Recensione IL FATO DI LÈNNAKOS- STORIE DALLE TERRE DEGLI DEI di George C. Davies

 Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di un epic fantasy, primo romanzo di un giovane autore italiano.  A seguire la mia opinione su Il fato di Lènnakos- Storie dalle terre degli dei di George C. Davies.

Titolo: Il fato di Lènnakos- Storie dalle terre degli dei (Vol. 1)
Autrice: George C. Davies
Data di pubblicazione: dicembre 2021
Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
Pagine: 248
Trama
Isabel vive Lènnakos insieme al fratello Luk e al padre Thomas. La famiglia è tormentata dal ricordo della madre, Annabel, scomparsa anni prima nella misteriosa foresta di Teison. Spinta da visioni avute in sogno, la giovane decide di andare alla ricerca di qualche indizio che le consenta di comprenderne la ragione e, grazie alla complicità del fratello e all’aiuto del nonno, Dèfal, si mette in viaggio con la speranza di incontrare gli unici che potrebbero conoscere la verità, gli Dei. La sua ricerca, però, la conduce a esiti inaspettati: Isabel non ottiene notizie sulla scomparsa della madre, ma le viene rivelato che un pericolo mortale incombe sulla sua città: un antico nemico, il “Re Immortale” Promenlock, sta tornando per combattere contro Lènnakos. Questa notizia scuote la ragazza, che dovrà lottare contro più di un avversario per tentare di salvare le persone che ama e cercare di arrivare alla tanto agognata verità.

Recensione

Isabel è una giovane ragazza di Lènnakos tormentata dal ricordo della madre, Annabel, scomparsa misteriosamente. Vive con il fratello Luke e il padre Thomas, ugualmente sofferenti per la scomparsa di Annabel. Spinta da un sogno criptico e forse determinato dagli dei e incoraggiata dal nonno Dèfal, Isabel deciderà di partire per raggiungere la dimora degli dei, sperando di scoprire la verità su quanto accaduto. Il viaggio le darà però delle risposte diverse, inaspettate, che le riveleranno la presenza di un pericolo imminente per la città di Lènnakos. Isabel avviserà la sua città, che si accingerà così a preparare la difesa contro un potente e pericoloso nemico.

Il fato di Lènnakos racconta una storia che sembra avere grandi ambizioni ma che, nello sviluppo, non riesce a metterle in pratica come potrebbe. Il mondo raccontato si compone di vari territori e viene descritto talvolta più dettagliatamente, altre volte meno. Non è facile farsi un’idea di questo mondo, sicuramente una mappa avrebbe aiutato, ma in generale non c’è un grande approfondimento, quindi questo aspetto riesce a non pesare troppo. Apprezzabili le descrizioni, che riescono ad essere suggestive e dettagliate, così come è interessante la presenza di particolari creature fantastiche.

Si tratta di un primo libro di serie e, in effetti, si intravede la volontà di delineare un’introduzione a questo mondo, tuttavia la storia procede a volte in modo molto frettoloso, altre volte si concentra troppo su particolari che rischiano di rendere pesante la lettura. In duecentotrenta pagine si concentrano diversi eventi, tutti però avrebbero bisogno di un maggiore approfondimento, così come la psicologia dei personaggi. I personaggi del Fato di Lènnakos sono delineati in modo piuttosto semplice, su alcuni l’attenzione si concentra di più (e quindi anche la costruzione è più dettagliata), su altri molto meno.

Isabel è una protagonista verso la quale spesso ho provato antipatia: l’ho trovata coraggiosa ma incosciente nel suo coraggio, troppo incline ad arrabbiarsi se gli altri si mostravano opposti rispetto alle sue idee e ad i suoi piani. 

La paura di aver deciso di avventurarsi fin lì solo per un sogno la tormentava, ma la speranza di trovare la verità la spingeva a continuare.

Luk, il fratello, è un ragazzo solare e volenteroso, Dèfal, il nonno, un uomo dotato di saggezza e determinazione. Compaiono poi altri personaggi, come Thomas, il padre dei ragazzi, o Dolonis, un ragazzo misterioso che avrà un ruolo rilevante da un certo punto in poi. Tutti però agiscono in maniera troppo repentina, tutti risultano poco naturali nell’accettare i misteri che li circondano e nell’agire di conseguenza. Isabel parte per un viaggio pericoloso e folle SOLO per aver avuto un sogno e lo fa immediatamente, mentre il padre, che cerca di fermarla, viene fatto passare come un personaggio strano per questa sua opposizione! Insomma, ho trovato poco realismo in ciò che è accaduto, ho trovato situazioni talvolta surreali e poco naturali e soprattutto azioni troppo frettolose. C’è anche una piccolissima parte romantica sia per Isabel che per Luk, ma il loro innamoramento con i partner coinvolti è talmente veloce da risultare poco credibile, tanto da percepisce un vuoto nel passaggio dalla conoscenza all’innamoramento.

Personalmente non sono riuscita a empatizzare con i personaggi e, in generale, trovo troppa lentezza nei fantasy che si concentrano per lunghe parti su un solo personaggio e sul suo percorso, come nel caso di Isabel, per una prima parte. Avrei preferito una maggior attenzione alle dinamiche tra i personaggi, maggior spazio alle loro interazioni e un approfondimento delle ragioni dietro le loro azioni. In ogni caso, la storia ha del potenziale e riesce a stupire nel finale (anche se verso la fine avevo capito!).

La scrittura e lo stile di George C. Davies risultano acerbi e hanno bisogno di trovare un equilibrio. Ho trovato in alcuni punti un tono troppo solenne, risultatomi innaturale e poco adatto alla storia creata, ho trovato che anche i dialoghi fossero un po’ forzati e poco naturali. Non sono riuscita ad apprezzare del tutto questo tipo di scrittura, ma queste “ingenuità” sono comprensibili per un autore che è agli esordi. Una scrittura che riesce a fare un discreto lavoro, senza scivolare in problemi troppo rilevanti, pur lasciando spazio ad un buon margine di miglioramento.

In base a come è stata scritta questa storia l’idea è che l’autore possa rendere meglio nei racconti e infatti si è espresso anche in questo campo (tre racconti nell’antologia “Storie e altre storie”).

Si sente l’interesse dell’autore per la materia trattata, ma molti degli aspetti menzionati mi hanno reso difficoltosa la lettura, che infatti ho portato avanti per qualche mese e con poca volontà. Purtroppo tra me e questa storia non è scattata la scintilla (nonostante io ami gli epic fantasy), ma sicuramente ci sono buone premesse e si percepisce l’impegno dell’autore nel costruirla, quindi potrebbero essere necessari semplicemente pratica ed esperienza per migliorare. Una menzione alla cover e alle illustrazioni (sono tre), che danno un tocco in più alla storia e sono davvero belle.

Il fato di Lènnakos è una storia che unisce il viaggio della protagonista, una guerra e il destino di una città e dei suoi abitanti, contemplando coraggio, determinazione e vendetta.

[...] la vita è dura, un continuo susseguirsi di sfide e pericoli, ma bisogna avere la capacità e la forza di non soffermarsi a pensare a quello che abbiamo perso. Andare avanti: questo è ciò che ci rimane.


Se ti è piaciuta la recensione seguimi sul blog, su instagram e su Tiktok, mi trovi come @regina_dei_libri

Collaborazione. Ringrazio l'autore per avermi omaggiato della copia cartacea del libro.

Posta un commento

0 Commenti