra un amore nato in precedenza e un altro legame
che ancora non sa identificare. Lui può essere la chiave per fronteggiare il
male che sta dilagando.
Non c’è spazio per parlare di ognuno ma spendo qualche parola
per Anna Lightwood e Matthew Fairchild che sono i miei preferiti.
Anna è una ragazza troppo avanti per
i suoi tempi, per certi versi anche per i nostri. Lei preferisce vestirsi da
uomo e in modo assolutamente studiato ed elegante. Frequenta persone
discutibili e soprattutto frequenta molte ragazze. È determinata, provocatrice,
sa sedurre e ingannare, ma soprattutto è fedele a chi ama. Mi piace perché non è
frivola, non è ingenua, sa cosa fare e dimostra che anche le donne possono
guidare e sfidare la società per un cambiamento migliore.
Matthew è il personaggio attento e
affettuoso. È il personaggio tormentato, quello che beve continuamente, che è
eccentrico, ama frequentare i salotti e il cui scrittore preferito è Oscar
Wilde. Ama citare i poeti della letteratura, primi fra tutti Shakespeare e
Oscar Wilde, è un dandy nell’eleganza del vestire e nell’essere un provocatore
che diverte e stupisce con le sue battute. Un evento del suo passato lo ha
segnato e sappiamo anche cosa se
abbiamo letto la storia a lui dedicata inserita nel libro Shadowhunters - Fantasmi del mercato delle ombre. Una personalità
difficile da comprendere per chi gli sta attorno, ma chi gli vuole davvero bene
riesce a vedere anche dietro la maschera che ha costruito per difendersi. Io mi
sono totalmente innamorata di lui.
È stato bello seguire anche i personaggi che abbiamo amato in
passato e che adesso sono cresciuti e si destreggiano tra ruoli importanti e
cura della famiglia. Mi hanno suscitato felicità ma anche nostalgia e talvolta
tristezza nostalgica, ma ho adorato ogni sensazione che mi hanno dato.
La catena d’oro è una storia lenta ma che scende nei
dettagli, è uno scorcio sulla vita di inizio Novecento e arricchisce questo
scenario di eventi fuori dal normale. Un fantasy diverso dagli altri perché, di fatto, vuole essere più una storia familiare che altro, un libro che prende i suoi tempi, in
cui non c’è molta azione ma c’è soprattutto analisi dei personaggi e dei loro
rapporti. Una storia e dei personaggi che lasciano molto al non detto e che per
questo ci lasciano con tanti dubbi e domande ma soprattutto curiosità per il
prossimo libro.
Gli avvenimenti più importanti- che non sono molti- ci lasciano con il fiato
sospeso, ci fanno disperare e temere per i personaggi. Intrighi e situazioni
misteriose, segreti e bugie, amici e nemici, ma anche apparenti alleati che nascondono
segreti pericolosi. Non c'è molta originalità- a questo punto del macromondo di Shadowhunters difficilmente si trova qualcosa di originale- e c'è parecchia ripetitività, anche nei personaggi che un po' assomigliano agli altri già visti, ma il fan più fedele apprezzerà. Tutto questo in La
catena d’oro. Io, nonostante alcune perplessità, sono curiosa di continuare.
il mio voto
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