Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo de La mesmerista- Inganni e polvere di stelle di
Sara Simoni, secondo libro della trilogia fantasy de La mesmerista. Sara Simoni è un’autrice italiana di grande talento
e lo dimostra anche in quest’ultimo romanzo. Una storia che mi ha tenuto
incollata alle pagine, un’ottima prosecuzione del primo libro. Ringrazio l'autrice per avermi permesso di partecipare al review party e di leggere in anteprima questo libro che tanto aspettavo. Ve ne parlo a
seguire.
Editore: Acheron Books
Pagine: 320
Trama
Trilogia La mesmerista:
1. La mesmerista (recensione qui)
2. La mesmerista. Inganni e polvere di
stelle
3. La mesmerista… [vi lascio scoprire il titolo alla fine del secondo libro!]
Recensione
spoiler solo nella parte segnalata e colorata in rosso
Dobbiamo dirlo subito:
La mesmerista- Inganni e polvere di stelle è un secondo libro che non cade
nella maledizione dei secondi libri. Questo perché Sara Simoni sa quello che fa
e, anche se il percorso per raggiungere un ottimo risultato non è mai privo di
fatica, duro lavoro e modifiche, lei affronta i rischi portando sempre a casa
il risultato migliore possibile. Questo libro ne è la prova.
La storia di Lena, Bas e Doria continua in un secondo libro
che sa dosare ogni elemento nell’ottica dell’effetto più alto possibile; questo
per il lettore vuol dire trovare una storia che sa prendere a tal punto da
tenere incollati alle pagine, tale da occupare i pensieri anche mentre non si è
intenti nella lettura.
Qualche accenno sulla trama (qui c’è una parte spoiler, da
saltare se non avete letto il primo libro!).
Bas, che ha scoperto di essere la calamita, una
potente arma mesmerica, è nelle mani dell’impero austroungarico, che vuole
utilizzarlo per i suoi scopi. Lena, intanto, non riesce più ad utilizzare il
suo attivatore, e quindi il suo potere, perché, legandosi a Bas, è diventato
lui la sua fonte di potere mesmerico. Il problema è che adesso si trova in
difficoltà, di nuovo legata ai criminali di Livorno, persa, desiderosa di
andare via e di liberare Bas, ma impossibilitata a farlo.
Proprio come la prima volta, a tirarla fuori da
una situazione complicata ritorna Doria, l’ispettore che l’ha ingannata e a cui
non è disposta a credere più. La disperazione, però, porta a scelte altrettanto
disperate, perciò stringerà una nuova alleanza con Doria, una collaborazione
che dovrebbe portare benefici ad entrambi, sempre se la fiducia riposta si
rivelerà corretta.
In fuga dall’impero, Lena e Doria lasceranno
Livorno per raggiungere Varese, approdando proprio nei territori occupati
dell’impero, dove c’è aria di ribellione e dove Lena spera di trovare e
liberare Bas, per poi lasciarsi tutto alle spalle.
Qui gli intrighi politici, le sommosse e le
pianificazioni portate avanti dai ribelli sembrano costituire il terreno ideale
per la missione di Lena, ma tutto ha un prezzo e capire come giocare le proprie
carte e come inserirsi in quei meccanismi non è affatto scontato.
La guerra e i pericoli non sono mai stati così vicini e tra fughe, pianificazioni, intrighi e corse di idrovolanti, si svolge una missione che intreccia questioni personali e collettive.
Fine parte spoiler
Inganni e polvere di
stelle è il libro di
mezzo di quella che si sta costituendo come una trilogia, ed è chiara la sua
intenzione di raccontare un passaggio intermedio, di portare avanti la storia
iniziata nel primo libro ponendo le premesse per l’ultimo sforzo prima della
fine.
Il modo in cui Sara Simoni decide di proseguire la storia,
che si scopre non appena si è dentro la lettura, non è prevedibile e neanche
scontato; questo è il primo fattore che arriva a richiamare fortemente
l’attenzione del lettore, che finisce per suscitare la sua curiosità rispetto
allo svolgersi della trama.
Emerge la criticità della situazione venutasi a creare dopo
il primo libro, si sentono fin da subito i pericoli che l’instabilità nasconde,
si entra così nel vivo di un sentimento che unisce la disperazione al senso di
fragilità e di precarietà. È il tempo del peso delle conseguenze delle proprie
azioni, è il momento di capire come andare avanti, come restare in piedi, ma
anche come rimediare agli errori o alle storture del caso. È il tempo del
pericolo imminente, delle scelte difficili, del coraggio, del viaggio inevitabile
lungo una strada di rischi, incertezze ma anche possibilità.
