Salve lettori, dopo un mese sono finalmente riuscita a recensire Shadowhunters-Signore delle Ombre, secondo capitolo della serie The Dark Artifices, tanto atteso e tanto amato. Vi lascio con questa recensione che può solo darvi un’idea generale del libro ma per il resto dovete assolutamente leggerlo!
Titolo: Shadowhunters-Signore delle ombre (The dark artifices #2)
Data di pubblicazione: 19 settembre 2017
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 settembre 2017
Editore: Mondadori
Autrice: Cassandra Clare
Pagine: 649
Pagine: 649
Trama
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel "Volume Nero dei Morti", un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.
Serie The Dark Artifices:
1.Shadowhunters-Signora della mezzanotte (recensione qui)
2.Shadowhunters-Signore delle ombre
3.Shadowhunters-Regina dell'aria e delle tenebre
Consiglio vivamente di leggere i libri delle serie Shadowhunters in ordine di pubblicazione
2.Shadowhunters-Signore delle ombre
3.Shadowhunters-Regina dell'aria e delle tenebre
Consiglio vivamente di leggere i libri delle serie Shadowhunters in ordine di pubblicazione
Shadowhunters - Città di ossa, 2007 (City of Bones, 2007) (The mortal instruments #1)
Shadowhunters - Città di cenere, 2008 (City of Ashes, 2008) (The mortal instruments #2)
Shadowhunters - Città di vetro, 2009 (City of Glass, 2009) (The mortal instruments #3)
L'angelo, 2011 (Clockwork Angel, 2010) (The infernal devices #1)
Shadowhunters - Città degli angeli caduti (City of Fallen Angels 2011) (The mortal instruments #4)
Il principe, 2012 (Clockwork Prince, 2011) (The infernal devices #2)
Shadowhunters - Città delle anime perdute (City of Lost Souls, 2012) (The mortal instruments #5)
La principessa, 2013 (Clockwork Princess, 2013) (The infernal devices #3)
Shadowhunters - Città del fuoco celeste (City of Heavenly Fire, 2014) (The mortal instruments #6)
Le cronache di Magnus Bane (The Bane Chronicles)
Le cronache dell'Accademia Shadowhunters (Tales from the Shadowhunter Academy)
Signora della Mezzanotte, 15 marzo 2016 (Lady Midnight, 8 marzo 2016) (The dark artifices #1)
Signore delle Ombre, 19 settembre 2017 (Lord of Shadows, 23 maggio 2017) (The dark artifices #2)
Regina dell'aria e delle tenebre
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Shadowhunters - Città di cenere, 2008 (City of Ashes, 2008) (The mortal instruments #2)
Shadowhunters - Città di vetro, 2009 (City of Glass, 2009) (The mortal instruments #3)
L'angelo, 2011 (Clockwork Angel, 2010) (The infernal devices #1)
Shadowhunters - Città degli angeli caduti (City of Fallen Angels 2011) (The mortal instruments #4)
Il principe, 2012 (Clockwork Prince, 2011) (The infernal devices #2)
Shadowhunters - Città delle anime perdute (City of Lost Souls, 2012) (The mortal instruments #5)
La principessa, 2013 (Clockwork Princess, 2013) (The infernal devices #3)
Shadowhunters - Città del fuoco celeste (City of Heavenly Fire, 2014) (The mortal instruments #6)
Le cronache di Magnus Bane (The Bane Chronicles)
Le cronache dell'Accademia Shadowhunters (Tales from the Shadowhunter Academy)
Signora della Mezzanotte, 15 marzo 2016 (Lady Midnight, 8 marzo 2016) (The dark artifices #1)
Signore delle Ombre, 19 settembre 2017 (Lord of Shadows, 23 maggio 2017) (The dark artifices #2)
Regina dell'aria e delle tenebre
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RECENSIONE
Cassandra
Clare è una garanzia e questo è risaputo. Ogni anno milioni di persone nel
mondo attendono con ansia i suoi libri e questo…è risaputo! Quest’anno noi
italiani abbiamo dovuto attendere un po’ in più ma alla fine Shadowhunters-Signore
delle ombre (Lord of Shadows), secondo capitolo della serie The Dark Artifices
è arrivato anche da noi. Inutile dire che ho immediatamente acquistato il libro
anche se ho impiegato un po’ più del previsto a finirlo. Un libro bello grosso
