Buon pomeriggio lettori e lettrici,
oggi vi parlo di una
nuova uscita high fantasy: The high
mountain court di A.K. Mulford. Primo libro di una serie che dovrebbe prevedere cinque libri (il quarto uscirà quest'anno in lingua originale). Una lettura perfetta se si cerca una storia
non troppo impegnativa ma decisamente godibile.
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 450
Trama
UN TALISMANO DIMENTICATO.
UN PRINCIPE POTENTISSIMO.
E UN MONDO CHE STA PER SPROFONDARE NEL CAOS…
Remy, diciannove anni, teme di essere l’unica strega rossa ancora viva, ed è determinata a restare tale. Ma il Re della Corte del Nord, che ha massacrato la sua famiglia e messo una taglia sulle teste delle streghe rosse, ha altri piani: vuole distruggere la sua specie una volta per tutte.
Quando i guerrieri che governano le Corti scovano il suo nascondiglio, Remy si ritrova faccia a faccia con Hale, l’affascinante – e molto determinato – Principe della Corte dell’Est. Lui ha bisogno di una strega rossa per mettere fine alla guerra con la Corte del Nord, e in cambio l’aiuterebbe a sfuggire ai nemici che la braccano.
Eppure, nonostante l’innegabile attrazione che vibra tra loro, la giovane non è certa di potersi fidare. Al tempo stesso, se vuole salvare se stessa e la sua gente e aiutare il Regno a sbarazzarsi di un tiranno sanguinario, ha altra scelta?
Così, con una guerra alle porte e i cacciatori di streghe alle calcagna, Remy accetta di partire insieme al principe alla ricerca di due potenti talismani che potrebbero aiutarli nella loro missione.
Sarà un viaggio insidioso, e non solo per i pericoli che i due giovani dovranno affrontare. Perché il destino li ha fatti incontrare solo adesso, ma le loro anime potrebbero essere indissolubilmente intrecciate da sempre.
Avvincente e pieno di romanticismo, magia e passione, il primo libro dell’attesissima saga dedicata ai Cinque Regni di Okrith è un high fantasy pieno di adrenalina, abitato da guerrieri straordinari, potenti streghe e misteriosi talismani che possono mettere a dura prova i piani del destino. .
Recensione
The high mountain court è il primo libro di una serie high
fantasy, anche definibile romantasy, se si considera l’unione di parte fantasy e parte romantica.
Remy ha diciannove anni, è una strega rossa e vive fuggendo da coloro che danno la caccia a quelli come lei. È l’unica sopravvissuta alla strage compiuta dal re della Corte dei Nord ai danni della sua famiglia e delle streghe rosse, che adesso vengono cacciate (anche se non si sa con precisione quante siano ancora in vita).
La sua vita, fatta di fughe, di nascondigli e di lavori temporanei, con la complicità di altre due streghe, è destinata a cambiare nel momento in cui viene rintracciata da un gruppo di fae. Tra i fae giunti da lei c’è anche Hale, il principe della corte dell’Est, che ha intenzione di coinvolgerla in una missione importante e pericolosa.
Remy, infatti, sembra essere la persona in grado di aiutarlo a rintracciare due talismani potenzialmente utili per sconfiggere il re della corte del Nord.
Tra diffidenza, paura e un tentativo di fuga, Remy è costretta ad accettare. Così, in un mondo diviso in Corti e in cui vivono umani, fae e streghe di vari tipi, ha inizio un viaggio di pericoli, pianificazioni, sfide, fughe, nascondigli, nuove consapevolezze, segreti, verità celate e poi rivelate, ma anche forti sentimenti.
The high mountain court è un libro che mi aveva entusiasmato
fin dalla trama, anche se ero un po’ timorosa di possibili delusioni. Per
fortuna, con questa storia, ho trovato pane per i miei denti!
The high mountain court non è una storia originalissima, per
tanti aspetti ricorda altre storie, come Sangue
e Cenere di Jennifer L. Armentrout o ACOTAR
di SJM, ma si tratta di somiglianze a volte vaghe, altre volte più precise, e
comunque spesso di topoi che sono
comuni nei fantasy dello stesso tipo, perciò non ci ho trovato nulla di strano.
Questo libro, infatti, riesce a giocare bene con questi
elementi e a costruire una storia che riesce a trovare una sua identità e
particolarità, non riducendosi ad essere identica
ad altre, ma svelando lati più interessanti e accattivanti.
Una storia che in generale si mantiene sul semplice, ma che non è superficiale: per alcuni aspetti finisce per fornire quei
dettagli che la rendono più caratteristica e apprezzabile.
Il worldbuilding non viene approfondito granché, ma le descrizioni
e le informazioni che vengono fornite sono a volte più approfondite e a volte
meno e alla fine risultano sufficienti a comprendere il mondo raccontato e a
godere del resto. C’è un mondo diviso in cinque Corti, con i rispettivi
sovrani, ci sono umani, fae e streghe di vari tipi, ognuna con una sua
particolarità e magia. Abbiamo modo di viaggiare attraverso corti e paesi, tra
fiumi, foreste e montagne, in un percorso mai pesante o lento, ma sempre capace
di farsi interessante. Non è un libro che punta sul racconto del worldbuilding,
né sulla sua complessità, ma lascia spazio alla storia e ai suoi personaggi.
