Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di C’era una volta un cuore spezzato di
Stephanie Garber, primo libro dello spin-off della trilogia fantasy Caraval. Può essere letto autonomamente,
ma io vi consiglio di far precedere la lettura della trilogia Caraval, in modo da avere le idee più
chiare sul mondo in questione e i suoi personaggi ed evitare spoiler. La seguente recensione è senza spoiler.
Pagine: 432
Trama
Once upon a broken
heart:
Recensione
No spoiler
Evangeline è una ragazza di diciassette anni che crede
nell’amore e nel lieto fine, almeno finché non si ritrova con il cuore
spezzato. Disperata perché il suo ragazzo sta per sposare la sua sorellastra, Evangeline
deciderà di stringere un patto con un Fato, il Principe di Cuori, pur di
fermare il matrimonio.
I Fati sono creature immortali, che un tempo governavano la
terra con la propria magia, ma fare un patto con loro è pericoloso. Essi,
infatti, non sanno distinguere il bene dal male, la loro magia è prodigiosa ma capace
di malvagità.
Ogni patto richiede qualcosa in cambio e Jacks (il principe
di cuori) pretenderà da Evangeline tre baci, da dare a persone e secondo
modalità e tempi stabiliti da lui. La magia, però, ha sempre un prezzo e il
patto di Evangeline porterà a conseguenze rilevanti: gli eventi volgeranno
verso direzioni inaspettate e pericolose,
che minacceranno l’incolumità della protagonista, ma che le faranno anche
scoprire qualcosa di più sul suo ruolo negli avvenimenti in atto.
Un nuovo regno, un principe (non quello di Cuori) che deve
scegliere la sua sposa, una ragazza ambita, che agisce nel nome dell’amore e
del lieto fine, ma anche eventi pericolosi e la necessità di scappare e doversi
difendere dall’accusa di un crimine non compiuto.
C’era una volta un
cuore spezzato ci
riporta nel mondo di Caraval, un mondo affascinante, magico e fiabesco, fatto
di magia che permea ogni oggetto e ogni azione, fatto di elementi strambi, di
incantesimi, profezie, castelli e baci incantati.
La storia impiega un po’ di tempo per ingranare, a causa di
un inizio più lento ed introduttivo. In una parte inziale (poco più di cento
pagine) non ho trovato troppo interessanti gli eventi della storia, non ho riscontrato
lo stesso fascino ammaliante di Caraval e
il worldbuilding mi ha mandato un po’ in confusione.
Andando avanti, però, la storia si è fatta sempre più chiara
e interessante, merito dell’autrice che ha saputo intrecciare i fili della
trama in modo sempre più complesso e spesso imprevedibile. Gli eventi della
storia risultano avere dei collegamenti inaspettati, alcune questioni rimangono
misteriose e ciò contribuisce ad alimentare la curiosità del lettore, che vuole
andare avanti per capire cosa sta succedendo.
Una storia che si percepisce adatta ad un pubblico giovane,
ma che, grazie ai suoi intrecci e alle atmosfere suggestive, riesce a
convincere anche un lettore di fantasy più adulto. L’ambientazione, la storia e
il modo in cui viene raccontata danno l’impressione di immergersi in una fiaba affascinante
e dai significati più profondi.
I fan della serie tv Once
upon a time troveranno una storia che in alcuni aspetti ricorda quel genere,
quel fiabesco dai tratti talvolta più oscuri e più concreti, che abbandona l’incanto
della fiaba classica per bambini per assumere toni più disincantati.
Jacks, il principe di cuori, è un personaggio che abbiamo già
conosciuto nella trilogia Caraval. Non
ha una bella reputazione, è controverso, malvagio, provocatore. Lui rappresenta
l’amore non corrisposto ed è il primo ad essere maledetto da ciò che egli
stesso rappresenta. Misterioso, enigmatico, affascinante ma anche triste,
pericoloso e capace di suscitare timore, Jacks è un personaggio verso cui si
provano sentimenti contrastanti fin dalla trilogia Caraval. Un personaggio che però ha la capacità di attirare l’attenzione
di chi gli sta attorno, anche del
lettore, il tutto grazie alle sue provocazioni, al suo fascino da angelo oscuro
e tormentato e grazie agli sprazzi di umanità che si intravedono, anche se
difficilmente, dietro la sua apparenza.
Jacks era sempre di una bellezza
mozzafiato, ma era anche una bellezza tragica, come quella di un cielo dove
ogni stella è caduta.
Jacks e Evangeline hanno un rapporto complicato, ma le loro
strade finiscono per unirsi, così i due si troveranno ad avvicinarsi e ad
allontanarsi, a collaborare, ad attrarsi e a scontrarsi. La loro è una
collaborazione strana, in cui non tutto ciò che viene fatto è quello che
sembra, in cui fidarsi risulta difficile perché ognuno nasconde qualcosa,
soprattutto Jacks.
È interessante come l’autrice abbia giocato sul senso di
mistero della storia, sulle indagini, sulle verità da ricercare ma che poi, una
volta trovate, sembrano fragili e mutabili. Perché in questa storia ogni verità
verrà messa puntualmente in discussione, ogni rivelazione potrebbe rivelarsi
una menzogna e/o un depistaggio, perciò bisogna contare solo su di sé e
talvolta stare attenti perfino a dare ascolto alle proprie speranze.
Tra territori inesplorati, banchetti, segreti, inganni, scelte
e sentimenti bisognerà scoprire cosa sta accadendo, chi è il colpevole, qual è
il ruolo della protagonista in tutta questa storia. Lei, infatti, sembra essere
la chiave per qualcosa di più importante, ma capire come agire di fronte alle
circostante non è semplice in un mondo in cui il confine tra bene e male, tra
giusto e sbagliato, non è sempre chiaro e netto.
Vi consiglio di leggere la trilogia di Caraval prima di questo libro, per avere una panoramica completa
del mondo e di alcuni personaggi, anche se la storia di C’era una volta un cuore spezzato è indipendente dall’altra ed è
narrata dal POV di un personaggio che non avevamo mai conosciuto (Evangeline).
Una storia che ho apprezzato e che, con il suo finale, fa
desiderare di avere subito il seguito!
Credo che esistano molte altre
possibilità oltre al “vissero per sempre felici e contenti” o al finale
tragico. Ogni storia possiede il potenziale per infinite conclusioni.
il mio voto
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