ma che fa sempre piacere quando si tratta dei libri della Clare. Le vicende
seguono la famiglia Blackthorn, Emma
Carstairs, l’amica Cristina ma non solo. Tante saranno le figure della serie
The mortal instruments che torneranno a farci compagnia in questo capitolo. In
questo secondo libro i protagonisti dovranno far fronte alla situazione
creatasi dopo la morte dello stregone Malcom Fade e soprattutto affrontare
Annabel, la ragazza amata dallo stregone e da lui resuscitata. Intanto però a Idris e nel mondo magico stanno
accadendo strani eventi, la magia sembra in alcuni punti non funzionare e molti
ne stanno patendo le conseguenze. La risposta dovrà essere ricercata
all’interno della corte Unseelie, la quale sta progettando qualcosa di losco e
qualcosa contro cui dover combattere immediatamente. Inutile stare qui a
raccontarvi dei tanti eventi che si susseguono. Vi dirò piuttosto quelle che
sono le vicende principali che la storia ci propone. L’unico grande motivo per
cui aspettavo con ansia questo libro è la storia d’amore tra Emma e Julian (che
volete fare, li amo da impazzire), parabatai che si amano ma che non posso
stare assolutamente insieme perché la legge lo proibisce. Ovviamente i due non
resisteranno ai loro sentimenti e abbiamo visto come già nel primo libro i due
si siano lasciati andare, impedendo però a chiunque di venire a conoscenza del
loro segreto. La legge vieta a due parabatai di stare insieme perché la loro
unione determinerebbe conseguenze atroci non solo per i diretti interessati ma
anche per le persone che li circondano e per questo motivo Emma e Julian hanno
cercato in qualsiasi modo di rimanere separati. Alla fine del primo libro Emma
ha finto una relazione con Mark, il fratello di Julian affinchè quest’ultimo
smettesse di amarla. Magari fosse così semplice smettere di amarsi! Una delle
coppie più belle del mondo Shadowhunters in questo capitolo verrà messa a dura
prova soprattutto nel momento in cui i due si ritroveranno di fronte ad una
scelta che potrebbe cambiare l’intero mondo Shadowhunters. Varrà la pena
sacrificare tutto per un amore così?
Purtroppo però i due hanno avuto troppo poco spazio per i miei gusti, soprattutto perché in questa serie si nota come Cassandra Clare abbia messo leggermente da parte l’aspetto romance rispetto alle serie precedenti. Un cambiamento che mi ha delusa ma ovviamente non potrei mai criticare la Clare! In questi primi due libri si insiste molto sull’aspetto del giallo, del mistero da svelare, degli enigmi da risolvere e l’amore passa quasi in secondo piano. La bravura della Clare è sempre stata determinata dal saper fondere in maniera impeccabile il romance, il fantasy, il mistero, la suspense, la lotta del bene contro il male e il fatto che alcuni di questi elementi in questi due libri abbiano avuto meno spazio ha tolto un po’ di forza alla storia, secondo il mio parere, rendendola molto più lenta. Il passaggio del POV da un personaggio all’altro, anche se la storia è narrata sempre il terza persona, è sempre stato di mio gradimento perché è un procedimento che permette di conoscere tutti i personaggi e le vicende che li coinvolgono. In questo caso invece questo procedimento ha reso ancora più lento il libro, ai miei occhi, perché avrei voluto conoscere molto più le vicende di alcuni personaggi piuttosto che di altri. In questa storia ad esempio largo spazio è stato occupato dalle vicende che hanno coinvolto Kit, l’Herondale perduto, Ty e Livvy, i gemelli Blackthorn e questo per un po’ mi ha dato fastidio, finchè non ho pian piano imparato ad apprezzare sempre di più questi personaggi, fino a immaginare le loro storie in un lontano futuro, quando le vedremo raccontate nella serie The wicked power. Personaggi molto astuti e con caratteristiche tutte diverse che li hanno resi unici e molto interessanti. Ty è quello più fragile ma molto intelligente, Livvy è la sorella