Sara Simoni ci racconta di una fuga che tiene con il fiato
sospeso, di pericoli sempre toccati e scampati, di una ricerca che muove
attraverso strade accidentate, di incontri mancati che lasciano a bocca
asciutta ma con il cuore pazzo di quell’angst
che sa permeare anche i momenti più inaspettati.
I personaggi sono in conflitto con loro stessi e con la
situazione che li circonda, davanti a scelte che dividono i loro animi e
perfino la loro moralità, in un mondo dove non si può distinguere tra buoni e
cattivi, tra bianco e nero. È un mondo di grigi in cui bisogna scegliere da che
parte stare, anche se tutte le parti sono compromesse, anche se è impossibile
capire di chi fidarsi perché tutti hanno degli interessi in gioco e sono
disposti a tutto per ottenere quello che vogliono.
Lena, la protagonista ladra, bugiarda e abile nel mesmerismo,
si mostra ora come una ragazza smarrita, perduta, fragile. La vita che ha
avuto, le azioni che ha dovuto commettere, gli scossoni che ha vissuto e il
futuro incerto che le si prospetta la pongono in una zona intermedia in cui
dover capire come agire ma anche chi essere. Perché tutto è cambiato e la vita
di prima non sembra possibile. Però, nonostante la solitudine, nonostante il
senso di fragilità e di impotenza, Lena va avanti, combatte, trova sempre il
coraggio per non mollare e raggiungere i suoi obiettivi.
Questo, però, è il libro di Bas, il protagonista maschile che
si è fatto conoscere ed amare gradualmente, con tutto il suo essere buono, introverso,
timido, talvolta impacciato. Se Bas del primo libro è lo studioso rintanato
nella sua biblioteca, a suo agio tra gli autori classici e i libri, quello di
questo libro è un Bas che ha fatto i conti con scoperte incredibili e
pericolose e che adesso deve fare i conti con le loro conseguenze. È proprio lo
scarto tra ciò che era e ciò che è adesso, tra la vecchia vita e la nuova, che
gli permette di crescere, di acquistare sicurezza, anche se lo rende più duro.
È un percorso che lo pone sotto una luce diversa. È lui che emerge in questo
libro, con la sua crescita e il suo cambiamento. Scegliere di rappresentarlo
all’interno di una situazione diversa da quella abituale, portarlo fuori dal
suo mondo delle lettere, fargli toccare la vita vera, quella più cruda,
sofferta, difficile, rappresenta il suo upgrade e la chiave di volta per
valorizzarlo e farlo arrivare al lettore con più forza.
Poi c’è Doria, un personaggio che, se prima incuriosiva,
adesso ci arriva potentemente con i suoi grigi, con il suo essere controverso e
sottilmente comunicativo. Se in passato si è reso autore di inganni e di atti discutibili,
adesso Doria sembra volerci parlare di qualcosa di diverso che lo
contraddistingue, di un lato che rimane ancora nascosto ma fa già rumore. Doria
ci parla attraverso sguardi, gesti vaghi ma significativi; in modo sottile, ma
ancora enigmatico, ci porta ad intuire quello che ha dentro, sembra parlarci di
qualcosa che non è quello che appare, anche se ancora ci sfugge.
Nella sua collaborazione con Lena verrà fuori un uomo che ci
può voler dire anche altro, ma che per questo ha bisogno di essere ascoltato.
C’è bisogno anche di fiducia, ma purtroppo, con quella, non è facile fare i
conti, soprattutto se dietro ci sono azioni ignobili e inganni. Allora, quello
che accadrà si vedrà, anche se potrebbe costare molto.
Sembrava
passata una vita dall’ultima volta che si erano incontrati. In un certo senso
era davvero così, e loro erano solo due dannati che si rivedevano all’inferno.
In ogni caso, il rapporto controverso tra Lena e Doria, la
collaborazione forzata, l’incertezza del fidarsi, la mancanza di fede di lei
nei confronti di lui e le attenzioni di lui nei confronti di lei, pure se
camuffate, accenderanno nel lettore desideri inconfessabili, coloreranno la
storia rendendola più intrigante e accattivante. Sarà difficile rimanere indifferenti
a questo odio-collaborazione che sembra celare molto più delle apparenze. Una
rappresentazione che ci permette di approfondire un legame contrastante e che
ci permette di cogliere ciò che le scelte difficili comportano.
