Recensione A TOUCH OF DARKNESS di Scarlett St. Clair

Buon pomeriggio lettori e lettrici,
oggi vi parlo di A touch of darkness di Scarlett St. Clair, un fantasy dalla forte componente romantica, primo libro di una serie su Ade e Persefone. Pubblicato in Italia da Queen Edizioni.


Titolo: A touch of darkness (Ade e Persefone #1)
Autrice: Scarlett St. Clair
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2022
Editore: Queen Edizioni
Pagine: 378
Trama
Amare il dio degli inferi è proibito.

Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca.
Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese.
Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili.
Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà.
Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito.

ORDINE DI LETTURA
- A touch of darkness
- A touch of ruin
- A touch of malice
- A touch of chaos

Se vuoi leggere anche il punto di vista di Ade.

ADE SAGA
- A game of fate
- A game of retribution
- A game of gods


Recensione

A touch of darkness ci presenta un retelling della storia di Ade e Persefone, una storia che prende dalla mitologia greca, che racconta di divinità, Oltretomba, poteri e amore.

La protagonista, Persefone, è la dea della primavera, ma anziché far fiorire fiori e piante, ha sempre ottenuto di farli appassire. La madre, Demetra, l’ha tenuta isolata e nascosta dalle altre divinità e dal mondo, finché Persefone non si è trasferita a New Athens per frequentare l’università, fingendo di essere una mortale. Sempre tenuta sotto controllo dalla madre, anche se a distanza, Persefone non ha tutta la libertà che desidera, ma si accontenta di ciò che ha, soprattutto adesso che è impegnata nel suo tirocinio come giornalista.

La sua vita, però, subirà un cambiamento quando incontrerà Ade, il dio dell’Oltretomba, con cui stringerà inconsapevolmente un contratto che la legherà a lui e al suo regno. Se non rispetterà gli accordi, che prevedono che riesca a generare vita nell’Oltretomba, sarà condannata a vivere per sempre nel regno di Ade. Mentre Persefone cerca di conciliare la sua vita con il patto stretto, la conoscenza dell’Oltretomba e del suo signore si farà sempre più profonda e alla fine sboccerà anche l’amore.



A touch of darkness è una storia che sembra partire da premesse interessanti, anche se non originalissime. La storia di Ade e Persefone è spesso oggetto di interesse da parte di chi scrive retelling, così i riferimenti alle divinità e al mito.

Scarlett St. Clair scrive una storia che però sa di occasioni mancate, di aspettative disattese, di promettenti idee dallo sviluppo ingenuo e talvolta confusionario.

A touch of darkness è un fantasy strutturato come un romance, che per alcune dinamiche e per l’andamento dei fatti ricorda, in particolare, i romance new adult. La protagonista è una ragazza di ventiquattro anni che frequenta l’università, impegnata quindi tra studio, lezioni e vita sociale. Ha una migliore amica, che è anche sua coinquilina, e la vediamo alle prese con il tirocinio di giornalista presso un giornale locale. Sarà proprio per questo giornale che si troverà a scrivere di Ade, con il compito di mostrare cosa si cela davvero dietro la divinità scostante e temuta da tutti.

Il problema di questo libro è innanzitutto la sua protagonista, la classica brava ragazza che fin dall’inizio si presenta poco matura per molti atteggiamenti, ingenua in alcune sue azioni, il più delle volte contraddittoria. Quando conosce Ade è combattuta, sa che deve stargli lontano, è respinta dal carattere duro di lui, si convince di odiarlo per questo e per le sue azioni, eppure, appena gli è vicino, non può fare a meno di volere molto di più da lui, un’intimità che lei, da ragazza ingenua e innocente qual è, non ha mai avuto con nessuno. Una protagonista spesso insopportabile nel suo essere ingenua e contraddittoria, nel suo respingere Ade ma allo stesso tempo desiderare di stare con lui. Il suo non è neanche tanto un percorso di crescita, perché solo alla fine riconoscerà di dover rispondere in modo diverso a ciò che la circonda, ma il cambiamento sarà più apparente che reale.

Poi c’è Ade, che a mio avviso, per quanto stereotipato, è il personaggio più interessante della storia, almeno da come emerge in questo libro. Ade è famoso per il gioco d’azzardo, per i patti che stringe con i mortali che si rivolgono a lui, accordi che il più delle volte finiscono per essere irrealizzabili per i mortali. Ade non ha quindi una buona reputazione, in più è freddo, duro, arrogante, tenebroso e provocatore. Si percepisce però che c’è qualcosa di più profondo in lui, un desiderio di amore –anche se lo nega- e un istinto protettivo che emerge nei confronti di chi gli sta a cuore, anche Persefone.

Il rapporto tra i due è proibito, fatto di odio-amore, fatto di scontri e avvicinamenti, di contrasti e soprattutto di tensione sessuale. Per la maggior parte del tempo si scontrano e si provocano, finiscono per instaurare un legame più di passione che d’amore. Il sentimento, infatti, non verrà riconosciuto facilmente, perché ci sono cose che dividono i due, a partire dal loro carattere e dal loro stile di vita.  L’attrazione e il desiderio reciproco sono gli elementi principali del loro legame, che dà vita a scene molto spinte, ma per me questo è stato anche un punto di debolezza del libro. La coppia Ade-Persefone e la loro storia sembrano girare troppo e solo attorno all’attrazione fisica e, per gusto personale, non ho apprezzato molto le scene spicy, che ho trovato di quel tipico gusto trash che finisce per banalizzare il rapporto. In più ho trovato poca coerenza nel loro odio-amore e in quegli atteggiamenti che li hanno spinti – troppo facilmente- a cadere l’uno tra le braccia dell’altra.

Il worlbuilding è poco chiaro e definito: non si capiscono bene i confini tra mondo dei mortali e quello degli dei- se ci sono- né quali siano i loro rapporti o le sfere di azione. Le scene dell’Oltretomba sono quelle che mostrano più potenziale a livello di creatività e suggestione, ma potevano ricevere un’attenzione maggiore e purtroppo si perdono all’interno di una storia che finisce per concentrarsi su altro.

La storia viene narrata in terza persona dal POV di Persefone, ma anche la scrittura risulta piuttosto elementare, per quanto il libro si lasci leggere.

A touch of darkness, purtroppo, finisce per essere una storia poco matura, superficiale per alcuni aspetti, adolescenziale per molti altri. Una storia piuttosto elementare, che sembra scritta così com’è stata pensata, che necessitava di maggior attenzione, approfondimento e chiarezza, ma anche di elevarsi attraverso scelte diverse. Le ingenuità di questa storia rischiano di non rispondere alle esigenze di un pubblico abituato a storie più mature. Per fortuna ho trovato gradevoli alcuni elementi e scorrevole la lettura; purtroppo, però, l’ho trovata troppo poco matura per i miei gusti e - come dicono molti- trash

 il mio voto: 2,5

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