Recensione UNA PICCOLA BUGIA DI K.A. Tucker

Salve lettori, oggi vi parlo di Una piccola bugia, secondo libro della serie TEN TINY BREATHS di K.A. Tucker. Amo la Tucker e nonostante Dieci piccoli respiri non mi sia piaciuto tantissimo ho dato una seconda possibilità agli altri libri della serie. Meno male! La serie procede bene e non date retta ai pareri negativi. Fidatevi se vi dico che questo new adult è bello e ha anche un qualcosa in più rispetto ad altri dello stesso genere. Un libro che vale la pena leggere. Vi consiglio però di seguire l’ordine anche se i personaggi protagonisti di ogni libro sono diversi.

 
Titolo: Una piccola bugia (Ten tiny breath #2)
Data di pubblicazione: 15 gennaio 2015
Editore: Newton Compton Editori
Autrice: K.A.Tucker
Pagine: 320
Trama
"Fa' che io sia orgoglioso di te". Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l'ingresso al college arrivano anche sfide inattese che metteranno alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Reagan, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l'arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si deve confrontare con voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l'incapacità di gestire i sentimenti per Ashton, che non vorrebbe provare, è costretta a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all'unica Livie che lei conosca...

Serie Ten tiny breaths
0.5. Prima di incontrarti
1. Dieci piccoli respiri (recensione qui)

