Buongiorno
lettori e lettrici,
oggi il blog ospita il Review Party di Le
ombre tra di noi di Tricia Levenseller, fantasy young adult appena uscito
per Oscar Mondadori. Si tratta di un libro autoconclusivo ma è prevista per il
2024 l’uscita di un secondo libro avente protagonisti diversi. A seguire la mia
opinione.
Editore: Mondadori
Pagine: 336
Trama
Recensione
Le ombre tra di noi è un libro che ha catturato fin da
subito la mia attenzione grazie alla sua trama e alla bella edizione
annunciata.
La protagonista e voce narrante è Alessandra, una ragazza dal
carattere fiero, indipendente e piuttosto feroce, che in passato l’amore ha
reso addirittura un’assassina. Ha una passione per i vestiti, ama disegnarli e
cucirli, caratteristica che contribuirà ad attirare l’attenzione del re e della
sua corte, dando inizio ad una moda che sarà decisiva per la sua reputazione.
Alessandra, infatti, desidera essere tenuta in considerazione
e soprattutto brama il potere, per questo ha deciso di mettere in atto un piano
che prevede di corteggiare il re, sposarlo per diventare regina e poi ucciderlo
per avere tutto il controllo nelle sue mani. Il suo piano però si scontrerà con
la realtà: Alessandra non può prevedere quello che accadrà, nemmeno il fatto di
non essere l’unica persona a voler uccidere il Re, e soprattutto non ha
considerato che in questa folle avventura potrebbero essere coinvolti anche
sentimenti inaspettati.
Confesso di aver avuto alte aspettative per questa storia, un
po’ deluse nel momento in cui mi ci sono approcciata. Se dalla trama e dalla
cover avete pensato di essere di fronte ad un epic fantasy – come me - siete totalmente fuori strada. Le ombre tra di noi si concentra sulla
protagonista, sulla sua vita a corte e soprattutto sulla sua graduale
conoscenza con il re, creando una storia che sarebbe più corretto definire come
fantasy romance e young adult dalle tinte dark, con una dose di mistero che
aleggia per tutta la storia.
Il mondo costruito dall’autrice ricorda le atmosfere di un epic fantasy (con regni, nobili, una
corte, un re e tutto ciò che ne consegue), eppure nessuno sforzo è stato fatto
di spiegare questo mondo, perché a mancare è proprio la volontà di creare un
mondo complesso, definito e importante ai fini della trama. La mancanza di un
worldbuilding definito è quello che fin da subito ha reso meno accattivante la
storia ai miei occhi. Tricia Levenseller ci racconta semplicemente la storia di
una ragazza, del suo rapporto con il re e
del suo coinvolgimento in una serie di avvenimenti che la porteranno a scoprire
qualcosa di più su ciò che la circonda, qualcosa di inaspettato sui sentimenti che la animano e
sull’amore che non è necessariamente una forza terribile come lei
crede.
Alessandra non è un personaggio con cui si empatizza
facilmente perché è piuttosto dura, altezzosa e dai desideri per niente nobili,
eppure riesce a imporsi nella trama proprio per queste caratteristiche. È
diretta, impulsiva e anche irascibile, sa essere astuta nel bene e nel male. Ha
fatto l’errore di innamorarsi e ha ucciso per questo, dedicandosi poi solo a
rapporti fisici e di poco conto. L’esperienza l’ha resa cinica nei confronti
dei sentimenti, l’ha portata a credere che l’amore faccia solo soffrire. Nata e
cresciuta come secondogenita e quindi limitata nelle sue azioni e scarsamente
considerata rispetto alla sorella, ha sviluppato un forte desiderio di
considerazione e potere, che spera di avere attirando l’attenzione del re,
senza paura di mettere in atto il suo piano. Una donna la cui forza è
invidiabile in una società dove è l’uomo ad avere il controllo, dove la donna è
costretta a seguire determinati comportamenti e costretta a matrimoni decisi da
altri.
Il Re delle Ombre – il cui vero nome è Kallias - è così
chiamato perché le ombre sono attorno a lui, costituiscono il suo oscuro potere.
Nessuno gli si può avvicinare, tanti lo temono ma c’è anche chi vuole la sua
fine. Non si può negare il fascino misterioso di un re che è distaccato,
pericoloso, anche spietato. Dopo l’uccisione del fratello e dei genitori è
molto cauto e attento a chi lo circonda. Quando incontra Alessandra percepisce
qualcosa di intrigante in lei, viene attirato dalla ragazza senza sapere che
quest’ultima vuole proprio la sua fine.
