Recensione CRESCENT CITY - LA CASA DI TERRA E SANGUE di Sarah J. Maas

 Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Crescent City- La casa di terra e sangue, primo volume della serie fantasy per adulti Crescent city di Sarah J. Maas. Dopo aver amato la serie Throne of glass (sto leggendo ancora l’ultimo!) e aver apprezzato la serie A court of thorns and roses, era arrivato il momento di iniziare la terza serie dell’autrice. Mi sarà piaciuto questo primo libro? Venitelo a scoprire.


Titolo: Crescent city - La casa di terra e sangue (Crescent City #1)
Autrice: Sarah J. Maas
Data di pubblicazione: 14 luglio 2020
Editore: Mondadori
Pagine: 708
Trama
Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero. Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell'amore sono i temi principali de "La casa di terra e sangue", il primo romanzo di questa serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola romanticismo e suspense.

Serie Crescent City:
1.Crescent City – La casa di terra e sangue
2.Crescent city – La casa di cielo e aria
ecc.

Recensione

Crescent City- La casa di terra e sangue è il primo volume della serie fantasy per adulti Crescent city. Ho letto questo libro dopo due anni dall’uscita, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché non volevo aspettare nell’attesa del secondo (e dei successivi, ma comunque dovrò farlo!) e infine perché avevo sentito parlare di questo libro come meno gradito rispetto a quelli delle altre due serie dell’autrice.

Il mondo di Crescent City è abitato da umani e creature soprannaturali di varie razze, a loro volta appartenenti a “case” diverse. Il worldbuilding creato dall’autrice è molto complesso e, soprattutto all’inizio, vengono date tante informazioni di luoghi, creature, gerarchie, vicende passate e presenti. C’è il pianeta di Midgard e qui la città di Crescent City, o Lunathion, nel continente di Valbara. Crescent City è una città moderna, dove esiste la tecnologia, una novità rispetto ai luoghi descritti solitamente nei fantasy di questo tipo. L’impressione è quella di essere in urban fantasy (un po’ alla Shadowhunters), ma non siamo nel nostro mondo e nella nostra realtà. Il problema di questo worldbuilding è che è fin troppo complesso, forse non era necessario crearlo tale, inoltre le informazioni date nella parte iniziale della storia sono troppe e non approfondite. Il lettore si trova confuso, spaesato, impossibilitato a comprendere davvero. Per fortuna andando avanti le cose si fanno più chiare, ma tanto rimane nel non detto e da capire.

La protagonista è Bryce, una ragazza mezza umana e mezza Fae di ventitré anni, che lavora nella galleria d’arte di una Maga, abita con la sua migliore amica Danika, alpha di un branco di Lupi, e vive come una normale ragazza mondana, dedita al divertimento e a tutto ciò che è frivolo e superficiale. Un evento arriverà a segnarla profondamente e a cambiare totalmente la sua esistenza: l’assassinio improvviso e brutale di una delle persone a lei più care.

È così che la prima parte della storia lascia spazio alla seconda, ambientata due anni dopo quegli eventi, e che vede Bryce chiamata dall’arcangelo governatore ad indagare su una serie di omicidi che rispecchiano quello perpetrato due anni prima.

Ad affiancarla nelle indagini e a proteggerla arriva Hunt, un angelo caduto, reso schiavo per via del suo ruolo nella passata ribellione degli angeli e ora soprannominato “l’Ombra della morte”.




Bryce è un personaggio con cui non ho empatizzato subito, anche per via del suo stile di vita, eppure gradualmente è riuscita a farmi cambiare idea. Il suo è un personaggio che si scopre con il tempo, che fa emergere gradualmente tutti i lati del suo carattere e evolve in un modo sottile ma percepibile. È una protagonista forte, coraggiosa, leale, determinata e pronta al sacrificio. Nasconde la sua forza dietro una facciata di superficialità, vanità e frivolezza, fingendo di essere così come gli altri la considerano giudicandola dalle apparenze. È schietta e dimostrerà a tutti chi è e quanto sia sbagliato sottovalutarla.



Hunt è tenebroso, affascinante, ma soprattutto spietato. È solitario, preda del suo passato e della sua schiavitù. È il tipico maschio alfa che Bryce, da ragazza indipendente e testarda, non sopporta e ciò genererà inizialmente degli attriti.


Il rapporto tra Bryce e Hunt inizia con qualche tensione ma con il tempo evolve e passa attraverso la complicità, l’amicizia, poi l’attrazione e infine sentimenti più profondi. Non si può dire che il libro si concentri sulla storia d’amore tra i due protagonisti, infatti i loro sentimenti emergeranno solo dopo tanto (tanto) tempo e incontreranno varie difficoltà. 

L’evoluzione del loro rapporto è graduale e naturale e per questo diventa naturale anche tifare per i due ed entusiasmarsi di fronte alle scintille dell’attrazione e dell’amore. Alcune scene tra i due rendono bene il tipo di legame creato dall’autrice, non concentrato sulla passione (che viene solo dopo) ma più intimo e profondo, un legame di comprensione e aiuto reciproco, che dà vita a momenti toccanti e di particolare tenerezza.



