Recensione Unravel me di Tahereh Mafi + serie Shatter me

 
Titolo: Unravel me (Shatter me #2)
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2016
Editore: Rizzoli
Autrice: Tahereh Mafi
Pagine: 540
Juliette è sfuggita alla Restaurazione e al suo leader che intendeva usarla come arma. Da quando vive al Punto Omega è libera di amare Adam, ma non sarà mai libera dal proprio tocco letale, nè da Warner, che la desidera più di quanto lei credesse possibile. Tormentata dal passato e incapace di pensare al futuro, Juliette sa che dovrà compiere delle scelte difficili. Accettare il proprio potere distruttivo per metterlo al servizio della resistenza e, soprattutto, allontanare Adam pur amandolo con tutta se stessa.

Serie Shatter me:
1.   Shatter me/Schegge di me 
1.5 Destroy me (inedito Italia) 
2.   
Unravel me (recensione QUI)
2.5
 Fracture me (inedito Italia)
3.   Ignite me (recensione qui)
4. Restore me
4.5 Shadow me
5. Defy me
5.5 Reveal me
6.Imagine me
6.5 Believe me



Quest’oggi parlerò di un libro che mi ha colpita particolarmente, “Unravel me” di Tahereh Mafi.  Tahereh Mafi si è aggiudicata un posto tra le mie scrittrici preferite sin dal suo primo libro “Shatter me”, uscito in Italia con il titolo di “Schegge di me” e poi in seguito riproposto con il titolo originale.  La trilogia di Shatter me è stata per molto, troppo tempo, inserita nella lista delle serie interrotte in Italia e questo non ha fatto altro che causarmi dispiacere, non solo perché non avrei potuto leggere questi meravigliosi libri ma anche perché l’Italia non avrebbe mai conosciuto una serie così bella e importante. Per fortuna la serie è stata ripresa ed io mi sono subito preoccupata di rileggere il primo libro per non tralasciare alcun dettaglio. Nel primo libro abbiamo avuto modo di conoscere Juliette, una ragazza speciale, con un potere che la rende diversa dagli altri e che le ha causato tanta solitudine, tanto dolore ma soprattutto l’ha condannata a vivere rinchiusa lontano da tutto e da tutti. La situazione però cambia quando nella sua cella arriva un soldato, nonché suo amico d’infanzia, Adam. Un ragazzo semplice, ma speciale, buono e generoso, che ha finalmente trovato un motivo per cui lottare. Quest’incontro darà inizio ad una lunga serie di vicende che coinvolgeranno non solo i due ragazzi  ma anche l’intera umanità. In un mondo avvolto dalle tenebre, in cui l’essere umano, con i suoi errori, il suo egoismo e la sua sete di potere ha distrutto tutto, condannando la razza umana ad una vita di stenti, precarietà, sofferenza e sottomissione e dove regna la Restaurazione, un gruppo militare che governa attraverso il terrore e che vuole usare Juliette come arma, un gruppo di persone si prepara a lottare per una vita migliore. L’incontro con Adam non avverrà per caso: un ragazzo a capo di un settore della Restaurazione la sta cercando. Questo ragazzo si chiama Warner ed è il figlio del capo supremo della Restaurazione. Warner guadagna il rispetto dei suoi soldati attraverso il terrore e la dura disciplina, attraverso la paura e la morte, perché sa che solo in questo modo potrà farsi valere. Il primo impatto con Warner è sicuramente spiacevole. Warner è il cattivo della situazione, freddo e spietato, colui che tiene in un certo senso Juliette prigioniera, che la costringe a comportarsi in un determinato modo e ad assecondare la sua natura, ossia dar retta al potere di uccidere con il solo tocco. Nel frattempo però Adam ha scoperto di essere immune al suo tocco e inevitabilmente si è affezionato a Juliette, al punto da voler scappare con lei. I due incontreranno molti ostacoli ma alla fine arriveranno al Punto Omega, un rifugio di persone dotate di straordinari poteri. A questo punto inizia il racconto di Unravel me, in cui vedremo la vita dei due ragazzi all’interno del Punto Omega, presi dai loro sentimenti ma anche da mille difficoltà. Qui Juliette dovrà imparare a gestire la propria natura, ad accettare se stessa e a convivere con gli altri. Una rivelazione però la costringerà a doversi allontanare da Adam e qui inizierà per lei il periodo più difficile. La lontananza da Adam però le insegnerà ad avere più fiducia in se stessa, a non dipendere da altri e a riscoprire una parte di lei e il suo ruolo nel mondo. Il personaggio che più mi ha delusa in questo libro è Adam. Nel primo libro si era dimostrato buono, pronto al sacrificio in nome di una giusta causa e pieno d’amore. Grazie a lui Juliette si era finalmente sentita amata e aveva ritrovato la speranza. In Unravel me però Adam è provato dagli eventi passati e soprattutto dalle nuove scoperte che hanno allontanato i due ragazzi. Il nuovo Adam non riesce ad accettare il nuovo cambiamento e la lontananza da Juliette, tanto che lo stare con la ragazza diventa un’ossessione. Tutto ciò ha sminuito questo personaggio. Un personaggio che invece ho amato è Kenji. Un vero eroe all’interno del Punto Omega, colui che nonostante le mille difficoltà e il duro passato è riuscito a non perdere di vista ciò che conta davvero e soprattutto a sorridere anche in un momento difficile, a trovare speranza anche dove sembra impossibile scorgerla.

