Buon pomeriggio lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Dimmi che mi odi di Jessica Meloni, un
autoconclusivo, spin-off de La collisione
dei cuori, che può essere letto indipendentemente.
Autoconclusivo
Tommaso Principe ha trentasette anni e la vita che ha sempre sognato: è ricco e potente, ha un lavoro importante, dei colleghi che lo rispettano e una famiglia che gli vuole bene. L’amore? Solo quello per l’editoria. Del resto, è il CEO della Prince Publishing, la casa editrice di narrativa rosa più famosa in Gran Bretagna.
Melissa Molinari sta per compiere trent’anni e dovrebbe avere la vita dei suoi sogni: un lavoro come addetta marketing, una nuova casa appena comprata con il fidanzato storico e una famiglia sempre al suo fianco. Eppure, non è felice. Nessuno sa cosa nasconde dietro ai tailleur eleganti che indossa. Nessuno sa che di notte diventa Missy Pink, scrittrice di storie d’amore con migliaia di lettori online.
Cos’hanno in comune Tommaso e Melissa? Niente. Sono solo quasi cognati.
Tommaso rappresenta tutto quello che Melissa non sopporta.
Lui è sfacciato, prepotente, sicuro di sé e senza pudore.
Lei è insicura, con qualche chilo di troppo e molto riservata.
Cosa succederebbe se il futuro perfetto di Melissa le crollasse addosso e la sua unica possibilità fosse volare in Scozia, a lavorare proprio per Tommaso?
Recensione
Tommaso Principe ha trentasette anni ed è il CEO della Prince
Publishing, casa editrice specializzata in romanzi rosa e che opera in Gran
Bretagna.
Melissa Molinari ha quasi trent’anni, un lavoro nell’ambito
del marketing e una passione per le storie d’amore, tanto che di notte scrive
le sue storie online sotto lo pseudonimo di Missy Pink.
Tommaso e Melissa sono quasi cognati – il fratello di lui
frequenta la sorella di lei- e non si sopportano, ma tutto cambierà quando si
troveranno a dividere lo stesso tetto e a lavorare insieme in Scozia. Melissa,
infatti, dopo essere stata licenziata, decide di accettare il lavoro che
Tommaso le offre nella sua casa editrice. Il suo capo, però, non è solo
affascinante, ma anche arrogante e odioso, almeno secondo lei.
Si provocheranno, si scontreranno (più lei nei confronti di
lui), ma vivranno anche un’attrazione che li porterà a scoprire dei sentimenti
che non avevano previsto.
Dimmi che mi odi è un office romance hate to love che racconta di due
personaggi già conosciuti ne La
collisione dei cuori.
La storia ci porta dall’Italia alla Scozia, al seguito di due
personaggi che, prima per motivi familiari, poi per questioni lavorative,
saranno costretti a dividere spazi e tempi, a scoprire non solo l’amore ma
anche un nuovo modo di vedere loro stessi e la vita che avevano immaginato.
La trama è semplice e racconta di situazioni e dinamiche
tipiche degli office romance, con al centro due protagonisti che vengono
raccontati sia singolarmente che come coppia, attraverso un rapporto hate to
love con basi credibili.
I lettori del primo libro apprezzeranno Tommaso, che già nel
libro precedente si è dimostrato intrigante, sicuro di sé, affascinante e molto
dolce. Tommaso è sicuramente il personaggio che mi ha colpito di più, quello
che ti aspetti che rispecchi tutte le caratteristiche del boss arrogante e
attraente degli office romance, ma che poi si rivela molto reale e concreto.
È arrivato a incredibili risultati e soddisfazioni dopo
sacrifici e rinunce, è un uomo realizzato e ricco ma che tiene i piedi per
terra, che ama la sua famiglia, per la quale farebbe di tutto, che è capace di
atti di dolcezza e generosità, che è preciso e rispettoso. Il fatto che legga
romanzi rosa e che gestisca una casa editrice che se ne occupa è un dettaglio
sfizioso che strizza l’occhio al lettore di questo libro. Lui, però, non va
dietro all’amore e alle relazioni, è troppo impegnato nel suo lavoro!
