Recensione LIUMA - IL LEONE DI PIETRA (Vol.1) di Fleur Du Mar

 Buonasera lettori e lettrici,
oggi vi parlo di
Liuma- Il leone di pietra (Vol.1) di Fleur du Mar, primo libro di una serie che si comporrà di quattro autoconclusivi. Un romanzo storico davvero affascinante. A seguire la mia opinione.

Titolo: Liuma- Il leone di pietra (Vol.1)
Autrice: Fleur Du Mar
Data di pubblicazione: 23 agosto 2022
Editore: Self Publishing
Disponibile in esclusiva su Amazon, Kindle Unlimited e cartaceo
AUTOCONCLUSIVO
Trama:

Una donna addestrata a usare il corpo per la gloria di Babilonia. Un uomo cui è stato insegnato a mortificare i propri desideri per la grandezza di Hattusa.

Malnigal e Suppiluliuma. La Superba e il Divino, uniti in un matrimonio politico in cui l’unica certezza è che la parola “amore” non esiste, perché l’amore è un lusso che non possono concedersi e che potrebbe avere delle conseguenze imprevedibili.

Il regno di Hatti, dopo anni di invasioni e lotte intestine, trova il suo campione in Suppiluliuma, un re guerriero, considerato da molti il prescelto dagli Dei. Per contrastare le mire espansionistiche del confinante popolo dei Mitanni, che minaccia il suo regno, Suppiluliuma è costretto a stringere un'alleanza con il re di Babilonia, sposandone la figlia.

Malnigal è una donna volitiva, spregiudicata e bellissima, che ha dovuto imparare a usare il proprio corpo e l’astuzia per sopravvivere in un mondo cinico e dominato dagli uomini. Sfruttata dal padre come pedina politica, per la principessa il matrimonio con questo sconosciuto re delle montagne è un insulto, ma gli Dei sono beffardi e giocano con le vite degli uomini.

Malnigal e Suppiluliuma, nonostante il disprezzo che nutrono l’uno per l’altra scopriranno che un fuoco, ben più grande dell’odio e dell’ambizione, brucia le loro anime e la fiducia potrebbe rivelarsi l’unica arma di salvezza in una corte che desidera solo la loro fine.

Il romanzo è autoconclusivo, ma è costruito affinché la storia di Suppiluliuma e del suo regno, dall’ascesa al declino, sia raccontata in quattro volumi tutti autoconclusivi. Il romanzo, pertanto, si presenta come primo volume di una saga familiare che, attraverso la vita e gli amori dei protagonisti, racconterà anche un periodo storico poco conosciuto ma fortemente legato alla storia, più nota, dei faraoni egizi.

 Curiosità: I personaggi principali presenti nel libro, a eccezione di Sargon e Kata, nati dalla fantasia dell’autrice, sono tutti storicamente esistiti. Per quanto le vicende siano rese in modo romanzato, l’autrice si è ispirata a eventi storicamente attestati, o comunque ricostruiti e ipotizzati in base allo stato attuale delle scoperte e degli studi archeologici.

Recensione

Liuma è una lettura che non ti aspetti, un viaggio in un’epoca lontanissima, uno scorcio su un mondo e su dei personaggi realmente esistiti. Questo libro mi ha incuriosito fin dalla trama, perché amo le storie che si rifanno a fatti e personaggi storici, ma non sapevo esattamente cosa avrei trovato tra queste pagine.

La storia è ambientata nel 1340 a.C. (circa) e si svolge tra Mesopotamia e Anatolia. Malnigal è una principessa babilonese, una donna testarda, orgogliosa, furba e manipolatrice, costretta ad usare il proprio corpo per fini strategici. Suppiluliuma (Liuma) è re di Hattusa (regno di Hatti), un re guerriero, prescelto dagli dei, pronto a lottare per la grandezza della sua terra, anche a costo di rinunciare ai suoi desideri.

Malnigal e Liuma si trovano ad unirsi in un matrimonio strategico, anche se si disprezzano, anche se è tutto ciò che non vorrebbero. Così le loro vite si intrecciano, i destini di una donna in terra straniera e di un uomo minacciato nella sua stessa terra finiscono per incrociarsi e cambiare tutto. I due dovranno affrontare minacce interne ed esterne, tradimenti e cospirazioni, ma dovranno anche fare i conti con ciò che risiede nel proprio cuore. Perché Liuma e Malnigal, nonostante tutto, scoprono di desiderarsi, di iniziare a provare qualcosa di intenso, di mai provato prima, ed essere dalla stessa parte potrebbe significare salvare loro stessi e chi dipende da loro.

In tutto ciò trova spazio anche la storia di Sargon e Kata: il primo è il fratellastro di Malnigal e sua guardia del corpo, il secondo è il generale delle truppe ittite. Due uomini che dovranno imparare a stare fianco a fianco, ma anche a gestire sentimenti inaspettati e proibiti.



Liuma racconta una storia di matrimoni, alleanze, piani strategici, intrighi, complotti, tradimenti, vendetta. È una storia che non punta all’azione, ma che riesce ad essere accattivante, scorrevole, dinamica e intrigante.

