Recensione LADY PRIDE AND MISTER PREJUDICE di Bianca Marconero

Buonasera lettori e lettrici!
È appena uscito in Italia “Lady Pride and Mister Prejudice”, un retelling in chiave moderna di Orgoglio e Pregiudizio, scritto da una delle scrittrici di narrativa rosa più apprezzate in Italia: Bianca Marconero.
Bianca Marconero fa il suo ritorno in libreria con una storia d’amore che rilegge Orgoglio e Pregiudizio in modo brillante e originale, riuscendo a conquistare anche chi non è interessato al confronto con il famoso classico. Bianca Marconero è sempre una garanzia e io mi confermo dipendente dai suoi libri! A seguire vi parlo di questa bellissima lettura.


Titolo: Lady Pride and Mister Prejudice
Autrice: Bianca Marconero
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2024
Editore: Giunti Editore
Pagine: 555
Trama
È una verità universalmente riconosciuta che una donna realizzata sul lavoro e circondata da veri amici non abbia nessun bisogno dell'amore. O, almeno, di questo è convinta Eloisa Darcy, direttrice editoriale della prestigiosa Pemberly Press, che oramai da tempo ha chiuso con gli uomini. Tutto nella sua vita va a meraviglia, almeno finché non si profila una grana che può rovinarle la carriera: per ottenere i diritti del romanzo di culto Prime impressioni, deve trovare un editor all'altezza delle pretese dell'autore. In cerca di ispirazione, lascia Londra alla volta di Netherfield, la tenuta dove, anni prima, lei e la sua amica Chantal Bingley hanno trascorso un'estate indimenticabile. Ma anche le buone idee possono riservare pessime sorprese. Ecco, infatti, materializzarsi davanti ai suoi occhi la persona con cui da ragazzina ha avuto un furibondo, misterioso litigio. William Bennet è rimasto esattamente come lo ricordava: sbruffone, rozzo, pieno di pregiudizi. Eloisa è determinata a mantenere le distanze, e a lui la cosa non dispiace: dopotutto, quella ragazza orgogliosa e algida non l'ha mai potuta sopportare. E allora perché ogni volta che si trovano vicini scatta un'intesa così irrefrenabile? Destreggiandosi fra quattro fratelli sgangherati, una madre autrice di imbarazzanti romanzi rosa, un ex agguerrito e un'amica capace di sacrificare tutto per il vero amore (ma è quello sbagliato), Eloisa e William scopriranno che il lieto fine, forse, si trova proprio fra le pagine di Prime impressioni. Un retelling genderswap di Orgoglio e pregiudizio che sa rileggere la più grande storia d'amore di tutti i tempi con originalità, delicatezza e brio, senza però tradirne lo spirito immortale.




Recensione

Lady Pride and Mister Prejudice di Bianca Marconero è un retelling di Orgoglio e Pregiudizio ambientato ai nostri giorni e che inverte i ruoli dei suoi protagonisti (ma non solo).

Lo genderswap di questa storia opera trasformando Elizabeth Bennet in Eloisa Darcy, il Signor Darcy in William Bennet e le cinque sorelle Bennet in cinque fratelli, ripensando, però, anche i ruoli degli altri personaggi.

William Bennet ha ventisei anni, è un avvocato, ma è anche laureato in letteratura inglese. Lavora a Londra, ma l’altra parte della sua vita si svolge nel cottage di Longbourn, la casa della sua famiglia, nella campagna inglese. La sua famiglia non è agiata ed è anche piuttosto bizzarra: una madre eccentrica, autrice di discutibili romanzi rosa; un fratello maggiore amatissimo ed educato e tre fratelli minori sempre pronti a combinarne una delle loro.

Proprio durante un periodo di ferie nella campagna inglese, la strada di William si incrocerà di nuovo con quella di alcune vecchie conoscenze, appena arrivate nella tenuta di Netherfield: Gerard Bingley, sua sorella Chantal e la migliore amica di quest’ultima, Eloisa.

