Buongiorno
lettori,
ultimamente non sto portando recensioni perché mi manca il tempo per leggere
ma, come vedete, esistono sempre le eccezioni. Quando si tratta di Bianca
Marconero può anche cadere il mondo: io sarò pronta a buttare all’aria tutti i
miei impegni e a correre a rifugiarmi nelle pagine dei suoi libri. Posso dirlo:
leggere le sue storie è terapeutico!
Ecco la mia breve recensione alla prima novella dei Preludi Serristori.
Autrice: Bianca Marconero
Pagine: 153
Trama
E mentre Brando cerca di stare in equilibrio sulle onde della vita quotidiana, un milionario ormeggia il suo yacht al largo della spiaggia di Forte dei Marmi, e invita Agnese a cenare con lui...
Perché i Serristori hanno solo tre cose in comune: l’amore per la famiglia, il cuore e la stessa identica capacità di incasinarsi la vita.
Avvertenza:
La presente novella è una slice of life senza alcuna pretesa di essere autoconclusiva. Fa parte del ciclo dei Preludi, che hanno come protagonisti i fratelli Serristori e si compone di tre racconti brevi:
1.Un’estate al mare
2.Jacopo salva il Natale
3.L’ultimo dicembre
La storia di Brando e Agnese
- Un maledetto addio (novella)
- Un maledetto lieto fine
- Montreal (novella)
- Un maledetto per sempre
Recensione
Un’estate al mare è la prima storia dei Preludi dei Serristori, cioè la serie di
novelle (tre) corali del genere slice of life, ambientate durante le vacanze e collocate
cronologicamente dopo la serie Fucking
forever e Tabloid Building. Serie
ci porta a conoscere, anni dopo, la vita dei protagonisti di queste serie
(specialmente la prima) e quella delle loro famiglie ormai formate, in un
intreccio che diventa necessario e immancabile. Genitori, figli, zii, cugini,
pseudo parentele, amicizie e amori. Con questa prima novella si parte dal
racconto di un’estate passata tra tempo libero, bagni al mare, divertimento con
gli amici, cene in barca, call di lavoro, pensieri e progetti rivolti al
futuro, crescita, emozioni inconfessabili e anche incontrollabili.
È un tuffo
nella vita dei Serristori ma anche di chi gli sta attorno, compresi i
Francalanza Visconti. Saranno contenti i fan di Brando e Agnese di rivedere
quanto è ancora forte l’amore di questi personaggi e anche di scoprire come
sono e cosa stanno facendo i loro figli.
C’è Jacopo Serristori, che ormai è grande, responsabile, impeccabile e pieno di
certezze. Che è uno molto esigente quando si tratta di capire quale ragazza fa
al caso suo, che ha una cotta per la nipote del famoso e odiato Lucio Barberini
ma che sta per conoscere Clara Francalanza Visconti Baker, figlia di amici di
famiglia e che gli riserverà una sorpresa che, forse, segnerà l’inizio di
qualcosa di più.
Poi c’è Niccolò Serristori, un ragazzo che piace, soprattutto alle ragazze, a
cui piace divertirsi, che ha qualche problema con lo studio, anche con le
regole ed è tutto suo padre.
Il suo gemello Filippo è invece serio e tutto preso dal suo pianoforte.
Poi c’è il piccolo Lorenzo, otto anni e già perspicace.
Ragazzi che sono alle prese con la crescita e gioie e problemi che essa
comporta.
Jacopo che nella sua mania di perfezione e con la sua indole che lo porta ad
essere sempre ligio al dovere scoprirà che a volte questo potrebbe
ritorcerglisi contro. Niccolò che si sente rimproverato, considerato sbagliato
e asseconda tutto questo. Mostra quella ribellione e quella rabbia che gli
altri si aspettano da lui ma forse ha solo bisogno di qualcuno che lo
comprenda, come fa la sua mamma e anche l’amica Cecilia.
Cecilia è la figlia di Pier e Giamaica, seria, responsabile, ma anche fragile,
che si impegna nel studio e nella danza, la sua grande passione. Da sempre
amica di Niccolò ma, ora che è cresciuto e sta cambiando, allontanandosi da
lei, stenta sempre di più a riconoscerlo, anche se questo non cambia il forte
affetto che prova nei suoi confronti.
Crescere comporta cambiamenti non facili da accettare, nuove consapevolezze e
necessità di impegnarsi per il proprio futuro. Ma alla giovane età dei
protagonisti è ancora tutto da sperimentare ed è lecito provare, sbagliare e
rimediare. Poi ovviamente ci sono Brando e Agnese che con il loro amore
continuano a farci sognare e a tenere tutti uniti.
Come sempre
Bianca Marconero non sbaglia un colpo e anche con una novella di poco più di
cento pagine riesce a prendere il nostro cuore e a farlo battere all’impazzata. Ci ipnotizza con i suoi racconti, ci ammalia
con le sue parole che sembrano poesia, con la capacità di esprimere i
sentimenti in modo schietto, dolce e unico. Bianca Marconero usa sapientemente
le parole e costruisce con esse storie che ti penetrano dentro e ti fanno
scoppiare il cuore. Sì, perché il mio cuore scoppiava mentre leggevo questa
novella, e sorridevo e mi innamoravo e speravo e sognavo. Leggere le storie
dell’autrice equivale ad innamorarsi e a lasciare che sia il cuore a prendere
il comando del corpo, a farlo reagire, a scuoterlo, fino a che non riusciamo
più a staccarci o a volere qualcosa di diverso. È una dipendenza che supera la
pagina e resiste anche quando abbiamo chiuso l’ultima pagina. Nel panorama
italiano delle autrici per me Bianca Marconero è, ancora una volta, una
certezza e una sicurezza. Ogni volta che leggo una sua storia mi sento meglio
perché le sue storie sono come una medicina contro dolori e sofferenze. Adesso fremo
nel continuare i Preludi. Io vado a rileggere la seconda novella e poi mi butto
sulla terza e ultima!
Voi lasciatevi
coinvolgere e travolgere da questa storia ma prima leggete le altre due serie!
(di cui trovate le recensioni qui sul blog)
“E allora perché dici che non sono un ‘dieci’?”
“Perché non lo sei”, insisto.
“E cosa sono?”
“Sei l’ultimo dei numeri! Quello più grande di tutti”
“I numeri non finiscono, Cocò”
“E allora non lo fai neanche tu. Tu per me sei infinito”
“Però una cosa te la posso promettere: io non mollerò. Se anche mi perderai mille volte, per mille volte io ti ritroverò”
il mio voto
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