Buongiorno lettori e
lettrici,
oggi il blog ospita
una delle tappe del review party per Un distintivo per due di Federica
Fasolini. A seguire vi lascio la mia recensione.
TITOLO: Un distintivo per due
AUTRICE: Federica Fasolini
GENERE: Commedia romantica/hate to love/chick-lit/mistery romance
PAGINE: 387
PREZZO: 2,99 € (formato Ebook)
FORMATO: Ebook, cartaceo e disponibile su KU
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 Giugno 2022
TRAMA:
Un distintivo, due cuori e un bicchiere di whiskey alle mele. Fango sui vestiti, stivali di gomma, una lingua impertinente e la battuta sempre pronta è ciò che caratterizza Mabel Mock, giovane proprietaria terriera e direttrice di una delle distillerie più rinomate di Ann Arbor, Michigan.
Se i suoi pensieri sconclusionati e ironici riguardo alla sua vita non l’hanno mai spaventata, figuriamoci lavorare nei campi o svegliarsi all’alba (no, nemmeno spezzarsi un’unghia o vestire una taglia quarantasei la intimorisce).
Perciò, quando vince uno dei premi più importanti nel settore dei distillati, l’ultima cosa che si sarebbe immaginata è di festeggiare quel piccolo traguardo tra le braccia di uno sconosciuto sexy che ha incontrato in un bar la stessa sera. Eppure, quella che sembrava semplicemente una notte di follia si rivela una realtà ancora più assurda.
Adam Dixton – alias Badge Man – ha da poco ottenuto un posto come detective nella polizia di Ann Arbor, un luogo tranquillo, immerso nel verde in cui potersi finalmente costruire una vita. Quindi, non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi, in veste ufficiale, a suonare alla porta dell’unica donna con cui è finito a letto e che non è riuscito a togliersi dalla testa.
Che cosa può succedere se la strada di un poliziotto si incrocia con quella di una potenziale… sospettata? E se quella sospettata risulta poi innocente?
Un pasticcio. Un gran bel pasticcio. Soprattutto se si aggiunge un altro ingrediente segreto chiamato Amore.
Recensione
Mabel vive ad Ann Arbor, in Michigan, è una proprietaria
terriera e dirige una distilleria. Un giorno riesce a vincere un importante
premio per un distillato su cui ha lavorato tanto e, per festeggiare, si
ritrova nel letto di uno sconosciuto. Certo, non avrebbe mai immaginato di
passare una notte con un ragazzo incontrato in un bar – non è il tipo per
queste cose - e nemmeno di incontrarlo di nuovo, in una situazione…meno
piacevole!
Adam lavora come detective nella polizia di Ann Arbor e il
nuovo caso su cui deve lavorare coinvolge -inaspettatamente -proprio Mabel, la
ragazza con cui ha passato una notte di passione.
Mabel è la prima sospettata in un caso che riguarda
l’aggressione ad una persona a lei molto vicina ma la verità è molto più
complicata di così e starà ad Adam, con l’aiuto di Mabel, scoprire cosa si
nasconde davvero dietro quello spiacevole episodio e intanto fare i conti con
sentimenti inaspettati.
«Tu cerca di tenerti lontana dai guai.»
«Quindi anche lontana da te?» Okay, questo mi era proprio sfuggito di
bocca.
Adam abbozzò un sorrisino. «Io non sono un guaio, sono un poliziotto.Sono la cosa migliore che ti possa capitare» rispose.
Un distintivo per due è il nuovo libro di Federica Fasolini ma, sfortunatamente, tra me e lui non è scattata la scintilla. Vi spiego.
Un distintivo per due mi ha incuriosito fin dalla trama, ma
sono stata intrigata anche dalla premessa di trovare una storia spicy. Purtroppo non è stato esattamente
così. La storia effettivamente inizia in modo diverso rispetto alle altre
dell’autrice, dove i rapporti fisici vengono solo in un secondo momento, dopo
la conoscenza dei protagonisti. Ho trovato intrigante l’inizio della storia
proprio perché diverso, perché si parte da un incontro tra i due protagonisti
che non ha alcuna aspettativa, che è solo passione (anche se non viene
raccontato). La prima parte della storia è audace, lo sono i protagonisti e i
loro dialoghi. Ho apprezzato molto le battute cariche di sottintesi, il fatto che
i protagonisti si stuzzichino in riferimento semplicemente ad un’attrazione fisica.
Tutto questo però termina presto e, in verità, non vengono mai raccontate le
scene intime o spicy, rimane tutto
nella teoria (e nelle intenzioni), non nella pratica, e di questo ho sentito la
mancanza.
Una caratteristica delle ultime storie dell’autrice è quella
di unire il romance al mystery e fino ad ora ho apprezzato
questa idea ma, quest’ultimo libro, mi ha lasciato qualche perplessità. In
questo libro la parte romance e
quella mystery vogliono tenersi
testa, ma poi è la seconda che sembra prevalere. In generale però il libro mi
ha dato l’impressione di non avere una direzione chiara, di aver semplicemente
presto queste due parti ma di non essere riuscito a trovare un equilibrio.