Eloisa Darcy, in particolare, è la direttrice editoriale della casa editrice Pemberly Press, a Londra, ed ha deciso di passare l’estate con la sua amica Chantal, nella sua tenuta, portando con sé un lavoro importante. Nulla dovrà distoglierla dal lavoro sulla traduzione inglese di Premières Impressions, il libro di un importantissimo scrittore francese, di cui sta cercando di ottenere i diritti.

Peccato che l’incontro tra William e Eloisa, che avviene a distanza di anni dall’ultimo, finisca per ribaltare tutti i piani: a causa di vecchi screzi, William ed Eloisa non si sopportano e continuano a scontrarsi. Lei è orgogliosa e algida, lui è pieno di pregiudizi nei suoi confronti.

Le circostanze, però, li porteranno a incrociarsi e a passare molto tempo insieme. Tra scontri, frecciatine e fraintendimenti i due protagonisti scopriranno che, sotto quell’odio, si nasconde un’attrazione fortissima.

I nuovi arrivati e una troupe televisiva giunta sul posto per girare un period drama porteranno parecchio scompiglio nella vita della campagna inglese e in quella della famiglia Bennet. Intanto il legame tra William e Eloisa si fa sempre più contrastante, in bilico tra un’incredibile attrazione e il desiderio di negarla a tutti i costi per far prevalere le proprie ragioni.



Che Bianca Marconero sia una professionista della scrittura e delle storie è evidente, così come è evidente che, come una regina Mida (mi permetto uno genderswap, visto che siamo in tema), riesca a trasformare in oro tutto ciò che tocca.

Questa volta si cimenta nella riscrittura di un classico della letteratura come Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, facendone una versione personale e attuale, operando in modo impeccabile, dimostrandosi perfettamente padrona del suo riferimento.

Scene, luoghi, personaggi e situazioni del grande classico vengono ripresi, ribaltati e ridefiniti in modo preciso, intelligente e originale, per un risultato davvero eccezionale. I parallelismi con Orgoglio e Pregiudizio sono continui e i fan di quest’ultimo potranno cogliere e apprezzare questa sapiente ripresa e trasformazione, ricordando ciò che è stato ma scoprendo il piacere di una storia che sa prendere una nuova forma e avviarsi verso una nuova direzione. Coloro che non sono interessati al classico di riferimento, potranno comunque godere di una lettura che sa rendersi autonoma e raccontare tanto altro.

La trama spazia dalla campagna inglese alla metropoli londinese, attraverso il lungo rapporto di odio-amore tra i due protagonisti, passando per le vicende collaterali che riguardano i membri delle loro famiglie e gli altri personaggi.

Lady Pride and Mister Prejudice racconta una storia d’amore, ma non solo. Ci si approccia alla lettura pensando di trovare un romanzo rosa come tanti altri, che segue trope molto amati (enemies to lovers, slow burn, social gap e lovers in denial), invece si arriva a scoprire una storia che sa parlare d’altro, che prende l’amore e lo inserisce in quella cornice che abbraccia la vita di tanti. Alla fine sono proprio le peripezie quotidiane, i sentimenti comuni, i piccoli problemi, le incomprensioni e le coincidenze inattese a costruire una trama che tiene incollati alle pagine e appassiona, quasi come se si stesse guardando un film o una serie tv.

C’è l’odio-amore tra William e Eloisa, c’è l’amore purissimo e apparentemente sacrificabile tra Chantal e John (fratello maggiore di William), ci sono fidanzamenti infelici, dettati da ragioni lontane dall’amore (come quello che riguarda Chantal o quello di Charlie Lucas, amico di William), c’è un ex pronto a riprendere il suo posto, c’è la madre di William, la signora Bennet, una donna eccentrica, melodrammatica e invadente, che continua a credere nell’amore, nonostante le delusioni, e che cerca di affermarsi come autrice di romanzi rosa, nonostante siano di discutibile gusto e di infelice successo. Un intreccio di personaggi, vite e vicende, nella misura in cui quelle vicende si incrociano con quella di William e Eloisa, che raccontano alternativamente attraverso il loro punto di vista.