premurosa ma guerriera, Kit è l’Herondale perduto, un ragazzo che si trova improvvisamente catapultato in un mondo che non gli appartiene, solo e senza alcuno scopo nella vita se non diventare Shadowhunters perché è quello che ci si aspetterebbe da lui. Un ragazzo il cui nome è una garanzia ma anche una maledizione ma soprattutto un ragazzo che dimostrerà di avere i tratti caratteristici degli Herondale, quelli di cui ci siamo innamorati nelle altre storie. Un altro punto cardine della storia è il triangolo Mark-Cristina-Kieran. Fra i tre ragazzi si svilupperà un legame molto forte e talvolta ambiguo, tra segreti, tradimenti, bugie, amore e sacrifici. Mark è un personaggio che ho apprezzato molto nel primo libro e che nel secondo sta cambiando, iniziando a riprendere la propria vita Shadowhunter senza però dimenticare il suo passato nella Caccia Selvaggia e chi ne ha fatto parte. Un ragazzo che comprende di essere stato assente per troppo e si sente in colpa per aver lasciato tutto nelle mani del “piccolo” Julian. La caratteristica di Julian che continua ad affascinarmi e che in questo libro si presenta in maniera ancora più evidente è il suo modo di amare e il suo amore verso la famiglia. Julian è disposto a tutto pur di salvare la propria famiglia, anche sacrificare il mondo intero. Emma è la ragazza forte, coraggiosa, che va incontro al pericolo senza timore, Julian invece è il ragazzo prudente e saggio, un faro per i membri della sua famiglia. Due ragazzi diversi sotto alcuni punti di vista ma capaci di intendersi come nessun altro al mondo. Lord of Shadows è un libro ricco di personaggi e di eventi, tra la battaglia contro i propri sentimenti, la ricerca del Volume Nero dei Morti, il patto con la Regina Seelie, i nemici della corte del re Unseelie e la tensione tra Shadowhunters e Nascosti alimentata da una fazione di Shadowhunters che vuole a tutti i costi prendere in mano il potere. Un libro dove si intrecciano tante storie, passate ma anche future, capace di suscitare le emozioni più varie e raccontare le vicende più diverse. Un libro che pur con qualche punto di debolezza rimane sempre un grande capolavoro. Ma soprattutto voglio parlarvi di una scena in particolare che mi ha reso orgogliosa di essere una lettrice di questa serie, di aver conosciuto un modo come quello degli Shadowhunters e di aver provato TANTE emozioni, dandomi la possibilità adesso di cogliere anche quei riferimenti sottili a cui non molti riescono ad arrivare . Cristina, l'amica di Emma, entra nella Sala da Ballo dell'Istituto di Londra, una sala ormai polverosa, poco illuminata, con l'arredamento coperto da teli bianchi, una sala che non è più usata da molti anni. Questa scena, apparentemente banale, mi ha colpito particolarmente e mi ha resa malinconica perché ho incominciato a pensare a quella sala un tempo piena di persone, dove Tessa, Will, Jem e tutti i personaggi che abbiamo conosciuto nella trilogia The Infernal Devices, con i loro figli e parenti e tutti gli Shadowhunters che conosceremo nei prossimi libri della Clare ma che già hanno preso posto nel nostro cuore, ballavano, si divertivano, parlavano tra loro, facevano conoscenza e così le loro vite si intrecciavano e i loro pensieri prendevano forma. Li immaginavo ridere, ballare, guardarsi come sapendo qualcosa di cui altri erano ancora all'oscuro e mi sono sentita un attimo in quel mondo, dove le voci si accavallavano e la musica riempiva l'aria per poi improvvisamente lasciare spazio al presente, al silenzio, solo al ricordo di persone che ormai non ci sono più, persone che abbiamo conosciuto e amato e altre che ancora dobbiamo conoscere, persone che hanno occupato un posto nel mondo e nel nostro cuore e che continuano a rivivere grazie ai nostri ricordi. Shadowhunters è amore e famiglia, è rifugio ed evasione. Non leggere Shadowhunters è a tutti gli effetti un enorme peccato.
