Buongiorno lettori e lettrici, oggi vi porto la recensione di Una conquista fuori menù, la nuova commedia romantica di Felicia Kingsley che mi ha conquistato! Tra segreti, amore e fornelli, una storia che tiene con il fiato sospeso, emoziona e diverte.
Editore: Newton Compton Editori
Trama
Recensione
Dwight Faraday è un agente dell’FBI a cui è appena stata
affidata una missione sotto copertura per incastrare i membri di una famiglia
malavitosa newyorkese. La nuova
operazione prevede di vestire i panni di uno chef e infiltrarsi nel ristorante
di cucina italiana Villa’s, nel
quartiere di Tribeca, inserendosi così negli affari della famiglia Villa,
legata alla mafia italo-americana. Proprio in queste circostanze incontrerà
Julia Villa, figlia del proprietario del ristorante, con la passione per la
cucina, determinata a farsi valere all’interno della nuova attività. Con Julia,
però, gli inizi saranno tutt’altro che rosei, così anche la missione dovrà
essere ripensata. Dwight dovrà mettere in atto una strategia volta a sedurre e
conquistare Julia, in modo da ottenere le informazioni che sta cercando.
Nessuno aveva previsto, però, il reale coinvolgimento emotivo determinato da
questo caso. Odio, provocazioni, sfide, attrazione e forti sentimenti
metteranno a rischio la missione e obbligheranno i protagonisti a fare i conti
con una situazione difficile da gestire ma impossibile da ignorare.
Una conquista fuori
menù è una commedia
romantica, hate to love, con una forced proximity, in cui lei è grumpy e lui è sunshine e in cui lei si innamora per prima ma lui perde completamente
la testa per lei.
L’ambientazione newyorkese, una famiglia italo-americana,
affari malavitosi, questioni sospette, un ristorante di cucina italiana con una
brigata improbabile, una missione sotto copertura e un amore che sfida le
insicurezze e apre gli occhi su un futuro diverso sono gli elementi di una
storia capace di coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine.
Felicia Kingsley racconta la storia d’amore tra Julia e
Dwight, ma anche la vita dei due, presi singolarmente, intrecciando il lavoro e
il privato, ciò che è personale e ciò che è familiare. Proprio la capacità
dell’autrice di andare oltre la storia d’amore e di allargare la prospettiva
rende Una conquista fuori menù il
libro perfetto per chi cerca il piacere di una bella storia, di quelle in grado
di coinvolgere ed emozionare, di raccontare il particolare e non solo
l’essenziale.
Il lavoro del protagonista maschile e ciò che ne consegue è
il pretesto per rendere la storia più dinamica e avvincente, lasciando spazio a
quell’elemento di imprevedibilità e di criticità che rende più emozionante e
intrigante seguirne lo sviluppo. La trama, quindi, non è scontata (che è il
rischio di parecchi romanzi rosa) e costituisce la ricetta perfetta per gli
amanti delle storie movimentate e coinvolgenti, in cui si alternano odio,
amore, segreti, angst e situazioni
ambigue e tutt’altro che facili da gestire.
“Detestarti
è il mio hobby preferito. Mi piace scorrere l’elenco mentale delle cose che
odio di te”.
Julia è una protagonista con la passione per la cucina,
determinata a farsi valere in famiglia e nel lavoro, ma preda di tante
insicurezze. Non concede facilmente la propria fiducia, appare dura, precisa e seria, tanto che l’odio per il protagonista maschile diventa il suo
scudo, quello da cui dovrà imparare a liberarsi per trovare il coraggio di aprirsi
alla vita che merita. La sua patologia (che non anticipo) introduce una
tematica delicata all’interno della storia, rendendola più profonda. Raccontare
come la malattia abbia condizionato la vita di Julia e la sua considerazione di
sé, oltre che la considerazione che gli altri hanno di lei, permette di
arricchire la storia di quel particolare che la rende speciale, arrivando al
cuore del lettore senza cadere nel patetismo. Leggere di questa protagonista
vuol dire sentire tutte le sue insicurezze, immedesimarsi nelle sue difficoltà,
che a volte sono più mentali che fisiche, essere partecipi delle sue
frustrazioni, del suo senso di solitudine, di inadeguatezza e di impotenza, per
via della sua malattia e per via di una famiglia troppo protettiva nei suoi
confronti, che non le permette di vivere la libertà che desidera, se non in
segreto. Leggere questa storia, quindi, diventa anche un modo per seguire il
suo percorso verso una nuova consapevolezza di sé, quel percorso volto a
prendere finalmente in mano la propria vita per vivere tutto ciò che ci si è
negati in precedenza, anche l’amore, quello sano.
Dwight è un personaggio già conosciuto in Due cuori in affitto. Un uomo affascinante, impertinente, simpatico e dal
cuore romantico. È un personaggio che regala leggerezza alla storia, grazie al
suo modo di porsi, e poi dolcezza, grazie ai suoi gesti romantici, piccoli e
grandi, nei confronti di Julia, ma anche grazie alla generosità verso gli altri
personaggi. Ama cucinare e guardare film romantici, è abile e serio nel suo
lavoro, ma si troverà in seria difficoltà con questo caso, che lo mette di
fronte al bivio tra dovere e sentimenti, tra segreti e desiderio di aprirsi
completamente.
Julia e Dwight inizieranno il loro rapporto con il piede
sbagliato, anche se sarà soprattutto Julia ad ostacolare la presenza dell’altro
e a cercare ogni pretesto per odiarlo. Per quanto riguarda la “convivenza
forzata”, i due si troveranno a dividere lo stesso ristorante, ma qui
cucineranno prima come rivali, poi in posizione subalterna e infine insieme.