William e Eloisa sono l’esempio più emblematico di rapporto odio-amore che sa far convivere in modo efficace sentimenti contrastanti, dall’inizio alla fine della storia. Il rapporto tra i due protagonisti sa di rancore e vecchie ferite, viene tenuto vivo dagli scontri e dalle stoccate pungenti e arriva a bruciare grazie al desiderio impellente di aversi nonostante l’odio.

«Tu hai un evidente potere su di me, ma, ogni volta che lo eserciti, mi pento di avertelo permesso e mi rammarico di non averlo saputo evitare.» […]

«Sei un po' come Ovidio, quando scrive "Ti odierò se posso; se no, ti amerò controvoglia”.»

È un volersi ma respingersi, è rabbia e passione, è fatto di piccoli gesti ma anche di amari fraintendimenti. Tra loro c’è un certo divario sociale, che pure crea qualche tensione, ma soprattutto il loro è uno scontro di caratteri che vogliono mantenersi a tutti i costi nella loro posizione.

William è pieno di pregiudizi, talvolta cinico e sarcastico, ma nasconde una tenera insicurezza e soprattutto una profonda capacità di esserci e di amare. Eloisa è una donna orgogliosa, fredda e distaccata, segnata da un lutto e da un tradimento che l’hanno portata a chiudersi in se stessa.

William e Eloisa danno ascolto solo a quello che vogliono credere e così sono loro stessi a mettersi i bastoni tra le ruote. Sono loro stessi i primi nemici del loro rapporto, ma anche gli unici a poter partire da quei sentimenti per tirare fuori ciò che si nasconde nel profondo, trovando il coraggio di mostrare le loro fragilità e confessarsi davvero.

Ce ne andiamo, ma mi resta addosso la voglia di mettere a segno un punto, uno soltanto, contro di lei. Però, la prossima volta che mi scelgo qualcuno con cui avercela a morte, devo evitare due errori. Primo: devo optare per un avversario con un cuore. Secondo: devo evitare che sia bella da lasciarmi senza fiato.

Sentimenti che si danno battaglia, emozioni, odio-amore, fragilità, intenzioni continuamente fraintese e angst sono elementi tipici delle storie di Bianca Marconero, che ha un modo tutto suo e distinguibile di giocare con questi elementi per creare scene talvolta intriganti e altre volte divertenti, che alla fine diventano persino iconiche e indimenticabili.

«Se osi baciarmi..» la voce si blocca contro il mio petto. Uno schianto di cuori, da cui scoppiano fontane di farfalle.

«Se ti bacio?» la incalzo, cosi vicino da sentirla sulle mie labbra.

«Te la faccio pagare» soffia.

«Sai cosa?» gemo. «Corro il rischio, cazzo. »

E finisco per salvarmi da questa apnea cercando l'ossigeno sulla sua bocca. La vita, a questo punto, mi concede due secondi appena. Il primo mi inchioda davanti alla certezza che potrei morire, il secondo mi rivela che siamo in due. Lo siamo dal primo istante, perché non mi respinge, non si nega, non mi blocca. Al contrario, mi accoglie e mi trasforma nell'essere umano che invidierò per il resto dei miei giorni. La sua lingua incontra la mia in un'esplosione che sembra un urlo di gioia. E smetto di chiedermi perché, dal momento che baciarla è la risposta universale. Affondo dentro di lei con un entusiasmo che stordisce. Si deve restare dove tutto è corrisposto e questo, maledizione, lo è! Questo bacio è ricambiato. È reciproco come il principio d'Archimede. Come le lacrime di chi si riconcilia. Come i patti di amicizia stretti dai bambini.

Il romanticismo raccontato dall’autrice arriva a toccarci passando per strade tortuose e complicate, ma coinvolgenti nel loro percorso. I sentimenti sono forti, irruenti ma anche dolci; c’è spazio per le scene un po’ più piccanti, ma senza raccontare mai troppo esplicitamente. Questo, forse, è l’unico caso in cui, nell’epoca dello spicy che abbandona, anche dove è di troppo, la sua presenza sarebbe stata graditissima e per nulla superflua. Nonostante ciò, l’autrice gioca bene con l’intimità prima desiderata, poi attesa e vissuta, riuscendo a raccontare nel modo giusto per intrigare e conquistare teneramente e passionalmente il lettore.