A volte penso alla colla. Nessuno si sofferma mai a chiedere alla colla come se la sta cavando. Se è stanca di tenere insieme i pezzi, se teme di cedere o se si domanda come farà a pagare le bollette la prossima settimana.
Kenji è un po’ così.
Assomiglia alla colla. Lavora dietro le quinte per tenere insieme i pezzi e io non mi sono mai soffermata a riflettere su quale sia la sua storia. Che cosa nasconda dietro le battute, le risposte taglienti e i commenti maliziosi.

Ma colui che ha portato una vera svolta alla storia è Warner. L’abbiamo odiato e adesso non possiamo che amarlo. Credo sia d’obbligo a questo punto parlare della novella che si pone tra Shatter me e Unravel me ossia “Destroy me”. Un racconto interamente dedicato a Warner, in cui viene esplorata la psicologia del personaggio, ciò che lo l’ha spinto ad agire e a comportarsi in modo crudele e soprattutto i suo desideri, le sue debolezze, le sue speranze e la sua voglia di cambiare. Leggere Destroy me è un’esperienza assolutamente unica, toccante e profonda. Posso dire di non aver mai letto di un personaggio così ben caratterizzato e così profondo. Solo leggendo Destroy me possiamo davvero apprezzare questo personaggio e capire Unravel me. In quest’ultimo avrà  un ruolo fondamentale e soprattutto instaurerà un forte legame con Juliette, la sua ossessione, il suo amore, colei che vede come sua pari. Ciò che Warner farà per Juliette ribalterà completamente la situazione. Credo che “Unravel me” sia un libro di passaggio, rappresenta  quel punto in cui la situazione è talmente critica da non lasciare spazio alla logica, alla razionalità, alla speranza. Un momento in cui si può solo cadere e poi fare in modo di rialzarsi, lentamente, come quando si impara a camminare. Ogni cosa viene messa in discussione: non esiste la normalità, esiste solo un mondo distrutto, sofferente, che rispecchia le persone che lo vivono. Un mondo di ingiustizie, disuguaglianze, solitudine, sofferenza, angoscia, tanto dolore, lacrime e tanta voglia di sopravvivere. Sopravvivere anche se la morte sembra l’unica scelta, la più semplice da prendere, anche se si è soli e senza speranza. Ma è anche un momento di cambiamento totale: il primo libro ci ha mostrato una situazione tragica ma statica, i personaggi principali ci hanno coinvolti nella loro storia mostrandoci le più diverse sfaccettature umane e il nostro grande potere, o fardello, di recare talvolta anche distruzione. Il potere che, unito all’egoismo, ha portato alla distruzione della Terra e della nostra razza. Noi stessi abbiamo il potere di distruggerci e quando utilizziamo questo potere non pensiamo alle conseguenze. Al termine del libro è come se si fosse grati della fine in quanto le varie situazioni ci hanno sopraffatto e ci hanno resi fin troppo consapevoli della realtà. Allo stesso tempo però non si può fare a meno di concludere dicendo che quello di Unravel me sia stato un viaggio unico e da dover sperimentare, alla scoperta del mondo, dell’essere umano e della forza necessaria ad andare avanti nonostante le difficoltà.
  “…riesco solo a pensare che la vita è come un’altalena rotta, un bimbo non ancora nato, una manciata di monete da lanciare in un pozzo di desideri. È fatta tutta di possibilità e potenziale, di passi giusti e sbagliati verso un futuro che non ci dà alcuna garanzia…”
 
 voto:

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