Purtroppo però i due hanno avuto troppo poco spazio per i miei gusti, soprattutto perché in questa serie si nota come Cassandra Clare abbia messo leggermente da parte l’aspetto romance rispetto alle serie precedenti. Un cambiamento che mi ha delusa ma ovviamente non potrei mai criticare la Clare! In questi primi due libri si insiste molto sull’aspetto del giallo, del mistero da svelare, degli enigmi da risolvere e l’amore passa quasi in secondo piano. La bravura della Clare è sempre stata determinata dal saper fondere in maniera impeccabile il romance, il fantasy, il mistero, la suspense, la lotta del bene contro il male e il fatto che alcuni di questi elementi in questi due libri abbiano avuto meno spazio ha tolto un po’ di forza alla storia, secondo il mio parere, rendendola molto più lenta. Il passaggio del POV da un personaggio all’altro, anche se la storia è narrata sempre il terza persona, è sempre stato di mio gradimento perché è un procedimento che permette di conoscere tutti i personaggi e le vicende che li coinvolgono. In questo caso invece questo procedimento ha reso ancora più lento il libro, ai miei occhi, perché avrei voluto conoscere molto più le vicende di alcuni personaggi piuttosto che di altri. In questa storia ad esempio largo spazio è stato occupato dalle vicende che hanno coinvolto Kit, l’Herondale perduto, Ty e Livvy, i gemelli Blackthorn e questo per un po’ mi ha dato fastidio, finchè non ho pian piano imparato ad apprezzare sempre di più questi personaggi, fino a immaginare le loro storie in un lontano futuro, quando le vedremo raccontate nella serie The wicked power. Personaggi molto astuti e con caratteristiche tutte diverse che li hanno resi unici e molto interessanti. Ty è quello più fragile ma molto intelligente, Livvy è la sorella premurosa ma guerriera, Kit è l’Herondale perduto, un ragazzo che si trova improvvisamente catapultato in un mondo che non gli appartiene, solo e senza alcuno scopo nella vita se non diventare Shadowhunters perché è quello che ci si aspetterebbe da lui. Un ragazzo il cui nome è una garanzia ma anche una maledizione ma soprattutto un ragazzo che dimostrerà di avere i tratti caratteristici degli Herondale, quelli di cui ci siamo innamorati nelle altre storie. Un altro punto cardine della storia è il triangolo Mark-Cristina-Kieran. Fra i tre ragazzi si svilupperà un legame molto forte e talvolta ambiguo, tra segreti, tradimenti, bugie, amore e sacrifici. Mark è un personaggio che ho apprezzato molto nel primo libro e che nel secondo sta cambiando, iniziando a riprendere la propria vita Shadowhunter senza però dimenticare il suo passato nella Caccia Selvaggia e chi ne ha fatto parte. Un ragazzo che comprende di essere stato assente per troppo e si sente in colpa per aver lasciato tutto nelle mani del “piccolo” Julian. La caratteristica di Julian che continua ad affascinarmi e che in questo libro si presenta in maniera ancora più evidente è il suo modo di amare e il suo amore verso la famiglia. Julian è disposto a tutto pur di salvare la propria famiglia, anche sacrificare il mondo intero. Emma è la ragazza forte, coraggiosa, che va incontro al pericolo senza timore, Julian invece è il ragazzo prudente e saggio, un faro per i membri della sua famiglia. Due ragazzi diversi sotto alcuni punti di vista ma capaci di intendersi come nessun altro al mondo. Lord of Shadows è un libro ricco di personaggi e di eventi, tra la battaglia contro i propri sentimenti, la ricerca del Volume Nero dei Morti, il patto con la Regina Seelie, i nemici della corte del re Unseelie e la tensione tra Shadowhunters e Nascosti alimentata da una fazione di Shadowhunters che vuole a tutti i costi prendere in mano il potere. Un libro dove si intrecciano tante storie, passate ma anche future, capace di suscitare le emozioni più varie e raccontare le vicende più diverse. Un libro che pur con qualche punto di debolezza rimane sempre un grande capolavoro. Ma soprattutto voglio parlarvi di una scena in particolare che mi ha reso orgogliosa di essere una lettrice di questa serie, di aver conosciuto un modo come quello degli Shadowhunters e di aver provato TANTE emozioni, dandomi la possibilità adesso di cogliere anche quei riferimenti sottili a cui non molti riescono ad arrivare . Cristina, l'amica di Emma, entra nella Sala da Ballo dell'Istituto di Londra, una sala ormai polverosa, poco illuminata, con l'arredamento coperto da teli bianchi, una sala che non è più usata da molti anni. Questa scena, apparentemente banale, mi ha colpito particolarmente e mi ha resa malinconica perché ho incominciato a pensare a quella sala un tempo piena di persone, dove Tessa, Will, Jem e tutti i personaggi che abbiamo conosciuto nella trilogia The Infernal Devices, con i loro figli e parenti e tutti gli Shadowhunters che conosceremo nei prossimi libri della Clare ma che già hanno preso posto nel nostro cuore, ballavano, si divertivano, parlavano tra loro, facevano conoscenza e così le loro vite si intrecciavano e i loro pensieri prendevano forma. Li immaginavo ridere, ballare, guardarsi come sapendo qualcosa di cui altri erano ancora all'oscuro e mi sono sentita un attimo in quel mondo, dove le voci si accavallavano e la musica riempiva l'aria per poi improvvisamente lasciare spazio al presente, al silenzio, solo al ricordo di persone che ormai non ci sono più, persone che abbiamo conosciuto e amato e altre che ancora dobbiamo conoscere, persone che hanno occupato un posto nel mondo e nel nostro cuore e che continuano a rivivere grazie ai nostri ricordi. Shadowhunters è amore e famiglia, è rifugio ed evasione. Non leggere Shadowhunters è a tutti gli effetti un enorme peccato.
voto
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