Recensione IL RITORNO DEL CONTE di Bianca Marconero

 Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Il ritorno del conte di Bianca Marconero. La mia autrice del cuore ritorna ma in una veste un po’ diversa, per quanto sempre riuscitissima e validissima: un historical romance! Si tratta di un autoconclusivo che quindi potete leggere anche se non avete letto gli altri libri dell’autrice. Andiamo a vedere!


Titolo: Il ritorno del conte
Data di pubblicazione: 8 agosto 2022
Editore: SelfPublishing (su Amazon)
Autrice: Bianca Marconero

Pagine: 442
Trama
Un conte arrogante, una ragazza orgogliosa, la storia di un matrimonio che nessuno dei due voleva e della passione inevitabile, destinata a legarli per sempre.

ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Milano, fine Ottocento.
Francesco Roncaglia, il figlio illegittimo di un conte milanese, ha tredici anni quando, rimasto senza alcuna la protezione, si convince che la fuga sia l’unica salvezza.
Ma scappare dal passato è praticamente impossibile, se il destino decide che, per mantenere una promessa fatta a suo fratello, deve per forza far ritorno nel luogo in cui i ricordi si rincorrono senza tregua.
Tornare a Milano dopo dodici lunghi anni, dopo aver cambiato vita e anche nome non è affatto semplice, soprattutto se varcare la porta di quel palazzo altro non fa che catapultarlo in una vita che pensava di non volere e che, invece, si ritroverà a desiderare con tutto se stesso.
Perché Francesco è uomo d’onore e non può tralasciare i suoi doveri, perfino quelli insopportabili, perfino quelli che lo costringono a stare nel raggio d’azione della sua nemesi di sempre: la terribile e bellissima Caterina Visconti.
Caterina è tutto ciò che una donna non deve essere: franca, schietta e sarcastica; e fa tutto ciò che non dovrebbe fare: legge testi scientifici, discute fino all’ultima parola e ha perfino l’ardire di avere un’opinione sulle cose!
Caterina è il passato che torna a reclamare quello che le spetta, che risveglia emozioni da troppo tempo sopite, solo per spingere il conte a inseguire un futuro che lo spaventa da sempre.
L’unica soluzione, per evitare i guai, è trovarle presto un marito che la tenga a freno e i nomi, di certo, non mancano.
Peccato che la lista dei candidati non vada a genio al conte.
Peccato che nessun pretendente sembri adatto a lei.
Peccato che Francesco abbia in mente un solo nome, un solo uomo in grado di domare Caterina.
La stessa persona che muore dalla voglia di farsi domare da lei.
Il candidato perfetto è, in realtà, terribilmente vicino...

Tra prime alla Scala e corse a cavallo, tra balli in società e matrimoni forzati, tra impassibili maggiordomi inglesi e spregiudicati principi romani, la storia di un amore senza tempo, sullo sfondo di una Milano che ci guarda, cristallizzata in un istante irripetibile, quello in bilico tra il piccolo mondo antico e il travolgente caos della modernità. La storia di un conte che pensava di non aver bisogno di una contessa e di un sentimento che non doveva accendersi destinato invece a bruciare in eterno.

Recensione

Non è un segreto che io sia amante dei romanzi ambientati in epoche passate e, quando Bianca Marconero ha annunciato un historical romance, non ho potuto che gioire di questo graditissimo connubio.

La storia raccontata da Il ritorno del conte è quella di Francesco Roncaglia e Caterina Visconti, negli anni che vanno dal 1887 al 1900. Lui è il figlio illegittimo di un conte milanese, conte di Francalanza, riconosciuto solo in un secondo momento e accolto dal fratello, fino ai tredici anni, quando capisce che la sua unica speranza di salvezza è fuggire. Lei è una sua parente acquisita, una ragazza bellissima, testarda, orgogliosa e schietta. I due hanno vissuto insieme fino a quando tragiche circostanze hanno costretto Francesco ad andare via, spezzando così il cuore della piccolissima e affezionata Caterina.