“Tutto è possibile grazie all’amore”

Attorno a loro ruotano tanti personaggi e ognuno riesce a lasciare un segno nella storia e nel lettore. Mi sono affezionata particolarmente a Danika, la migliore amica di Bryce, che con la protagonista crea uno dei legami di amicizia più belli che io abbia mai letto nei libri. Un legame profondo e fondamentale nella storia. 



Come non apprezzare il fratellastro di Bryce, Ruhn, pieno d’amore per la sorella, anche se qualche evento passato ha raffreddato il loro legame. 


Una menzione anche a Lehabah, il piccolo folletto del fuoco che sorveglia la biblioteca della galleria d’arte e che è adorabile e divertente, soprattutto in alcune scenette davvero buffe.

La storia di Crescent City - La casa di terra e sangue è narrata in settecento pagine: la storia inizia lentamente e per le prime quattrocento pagine (circa) non mi ha fatto impazzire, ma mi ha suscitato curiosità e sono riuscita ad apprezzarla. In questa parte della storia seguiamo le indagini dei personaggi tra sospetti e sospettati, piste da seguire ma anche passi falsi e depistaggi. Omicidi, demoni, un oggetto da ritrovare e qualcosa che non sapevano di dover cercare e indagare. Una parte della storia che, pur non essendo troppo pesante (ma forse dipende dai gusti!), tende a rallentare la lettura e che sarebbe stato ideale accorciare! Non demordete e continuate la lettura perché il bello arriva dopo!

Il vero passo in avanti del libro avviene nelle ultime trecento pagine, quando la storia si fa incredibilmente dinamica, piena di azione, suspense e colpi di scena. Rivelazioni inaspettate cambiano le carte in tavola e mettono in discussione tutte le certezze precedenti. Segreti, tradimenti, bugie e omissioni sconvolgono il lettore che si ritrova in caduta libera. La crisi del lettore è quella dei personaggi e da quel momento nulla può fermare la catena di eventi che si abbatte su di loro e su Crescent City, minacciando ogni cosa.

Un susseguirsi di eventi costruiti in maniera eccezionale, scene che fanno trattenere il fiato e che si protraggono per un tempo così lungo che il lettore non trova tregua e si compiace di ciò. Una parte entusiasmante, eccitante, costruita magistralmente, con scene tra le migliori tra i fantasy letti. Una montagna russa di emozioni e un desiderio di non finire mai la lettura. Le rivelazioni non sono scontate e il lettore rimane in balia di sentimenti che vanno dalla gioia alla sofferenza e al dolore, dalla rabbia alla frustrazione.

L’ultima parte del libro è anche quella più commovente, ma in generale questo libro ha tanti momenti da lacrime agli occhi, che siano di tenerezza o di commozione nostalgica o di tristezza e sofferenza.

È una storia che nasconde una certa profondità e lo si vede nell’evoluzione di Bryce, nel trauma che subisce e nella sua elaborazione del lutto, ma anche in Hunt, nella sua elaborazione del passato e di ciò che questo ha comportato per il suo presente. Una storia che ruota attorno al tema della giustizia, ma soprattutto tanti momenti che ruotano attorno al tema del lutto e del senso di colpa e questo è anche segnale della maturità di questa serie.

Io ho creduto che non fosse il migliore libro dell’autrice né uno dei migliori fantasy letti, ma poi la storia ha saputo sorprendermi, sconvolgermi e spiazzarmi, riuscendo a farmi superare i piccoli difetti che avevo riscontrato grazie alla grandiosità di ciò che è poi accaduto e del modo in cui è stato raccontato. Ho versato qualche lacrima, ho sentito il dolore dei personaggi nel profondo e ancora non riesco a dimenticare. 

Questo è uno di quei libri a cui pensi anche mentre sei intento/a a fare altro e che poi ti rimane dentro per alcune sue caratteristiche. È a suo modo originale per il modo in cui ha saputo unire tanti elementi e scendere in profondità per trasmettere qualcosa di duraturo.

Sarah J. Maas dimostra ancora una volta di saper scrivere, di riuscire a creare una storia avvincente e coinvolgente anche quando è più lenta o insolita. Inoltre c’è spazio per scene che strappano un sorriso senza però mai lasciare il tono serio e maturo. Una tipologia di storia che mi ha ricordato molto quelle di Jennifer Armentrout, ma molto meno leggera e spensierata.

Crescent City – La casa di terra e sangue è un libro che promette grandi cose per questa nuova serie. Una storia che, come le altre della Maas, all’inizio si prende del tempo per far entrare il lettore nel vivo, ma poi riesce ad ammaliarlo e a renderlo dipendente. Entusiasmante, toccante e commovente. Da leggere!

“Illumina la notte, Bryce”

il mio voto

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