Buon pomeriggio lettori e
lettrici,
oggi vi parlo de Il diavolo di veste nero di L. J. Shen.
Avevo alte aspettative su questa lettura, la mia prima dell’autrice, ma ammetto
di non essere riuscita ad apprezzarla del tutto. Vi dico di più a seguire.
Editore: Always Publishing
Pagine: 370
Trama
Il suo cuore sarà davvero nero quanto i suoi completi d'alta moda?
Madison Goldbloom ha cucito un piano che calza a pennello per la sua vita. Un appartamento a New York, un fidanzato dolce e gentile, il lavoro più bello del mondo: disegnare abiti da sposa. O almeno, è il migliore per lei che è una giovane creativa ed eccentrica, amante dei fiori e dei colori. Sempre disponibile ad aiutare il prossimo, ha fatto della gentilezza la sua arma per affrontare il mondo, tanto da guadagnarsi il soprannome di Maddie la Martire. È proprio sul suo buon cuore che fa leva Chase Black quando si presenta davanti al portone di casa sua per chiederle un favore, uno bello grosso.
Chi è Chase Black?
È il diavolo in persona - scandalosamente ricco e perennemente avvolto in abiti neri e firmati - che ha lasciato Maddie dopo una relazione di sei mesi basata su sesso meraviglioso e poco altro. Infatti Maddie è una tenera sognatrice in cerca dell'anima gemella tanto quanto Chase è un cinico solitario che non crede nei rapporti umani, a parte quelli che coinvolgono il suo stretto nucleo famigliare, figuriamoci nell'amore.
Chase, diabolico com'è, omettendo l'insignificante particolare che lui e Maddie non stanno neanche più insieme, ha annunciato a suo padre malato il fidanzamento con l'adorabile stilista. Ora è qui a pregarla di unirsi a un'innocua farsa: un weekend negli Hamptons nella mega villa dei Black con tanto di cena di famiglia, servizio fotografico di fidanzamento e poi... il disastro.
Che sia per Maddie l'occasione giusta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo il modo in cui lui l'ha mollata?
Tornare a frequentare Chase è una scelta insidiosa. Lui è estremamente arrogante, assolutamente insopportabile, tentatore al punto di farti dimenticare che dovresti odiarlo e affascinate al punto da scatenarti dentro le fiamme dell'inferno. Ma si sa, quando c'è di mezzo il diavolo, tutti i buoni propositi vacillano.
Recensione
Il diavolo veste nero è un contemporary romance, second
chance e con una fake relationship.
Madison è una stilista che crea abiti da sposa e nella vita è
una sognatrice che crede nell’amore ed è sempre disponibile verso il prossimo,
anche quando l’altra persona non lo merita (per questo la chiamano Maddie la Martire).
Chase è un uomo arrogante e cinico, veste sempre di nero ed è abituato a
passare da una donna all’altra. Lui non vuole relazioni, fugge dall’amore ed è
molto sicuro di questo. Lui e Madison sono stati insieme per qualche mese ma
poi, per un tradimento di lui, la relazione si è interrotta. C’è da dire che
entrambi volevano cose diverse: Madison credeva in quella relazione, Chase credeva
solo nel suo lato fisico. Mesi dopo Chase ritorna per chiedere un favore a
Madison: fingersi la sua fidanzata per far felice il padre di lui, che è malato
e non sa che i due ragazzi si sono lasciati. La situazione è tutt’altro che
rosea ma il piano viene messo in atto e a quel punto mantenere le distanze sarÃ
impossibile. Con il tempo il legame evolverà in una direzione che non avrebbero
immaginato…
Il diavolo veste nero è il primo libro che leggo di L. J.
Shen ma l’impatto non è stato dei migliori. Il diavolo veste nero, infatti, racconta una storia che non tutti
apprezzeranno, soprattutto coloro che non amano i “bad boy” troppo "spinti" e le relazioni al limite del
“tossico”.
La storia raccontata riesce a mantenere un certo spessore, ad
esser variegata e, nei toni, ad alternare la serietà alla spensieratezza fino
ad un umorismo- quello dei personaggi- che sembra promettere un bel po’ di
sorrisi e risate (ma approfondiremo tra poco).
Madison e Chase sono due personaggi dotati di un certo
spessore, che riescono a catturare il lettore ma, ahimé, non sempre
positivamente. Madison appare come una ragazza determinata, talvolta simpatica
e con la risposta pronta. Un personaggio che non dispiace del tutto ma che,
personalmente, ho trovato troppo arrendevole al personaggio maschile. Madison è
decisa a non cedere a Chase, ma nella pratica non può fare a meno di pensare a
lui e di assecondarlo, quasi in una tendenza masochista che alcuni lettori-
come la sottoscritta- potrebbero non vedere di buon occhio.
