Recensione UN'ALBA DI ONICE di Kate Golden

Buongiorno lettori e lettrici,
a novembre è arrivato in Italia Un’alba di onice, primo libro della trilogia The sacred stones di Kate Golden. Si tratta di un fantasy che unisce una buona componente romance e che gioca con elementi tipici del genere. Gli elementi per farmi innamorare di questa storia c’erano tutti, ma sarà riuscita a convincermi anche la lettura? Ve lo racconto nella mia recensione.


Titolo: Un'alba di onice (The Sacred Stones #1)
Autrice: Kate Golden
Data di pubblicazione: 21 novembre 2023
Editore: Sonzogno
Pagine: 448
Trama
Per salvare la vita del fratello, Arwen Valondale ha rinunciato a tutto: al suo villaggio nel regno di Ambra, alla madre e alla sorella, alla libertà. Ora il suo destino è nelle mani dell’uomo che ha sempre odiato, del mostro di cui le hanno insegnato ad avere paura: re Kane Ravenwood, crudele sovrano del regno di Onice. Sola e lontana da tutto ciò che conosce, Arwen è rinchiusa nelle segrete della fortezza di Shadowhold, dov’è costretta a mettere le sue rare doti di guaritrice al servizio dell’esercito nemico. Non sembra esserci speranza di fuggire dal castello, se non stringendo amicizia con un prigioniero tanto affascinante quanto subdolo, con il rischio di perdersi nel grigio ardesia dei suoi occhi. Mentre la guerra nelle terre di Evendell si fa sempre più sanguinosa e i confini tra giusto e sbagliato, vero e falso diventano sempre più sfumati, anche le convinzioni di Arwen cominciano a sgretolarsi: per salvarsi sarà costretta a fare i conti con se stessa e con i dubbi del suo cuore tormentato, tirando fuori un coraggio che non immaginava di possedere. Perché a Onice niente è come sembra, e mai come in questo caso l’amore potrebbe rivelarsi il più letale dei sentimenti.

The Sacred Stones

1.Un’alba di once
2.A promise of Peridot (aprile 2024 USA)
3.Untitled


Recensione

Un’alba di onice è il primo libro della trilogia The sacred stones, fantasy con una buona componente romance. Questo primo libro mette in tavola elementi promettenti, ma si dimostra ingenuo nel loro sviluppo, palesando un’acerba esperienza dell’autrice, che infatti fa il suo esordio proprio con questo libro. Nonostante questo, c’è del materiale per intrattenere e riservare curiosità per il futuro.

La storia è raccontata in prima persona dal punto di vista della protagonista, Arwen, una ragazza di vent’anni che vive in un villaggio del regno di Ambra, prendendosi cura dei suoi familiari e conducendo una vita molto modesta. Tutto cambia quando suo fratello, costretto ad arruolarsi per difendere il regno, rischia di essere catturato dai soldati del regno nemico di Onice per averli derubati. Nonostante un tentativo di fuga della famiglia, Arwen è costretta a sacrificarsi e a seguire quegli uomini nel loro regno, presso quel re che ha imparato a temere e odiare.

Nel palazzo del re del regno di Onice, Kane Ravenwood, sarà dapprima prigioniera, poi costretta a lavorare come guaritrice. Arwen, infatti, ha un potere particolare, che le permette di usare le sue energie per guarire le persone, ma cerca di nasconderlo e di ricorrere per lo più a metodi tradizionali.

Qui avrà modo di pensare a sé, qui imparerà a combattere e a proteggersi, venendo gradualmente a conoscenza delle sue potenzialità, ma anche delle dinamiche che governano i regni di Evendell, che nascondono più di quanto immagina.

Avrà modo di conoscere e stare a contatto anche con re Kane, affascinante, misterioso, spietato, ma che svelerà un lato più buono di sé e si prenderà cura di lei. Così si instaurerà un legame che evolverà verso direzioni inaspettate, nascondendo, però, pericolose verità.

Una nuova esperienza, nuove scoperte, una profezia, la scoperta di sé e del proprio ruolo, segreti e sentimenti inaspettati: questo riserva Un’alba di onice.



Un’alba di once è un fantasy/romantasy che riesce a concentrarsi sull’aspetto fantastico, sul percorso della protagonista e sull’evoluzione della trama, tra nuove esperienze e nuove scoperte, unendo una parte romantica che si fa sentire, ma che è abbastanza equilibrata nel complesso.

Il world-building si fa conoscere gradualmente, portandoci all’interno di una terra, Evendell, divisa in vari regni, ognuno con le sue peculiarità e alcuni dei quali in lotta tra loro (come Ambra e Onice, i regni dei due protagonisti), secondo dinamiche più complesse di cui si parla nel corso della storia, ma senza approfondire troppo. Ci sono persone comuni, ma ci sono anche streghe, fae, diverse creature fantastiche e un drago.

