Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo del
contemporary romance di recente uscita dal titolo The fine print. Un accordo per due di Lauren Asher. Si tratta del primo libro della
Dreamland Billionaires Series, serie che vede protagonisti i tre fratelli Kane, uno per ogni libro in cui si parlerà di una coppia diversa.
Editore: Always Publishing
Pagine: 394
Trama
Recensione
La serie Dreamland
Billionaires segue i fratelli Kane, tre ragazzi che, alla morte del nonno,
ricevono la possibilità di ereditare l’impero di famiglia, ma solo seguendo
condizioni specifiche per ognuno.
Rowan è il minore tra i fratelli Kane e viene designato dal
nonno come direttore del parco di divertimenti Dreamland, che appartiene alla
sua famiglia. Per ricevere l’eredità che gli spetta dovrà capire quali sono i
punti deboli del parco e migliorarlo. Un tempo Rowan è stato felice lì, ma poi
la realtà l’ha costretto a crescere, minando la sua sicurezza e cancellando i
suoi sogni. Ora spera di compiere nel più breve tempo possibile quello che gli
è stato chiesto, così da continuare la sua vita lontano dal parco, con un altro
ruolo lavorativo e senza perdere l’eredità desiderata.
Zahra è una dipendente del Dreamland: è una truccatrice al
salone del parco, ma ha anche idee importanti su come migliorare quel luogo che
per lei è legato a tanti bei ricordi.
Quando Zahra riceve un posto tra i progettisti del parco, non
può credere a questa opportunità. Lavorare a stretto contatto con Rowan, però,
non sarà per niente facile, perché i due si desiderano fin dal primo momento,
ma i caratteri opposti li porteranno ad una continua negazione reciproca.
Cercheranno inizialmente di negare ciò che provano, perché i
sentimenti, nelle loro condizioni, non sono contemplati, ma la continua
vicinanza li porterà a superare le divergenze per scoprire un diverso lato di
loro stessi. Alla fine, anche l’amore dovrà arrendersi alle circostanze.
The fine print è un libro che si lascia leggere ma che, per quanto riguarda me, non è riuscito a lasciare il segno. La trama risulta accattivante, ma sembra che non riesca ad andare oltre qualche bella idea.
La particolarità della storia è sicuramente il parco divertimenti di Dreamland, di cui ci vengono descritte le attrazioni e delineati altri dettagli, ma soprattutto che viene mostrato nel dietro le quinte, negli aspetti che riguardano i dipendenti e il loro lavoro. Mi aspettavo di perdermi tra le strade del parco, tra le attrazioni e le atmosfere fiabesche, respirando la magia di un luogo perfetto per i bambini e magico anche per gli adulti. Dreamland, invece, sembra passare in secondo piano, finendo per emergere qua e là e nemmeno troppo dettagliatamente, perdendo così la sua forza e la sua magia. Rimane una sua valorizzazione solo in alcune scene (es. quelle dei protagonisti che vivono il parco come dei turisti), che ho apprezzato, anche se mi hanno fatto desiderare qualcosa di più.
Il legame tra i due protagonisti parte con un’attrazione immediata (fin troppo), a cui i due cercheranno di resistere. Si instaurerà
una sorta di dinamica di odio-amore che, con il tempo, lascerà spazio ad un
rapporto più simile all’amicizia, per arrivare, poi, ad un’evoluzione più dolce e alla passione. Il loro rapporto vivrà anche di segreti che rischieranno di
minare ciò che si sta costruendo.
Molto interessante l’attenzione alla descrizione del
carattere dei due protagonisti, che viene fuori man mano che prosegue la
narrazione (la quale segue il POV alternato di entrambi).
Zahra è una ragazza gentile, disponibile, solare, sempre
pronta a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche quando tutto sembra andare
storto.
È l’esatto opposto di Rowan, che è disilluso, brusco,
burbero, schivo, che ha smesso di credere nelle cose belle ed è diventato
cinico e completamente dedito al lavoro.
Una dinamica grumpy/sunshine,
due carattere opposti ma che insieme funzionano perché riescono a compensarsi.
È interessante seguire i loro contrasti caratteriali e guardare l’evoluzione
singola e di coppia. È rilevante soprattutto quella di Rowan, che non è un
personaggio originale, ma è interessante da seguire. È un personaggio che,
nonostante segua un percorso, rimane coerente, che talvolta fa storcere il naso
per i suoi comportamenti, ma mai troppo. Interessante vedere come riesce a
riprendere in mano la sua passione e a cambiare il suo modo di vedere le cose
grazie a Zahra, che spera di tirare fuori la parte buona e libera di lui.
Rowan è come un codice segreto che muoio dalla voglia di decifrare: una Fort Knox in cui non vedo l’ora di introdurmi, fosse anche solo per scoprire che il suo cuore è una camera blindata piena di lingotti d’oro. O forse è solo la parte più ottimista di me che si chiede se Rowan sia davvero così dolce come lo dipingeva Brady.
Il carattere di Zahra mi ha spesso indotto a sorridere, così
come alcune interazioni tra i due protagonisti. Peccato, però, che anche nella descrizione
del percorso dei due la storia venga progressivamente a perdere le potenzialità
intraviste. Inoltre, il passato dei due sembra spinto verso una vena fin troppo
melodrammatica, caricando di eccessiva drammaticità gli eventi che li hanno
riguardati e che hanno influenzato il loro carattere e le loro scelte.
Ho avuto difficoltà ad apprezzare la parte iniziale del
libro, soprattutto per come è stata costruita l’attrazione – troppo immediata- e
le dinamiche tra i due protagonisti, poi c’è stato un miglioramento, anche se
da un certo punto in poi la storia va progressivamente a calare. In generale non
si tratta di una storia di grande potenza, anzi, agli occhi di qualcuno potrebbe
risultare un po’ piatta, nonostante non sia priva di avvenimenti e scene più
accattivanti.
The fine print è una storia che parte da idee buone
e da qualche particolarità, ma che non riesce a valorizzare gli elementi in
gioco e quindi fa meno di quello che potrebbe. Ho apprezzato il fatto che fossero affrontate alcune tematiche più importanti, ho apprezzato alcune scene, alcuni
elementi qua e là, alcune dinamiche e caratteristiche dei personaggi, ma in
generale ho sentito poca emozione e la lettura è andata avanti quasi per
inerzia.
The fine print poteva fare di più, ma può essere
una lettura valutabile se si cerca un leggero intrattenimento e una storia d’amore
che supera i problemi e le differenze per farsi dolce e passionale. Penso che
leggerò anche i libri sui fratelli, quando saranno pubblicati, sperando in
qualcosa di migliore.
il mio voto
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