Per quanto riguarda la parte mystery (con un’aggressione, le indagini, le teorie e gli eventi
collegati) ho apprezzato l’idea dell’autrice, che ha voluto creare qualcosa di
abbastanza complesso, facendo emergere l’intenzione di creare un giallo non per
il puro gusto di farlo ma per arricchire la storia e renderla accattivante. Il
problema però è che il colpevole è individuabile fin da subito e così, in
parte, il movente, tanto che quando i protagonisti arrivano ad unire i fili
dell’accaduto, la sorpresa viene a mancare. La risoluzione delle indagini non
spiazza, non stupisce, e purtroppo i protagonisti non spiccano di intelligenza
nel non aver dedotto alcune cose…
Passiamo ai protagonisti. Mabel è una ragazza semplice, che
non ha paura di sporcarsi le mani (in senso letterale), una che dice quello che
pensa, è diretta e ironica. Il suo è un umorismo cinico che la porta ad essere
tagliente nelle risposte e questo talvolta me l’ha resa antipatica e un po’
irritante. Il mio problema con questa protagonista, oltre a questi aspetti del
suo carattere, è che l’ho trovata uguale a tutte le altre dei libri (almeno gli
ultimi) dell’autrice. All’inizio ho sperato che Mabel fosse diversa e per un
po’ ho creduto di vedere qualche accenno di diversità, invece poi è risultata
come le altre, in quanto a carattere. L’impressione è che con lei l’autrice
abbia calcato un po’ troppo la mano, pur nella sua grande somiglianza con le
altre. Di per sé la somiglianza non è un male ma, leggendo di protagoniste
costruite sempre nello stesso modo, ad un certo punto ci si annoia e si vuole
qualcosa di diverso (e opposto). Mi piacerebbe leggere di una protagonista completamente
diversa in quanto a carattere e gusti, modo di pensare, agire e parlare e spero
che prima o poi accada.
Il protagonista maschile, Adam, con la sua pelle tatuata e il suo immancabile giubbotto di pelle, è un ragazzo che dall’esterno rispecchia l’immagine classica del bad boy. Perfino nel primo approccio tra lui e Mabel sembra di essere di fronte ad un ragazzo di quel tipo, poi, conoscendolo, si dimostra molto diverso. Adam è semplice e gentile, sa essere ironico e un po’ provocatore, le sue battute fanno emergere un carattere sicuro di sé, invece dietro la sua facciata si nascondono alcune insicurezze frutto della storia personale. Una storia personale poco originale e molto legata al cliché del ragazzo che ha avuto una famiglia e una vita sfortunata.
Il rapporto tra Mabel e Adam è quasi contraddittorio perché
non si capisce, visti i due caratteri, come abbiano potuto trovarsi a rimorchiare
in un bar e a passare una notte insieme, senza aspettativa. Dopo, infatti,
dimostrano –e sostengono- di essere i tipi da rapporti seri, perciò il
loro legame subirà molto presto (anche troppo) un’evoluzione.
«Mostrami il peggio di te, al meglio penso io»
Il loro rapporto purtroppo non mi ha emozionato granché, i loro
contatti si perdono all’interno di una narrazione che vuole giocare su più
fronti e il mancato racconto delle scene più intime- che sono quelle che
costituiscono il rapporto per come viene raccontato - viene a penalizzare la
parte romance. Certo, vengono anche
raccontate interazioni molto dolci ma finiscono sempre con l’annuncio di
rapporti fisici che di fatto non vengono poi raccontati e quindi il lettore
rimane a bocca asciutta. Forse il loro legame avrebbe potuto giocare anche su
altro, essere arricchito da più scene e interazioni.
Nulla da dire sulla scrittura di Federica Fasolini, che è semplice, diretta e pulita, che rende la lettura scorrevole e quindi, nel mio caso, ha reso facile la lettura nonostante non ci fosse il feeling con la storia. È stata una lettura molto lenta, che non mi ha suscitato molto desiderio di continuare proprio perché ha avuto difficoltà a prendermi, però la scrittura dell’autrice ha aiutato.
Per concludere, Un distintivo per due è un libro che dalla lettura della trama risulta accattivante, per quanto non originalissimo. Una storia con del potenziale, che purtroppo non trova un perfetto equilibrio e fa sentire qualche pecca. La storia risulta in fin dei conti non diversa dalle ultime dell’autrice, così come i personaggi, ma è apprezzabile l’intenzione di unire il romance e il mystery, pensando quest’ultima parte con attenzione. Sebbene la parte mystery possa risultare scontata nelle conclusioni, non dispiacciono alcuni suoi particolari. La coppia Mabel-Adam mi ha fatto sentire qualche emozione nelle pagine finali, meno nel resto del libro. La loro coppia vive momenti dolci che piaceranno a coloro a cui non danno fastidio scene che per altri- come la sottoscritta -risulterebbero estremamente dolci, un po’ stucchevoli. Il loro rapporto viene però un po’ oscurato dal resto della narrazione e dispiace che alcune scene vengano solo nominate e che non ci sia spazio per un racconto più variegato del loro rapporto. La storia si lascia leggere grazie ad una scrittura semplice e pulita. Un libro che, in alcune sue parti, potrebbe suonare come già letto ai lettori fedeli di Federica Fasolini ma che potrebbe piacere a chi si approccia per la prima volta all’autrice. Una storia che potrebbe piacere anche a chi cerca un romanzo rosa semplice e non impegnativo, a chi cerca una storia per passare il tempo, magari da leggere sotto l’ombrellone, a chi non è esigente e a chi apprezza un romanzo rosa arricchito da elementi tipici di un giallo.
«Ha una data di scadenza la felicità?» chiese con il volto appoggiato al
mio petto.
Sorrisi mentre le accarezzavo i capelli. «No, ha solo un inizio.»
«Beh, allora la mia è appena incominciata.»
Ringrazio l'autrice per avermi coinvolto ancora una volta nel review party e avermi permesso di leggere il suo libro in anteprima.
il mio voto
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