Recensione BETTER THAN THE MOVIES - Meglio che nei film di Lynn Painter

 Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Better than the movies- Meglio che nei film di Lynn Painter, una commedia romantica young adult. Il libro può essere letto da solo, ma esistono dei contenuti extra che si pongono successivamente ed è stato annunciato l’arrivo di un sequel
(comunque il finale può essere considerato chiuso).

Titolo: Better than the movies- Meglio che nei film
(Better than the movies #1)
Autrice: Lynn Painter
Data di pubblicazione: 4 luglio 2023
Editore: Salani
Pagine: 320
Genere: Commedia romantica YA
Trama
Se l'amore fosse un film, per Liz sarebbe una commedia romantica. Il suo lieto fine, però, è ancora tutto da scrivere. Sin da quando era bambina, Liz sogna un amore da film. Grazie a una passione smisurata per le commedie romantiche, nella sua testa il copione è già scritto: un giorno incontrerà il ragazzo perfetto e insieme vivranno per sempre felici e contenti. Perciò, quando la sua cotta storica torna in città, Liz non può che interpretarlo come un segno del destino: il lieto fine è in arrivo, è lui quello giusto. Il primo passo per mettere le basi del loro eterno amore è convincerlo a invitarla al ballo di fine anno. Per farlo, Liz ha bisogno di un piccolo aiuto. E anche se controvoglia, è costretta a chiederlo a Wes, il suo vicino di casa nonché nemico giurato, lo stesso che le ha infilato una rana nella casa di Barbie. Più tempo passano insieme, però, più Liz si rende conto che Wes non è più il bambino dispettoso di un tempo. Adora provocarla e sa essere una discreta spina nel fianco, ma è anche capace di farla ridere, la ascolta e sembra capirla sul serio. All'improvviso Liz è costretta a riesaminare tutto quello che credeva di sapere sull'amore. Perché nel mondo reale il gran finale non è sempre quello che ci si aspetta.

Better than the movies:

1.Better than the movies- Meglio che nei film
1.5 Better than the prom (capitolo bonus- Wes POV)
1.6 The party (scena extra- Wes POV)
1.7 Wes e Liz’s college road trip (capitoli bonus)
2. Nothing like the movies (autunno 2024)

Recensione

Liz è cresciuta guardando commedie romantiche con sua madre e questo ha condizionato la sua visione della vita e dell’amore. Lei sogna l’amore e il lieto fine dei film, sogna di incontrare il ragazzo perfetto con cui avere una storia all’altezza dei suoi sogni. Ama anche la musica, per cui si diletta a creare playlist adatte ad ogni occasione, proprio come se fossero la colonna sonora di un film.

Quando un vecchio amico di infanzia, la sua cotta storica, ritorna in città, è pronta a inseguire il lieto fine dei suoi sogni. Per attirare la sua attenzione e ricevere l’invito al ballo scolastico di fine anno, deve mettere in atto un piano. È costretta a chiedere aiuto a Wes, il suo vicino di casa, il ragazzo che conosce da quando era piccola e che si è sempre divertito a prenderla di mira con scherzi di cattivo gusto. Attraverso il suo aiuto potrà passare del tempo con la sua cotta e attirare la sua attenzione.

Tra Wes e Liz, però, i battibecchi durano dall’infanzia, le provocazioni sono all’ordine del giorno, e questo non aiuta. Nonostante ciò, lavorare insieme sembrerà fin troppo facile e li porterà perfino a guardarsi sotto una luce diversa. Wes sembra capirla, sembra pronto ad ascoltarla, ad aiutarla, la fa ridere come nessun altro. Alla fine, Liz sarà costretta a fare i conti con la realtà: dovrà rivedere la sua idea di amore e avere il coraggio di lasciare la persona che è stata per abbracciare una nuova versione di sé.

[…] non ho fatto altro che aspettare la storia d’amore perfetta nel momento in cui sono stata in grado di scrivere la parola “amore”.



Better than the movies è un libro chiacchieratissimo e, ad oggi, virale, di quelli che non sai se è “tutto fumo e niente arrosto” o ha davvero qualcosa di diverso da dire. Ammetto che la trama mi aveva incuriosito, perciò ho deciso di leggerlo. Una scelta di cui sono contenta.

Better than the movies è uno young adult che mi ha ricordato i teen drama americani e i film per adolescenti che andavano un tempo, ma anche alcuni libri YA che sono soliti raccontare le storie d’amore in chiave molto leggera e divertente (es. le storie di Kody Keplinger). Nonostante sia YA, questa storia può incontrare il gusto anche dei lettori più adulti che amano le narrazioni del tipo descritto.