Dodici anni dopo, con una vita intensa e difficile alle spalle, Francesco ritorna a Milano per riprendere la propria identità, rispettare la promessa fatta al fratello, prendere il titolo di conte e portare avanti i propri doveri.

Peccato che a Milano ci sia la famiglia Visconti, che non lo ha mai accettato ma con cui deve fare i conti. Deve fare i conti anche con Caterina, la pestifera bambina che già lo aveva in pugno e che adesso è una donna incredibilmente affascinante ma anche terribile, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, abituata ad avere tutte le attenzioni per sé e, a dispetto del suo essere donna, interessata ai testi scientifici, alle innovazioni capaci di fare la differenza e soprattutto incapace di tenere per sé le proprie opinioni.

Tra i due ci sarà subito tensione, perché entrambi sono testardi, lei è orgogliosa, lui è arrogante e alcuni eventi passati hanno segnato il loro rapporto e la loro considerazione reciproca. Se però entrano in gioco eventi mondani, serate a teatro, balli in società e matrimoni forzati allora tutto è da rivedere perché Caterina sta cercando un marito ma il suo destino sembra essere nelle mani di Francesco che, nonostante tutto, difficilmente accetterà che un uomo possa essere giusto per lei…se non è lui!



Il ritorno del conte racconta le origini dei Francalanza Visconti, famiglia che abbia conosciuto con la serie Tabloid Building grazie ad Alessandro Francalanza Visconti, erede della casa editrice che prende lo stesso nome.

La storia tra Caterina e Francesco, destinati ad unire i propri nomi, ci racconta di due persone determinate e in gamba, che si incontrano di nuovo ma lo fanno mantenendosi sul confine tra odio e amore, facendo finta di non riconoscere di provare qualcosa di più, da sempre, e perseverando nel portare avanti i loro contrasti. Una storia enemies to lovers che si protrarrà in questo modo per tutto il tempo, anche a causa di alcune circostanze che non faranno altro che acuire i loro contrasti. Una storia quindi slow burn che manterrà il lettore in uno stato di attesa dall’inizio alla fine!


Voi avete peccato di arroganza definendo le donne un quadro abbozzato che ha bisogno di un uomo per diventare un capolavoro», gli rinfacciò tutto d'un fiato. «E magari avete ragione, io non posso migliorare, ma voi siete peggio! Voi, signore, siete uno schizzo malriuscito, due pennellate di viltà, su un fondale di arroganza! Voi siete un buco nella tela. E chiunque vi guardi vedrà sempre e solo il nero».

Il lettore viene trascinato in questo rapporto difficile ma intrigante, che sottintende un’attrazione forte ma che non può sfogarla mai, sebbene ci sia spazio per sfioramenti, tocchi di labbra e dolci sussurri.

Una storia che fin dall’inizio colpisce per le dinamiche in atto, che personalmente ho adorato, apprezzando le idee dell’autrice nel costruirla. Sicuramente affascinante la storia di Francesco, che crea fin da subito i presupposti per innamorarsi di un personaggio che non ha avuto una vita facile ma che ha saputo cambiare in meglio le sue sorti e che per questo suscita tenerezza ma anche ammirazione. Francesco è un uomo che ha saputo costruire la propria fortuna partendo da una condizione di svantaggio, che si è costruito un’identità rispettabile e ha imparato a guardare avanti, anche nei suoi fruttuosi investimenti. Francesco sa farsi amare e rispettare ma davanti a Caterina tutto di lui viene messo in crisi. Il suo affetto per Caterina è coperto dal rancore per eventi passati e dalla consapevolezza che le donne portano sempre guai, soprattutto quelle ribelli come Caterina. Francesco non ha bisogno di una donna al suo fianco, vorrebbe odiare Caterina, allontanarla da sé, punirla per com'è e ciò che rappresenta, eppure la desidera, ne è attirato da sempre e non può sopportare di non averla per sé. Andando avanti non sarà facile accettare alcuni suoi comportamenti e alcune sue azioni, che lo faranno assomigliare ad un uomo disperato più che ad uno innamorato, eppure si può comprendere la situazione ricordandosi che si tratta pur sempre di un uomo dell’Ottocento!