Arwen è una ragazza sensibile, gentile, timorosa, abbastanza ingenua, poco esperta del mondo, che acquisirà una maggiore padronanza di sé nel corso della storia. È evidente la sua ingenuità, è evidente che deve fare un percorso di conoscenza del mondo e consapevolezza di sé. Dimostrerà abbastanza determinazione, ma anche un po’ di incoscienza, arrivando a crescere ma dimostrando margini di ulteriore maturazione per il futuro.

Kane è un uomo affascinante, sicuro di sé, malizioso, apparentemente arrogante. Per Arwen, almeno per i primi tempi, sarà irritante e insopportabile e non sarà facile andare oltre ciò che le hanno raccontato su di lui e sulle sue crudeltà, ma Kane dimostrerà di essere diverso da quello che raccontano e che fa credere, di avere rispetto, di essere gentile e premuroso. Però nasconderà anche importanti segreti, che lo porteranno a non abbandonare mai quell’aria enigmatica e misteriosa che lo rende spesso imperscrutabile. Un protagonista maschile apprezzabile nel suo essere un personaggio talvolta oscuro, che compie anche azioni discutibili, rivelando altro dietro le sue azioni e convincendo con le sue premure, ma è anche un personaggio che ricorda tanti altri protagonisti maschili dei romantasy, quindi rimane nella media, senza spiccare particolarmente.

La storia d’amore tra Arwen e Kane ha interazioni intriganti e dinamiche interessanti che, anche se non si differenziano da quelle di tante altre storie già lette, riescono a rendere apprezzabile il racconto di questo amore. L’attrazione è piuttosto veloce, ma il rapporto si sviluppa gradualmente, in un enemies to lovers che si prende il tempo per arrivare al concretizzarsi del sentimento e solo alla fine lascia spazio anche ad un pizzico di spicy.



La trama lascia intendere che ci sia del non detto, che la storia nasconda più di quanto dica, ma ci vorrà del tempo per avere degli assaggi di ciò che si nasconde sotto la superficie. Ciò riesce a suscitare una certa curiosità, passando attraverso scoperte, una profezia e rivelazioni che cambieranno tutto e metteranno in crisi anche il legame tra i due protagonisti. Sicuramente un libro ancora introduttivo.

Un’alba di onice è un libro che unisce elementi visti e rivisti, lo fa in modi canonici, anch’essi già sperimentati, per questo spesso risulta prevedibile nel suo svolgersi, pur riuscendo a creare un minimo di stupore per alcune rivelazioni. Anche se i fantasy e i romantasy giocano su elementi e dinamiche che ritornano, c’era bisogno di rielaborare questi elementi a modo proprio, per farne uscire qualcosa di diverso, che sapesse distinguersi, pur partendo dalle stesse basi. Qui, invece, la storia aveva bisogno di maturare di più in fase di progettazione e costruzione, lasciando spazio ad un maggior approfondimento, sviluppando di più tutti i suoi elementi. Tante cose sono state sviluppate in modo sbrigativo e superficiale, a volte per niente ottimale, per un risultato ancora acerbo e ingenuo, spesso poco naturale.

Una prima parte riesce a convincere di più, perché introduttiva, pur evidenziando già i suoi problemi. Nel prosieguo i problemi di sviluppo diventano la debolezza di questa storia, che non riesce a fare quello che potrebbe, finendo per sembrare più un esercizio di scrittura, una versione grezza, che un romanzo fatto e finito. La parte descrittiva si salva più dei dialoghi, che ho trovato spesso forzati e banali. I protagonisti non dispiacciono, ma rimangono basici e uguali a tanti altri, per cui la loro caratterizzazione necessitava di più lavoro, così come lo sviluppo romantico.

La trama non dispiace, pur ricordando moltissime altre, quindi il libro risulta scorrevole, gradevole, si fa leggere e riesce a intrattenere, ma la semplicità e la superficialità che caratterizzano il modo in cui sono portate avanti le cose si fanno sentire e lo rendono un libro facilmente dimenticabile. È un peccato, perché gli elementi per funzionare c’erano tutti.

Una storia che ho trovato alquanto banale, che quindi ha bisogno di lavorare ancora per mettere a frutto le sue potenzialità. Senza avere troppe pretese, con standard minimi, questa storia può intrattenere, anche se a un livello basico. Visto il modo in cui sviluppa i suoi elementi, è adatta ad un pubblico giovane, mentre un pubblico adulto potrebbe non considerarla abbastanza matura o complessa.

Questo primo libro non mi ha convinto del tutto, ma è riuscito a suscitare in me la curiosità per il prosieguo, quindi non escludo di continuare quando sarà il momento.

Un’alba di onice è un fantasy canonico, ma può intrattenere grazie ad una protagonista che compie un percorso di crescita e nuove scoperte, passando attraverso pericoli, confrontandosi con creature fantastiche, conoscendo l’amore per un re oscuro e scoprendo una profezia in grado di cambiare tutto.

il mio voto
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Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato della copia cartacea del romanzo e dei gadget 

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