Opposti per certi versi, molto simili per altri, troveranno un punto di
incontro e scopriranno di poter essere migliori proprio grazie all’altro. Il
loro legame intriga prima per i contrasti, poi per l’attrazione e i sentimenti
che cercano di emergere e infine conquista per la dolcezza che sa tirare fuori (che
però non risulta mai stucchevole). Impossibile non emozionarsi per il loro
legame, impossibile non immedesimarsi nel loro sentimento. Julia e Dwight
funzionano così bene, insieme, da poter convincere anche il lettore meno
romantico.
“[…]
Io e te siamo una guerra persa in partenza: lasceremmo solo devastazione sul
campo di battaglia e basta”, mi obbligo a dire.
“Non m’interessa combattere. Te la do vinta a tavolino”.
“Non sai cosa ti farei su quel tavolino, Julia”
“Vorrei davvero saperlo, invece”.
Una storia in cui ogni personaggio riceve la giusta attenzione e fa la sua parte per lasciare il segno, creando qualcosa di più complesso e riuscendo a dare più carattere
alla storia nel suo complesso. È interessante (anche perché fa riflettere) ed emozionante assistere all’inserimento di Dwight all’interno del ristorante e
quindi della famiglia Villa, insieme alla sua brigata fatta di persone dai
trascorsi discutibili ma che gradualmente crescono grazie al protagonista
maschile e a ciò che imparano da lui e da quella nuova esperienza. Intrigante
seguire il caso affidato al personaggio maschile e assistere alle vicende della
famiglia Villa e di coloro che si legano ad essa, nel bene e nel male. Talvolta
emerge un senso di mistero, altre volte si percepisce il pericolo dietro
l’angolo e altre volte ancora la finzione che si intreccia con la realtà tiene
con il fiato sospeso e mette il cuore e la testa in subbuglio. Leggendo questo libro non ci
si annoia mai!
È una storia in cui l’attenzione ai dettagli fa la differenza
e anche i più piccoli espedienti sono pensati per ottenere il massimo
dell’effetto. È così che i particolari di questa storia riescono a creare scene
che suscitano il riso o semplicemente il sorriso, che divertono, che
emozionano, che stringono il cuore e addolciscono l’anima. La narrazione evita
momenti morti, lascia il tempo affinché ogni cosa avvenga al momento giusto,
procedendo in un crescendo che passa attraverso momenti dolci e allo stesso
tempo sofferti, momenti divertenti e qualche colpo di scena, fino ad un finale che
chiude in bellezza (ma soprattutto emozionando). Il modo in cui va a
concludersi questa storia, rispetto alla coppia protagonista, riesce a
veicolare il messaggio di cui avevamo bisogno rispetto all’amore. Rispetto al
caso da cui tutto è partito, questa storia riesce a trovare una risoluzione
credibilissima e davvero apprezzabile.
Le ricette, i piatti, il lavoro in cucina e in sala, le sfide
culinarie, il sogno di avere un ristorante e la passione il cibo e la cucina
permeano ogni pagina di questo libro, così da essere non solo sfondo ma
protagonisti della storia. Si percepisce lo studio dietro tutto ciò che è
legato al cibo e alla cucina, ma anche dietro al racconto del lavoro di Dwight
o della patologia di Julia. Questi elementi, attentamente sviluppati, ricevono
lo spazio che meritano e si fondono tra loro in modo naturale, contribuendo
alla perfetta riuscita della storia.
Non mancano scene in cui compaiono alcuni personaggi di altri
libri dell’autrice e c’è anche qualche riferimento ad una saga fantasy molto
amata dai lettori negli ultimi anni (fae
alati vi dice qualcosa?).
Una conquista fuori
menù è una storia
che mi ha parlato e mi ha toccato nel profondo, in tutti i punti giusti, unendo
gli elementi che amo e regalandomi persino ciò che non sapevo di desiderare. Ho
sorriso, ho riso tanto, mi sono commossa, mi sono emozionata, ho provato un
vortice di emozioni diverse, dalle più tristi alle più felici, ho anche pianto
per ciò che la storia mi ha saputo trasmettere e per ciò che ha tirato fuori di
me. Questo libro ha sbloccato le mie difese e mi ha lasciato disarmata, con un
flusso incontrollabile di emozioni in uscita. Mi sono immedesimata nella
protagonista femminile e ho sentito le sue fragilità come se fossero le mie,
perché in fondo, forse, siamo tutti un po’ come Julia, trattenuti e bloccati da
qualcosa che è parte di noi e che noi stessi dobbiamo risolvere. Mi sono
affezionata al protagonista maschile, che ha sempre trovato il modo per
sostenere chi aveva accanto, dalla brigata a Julia, distinguendosi per gesti
dolcissimi, riuscendo ad esprimere la difficoltà del suo ruolo ma la sincerità
delle sue intenzioni. Mi sono sentita parte della brigata del Villa’s, che è stata descritta talvolta
in modo divertente, altre volte con serietà per le vicende affrontate. Una
storia che riesce a trovare l’equilibrio tra ironia e serietà, tra leggerezza e
profondità, raccontando come se si stesse guardando un film. Un libro che
regala più di ciò che ci si può aspettare e crea dipendenza! Staccarsi è
impossibile.
Divertente, movimentato,
dolce ed emozionante: Una conquista
fuori menù è un libro da non lasciarsi sfuggire.
Di tutte le forme di dolore, l’amore è la più spietata, perché ti costringe a essere felice per aver lasciato libero chi ami.
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