Buongiorno lettori e lettrici,
oggi recensisco Promesse vane di Lexi Ryan, primo libro
di una dilogia fantasy appena pubblicata interamente in Italia.
Editore: Mondadori
Pagine: 312
Trama
POTREI GODERMI L'OSCURITÀ, MA NON SPRECHERÒ IL MIO TEMPO.
QUESTE ORE APPARTENGONO A SPIE E LADRI.
APPARTENGONO A ME.
Se c'è una certezza nella vita di Brie è che odia i Fae con tutta se stessa e che preferirebbe morire di fame per strada piuttosto che avere a che fare con loro. Quando però la sorella Jas viene venduta come schiava a Mordeus, il sadico re Fae di Unseelie, per ripagare un debito, non può che rivedere la sua posizione. Per riportarla a casa, infatti, è costretta a stringere un patto proprio con il sovrano delle ombre: dovrà introdursi nella corte nemica, la corte del Sole, e, una volta dentro, rubare tre oggetti magici che un tempo gli erano appartenuti.
Accedere al palazzo dorato è un'impresa tutt'altro che semplice, però, tanto che l'unica possibilità per riuscirci sembra essere spacciarsi per una delle pretendenti del principe Ronan, erede al trono. Determinata a portare a termine la sua missione senza farsi distrarre dal cuore, decide infine di accettare l'aiuto di una banda di disperati, di cui ignora però le vere intenzioni. A mano a mano che la conoscenza con il loro capo Finn si approfondisce, Brie si ritrova a combattere con se stessa per resistere al suo fascino seduttivo. In bilico tra due corti ugualmente pericolose, Brie sarà costretta a decidere di chi fidarsi e a chi offrire la propria lealtà . E quindi il proprio cuore.
Dilogia These Hollow
Vows:
1.Promesse vane
2.Destini incrociati
Recensione
Promesse Vane è un fantasy che ho divorato,
nonostante molti aspetti poco convincenti.
È un fantasy che unisce una buona dose di romance, che mette in gioco un
triangolo amoroso e che, per molti aspetti, ricorda alcuni fantasy già noti.
La storia è quella di Brie, un’umana che si trova catapultata
nel mondo dei Fae per salvare sua sorella minore, che è stata rapita.
Nonostante i pregiudizi nei confronti dei Fae, legati a esperienze personali,
viene coinvolta in un gioco di potere ambiguo e oscuro, che la costringerà a
mentire, a fingere, a costruire un’alleanza con i Seelie per riportare al re
Unseelie degli oggetti importanti e decisivi per le sorti dei Fae. Brie avrÃ
modo di vedere questo mondo sotto una nuova luce, arriverà a capire che non
tutto è come pensava e che lei stessa nasconde qualcosa che i Fae stanno
cercando. Intanto anche il suo cuore si troverà in gioco e forse sarà proprio
il cuore che determinerà la svolta più importante…
La storia passa dall’ispirarsi a Cenerentola- una Cenerentola con un bel po’ di patetismo e
vittimismo- al ricordare la serie The
selection di Kiera Cass, con una competizione per attirare l’attenzione del
principe Fae che finisce per dare alla storia una direzione a volte troppo
superficiale e frivola rispetto alle questioni che sono alla base. La somiglianza
maggiore è con ACOTAR di Sarah J. Mass per personaggi e dinamiche, anche se il
problema rimane la mescolanza di riferimenti, che finisce per creare un po’ di
caos. Come direbbe un noto chelf, Promesse
vane è un “mappazzone”, un miscuglio di idee e riferimenti, una grande quantitÃ
di elementi messi in gioco, non sempre con un criterio.
Ammetto che all’inizio ho fatto fatica ad entrare in questo
mondo, ad immaginare scenari, personaggi e situazioni, perché viene detto
troppo e troppo velocemente. Dopo un centinaio di pagine diventa più semplice
entrare nella storia e, progressivamente, emergono anche quegli elementi che
riescono a dare la spinta per continuare la lettura.
Il punto forte di questa storia, secondo me, è il modo in cui
è riuscita a intrecciare situazioni passate e presenti, giocando sul mistero,
sul non detto, sulle verità svelate solo a metà , sui segreti, sulle
affermazioni, sui personaggi e sulle situazioni ambigue.
Brie è un personaggio che non sempre spicca per intuito,
spesso troppo presa da situazioni che non rappresentano il problema principale
su cui focalizzarsi, a volte troppo impulsiva o troppo determinata a perseguire
il suo scopo, senza chiedersi troppo quale conseguenza ne potrebbe derivare.
Non è un personaggio che mi ha ispirato particolare simpatia o vicinanza, ma è
un personaggio che sono riuscita a seguire, talvolta a capire. Si pone domande,
è disposta ad agire anche se è rischioso, decisa a giocare la sua finzione
nonostante questo possa ferire coloro a cui vuole bene, ma è comunque
combattuta e capace di sentirsi in colpa.
Non sono un’amante dei triangoli amorosi, anche se in questo
primo libro il triangolo è ancora ambiguo e, nonostante l’attenzione alla parte
romantica, la storia riesce a non perdere di vista Brie e il suo piano, perciò ancora
devo capire come esprimermi in tal senso.
I due personaggi maschili, Sebastian e Finn, hanno il loro
fascino (per quanto somiglino ad altri di altre storie) e ognuno è a suo modo
ambiguo, ognuno sembra non mostrare mai tutto di sé. Anche in questo caso mi è
piaciuto il mistero intorno a questi due personaggi e al rapporto con Brie.
Il worldbulding non riceve attenzioni e ad alcuni eventi esterni alla missione della protagonista, che riguardano però il mondo raccontato, si fa solo cenno.
Promesse vane è una storia che, ad un certo punto,
riesce a intrecciare i fili della trama in modo abbastanza complesso, giocando
sul mistero, tenendo così il lettore incollato alle pagine, suscitando la
curiosità di sapere cosa si cela dietro agli avvenimenti, quindi lasciando
spazio anche a qualche colpo di scena.
È una storia che oscilla tra pro e contro, che ha diversi
problemi, che a qualcuno potrà non convincere per niente, ma che per me è stata
quantomeno accettabile. Lexi Ryan è un’autrice di romance e questa incursione
nel fantasy palesa la mancanza di esperienza, quindi avrebbe sicuramente potuto
sfruttare meglio quest’occasione. In ogni caso, è riuscita a creare una storia
che ha saputo essere imprevedibile e enigmatica, per questo è riuscita a
tenermi incollata alle pagine e a suscitarmi abbastanza curiosità per il
seguito. Vedremo come proseguirà !
il mio voto
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