La mesmerista è anche una storia che racconta
dell’amore, e lo fa incastrandolo alla perfezione tra misteri, intrighi e
inganni, tra misunderstanding, errori
di valutazione, fiducia tradita e fiducia ritrovata. L’amore muove i fili della
trama, determina scelte, muove azioni, provoca cambiamenti e crescita.
Lena e Bas si sono incontrati per un inganno ma si sono
scelti per davvero, finché i segreti non sono venuti fuori, finché la
situazione non è precipitata e anche il rapporto ne ha risentito. Adesso li
vedremo fare i conti con sentimenti veri ma contrastanti, per via di ciò che è
accaduto; vedremo lottare questi sentimenti contro quella fiducia tradita che
vorrebbe essere ripristinata.
Con lei
riusciva ad aprirsi come con nessun altro, era stato così anche prima. Ma
aprirsi significava esporsi, rendersi indifeso, permetterle di incidere più a
fondo le ferite che aveva già scavato nella sua anima.
Il rapporto tra Lena e Bas è combattuto, vede i due divisi
tra il desiderio di ricongiungersi e la paura di essere nuovamente ingannati e
feriti. Proveranno a resistere, proveranno a mantenere le distanze, proveranno
a tener dentro di sé dei sentimenti che, però, esigono di essere ascoltati.
Bas le
aveva permesso di sfiorare la bellezza che ancora resisteva nel mondo, perfino
dopo la guerra, perfino dopo la morte di tutti i sogni.
Disperato, pericoloso, sincero, intrigante e con un pizzico
di angst: questo è l’amore raccontato
da La mesmerista.
E adesso
erano lì, insieme, in mezzo ai cocci mescolati delle loro esistenze, che
nessuno, neanche loro, avrebbero mai potuto riaggiustare.
La scrittura di Sara Simoni è matura, decisa, consapevole e
l’autrice riesce così a padroneggiare perfettamente il suo racconto. Il modo in
cui racconta la storia ci porta direttamente a contatto con situazioni e
personaggi, ci svela gradualmente lo svolgersi degli eventi, lasciando spazio
al mistero, alla curiosità, ad un crescendo che rende impossibile staccarsi
dalla lettura.
Dietro la storia c’è un importante lavoro di studio che trova
la strada per trasformarsi in narrazione nel modo più naturale e accattivante
possibile. L’ambientazione italiana, le corse di idrovolanti, la guerra, i
dettagli dell’epoca (anni 20 del Novecento) sono tutti elementi che sono stati
studiati prima ancora di essere portati nel libro ed è proprio la cura e l’attenzione
ai dettagli a renderli accattivanti. Poi ci sono personaggi secondari e nuovi
che entrano in gioco per movimentare le vicende.
Sara Simoni tocca anche il tema della guerra, generalmente
vista come necessità e con toni gloriosi, nei libri dello stesso genere, ma che
qui viene raccontata in tutta la sua drammaticità. Il modo in cui i
protagonisti vedono e vivono la guerra, ma anche le sue conseguenze, ci
inducono ad una riflessione amara ma importante.
Con questo secondo libro l’autrice è riuscita ad ammaliarmi e
a conquistarmi fin dalle prime pagine, facendomi affezionare ancora di più ai
personaggi, accendendo il mio entusiasmo e la voglia di scoprire sempre di più.
Avrei voluto non finirlo mai e adesso vorrei già rileggerlo.
Aveva
scoperto che la strada verso casa era ancora più lunga e travagliata di quanto
avessero pensato. Troppo lunga e troppo travagliata per una singola persona. Ma
forse avrebbero potuto affrontarla insieme.
La mesmerista- Inganni
e polvere di stelle
racconta una storia avvincente, che tiene con il fiato sospeso, incollati alle
pagine, tra segreti, inganni, fughe, alleanze, tradimenti, fiducia, corse di
idrovolanti, strategie, battaglie, poteri, scelte difficili, suspense, azione,
fiducia e sentimenti. Non vedo l’ora che arrivi il terzo libro!
Se ti è piaciuta la recensione seguimi sul blog, su instagram
e su Tiktok, mi trovi come @regina_dei_libri
0 Commenti