Recensione NON ERO PRONTA PER L'AMORE di Fion Elgee

Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di
Non ero pronta per l’amore, romance dell’autrice italiana che scrive sotto il nome di Fion Elgee. Un romanzo che mi ha stupito e che ho adorato!


Titolo: Non ero pronta per l'amore
Autrice: Fion Elgee
Data di pubblicazione: maggio 2023
Editore: Self Publishing (disponibile su Amazon)
Pagine: 429
Trama:

BerryBell Ellis è una mannequin audace e impertinente con una seria dipendenza da caffeina. Figlia di "Miss America secondo posto" e punta di diamante dell’esclusivo brand di lusso City's Angels, quando la sua vita professionale sta per avere una svolta significativa grazie ai favoritismi del capo, tutto va a rotoli. Da un giorno all'altro si ritrova emarginata e sola nell'appartamento che deve ancora finire di pagare, con una schiera di haters ad assediare i suoi canali social. E così, spinta dalla zia hippie che farnetica a proposito di una presunta eredità, si reinventa nel Vecchio Continente chiedendo asilo all’irriducibile Andrew Winters.
I due sono cresciuti insieme ma, a causa dei trascorsi con BerryBell e sua madre, i presupposti di una nuova convivenza forzata a Mulberry Hall non potrebbero essere peggiori: la ragazza arriva da Manhattan a sconvolgere la tranquillità dell'Hertfordshire alla stregua di un temporale estivo nel quadro bucolico della sua esistenza, ma per quale motivo Andrew non riesce a odiare fino in fondo quella scriteriata dai look improbabili che potrebbe disintegrargli la carriera? E perché il fatto che lei si lasci sedurre dal quinto Conte di Castleton sembra infastidirlo a tal punto?
Tra pomeriggi di 
croquet e tea party dell'alta società, parenti arcigni e pettegoli, accese schermaglie e qualche segreto di troppo, si ritroveranno a dover affrontare un passato che li ha segnati durante la giovinezza e stabilire se sarà finalmente amore o guerra aperta.


Recensione

BerryBell è una mannequin e ideatrice di contenuti, punta di diamante di un marchio che si occupa di realizzare gioielli e per cui lei posa in completi di lingerie  e piume. Cura il proprio corpo, è abituata ormai agli agi della vita newyorkese, agli eventi mondani, è attenta al modo di vestire, ha un appartamento in stile liberty da diva d’altri tempi e una cabina armadio che sembra una boutique. Con un’aria da snob altolocata, si sente superiore a chiunque e nei confronti del sesso opposto cerca solo divertimento.

«Sai come ti chiamano tutti? La perfida figlia di Satana». Mi sono sentita lusingata. Quasi.

Quando però si ritrova senza più un lavoro e con dei debiti da pagare non le resta che fuggire, nascondersi e intanto trovare una soluzione.

Si ritroverà così nella campagna inglese dell’Hertfordshire, a Mulberry Hall, la dimora storica in cui è cresciuta insieme alla madre, al suo secondo marito (proprietario della casa) e ai due figli dell’uomo.

Si troverà di fronte al padrone di casa, Andrew, il figlio di quell’uomo che per lei è stato un padre. Andrew è diventato un avvocato, un uomo serio, preciso, impostato, dal fascino d’altri tempi.

Il problema è che tra BerryBell e Andrew proprio non scorre buon sangue e il fatto che, in passato, lui avesse una cotta per lei e lei si divertisse ad umiliare lui e la sorella, non aiuta a rendere più piacevole il nuovo incontro avvenuto a distanza di anni.

Così si scontreranno, tra sfuriate, odio, battibecchi, provocazioni, compromessi, sopportazione ma anche una potente attrazione.  

BerryBell dovrà reinventarsi, svestire i panni della modella apparentemente viziata e superficiale, togliere i tacchi, la gonna e i vestiti mondani per vivere la vita della campagna inglese, senza però perdere il suo carattere. 

Qui dovrà sopportare le frecciatine e le aperte ostilità di coloro che la guardano dall’alto in basso e che pensano che lei sia lì per arricchirsi a scapito degli altri. Anche se è proprio così: la ragazza è decisa a impossessarsi dell’eredità dell’uomo che le ha fatto da padre (e che ora non c’è più) e non avrebbe immaginato, nel frattempo, di imbattersi nell’amore. 



Non ero pronta per l’amore è il primo romanzo dell’italiana Fion Elgee e il risultato è davvero notevole. Mi sono appassionata a questa storia, che ha risvegliato la mia vecchia passione per i chick-lit, apprezzandone le dinamiche tipiche del genere e tutto ciò che a queste si è aggiunto. 

BerryBell ricorda Lexi, la protagonista di La verità è che non ti odio abbastanza di Felicia Kinglsey, la storia sembra far emergere qualche affinità con Matrimonio di convenienza, sempre di Kinglsey,  e a tratti sembra di rivedere il particolarissimo arrivo di Giuditta nel Montana in Punizione Divina di Paola Chiozza.