La cosa positiva di questo libro è che, fin dall’inizio e man
mano che la lettura avanza, ci vengono date le informazioni e le spiegazioni di
cui abbiamo bisogno, che non sono tante. Ciò permette al
lettore di orientarsi in modo molto semplice all’interno della storia e di
godere di questa senza particolari sforzi (niente a che vedere con
costruzioni come quella della serie Blood
and Ash!).
È una storia che si fa a volte più lenta, altre volte più
veloce su alcuni passaggi, ma riesce sempre a mantenere viva l’attenzione
(almeno con me è stato così). Riesce a concentrare in poco più di quattrocento
pagine una storia che inizia e, più o meno, giunge a conclusione (alla fine
della recensione vi spiego meglio), gestendo quindi bene la narrazione, senza
risultare frettolosa o superficiale, anche quando si fa più veloce.
I personaggi sono un elemento apprezzabile di questa storia,
che racconta in terza persona dal POV della protagonista, permettendoci di
entrare in grande familiarità con la situazione che sta vivendo, ma
permettendoci anche di apprezzare i personaggi che le stanno attorno.
Remy è una ragazza piena di segreti, che fugge, si nasconde,
ma che impara ad essere forte e, poi, a non negare ciò che ha lasciato
indietro. Si percepisce il suo senso di colpa per non aver agito come poteva,
ma è un personaggio che sa anche reagire per prendere in mano il suo destino. La
protagonista porta con sé dei segreti su cui la storia ci spinge ad indagare,
lasciando indizi qua e là, e anche se fin da subito avevo intuito la verità, non
mi è pesata questa scoperta precoce. Ho trovato molto interessante la scia di
indizi e il modo in cui la storia è stata costruita intorno a questo segreto.
Alla fine viene da pensare che questo sia l’unico segreto della storia, invece si scopre che
c’è altro da scoprire: ciò è spiazzante!
Ho apprezzato molto anche il personaggio maschile, che mi ha
ricordato vagamente Hawke di Sangue e
Cenere, ma con un carattere più attenuato. Deciso nelle sue azioni,
premuroso dietro la sua facciata in parte seria e in parte provocatoria. Il
rapporto tra i due protagonisti è fin da subito di sfida e attrazione, di
diffidenza ma anche desiderio di vicinanza. Negano ciò che provano, ma in
realtà il loro legame è evidente. Ho apprezzato molto questa coppia, che mi ha
coinvolto e mi ha ricordato Poppy e Hawke.
La parte di attrazione e romanticismo è costantemente
presente, a volte più forte, a volte meno, ma, nonostante l’attenzione a questo
aspetto, la storia riesce a non perdere di vista la sua direzione e i suoi
obiettivi. La passione viene lasciata al momento giusto, permettendo al legame
di evolvere con il tempo e farsi via via più intrigante (la scena della partita
di carte probabilmente non la dimenticherete!).
È facile affezionarsi anche agli altri personaggi della
storia, che contribuiscono a creare un clima coinvolgente e simpatico, tanto da
voler conoscere qualcosa di più anche su di loro.
Una storia che non manca di momenti di tensione, suspense
e azione, soprattutto nella parte finale, che ho trovato incredibile per
colpi di scena, rivelazioni e avvenimenti. Ho adorato la storia che ne è venuta
fuori, con le idee non proprio scontate alla base, e ammetto che alcune cose
successe nella parte finale mi hanno spezzato il cuore! È il segno che
questa storia è riuscita a coinvolgermi quanto doveva.
Io mi sono goduta questa storia – che è proprio la tipologia che piace a me - e sono soddisfatta.
The high mountain court è una lettura
fatta per essere goduta nella sua semplicità e immediatezza. Una storia che è
talvolta simile ad altre, ma riesce a essere accattivante, coinvolgente e talvolta
imprevedibile. Questa storia è da leggere dall’inizio alla fine per poter
cogliere tutto ciò che ha in serbo, perciò il mio consiglio è di non farsi
scoraggiare da eventuali aspetti meno convincenti.
Le vicende di questo libro sono arrivate al loro compimento,
ma questa è una storia che, in generale, riguarda più personaggi, più luoghi e
più questioni, perciò nel secondo libro avremo un’altra protagonista (che
iniziamo a conoscere già qui, ma di cui non vi svelo l’identità) e sembra che la storia si
focalizzerà su un’altra situazione. Vedremo quanto del primo libro ci sarà nel
secondo. Non vedo l’ora che arrivi!
Gli elementi di questa
storia che potrebbero NON accontentare tutti i lettori:
-La somiglianza con altre storie;
- Il worldbuilding
semplice e non troppo approfondito;
-La parte romantica, compresente
a quella fantasy, e il concetto di anime “predestinate”;
-La velocità di alcuni passaggi.
il mio voto
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