Buongiorno lettori e lettrici,
oggi il blog ospita il review
party per Fable di Adrienne Young,
uno young adult ambientato in mare, fantasy solo per l'ambientazione immaginaria. È appena uscito in Italia ed è il primo libro di una
dilogia. In lingua originale esiste anche un prequel e un terzo libro su altri
personaggi. A seguire ve ne parlo.
Editore: Oscar Mondadori
Pagine: 311
Trama
Figlia del più potente trafficante dello Stretto, la giovane Fable ha conosciuto un solo luogo che possa chiamare "casa": una nave ormai colata a picco. Quattro anni prima ha visto la madre annegare durante una terribile tempesta; il giorno seguente il padre l'ha abbandonata su un'isola covo di furfanti. Per sopravvivere Fable ha dovuto imparare a badare a se stessa, senza fidarsi di nessuno e contando solo su ciò che sua madre le ha insegnato. A tenerla viva è il desiderio di lasciare l'isola, ritrovare il padre e rivendicare il proprio posto al suo fianco. Ad aiutarla nell'intento c'è West, un giovane mercante.
Fable però si accorge presto che durante la sua permanenza sull'isola i nemici del padre e i rischi connessi alla sua attività si sono moltiplicati; e, come se non bastasse, West non è chi dice di essere. Ma la ragazza non ha scelta: se vuole rimanere viva, dovrà lottare insieme a lui contro pericoli ben peggiori degli uragani che flagellano lo Stretto.
Recensione
Fable è un libro che mi ha attirato fin dalla copertina, segno che, se è vero che non bisogna giudicare un libro dalla copertina, è pur vero che questa può fare la sua parte nella scelta di una lettura. La trama, poi, prospettando una storia tra isole, mare e commerci, è stato un altro elemento che ha acceso la mia curiosità.
Fable è una giovane ragazza che ha vissuto gli ultimi quattro
anni della sua vita su un’isola, circondata da furfanti e in lotta costante per
la sopravvivenza. È stata abbandonata lì da suo padre, il più potente
trafficante dello Stretto che, dopo un tragico evento, costato la vita alla
madre di Fable, ha deciso che la ragazza non fosse fatta per quel mondo -troppo
pericoloso- e avrebbe dovuto imparare a cavarsela da sola.
Sull’isola di Javel Fable si è dovuta difendere e ha dovuto
imparare a guadagnarsi da vivere cacciando e poi rivendendo gemme nascoste in
fondo al mare, attraverso l’attività di apneista. Qui, però, ha vissuto tra
pericoli, nascondigli e paura, con il solo scopo di guadagnare abbastanza da
lasciare prima o poi l’isola e tornare dal padre per stare al suo fianco.
Costretta a lasciare l’isola prima del previsto, riesce ad
essere aiutata da West, un giovane mercante che la ospita sulla sua nave,
insieme al suo equipaggio. Fable, però, non è ben vista, così la ragazza deve
continuare a cavarsela da sola, a lottare, a dimostrare quanto vale, tutto per
arrivare da suo padre, dove potrà iniziare la sua nuova vita. Purtroppo, anche
i piani migliori possono essere messi in discussione dalle circostanze più
svariate, perciò, quello che doveva essere un viaggio breve e con compagni
temporanei, diventerà l’inizio di un’avventura più grande…
Fable è una storia ambientata
prevalentemente in mare, tra isole, navi e cittadine portuali di mercanti,
commerci, pericoli e degrado. Il worldbuilding, pur non spaziando troppo,
risulta affascinante e suggestivo, anche se talvolta alcune descrizioni non
rendono compito facile all’immaginazione. La storia è piena di riferimenti alla
navigazione e alla vita in mare, con tanti termici tecnici presi dalla nautica,
il che denota una particolare abilità dell’autrice non solo nel ricostruire
questo mondo, ma anche nel riuscire ad usare questi elementi per costruire
l’azione, per cui ogni scena è sempre complessa e particolareggiata. Termini
che tuttavia potrebbero rendere più difficile la lettura se fatta in lingua
originale.