Alla base della storia c’è un’importante ricerca storica, necessaria per descrivere ogni minima parte di questo mondo, che ha impegnato l’autrice per alcuni anni e che risulta naturale e quindi convincente. C’è il racconto di fatti che, a grandi linee, sono realmente accaduti, così come di personaggi realmente esistiti. Poi, su tutto questo, si è lavorato di fantasia, con le dovute modifiche per adeguarsi, quando necessario, alla sensibilità contemporanea.

Il risultato è una narrazione che non ostenta mai la sua base storica, che non vuole essere una lezione di storia, ma vuole intrattenere in modo intelligente, senza mai perdere di vista ciò da cui parte.

La costruzione attenta e approfondita dei personaggi permette al lettore di conoscerli in tutta la loro essenza, nei loro lati positivi e negativi, scoprendo fragilità, debolezze, ma anche punti di forza.

Malnigal e Liuma sono due personaggi che emergono con forza, che si raccontano nel dettaglio, che svelano la loro natura al di là di ciò che sono costretti a fare o a fingere di essere.

Malnigal è sempre stata sfruttata come una pedina politica, ha sopportato ciò che non voleva, ha stretto i denti ed è andata avanti. Non è però una donna che si piega, non è disposta a farsi comandare in un mondo dove gli uomini detengono il potere, così, a sua volta, sfrutta a suo vantaggio le situazioni in cui si trova, è pronta a sedurre, ad usare il proprio fascino per piegare gli uomini al suo volere. È dura, spietata, ma in fondo conserva una fragilità e una sensibilità che permettono al lettore di essere dalla sua parte, sebbene le sue azioni siano talvolta discutibili.

Liuma è uomo che difficilmente si lascia andare ai sentimenti, perché è stato costretto a crescere in fretta, abituato fin da piccolo a non avere pietà, ad essere spietato, furbo, inflessibile. Una persona “divisa tra desiderio e ragione”. Conoscere Malnigal farà affiorare parti inedite di lui, pur non cambiando il suo carattere.

Non aveva tempo per nient’altro e, soprattutto, aveva imparato che i legami erano di fatto delle debolezze, divenivano uno strumento di ricatto nelle mani dei nemici, pertanto un buon re doveva cercare di ridurre al minimo i punti deboli.

Il rapporto tra Malnigal e Liuma muove la storia, senza però coprire il resto. I loro caratteri forti si scontrano e si provocano, ma i due non riescono davvero a fidarsi l’uno dell’altra o ad ammettere ciò che provano. I nuovi sentimenti faranno paura, li costringeranno a fare i conti con lati inediti di loro stessi, con desideri che pensavano di riuscire a controllare, ma che invece rischieranno di allontanarli dalla via che hanno sempre seguito. I due difficilmente cambieranno nel corso della storia e solo alla fine qualcosa cambierà in loro e tra loro.  

Erano fatti della stessa materia: falsi, bugiardi, opportunisti, eppure… gli sarebbe dispiaciuto morire a Issawa ed era la prima volta che temeva la morte; forse perché per la prima volta aveva un motivo per tornare.

Liuma è un libro che non romanticizza e non idealizza, ma mostra tutta la durezza di situazioni, personaggi e rapporti. Perché, in un mondo come quello raccontato, fidarsi potrebbe rivelarsi letale, perché ognuno gioca la sua partita, tutti hanno uno scopo, allora essere strategici, duri, violenti e intransigenti diventa una necessità.

I rapporti raccontati fanno emergere tutta la diffidenza che li domina e i sentimenti vengono coinvolti in un gioco di odio-amore dove c’è perfino un perverso piacere a farsi del male. Questo racconto di rapporti tormentati, di scelte difficili, di punizioni inevitabili, rende la narrazione estremamente realistica, anche a costo di lasciare il lettore in disaccordo rispetto ad alcuni comportamenti dei personaggi.

C’è la descrizione attenta di un mondo lontano e affascinante, c’è un racconto sempre incalzante e interessante, che coinvolge popoli, regni, divinità, preghiere, sacrifici, fede e scontri. Si racconta di due protagonisti appartenenti a popoli e a culture diverse, con tutto ciò che ne deriva. Malnigal è una donna che non solo deve accettare di vivere in un paese non suo, ma deve anche subire la diffidenza di chi le sta attorno e cerca di attentare alla sua vita. Un mondo talvolta difficile, dove i sentimenti lottano per emergere, dove la sensualità ha grande spazio ma, in fondo, il cuore non si arrende mai.

Personalmente ho apprezzato davvero tanto questa storia e i suoi personaggi, il modo in cui l’autrice è riuscita a costruire una storia mai scontata e sempre in grado di mantenere viva l’attenzione. La scrittura attenta, precisa e dettagliata è capace di restituire un mondo in cui il lettore non può che immergersi totalmente.

Liuma è un romanzo che non perde mai di vista la storia da cui parte, riuscendo ad essere realistico e coerente con l’epoca trattata. Una storia affascinante, che intreccia realtà e finzione per un risultato davvero notevole e soddisfacente. Consigliato! 

il mio voto

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Ringrazio l'autrice per avermi omaggiato della copia cartacea del romanzo.

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