Buonasera lettori, oggi parliamo del romanzo storico Harlem di Luca Leone. La storia di un'amicizia, lo spaccato di una periferia con tante difficoltà ma che è riuscita ad imporsi nel mondo con la propria cultura. Due ragazzi - due personalità realmente esistite - che attraverso lo sport diventano delle leggende ma che, nella New York degli anni 60, dovranno toccare il fondo prima di poter risalire.
Volete sapere di che sport l'autore ha ricercato per lungo tempo in archivio la documentazione per la stesura di questo libro? Scopriamolo insieme.
Si ringrazia la casa editrice Infinito Edizioni e Luca Leone per la collaborazione e la copia cartacea.
DATA DI USCITA: settembre 2020
RECENSIONE
"You write the rules!" è il motto dei personaggi di questo racconto ispirato a leggende del basket realmente esistite. Siamo a New York, più precisamente ad Harlem, in un ventennio compreso tra il 1964 ed il 1984. Cosa vuol dire vivere ad Harlem in quel periodo? Più precisamente cosa vuol dire essere un afroamericano nell'America del grande boom?
Vuol dire lottare per veder applicati i propri diritti, ci stavano provando personaggi come Martin Luther King e Malcolm X, ma quando nasci e cresci ad Harlem, è tutto più difficile. Joe e Pee Wee sono due ragazzini afroamericani di questo quartiere dove l'unica regola per sopravvivere è che non si sono regole, combatti o fuggi, vivi o muori, in mezzo a strade dove vige criminalità e spaccio di droga. Ma ad entrambi gli è concesso un dono, un'"arma pacifica" per potersi riscattare: un'innata capacità nel giocare a basket.
La vita li metterà di fronte a molte occasioni per poter fuggire da quel quartiere e fare carriera come giocatori professionisti, ma entrambi sono così intrappolati nell'uragano della vita di Harlem ed impegnati a "scrivere le proprie regole", che le occasioni se le lasciano fuggire.
Quindi cadono giù, sempre più giù, nelle realtà più oscure di Harlem, e non è vero che quando tocchi il fondo puoi solo risalire, ti ci puoi anche sdraiare. Così passano 20 anni della loro vita, tra tanti soldi fatti illegalmente che li rendono incapaci di guardare in faccia la realtà e la discriminazione per il colore della pelle.
Il basket è per loro libertà , riuscirà a salvarli in extremis?
La lettura è scorrevole ed appassionante, grazie alla composizione di capitoli brevi, di 2-3 pagine che lasciano sempre un colpo di scena.
Ci si ritrova a voler bene ai personaggi ed immedesimarsi, in quanto cercano nel caos della vita di far ordine a modo loro, ed anche se non si conosce molto del mondo del basket, la trama avvincente permette di approcciarsi in modo semplice ed appassionante al gioco.
Lettura scorrevole e con suspense invogliante ad iniziare un nuovo capitolo, però un po' limitante il non approfondimento della psicologia dei personaggi.
Voto finale: 7.5
A cura di: Serena Coscia
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