Alessandra è un personaggio senza scrupoli, facile da odiare,
non agisce secondo morale, è tutt’altro rispetto ad un personaggio buono.
Kallias è un sovrano che vuole il potere e la sottomissione dei regni, quindi
anch’egli in fondo votato al male e pronto a fare il lavoro sporco per
raggiungere determinati fini.
Il rapporto tra i due evolve lentamente, con dialoghi
inizialmente volti alla semplice conoscenza e venati anche da un sottile
umorismo. Tra i due c’è uno scontro sottile (possiamo considerarlo un enemies-to-lovers) ma subito si percepisce una certa
affinità e ben presto emerge la consapevolezza che ciò che sapevano o pensavano
l’uno dell’altro era molto diverso dalla realtà. Sono entrambi ragazzi feriti,
che hanno difficoltà a fidarsi degli altri e sono ormai abituati a cavarsela da
soli, a contare solo su se stessi e le proprie capacità.
La loro amicizia nasce con qualche diffidenza, da un accordo
che reca vantaggi reciproci e si sviluppa attraverso una collaborazione
importante per entrambi, soprattutto per il re che è minacciato da qualcuno la
cui identità è da scoprire. Alessandra si trova così coinvolta in una
situazione paradossale: si troverà a dover difendere il re e a indagare su ciò
che sta accadendo, ma allo stesso tempo non metterà da parte il suo piano
iniziale.
Non sono riuscita ad affezionarmi troppo ai due protagonisti ma è stato piacevole seguirli nella
storia e, in fin dei conti, ho apprezzato determinati momenti tra i due e
soprattutto l’evoluzione del loro legame. È un percorso di conoscenza graduale
e coerente, che lascia spazio anche a momenti più intriganti, sebbene non si
possa dire che nella storia ci sia del piccante (peccato!). Alcune scene ci
fanno desiderare che il rapporto tra i due finalmente veda il compimento che ci
si aspetta, ma c’è un motivo preciso per cui i due non possono dare sfogo a ciò
che sentono e che rende angst la
narrazione, ma lo scoprirete leggendo! Insomma, non vi aspettate che le cose
giungano in fretta alla conclusione perché i due dovranno fare i conti con
alcune situazioni che impediscono un definitivo coinvolgimento reciproco.
Il fantasy che emerge dalla storia è ridotto, si limita ai
poteri posseduti dal re, ma ho trovato interessante l’idea dietro la storia
familiare legata a quegli stessi poteri. Al di là di questo, l’autrice si è
concentrata sul raccontare la storia di una ragazza forte e terribile, di un re
minacciato e costretto alla solitudine e di un legame che si instaura in modo
inaspettato e mentre sono in atto eventi misteriosi e pericolosi, che rendono
la trama accattivante in alcuni punti, sebbene non sempre gli elementi
interessanti vengano sviluppati come potrebbero. È un mondo che si concentra su
alcuni particolari e lascia il resto nel non definito.
Le ombre tra di noi è una storia dalle tante
potenzialità ma purtroppo non sfruttate al massimo, che decide di rimanere
piuttosto semplice e basilare. L’autrice non ha il coraggio di osare e questo un
po’ penalizza una storia che avrebbe potuto avere un impatto maggiore e
migliore. È una storia che non lascia nulla di nuovo ed è facilmente dimenticabile. Nonostante ciò la lettura risulta scorrevole e veloce, gradualmente incalzante
dopo la metà e ancora più coinvolgente nell’ultima parte. La scrittura
dell’autrice è semplice, piacevole e diretta. Una storia non originale, che
gioca sul sicuro, che compie qualche errore, ma sa anche sorprendere con colpi
di scena poco o per nulla scontati e descrizioni dettagliate. L’autrice punta
molto sulle descrizioni dei luoghi e dell’abbigliamento, creando un mondo
affascinante e suggestivo da questo punto di vista, un piacere per
l’immaginazione (e per un possibile adattamento).
Una storia da leggere se si cerca una lettura piacevole, scorrevole
e non impegnativa. Come i romance da
ombrellone, questo è un fantasy young adult da ombrellone!
il mio voto
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