Le vicende sono raccontate dal POV di Liz, una protagonista che sembra uscita direttamente da una commedia romantica d’altri tempi. Ama la musica, che ascolta con le sue cuffie in tanti momenti di questa storia, ama vestirsi con vestiti stravaganti – e ciò genera commenti molto divertenti-, ama guardare film e perdersi in sogni ad occhi aperti.

È davvero simpatico il suo modo di raccontare e vedere la vita e il lettore si trova spesso a sorridere e ridere per le sue reazioni. È dolce, nerd, strana ma tenera nelle sue stranezze. Di lei si raccontano le difficoltà di vivere dopo aver perso la madre in giovanissima età, la nostalgia che emerge qua e là, la paura di lasciare il passato e uscire dalla comfort zone. Il dolore del lutto, la paura di ciò che giunge alla fine e il timore di perdere ciò che le dà sicurezza si nascondono dietro ai suoi atteggiamenti: l’incapacità di scegliere un vestito per il ballo rappresenta una scelta fatta senza la sua figura di riferimento, ma anche la fine di un percorso che non vuole lasciare andare; la paura di andare al college significa lasciare la città dove ha vissuto e dove c’è tutto ciò che la rappresenta. Questo racconto di emozioni più profonde, che si ripercuotono in azioni precise e significative, in cui si coglie una chiave di lettura più ampia, ha reso più profonda una storia che apparentemente punta solo alla leggerezza e alla spensieratezza.

Poi c’è Wes, un ragazzo dolce, divertente, premuroso, che fa il “buffone” e si diverte a provocare e prendere in giro- scherzosamente- Liz.

Secondo mia madre, Wes era un tenerone che però giocava a fare il duro.

Non c’è il suo POV, ma questo non impedisce di apprezzare il suo personaggio, anzi, forse è proprio l’assenza del suo POV a rendere più stuzzicante il rapporto tra i due protagonisti, perché anche il lettore, proprio come Liz, non sa cosa quali siano i pensieri e i sentimenti di Wes. Gli scherzi, le provocazioni e i battibecchi sono sempre stati tentativi di attirare l’attenzione da parte di Wes, che ha da tempo una cotta per Liz.  Così ridiamo per i loro battibecchi, sorridiamo per i momenti in cui i due scherzano e ridono insieme, ci innamoriamo pian piano della loro sintonia, desiderando che tra loro sbocci proprio quell’amore che in un caso è rimasto celato, nell’altro non è ancora stato scoperto.



I riferimenti interni alle commedie romantiche più famose, le citazioni poste ad inizio di ogni capitolo, la musica chiamata in causa come sottofondo di tante scene sono tutti elementi che danno particolare carattere alla storia, mettendo in luce le conoscenze e la bravura dell’autrice nel giocare con rimandi e riferimenti per costruire la storia non solo ad un livello più superficiale, ma anche più profondo. In gioco entrano anche i trope più famosi delle commedie romantiche, che gli stessi protagonisti chiamano in causa nei loro discorsi.

I personaggi secondari riescono a dare altrettanta vivacità a questa storia e altrettanto interessanti e significative sono le relazioni che Liz intrattiene con la sua amica Jocelyn e la sua matrigna Helena (che ho apprezzato molto nel suo rapporto con Liz).

Better than the movies racconta una storia frizzante, divertente, dolce e romantica, che riesce a emozionare e talvolta a commuovere, che gioca anche con il drama e l’angst. Leggerla è fare un tuffo nell’età dell’adolescenza, quando si costruisce la propria identità attraverso errori e tentativi, quando la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato non è così netta, ma ogni passo – giusto o sbagliato- è necessario per capire chi si vuole essere.

Non c’è una parte hot, ma la verità è che questa storia non aveva bisogno di sfruttare questo elemento: le vicende raccontate ci mostrano un rapporto che evolve gradualmente, che scopre solo più tardi le potenzialità nascoste, che quindi vive di un’aspettativa che da sola è sufficiente per renderlo intrigante e per far desiderare la manifestazione dei sentimenti. I baci si fanno attendere, ma nel momento in cui accadono… casca il mondo e anche la terra! L’effetto è di un qualcosa che si è fatto tanto attendere tanto ma che, poi, è finalmente arrivato.

Insomma, Better than the movies è una storia che consiglio a grandi e piccoli, che vi farà passare delle ore spensierate, vi farà ridere e vi metterà di buon umore.

Certe volte siamo così affezionati all’idea di ciò che pensiamo di volere che ci perdiamo la meraviglia di quello che potremmo avere sul serio.



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Ringrazio la casa editrice per la copia digitale. 



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