Fable è un personaggio che ho apprezzato molto, soprattutto
per come è stato gestito. È una ragazza di circa diciotto anni che ha dovuto
imparare a cavarsela da sola, a fronteggiare i pericoli e a farsi più scaltra
degli altri, in un mondo dove vige la legge del più forte e dove niente e
nessuno è al sicuro. È una ragazza determinata, astuta, intraprendente e
volenterosa, con una maturità in linea con la sua età e la sua esperienza, che
ha conservato una giusta dose di ingenuità ma anche uno sviluppo proporzionale
al suo vissuto, equilibrio che ho apprezzato particolarmente.
Il mondo in cui vive e agisce, quello raccontato da questa
storia, è difficile, pericoloso, pieno di rischi, in cui ogni azione ha delle
conseguenze e queste potrebbero talvolta costare tutto. Non si è mai al sicuro,
bisogna sempre essere non tanto più forti ma sicuramente più scaltri,
anticipare le mosse dei possibili nemici, non fidarsi di nessuno, nemmeno delle
persone che sembrano più affidabili. Il viaggio di Fable parte da un’isola,
attraversa il mare, tocca varie tappe, si arricchisce di pericoli e sfide, di
nuove conoscenze e anche di una crescita e una nuova consapevolezza di sé.
La storia è narrata da Fable, in prima persona, ma sono anche
altri i personaggi che ci intrattengono in questa storia. West è un personaggio
con un ruolo determinante nella storia di Fable, un ragazzo che nasconde dei
segreti, da cui la protagonista si sente incuriosita e attratta, pur sapendo di
dover mantenere una certa diffidenza e distanza. Così è anche per gli altri
quattro membri del suo equipaggio, giovani che all’inizio sembrano voler
rendere a tutti i costi difficile la vita di questa sconosciuta di cui non si
fidano per niente. Anche loro hanno dei segreti, anche di loro è difficile dire
se ci si possa fidare, per lo più sembra difficile farlo. Personaggi molto
interessanti, figli di un mondo complicato e pericoloso, in cui confidarsi e
svelare ciò a cui si tiene di più non è permesso. Di ognuno si percepisce un
passato che vale la pena conoscere, ma che non viene svelato generosamente,
ognuno riesce a lasciare un segno nella storia e a costruire un gioco di
interazioni molto accattivante.
La parte fantasy della storia è relativa al mondo raccontato,
frutto dell’immaginazione dell’autrice, ma non c’è magia o creature fantastiche
ecc. Una sfumatura immaginaria forse può essere rintracciata nella capacità di
Fable di “sentire” le pietre preziose, abilità che hanno solo alcuni e che lei
ha ereditato dalla madre.
Tra Fable e un altro personaggio c’è un accenno di parte
romantica, ma che passa in secondo piano e che si sviluppa lentamente. Si
capisce l’interesse che c’è tra questi due personaggi ed è interessante vedere
come l’autrice abbia giocato sulle aspettative dei lettori per questo possibile
legame, senza mai però sviluppare tutto immediatamente, anche se i personaggi
già si conoscevano. Sicuramente incuriosisce per i possibili sviluppi futuri.
Fable mi ha catturato, tanto che ho finito
il libro in due giorni, con una continua curiosità e l’interesse costante per
ciò che stava accadendo. Una storia in cui non accadono troppi eventi, che
rimane ancora introduttiva, ma che comunque ho trovato affascinante e, grazie
al suo finale e ai collegamenti con certi eventi passati di cui si sono poste
le basi, mi ha già suscitato curiosità per il secondo e ultimo libro!
Fable ci racconta di una vita difficile,
ma del coraggio di riscatto della sua protagonista, il coraggio di una donna
che lotta e cerca di farsi valere in un mondo di uomini spietati, astuti e
senza scrupoli. Fable è una storia
di pericolo e avventura, in cui ogni personaggio si racconta lungo un confine
tra bene e male difficilmente distinguibile, in cui il mare è casa ma anche,
talvolta, nemico, e in cui le sfide sono sempre dietro l’angolo, pronte a
spronare la crescita dei personaggi, anche quando i costi sono altissimi. La
storia ha ormai messo in gioco prospettive interessanti e io spero che portino
presto il secondo libro in Italia!
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