Il problema de Il
diavolo veste nero, a mio avviso, è il personaggio maschile, Chase, che
dimostra come l’autrice calchi un po’ troppo la mano. Chase è infatti un uomo
ricco, pieno di sé, abituato ad avere ciò che vuole, quindi pretende ma non
sembra riconoscente. Non sembra avere pensieri positivi per nessuno, tutti lo
infastidiscono, nessuno sembra piacergli, in tutti trova difetti e lo fa con
un’aria di superiorità fastidiosa. È un personaggio costruito per esser un bad boy ma che finisce per essere troppo
spinto nei suoi atteggiamenti da “cattivo”. Chase finisce per
essere odioso, antipatico e scortese e con il parlare solo e continuamente con
riferimenti alla sfera sessuale, aspetto che ho trovato più fastidioso di
qualsiasi altra cosa in questo romanzo. Generalmente riesco ad apprezzare anche
i personaggi che evolvono partendo da atteggiamenti di questo tipo, ma in
questo caso ritengo che l’autrice abbia esagerato nel costruire il personaggio
in questa direzione e quindi il risultato è stato irritante ed esasperante.
Il rapporto tra Chase e Madison è tutt’altro che idillico,
anche nel ricordo del passato, della vecchia relazione che nulla ha di ideale,
bello o nostalgico. Il loro non è mai stato un rapporto sentito, se non da lei,
perciò la seconda possibilità del loro amore sembra più una prima vera
possibilità che non ha nulla da rimpiangere al passato. Nel presente il
rapporto continua a non far vedere spiragli positivi ed ogni azione di Chase
punta solo al suo tornaconto personale e a far cedere Madison al fine di
ristabilire un legame esclusivamente fisico.
Ammetto che per quasi metà del libro è stato proprio Chase,
con il suo carattere, il suo atteggiamento e le sue uscite sempre e solo spinte
(al limite del volgare), a rovinare la mia lettura, perfino a farmi prendere in
considerazione l’idea di abbandonare il libro. Non ha aiutato nemmeno il tipo
di rapporto raccontato, altro aspetto critico di questa storia. Il rapporto tra
i due protagonisti sembra abbastanza distante da un rapporto definibile come
“sano”: il loro è un tira e molla dove una parte non può evitare di ferire l’altra,
ma l’allontanamento definitivo, tanto voluto e logico, non avviene mai. Chase
punta solo all’aspetto fisico della relazione e non lo nasconde; Madison
vorrebbe di più ma è già rimasta scottata in passato e nel presente…rimane
ambigua.
Questi aspetti mi hanno inoltre impedito di apprezzare
l’umorismo dei personaggi e di certe situazioni, ottenendo il più delle volte
l’effetto opposto (qualche risata è venuta fuori ma il resto ha avuto la peggio
a causa degli aspetti menzionati). Dopo le duecento pagine si ha un leggero e
progressivo cambiamento che rende più sopportabile la lettura e solo la parte
finale, le ultime cento pagine circa, è quella che, a mio avviso, ha messo in pratica
le potenzialità di questa storia.
Nella parte finale i caratteri si ammorbidiscono, le
differenze che portavano agli scontri sembra essere in via di superamento, così
i personaggi e il loro rapporto ne escono come “ripuliti”. Affrontando un tema
delicato come la malattia e facendolo nel modo giusto, in un equilibrio tra
delicatezza, profondità e senza pesantezza, L. J. Shen riesce finalmente a
rendere ragionata, intensa e commovente la sua storia e concluderla senza le
lacrime agli occhi diventa difficile. Un’ultima parte che riesce a lasciare il
segno, anche rispetto all’evoluzione del rapporto di coppia.
La scrittura di L. J. Shen è buona, la lettura risulta
scorrevole e a livello tecnico non ci sono particolari problemi, ma la mancanza
di equilibrio nel tratteggiare il personaggio maschile e il tipo di relazione
raccontata rischiano di rendere poco piacevole la lettura per chi non ama
determinate dinamiche. Facendo parte di questa categoria, mi sento di escludere
future letture dell’autrice, famosa per questo tipo di narrazione, ma l’ultima
parte di questa storia è riuscita ad emozionarmi e a farsi apprezzare, perciò il
mio voto complessivo si è alzato.
Il diavolo veste nero è la storia di un amore abbastanza
travagliato, che ad un certo punto riesce a lasciare spazio al vero romanticismo e a
emozioni più intense, ma che nel frattempo potrebbe far storcere il naso a
qualcuno. Personalmente avrei potuto fare a meno di questa lettura ma ognuno,
leggendo, potrà farsi una propria idea.
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