Melissa, invece, è terribilmente insicura, soprattutto a
causa dei chili di troppo. È fidanzata ma guarda più ad un futuro programmato e
ordinario che alla vera felicità che potrebbe avere. La sua relazione e il suo
lavoro non corrispondono ai suoi desideri, eppure lei accetta che la cose
vadano in quel modo. Si sa, non è facile lasciare le apparenti sicurezze per
seguire la strada di ciò che si desidera e Melissa non troverà il coraggio di
prendere in mano la propria vita, in modo diverso, finché non si troverà in
terra scozzese, con un nuovo lavoro, dopo nuove esperienze e conoscenze.
Il rapporto tra i protagonisti non parte da premesse rosee,
ci saranno “scontri”, botta e risposta taglienti e provocazioni, ma nel modo in
cui si stuzzicano non c’è durezza, si percepisce sempre una certa leggerezza e
un senso di giocosità che intriga. In effetti è Melissa quella che non sopporta
Tommaso, lui, invece, si diverte a giocare con queste sue sensazioni e vorrebbe
vederla più sciolta e ben disposta nei suoi confronti. La manifestazione più
concreta della loro attrazione e la passione arriveranno solo successivamente,
e questo dà il tempo di arrivare a conoscere i due e di far evolvere il loro
rapporto.
Leggendo questa storia si percepisce un’atmosfera di
leggerezza e buoni valori, si respira l’amore che lega i protagonisti alla loro
famiglia, ma anche l’affetto e la stima nei confronti dei colleghi.
La storia si concentra per lo più sulle dinamiche che
riguardano il luogo di lavoro e ciò che è connesso ad esso, portandoci qualche
volta in terra italiana (prevalentemente all’inizio e poi qua e là successivamente),
per il resto in terra scozzese. La Scozia viene descritta nei suoi paesaggi e
nelle sue atmosfere, con tanto di ripercussioni che questi hanno sull’animo dei
due protagonisti.
Il viaggio affrontato dai protagonisti non è solo fisico o di
scoperta dell’amore, ma anche di nuova consapevolezza di sé. È soprattutto
Melissa a dover trovare il coraggio per uscire dalle proprie insicurezze e
dalla comfort zone per trovare ciò che davvero può renderla felice.
A livello di storia raccontata mi aspettavo, in realtà, che
si giocasse sull’identità di lei come scrittrice di storie d’amore e il ruolo
di Tommaso come CEO di una casa editrice di romanzi d’amore. Invece questi
aspetti passano in secondo piano, per cui, ad esempio, spesso quasi ci si dimentica
che Melissa scrive storie d’amore, aspetto di lei che quindi sembra non essere
più importante. Mi sarebbe piaciuto vedere più di lei in questa veste e come
questo si intersecasse con il lavoro di Tommaso.
Per gusto personale ho trovato un po’ pesante, a lungo
andare, l’insicurezza di Melissa, che l’ha resa abbastanza succube, poco forte
nel rispondere agli stimoli esterni. Non è un personaggio con cui ho trovato troppa
vicinanza, per quanto non mi siano risultate indifferenti le sue insicurezze. Forse
è per questo, o per la semplicità con cui si è protratta la storia, che in
generale la coppia di questo libro mi è piaciuta ma non mi ha dato totale
innamoramento. Tommaso, però, è stato decisamente il personaggio che ho apprezzato
di più!
Come nel precedente libro, anche in questo il punto di
criticità che raggiunge il loro rapporto, avanti nella storia, mi è risultato
un po’ forzato, perché il problema che si creerà susciterà una reazione troppo
avventata per i miei gusti. Invece mi è piaciuto il finale, che è stato in
linea con l’evoluzione aspettata.
Jessica Meloni ha una scrittura che ti prende, che risulta
scorrevole, consapevole e piacevole.
Sono curiosa di leggere di Eileen e Ross, dipendenti della
Prince Publishing protagonisti del prossimo libro.
Se cercate office romance semplici, leggeri, dolci, romantici
e con un po’ di tensione allora Dimmi
che mi odi può fare al caso vostro.
«[…] Ma noi non ci dovevamo odiare? »
«Ci odiamo, ma come solo noi sappiamo fare.»
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