Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Better than the movies- Meglio che nei film
di Lynn Painter, una commedia romantica young
adult. Il libro può essere letto da solo, ma esistono dei contenuti extra che
si pongono successivamente ed è stato annunciato l’arrivo di un sequel (comunque il finale può essere
considerato chiuso).
(Better than the movies #1)
Data di pubblicazione: 4 luglio 2023
Pagine: 320
Better
than the movies:
1.Better than the movies- Meglio che nei film
1.5 Better than the prom (capitolo bonus- Wes POV)
1.6 The party (scena extra- Wes POV)
1.7 Wes e Liz’s college road trip (capitoli bonus)
2. Nothing like the movies (autunno 2024)
Recensione
Liz è cresciuta guardando commedie romantiche con sua madre e
questo ha condizionato la sua visione della vita e dell’amore. Lei sogna
l’amore e il lieto fine dei film, sogna di incontrare il ragazzo perfetto con
cui avere una storia all’altezza dei suoi sogni. Ama anche la musica, per cui si
diletta a creare playlist adatte ad ogni occasione, proprio come se fossero la
colonna sonora di un film.
Quando un vecchio amico di infanzia, la sua cotta storica, ritorna
in città, è pronta a inseguire il lieto fine dei suoi sogni. Per attirare la
sua attenzione e ricevere l’invito al ballo scolastico di fine anno, deve
mettere in atto un piano. È costretta a chiedere aiuto a Wes, il suo vicino di
casa, il ragazzo che conosce da quando era piccola e che si è sempre divertito
a prenderla di mira con scherzi di cattivo gusto. Attraverso il suo aiuto potrà
passare del tempo con la sua cotta e attirare la sua attenzione.
Tra Wes e Liz, però, i battibecchi durano dall’infanzia, le
provocazioni sono all’ordine del giorno, e questo non aiuta. Nonostante ciò, lavorare
insieme sembrerà fin troppo facile e li porterà perfino a guardarsi sotto una
luce diversa. Wes sembra capirla, sembra pronto ad ascoltarla, ad aiutarla, la
fa ridere come nessun altro. Alla fine, Liz sarà costretta a fare i conti con
la realtà: dovrà rivedere la sua idea di amore e avere il coraggio di lasciare
la persona che è stata per abbracciare una nuova versione di sé.
[…] non
ho fatto altro che aspettare la storia d’amore perfetta nel momento in cui sono
stata in grado di scrivere la parola “amore”.
Better than the movies è un libro chiacchieratissimo e, ad
oggi, virale, di quelli che non sai se è “tutto fumo e niente arrosto” o ha davvero
qualcosa di diverso da dire. Ammetto che la trama mi aveva incuriosito, perciò ho
deciso di leggerlo. Una scelta di cui sono contenta.
Better than the movies è uno young adult che mi ha ricordato i teen drama americani e i film per adolescenti che andavano un tempo,
ma anche alcuni libri YA che sono soliti raccontare le storie d’amore in chiave
molto leggera e divertente (es. le storie di Kody Keplinger). Nonostante sia YA,
questa storia può incontrare il gusto anche dei lettori più adulti che amano le
narrazioni del tipo descritto.
Le vicende sono raccontate dal POV di Liz, una protagonista
che sembra uscita direttamente da una commedia romantica d’altri tempi. Ama la
musica, che ascolta con le sue cuffie in tanti momenti di questa storia, ama
vestirsi con vestiti stravaganti – e ciò genera commenti molto divertenti-, ama
guardare film e perdersi in sogni ad occhi aperti.