2. Una piccola Bugia
3.Quattro secondi per perderti (recensione qui)
4. Cinque ragioni per odiarti (recensione qui)

Recensione
Livie è sempre stata una ragazza matura per la sua età, responsabile, diligente, intelligente e promettente. All’età di undici anni già sapeva cosa avrebbe voluto fare. Una piccola bugia è ambientato tre anni dopo Dieci piccoli respiri, quando Livie ha diciotto anni e si appresta ad entrare a Princeton per studiare medicina. Prima di morire il padre voleva che la figlia lo rendesse sempre orgoglioso e Livie sta facendo proprio questo: è educata, gentile, prova empatia e vuole aiutare il prossimo. Livie ha sempre aiutato la sorella maggiore negli anni che hanno seguito l’incidente ed è sempre stata una sorella impeccabile. Adesso Kacey sta bene grazie a lei e grazie alle cure del dottor Stayner perciò decide di fare qualcosa di più per la sorella e la invita a parlare con il dottore.  Livie è una ragazza fin troppo matura e "perbene" e Kacey e il dottor Stayner stanno cercando di convincerla a prendere la vita più alla leggera, a divertirsi come tutti quelli della sua età e a mettere per un attimo da parte il dovere. Già al suo arrivo Kacey e la nuova coinquilina Reagan la portano a divertirsi e la serata si rivela una di quelle che ti cambiano la vita. Livie si ubriaca come non ha mai fatto, si scatena come non mai e cade nelle mani del ragazzo più bello in circolazione. Il ragazzo in questione si chiama Ashton e il loro primo incontro si rivelerà assolutamente indimenticabile. Livie si risveglia senza ricordare nulla e con delle sorprese ad attenderla. Pian piano ricorderà qualcosa di quella notte e delle sue prime volte. La prima volta che si è divertita e si è lasciata andare, il primo bacio e la prima volta che si è avvicinata ad un ragazzo senza sudare.  Ciò che proprio non può dimenticare infatti è il ragazzo sexy e sfacciato che le ha regalato momenti indimenticabili…anche se erano ubriachi. Livie però scoprirà non solo che Ashton è il capitano della squadra di canottaggio maschile, uno dei ragazzi più belli e ambiti ma anche che nasconde molti segreti su se stesso, sulle persone che frequenta e sul proprio passato. I due sono pronti a dimenticare tutto quello che è accaduto quando Livie incontra un ragazzo che ha tutte le qualità che lei cerca: si chiama Connor ed è buono, gentile, premuroso, non le fa pressioni e sembra essere interessato a lei…peccato che sia il migliore amico di Ashton e abiti insieme a lui e altri due ragazzi. Connor è il ragazzo perfetto, quello che i suoi genitori approverebbero, quello che la Livie responsabile e matura vorrebbe al suo fianco ma la nuova Livie, quella che cerca in ogni modo di rifiutare, non può fare a meno di sentirsi pericolosamente attratta da Ashton. Ashton la stuzzica, si diverte a metterla in soggezione, sembra seguirla ovunque e neanche lui riesce a nascondere di volerla. Entrambi sanno che è sbagliato, che sono troppo diversi, che cercano qualcosa di diverso eppure per i due è impossibile resistersi. Una storia d’amore travagliata, in cui non mancano i colpi di scena ma anche una storia di crescita e di redenzione. Una piccola bugia è più simile ai new adult a cui siamo abituati rispetto a Dieci piccoli respiri ma di quest’ultimo conserva la volontà di andare in profondità, di scavare negli eventi alla ricerca del loro significato più nascosto e la volontà di insegnarci qualcosa. Livie è un personaggio che mi è piaciuto molto, forse perché mi sono ritrovata spesso in lei. Livie è una ragazza abituata ad agire sempre nel modo giusto, una ragazza dal cuore grande che non può fare a meno di prendersi cura degli altri e di far proprio il loro dolore. Purtroppo è anche una ragazza fragile e anche se non riesce ad ammetterlo la sua vita è fin troppo impostata. Sembra che lei abbia superato meglio l’incidente rispetto alla sorella che l’ha vissuto in prima persona ma in realtà non è così, in realtà ognuno vive i traumi in modo diverso e Livie ha risposto imponendosi dei limiti e delle regole, imponendosi una perfezione che non si rende conto essere troppo stretta. Al college incomincerà a capire che forse quello che ha sempre pensato facesse per lei è molto lontano da ciò che vuole davvero, che forse a volte non si può sempre essere perfetti ma anzi dagli errori si può imparare molto di più. Livie si guarderà intorno e vedrà il mondo con occhi diversi, incomincerà a mettere tutto in discussione e alla fine si ritroverà ad avere tante domande ma nessuna risposta, tanti dubbi e nessuna certezza. Livie commetterà molti errori, avrà molti dubbi relativi al proprio futuro e alla propria vita sentimentale, dovrà fare delle scelte ma imparerà anche a farle nel modo sbagliato perché nella vita è importante anche sbagliare. Non sarà facile scoprire chi vuole essere, rendersi conto di non sapere più cosa vuole dalla vita ma non si abbatterà mai del tutto, cercherà sempre di trovare la propria strada. Ashton è arrogante e attraente, in alcuni momenti ci farà venir voglia di picchiarlo ma poi lo ameremo. Ashton ha avuto un’infanzia difficile e il passato continua a tormentarlo e a renderlo prigioniero scegliendo al suo posto. Tutto ciò che Ashton vuole è dimenticare, smettere di pensare e i rapporti occasionali gli permettono di farlo. Quando conosce Livie è tutto complicato perché lei è una ragazza perbene, che non ha mai avuto un ragazzo, priva di esperienza, eppure è una ragazza adorabile e smettere di pensarla diventa impossibile. Lui però ha tanti problemi e non è adatto ad una come lei perciò cerca in ogni modo di allontanarla e di spingerla nelle braccia del suo amico Connor nonostante questo gli costi molto. Tanti saranno i momenti in cui i due cederanno, a volte troppo brevi e alla fine la realtà li travolgerà obbligandoli a scegliere in modo definitivo e a mettere da parte le proprie paure. Ashton è un personaggio meraviglioso, nasconde tanta bontà ed è pronto ad ascoltare. Non è il solito ragazzo antipatico e attraente che improvvisamente cambia quando conosce l’amore. Grazie al suo amore per Livie, Ashton imparerà a prendere finalmente in mano la propria vita, a liberarsi dalle redini del passato e a compiere delle scelte coraggiose. In questa storia è fondamentale l’aiuto reciproco, un valore che spesso si sottovaluta eppure è quello che il più delle volte salva. Senza alcun aiuto Kacey non sarebbe guarita, Livie non sarebbe guarita, Ashton non sarebbe guarito. Senza l’aiuto di chi ci vuole bene nessuno di noi può trovare il coraggio e la voglia di superare limiti e paure.  Dopo l’aiuto però dobbiamo essere noi stessi a sfidare la paura e a lasciarci andare. Tocca a noi scoprire cosa ci rende felici e cosa ci rende liberi. Questa storia sembra proporci una sorta di triangolo amoroso perché Livie prova qualcosa per due ragazzi molto diversi, il bravo ragazzo e quello bello e impossibile ma alla fine sarà molto chiara la sua scelta.
Una piccola bugia racconta una storia capace di coinvolgerci, emozionarci e farci riflettere come poche altre. K.A. Tucker non mi aveva del tutto convinta con Dieci piccoli respiri ma con questo secondo libro riprende alla grande. È stato difficile staccarmi dalle pagine di questo libro, questa storia dalla trama può sembrare come tutte le altre ma ha qualcosa in più che la rende speciale. Se non avete ancora letto nulla di suo…cosa aspettate?
voto
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