Ci tocchiamo così, delegando ai nostri baci le suppliche e alle nostre mani il tormento. E questo momento, di colpo, diventa come i libri perfetti che ha descritto lei. Ogni movimento, pausa ed esitazione concorrono a definire un'emozione stupefacente. Mi bacia, mi tocca, mi tiene tra le dita ed è davvero una fottuta cattedrale gotica, dove niente è superfluo perché tutto serve allo scopo. Il piacere finisce per annientarsi nel sublime.

Questo libro diventa un condensato di tutto ciò che Bianca è e sa fare. Perché Bianca ha le conoscenze e le competenze per creare e raccontare storie, ha la padronanza della scrittura e la consapevolezza del mondo dei libri; infine sa come racchiudere la vita, con tutte le sue emozioni, in un libro che possa dare ai lettori proprio quello che desiderano.

Ci sono, inoltre, riferimenti sottili ad altre storie dell’autrice, che diventano quasi un gioco per i fan della stessa, che possono riconoscere e ricordare le storie e i personaggi che hanno già conosciuto e amato. La signora Bennet, eccentrica ma divertentissima, finisce per incarnare l’alter ego di Bianca Marconero, che porta su carta lo spirito unico che la contraddistingue e che rende distinguibili le sue storie, giocando in chiave autoironica. È proprio la verve di Bianca che emerge da questo libro, come dagli altri suoi libri: un profondo senso dell’umorismo, un’ironia sottile e geniale, una capacità di giocare con le sue storie creando intrecci accattivanti e appassionanti, e soprattutto la capacità di emozionare, far sorridere e ridere.

Le situazioni improbabili, gli sprazzi di teatralità dei personaggi e i dialoghi brillanti rendono la storia estremamente divertente, donando quel tocco di brio che fa la differenza. L’amore, gli affetti, le gioie piccole e grandi, prima rincorse e sfiorate, poi mancate e infine raggiunte, tengono con il fiato sospeso e emozionano. Il modo in cui si riesce a raccontare questi momenti ne aumenta la rilevanza e raddoppia l’effetto sul lettore.

Io ho sempre creduto che fossimo mutevoli, instabili e sfuggenti come i sogni. Ma poi arrivi tu e io cambio idea sul cambiare idea. Ti guardo, Eloisa, e mi sembra che tu potresti essere l'unico pensiero invariabile. Tu potresti inciderti ovunque. Potresti perfino scrivere sul mio sangue qualcosa di destinato a durare per sempre.

Poi si parla di libri e del potere delle storie, arrivando a intercettare quegli argomenti che sono cari ai lettori e che riescono a incastrarsi con grande sapienza e naturalezza all’interno della narrazione.

La scrittura di Bianca Marconero è decisa, matura, attenta a cogliere e restituire nel modo più efficace tutte le sfumature della storia raccontata. È uno di quegli elementi fa la differenza tra una buona storia e una storia eccezionale.

L’abilità che emerge dallo sviluppo della trama, il modo in cui viene raccontata la storia e la scrittura che sa andare al cuore degli eventi per restituirne la loro essenza più autentica fanno in modo che le pagine scorrano senza che il lettore se ne accorga.

Una storia che appassiona, che tiene incollati alle pagine, che fa perdere il senso del tempo e dello spazio, che accende il desiderio di leggere e di non fare altro. Un’altra storia di Bianca Marconero che non avrei voluto finire mai e che rileggerei subito.

Lady Pride and Mister Prejudice è una lettura originale, romantica, divertente e coinvolgente. Assolutamente da non perdere.

Ciascun bacio è una dichiarazione di guerra e un trattato di pace. È la sintesi irrisolta di un desiderio che nega se stesso.


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Ringrazio l'autrice e la CE per la copia omaggio.




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