È davvero simpatico il suo modo di raccontare e vedere la
vita e il lettore si trova spesso a sorridere e ridere per le sue reazioni. È
dolce, nerd, strana ma tenera nelle sue stranezze. Di lei si raccontano le
difficoltà di vivere dopo aver perso la madre in giovanissima età, la nostalgia
che emerge qua e là, la paura di lasciare il passato e uscire dalla comfort
zone. Il dolore del lutto, la paura di ciò che giunge alla fine e il timore di
perdere ciò che le dà sicurezza si nascondono dietro ai suoi atteggiamenti: l’incapacità
di scegliere un vestito per il ballo rappresenta una scelta fatta senza la sua
figura di riferimento, ma anche la fine di un percorso che non vuole lasciare
andare; la paura di andare al college significa lasciare la città dove ha
vissuto e dove c’è tutto ciò che la rappresenta. Questo racconto di emozioni
più profonde, che si ripercuotono in azioni precise e significative, in cui si
coglie una chiave di lettura più ampia, ha reso più profonda una storia che
apparentemente punta solo alla leggerezza e alla spensieratezza.
Poi c’è Wes, un ragazzo dolce, divertente, premuroso, che fa
il “buffone” e si diverte a provocare e prendere in giro- scherzosamente- Liz.
Secondo
mia madre, Wes era un tenerone che però giocava a fare il duro.
Non c’è il suo POV, ma questo non impedisce di apprezzare il
suo personaggio, anzi, forse è proprio l’assenza del suo POV a rendere più
stuzzicante il rapporto tra i due protagonisti, perché anche il lettore,
proprio come Liz, non sa cosa quali siano i pensieri e i sentimenti di Wes. Gli
scherzi, le provocazioni e i battibecchi sono sempre stati tentativi di
attirare l’attenzione da parte di Wes, che ha da tempo una cotta per Liz. Così ridiamo per i loro battibecchi,
sorridiamo per i momenti in cui i due scherzano e ridono insieme, ci innamoriamo
pian piano della loro sintonia, desiderando che tra loro sbocci proprio
quell’amore che in un caso è rimasto celato, nell’altro non è ancora stato
scoperto.
I riferimenti interni alle commedie romantiche più famose, le
citazioni poste ad inizio di ogni capitolo, la musica chiamata in causa come
sottofondo di tante scene sono tutti elementi che danno particolare carattere
alla storia, mettendo in luce le conoscenze e la bravura dell’autrice nel
giocare con rimandi e riferimenti per costruire la storia non solo ad un
livello più superficiale, ma anche più profondo. In gioco entrano anche i trope più famosi delle commedie
romantiche, che gli stessi protagonisti chiamano in causa nei loro discorsi.
I personaggi secondari riescono a dare altrettanta vivacità a
questa storia e altrettanto interessanti e significative sono le relazioni che
Liz intrattiene con la sua amica Jocelyn e la sua matrigna Helena (che ho
apprezzato molto nel suo rapporto con Liz).
Better than the movies racconta una storia frizzante,
divertente, dolce e romantica, che riesce a emozionare e talvolta a commuovere,
che gioca anche con il drama e l’angst. Leggerla è fare un tuffo nell’età
dell’adolescenza, quando si costruisce la propria identità attraverso errori e
tentativi, quando la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato non
è così netta, ma ogni passo – giusto o sbagliato- è necessario per capire chi
si vuole essere.
Non c’è una parte hot,
ma la verità è che questa storia non aveva bisogno di sfruttare questo
elemento: le vicende raccontate ci mostrano un rapporto che evolve
gradualmente, che scopre solo più tardi le potenzialità nascoste, che quindi
vive di un’aspettativa che da sola è sufficiente per renderlo intrigante e per
far desiderare la manifestazione dei sentimenti. I baci si fanno attendere, ma
nel momento in cui accadono… casca il mondo e anche la terra! L’effetto è di un
qualcosa che si è fatto tanto attendere tanto ma che, poi, è finalmente arrivato.
Insomma, Better than
the movies è una storia che consiglio a grandi e piccoli, che vi farà
passare delle ore spensierate, vi farà ridere e vi metterà di buon umore.
Certe
volte siamo così affezionati all’idea di ciò che pensiamo di volere che ci
perdiamo la meraviglia di quello che potremmo avere sul serio.
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