Sia chiaro, sono somiglianze per alcuni particolari, che accomunano anche altri chick lit, e non pregiudicano l’autonomia di questa storia, che anzi riesce a giocare anche con riferimenti dell’attualità e della cultura popolare in modo a volte più sottile e altre volte più esplicito. Il risultato è intelligente e inaspettato.

Il lettore si immerge fin da subito e completamente nella vita di una protagonista che colpisce per il suo carattere e il suo stile di vita. 

Non sono una che cerca soluzioni, sono quella che crea problemi e si aspetta che qualcun altro ricomponga i pezzi nel giusto ordine, non voglio responsabilità io.

BerryBell è una donna bellissima, desiderata, con una bellezza fisica che le ha permesso di prestare la sua immagine per un brand di lusso, di posare senza veli, in generale di lavorare, vivere bene e di diventare conosciuta. Il fatto di vivere una vita in cui non si preclude nulla la rende eccentrica all’interno della campagna inglese, tra persone che hanno un modo diverso di vivere e vedere la vita.

Apparirà quindi ingenua, viziata, frivola, pretenziosa, ma non in modo negativo, solo come può essere chi è abituato a qualcosa di totalmente diverso. Lei poi, ha un rapporto difficile con la madre, che l’ha abituata alla superficialità, all’interesse personale, e nella vita ha sempre desiderato attenzioni che non le sono mai arrivate da chi doveva amarla. Ecco che dietro al suo modo di fare frivolo e alle sue ostentazioni, dietro alla sfiducia nel sentimento d’amore, si possono in realtà rintracciare delle insicurezze più profonde. Però è anche una che non ci sta ad essere vista come un arrampicatrice sociale, che vuole darsi da fare e farsi valere, dimostrando la sua buona volontà. 

La sua vita, che passa dall’essere apparentemente perfetta a disastrosa, diventa protagonista di un racconto fatto di episodi a volte esilaranti, altre volte più tranquilli, altre volte ancora più movimentati. L’attenzione del lettore è richiamata continuamente su ciò che si racconta e la curiosità sui progressi della protagonista è crescente e continua, così come l’intrattenimento.

Il suo rapporto con Andrew è uno degli elementi più accattivanti della storia, che si ammanta di un’incredibile tensione, a volte rabbiosa, altre volte di desiderio, e finisce per stuzzicare e intrigare il lettore, che non sa più se volerli vedere litigare o saltarsi addosso! I due se ne dicono di tutti i colori, si provocano, litigano, si arrabbiano, si odiano, ma in fondo si desiderano follemente e, più imparano a conoscersi, più apprezzano lati inediti reciproci che li porteranno a superare pregiudizi e vecchi sentimenti negativi. 

Andrew, poi, è un uomo affascinante anche quando risulta autoritario, pretenzioso, intransigente, moralista, pronto a redarguire e prendere in giro BerryBell. Però lei è la sua sorellastra, hanno condiviso delle esperienze, anche se quasi mai piacevoli, e questo fa la differenza. Assistere ai suoi tentativi di resistenza ma anche ai suoi occasionali gesti di premuro è un ulteriore passo verso l’apprezzamento di questa coppia.

Mi sono proprio goduta questa lettura, che ho divorato, senza riuscire a staccarmi se non con la forza. Ha saputo intrattenermi benissimo, mi ha fatto ridere, sorridere, disperare al punto giusto e mi ha regalato una tensione e un amore coinvolgenti, trascinanti e intriganti.

Un giorno sei su un attico di Manhattan a discorrere con James Franco sulle potenzialità inespresse di Zalando e quello dopo ti ritrovi a simulare i pomeriggi della regina Vittoria.

L’unico punto critico del libro, per me, è stata la non chiarezza di alcune cose raccontate. Ho dovuto rileggere più volte alcuni dialoghi e alcune parti. Questo perché nei dialoghi spesso non si capiva subito chi stesse formulando le battute e, in generale, sia nei dialoghi che nelle parti narrate spesso mi è sembrato come se mancassero nessi e passaggi che facessero capire di cosa si stesse parlando. Non mi è stata chiarissima nemmeno una parte, verso la fine, in cui si racconta di cose successe in passato e che hanno determinato importanti sviluppi. 

Al di là di questo, l’autrice ha saputo dimostrare il suo talento sia nella storia, accattivante e di grande intrattenimento, con un uso sapiente di tanti elementi, che nella scrittura, consapevole e incisiva.

Una storia che racconta il percorso di una ragazza che arriva a rivedere la propria vita, a crescere e a trovare l’amore. Una storia leggera, accattivante, esilarante, romantica e passionale, piena di tensione tra i protagonisti. Un libro che merita davvero e che, secondo me, se riuscisse ad arrivare ad un vasto pubblico, avrebbe un successo ancora più ampio, quello che merita. Consigliatissimo!

il mio voto

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Ringrazio l'autrice per avermi omaggiato della copia digitale del romanzo.

 

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