Poi c’è la bella e testarda Caterina, che vorrebbe la libertà e la possibilità di portare avanti le proprie idee, in un mondo in cui domina ancora in maschilismo, in una società fortemente patriarcale dove sono gli uomini a decidere le sorti delle donne. Caterina è una donna che guarda avanti, che legge giornali, ha idee innovative ed è attirata dalle nuove invenzioni. Non manca di far sentire la propria opinione anche se il mondo non è ancora pronto a dare voce alle donne. È talvolta una ragazza ingenua in quanto figlia del suo tempo, quel tempo in cui alcuni argomenti sono tabù e alcuni comportamenti assolutamente indecorosi. A qualcuno potrebbero irritare alcuni suoi comportamenti ma personalmente ho apprezzato questa sua personalità esuberante, i suoi comportamenti a volte infantili ma in senso buono, la sua forza e perfino la sua avventatezza, che la porta sempre a trovarsi nei guai.

Il rapporto tra i due protagonisti fa arrabbiare e intriga, è un odio-amore che contagia anche il lettore, lo trascina nei suo meccanismi complessi, nei suoi scontri e incontri e alla fine, pur con le sue difficoltà, fa innamorare. Che poi i destini dei due siano legati fin dall’inizio, a causa di alcune circostanze, rende ancora più interessante scoprire gli sviluppi della situazione!

«Sì», annui, «Sono assolutamente vostro, Caterina».
«Assolutamente?»
«Vostro», ribadì lui.
E quella le parve una delle cose più belle che avesse mai sentito pronunciare da anima viva. Perché a volte per trovare il proprio posto nel mondo basta guardare dove sono collocate le persone senza le quali non sappiamo stare.

Ciò che ho apprezzato particolarmente di questo libro è la ricostruzione storica curata nei minimi dettagli, in cui i riferimenti a personaggi e fatti storici sono più o meno sottili e permeano una storia costruita magistralmente. Bianca Marconero non si limita ad ambientare la storia in un’epoca passata con qualche particolare qua e là. L’autrice riporta fedelmente mentalità, comportamenti e sentimenti di un’epoca, agendo anche sulla lingua e sullo stile, che diventano mimetici di un’epoca e addirittura, leggendo la storia, si potrebbe pensare di essere davanti ad un libro scritto proprio in quel tempo, grazie anche ad una terza persona che, focalizzandosi alternativamente su ciò che vive Caterina e ciò che vive Francesco, ci permette di comprendere bene entrambi i personaggi.

 Il ritorno del conte sembra un classico della letteratura e Bianca Marconero dimostra ancora una volta tutto il suo incredibile talento (e la ricerca che c’è dietro un libro del genere)!

Milano a cavallo tra Ottocento e Novecento diventa un luogo affascinante, vissuto tra ville, ricevimenti e serate a teatro, con tanto di particolari a luoghi ed eventi che lo riguardano. In un mondo che sta andando verso il futuro ma che conserva ancora traccia del passato si esplora l’evoluzione di un rapporto di coppia che vive le criticità di un’epoca, si saggiano gli inizi di un percorso che porterà lentamente le donne verso la propria emancipazione. Una storia d’amore ma anche la storia di un’epoca che con le sue peripezie ricorda i romanzi d’appendice e intrattiene il lettore tra mondanità, amori, passioni, rivalità e segreti. Se poi all’interno ci sono gli avi delle famiglie che abbiamo conosciuto e amato negli altri libri (Francalanza-Visconti, Altavilla) non possiamo che emozionarci ancora di più.

Il ritorno del conte è un libro che piacerà ai fan di Bianca Marconero, agli amanti dei romanzi rosa e anche agli amanti dei classici!

il mio voto

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