Recensione REGINA DELLE OMBRE di Sarah J. Maas

Salve lettori, oggi la vostra regina dei libri vi parla di un’altra regina! È uscito da un paio di mesi Regina delle ombre di Sarah J. Maas e io sono qui a parlarvene. Amo questa serie e amo questa autrice e sono contenta che Thorne of glass sia stata ripresa per l’ennesima volta. Lasciarla interrotta sarebbe stato un sacrilegio. Non vi fate ingannare dalla lunghezza perché queste pagine si leggono in modo veloce e scorrevole e alla fine ne vorrete anche di più!

 

Titolo: Regina delle ombre (Throne of glass #4)
Data di pubblicazione: 4 dicembre 2018
Editore: Mondadori
Autrice: Sarah J. Maas
Pagine: 654
Trama
Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.


Serie Throne of glass:
1. Il trono di ghiaccio
2. La corona di mezzanotte
3. La corona di fuoco (recensione qui)
4. Regina delle ombre
5. Empire of storms (inedito ita)
6. Tower of Dawn (Inedito ita)
7. Kingdom of ash (inedito ita)




RECENSIONE
*parti in blu no spoiler*
*parti in nero spoiler per chi non ha letto i precedenti*


Quella della serie Throne of glass (in italiano Il trono di ghiaccio) è stata una storia travagliata in Italia. Il primo libro è uscito in Italia nel 2013, il secondo nel 2014 e poi la serie fu interrotta. Dopo alcune sollecitazioni la serie fu ripresa nel 2016, anno di uscita del terzo libro, ma poi la pubblicazione si fermò di nuovo. Altre battaglie sono seguite per avere in Italia i libri successivi e nel 2018 la notizia che finalmente sarebbero stati tutti tradotti e portati da noi, con qualche piccola rinuncia sulle caratteristiche delle copertine. Era impossibile non accogliere con gioia una notizia così incredibile e ormai surreale, quella di avere finalmente in Italia tutta la serie che aveva tanto spopolato in America ma non solo. Sono stata fan di questa serie fin dal 2014 quando ho letto il primo libro e me ne sono innamorata, per poi divorare all’istante anche il secondo. La storia di Celaena Sardothien mi ha immediatamente conquistata, mi ha fatto entrare in un mondo lontano, magico, pieno di pericoli, segreti, amori, misteri, alleanze, amicizie, un mondo che però ancora non potevamo conoscere del tutto. Il terzo libro è stato diverso dai primi due, lì c’erano i primi segni di una svolta che avrebbe cambiato ogni cosa, un mondo che stava cadendo a pezzi, dominato dalla disperazione, dall’oscurità, dall’impotenza, un mondo che stava dimenticando il bene per far  spazio al male. Il terzo è un libro di passaggio che spalanca le porte alla storia del quarto libro, ad un mondo in cui il male ormai ha preso piede e l’unica cosa che si può fare è sopravvivere sperando di raggirare quelle forze oscure che minacciano di travolgere ogni cosa. Già nel terzo libro i personaggi agiscono contro la propria natura, contro tutto ciò in cui avevano creduto fino a quel momento, si sentono persi, devono capire se stessi, devono nascondersi dai pericoli e devono scegliere da che parte stare nella lotta al male. Il quarto libro, Regina delle ombre, ci spiazza, ci conduce in un abisso di rabbia, di oscurità, di devastazione, di dolore ma poi ci fa sentire il germe della speranza che può cambiare ogni cosa. Celaena Sardothien ormai non si considera più l’Assassina di Adarlan, ora è Aelin Ashryver Galathynius, regina di Terrasen ed è pronta a riprendersi il trono che le spetta. Dopo che la sua famiglia è stata uccisa, dopo che il suo regno è stato distrutto, dopo esserne uscita viva per miracolo ed essere stata addestrata duramente da Arobynn , il re degli Assassini, dopo essere stata schiava nelle miniere di Endovier, dopo essere diventata l’Assassina del re e dopo aver scoperto di essere la perduta erede del regno di Terrasen, Aelin si è allontanata da Rithfold in cerca di risposte sulla scomparsa della magia e a Wendlyn ha conosciuto il guerriero e principe Fae Rowan con il quale ha iniziato il suo addestramento scoprendo i poteri che da sempre sono stati nascosti in lei. Grande assassina, grande guerriera e detentrice di un potere più forte di qualsiasi altra cosa, Aelin ha finalmente accettato la sua identità ed è pronta a sconfiggere i suoi nemici e a diventare la grande regina di Terrasen. La strada da percorrere però è lunga e ricca di ostacoli, non ultimo il rischio di morire. In Regina delle ombre Aelin sarà costretta ad allearsi con il suo vecchio, spietato e raggiratore maestro, Arobynn, colui che le ha portato via ciò che aveva di più caro, il suo amore e la sua libertà. Per colpa sua e di tutto quello che è successo dopo Aelin porta delle cicatrici indelebili non solo sul suo corpo ma anche nel suo cuore. Aelin è diventata spietata e apparentemente senza cuore, non ha fatto altro che lottare, scappare, nascondersi e cercare in ogni modo di sopravvivere. Adesso ha bisogno dell’aiuto di Arobynn per liberare il generale Aedion, suo cugino, ormai nelle mani del re che aspetta solo che lei cada nella sua trappola. Aelin sarà aiutata da Chaol, l’ex guardia del re, il suo amico e colui che aveva imparato ad amare salvo poi rompere il rapporto a seguito di uno spiacevole episodio. Chaol ora aiuta i ribelli insieme alla sua amica Nesryn mentre Dorian, il principe ereditario, amico di Aelin e Chaol, è succube del re, succube del potere imprigionato nella collana che il re gli ha messo al collo, succube di un potente demone Valg. Sarà proprio contro i demoni Valg, che il re è riuscito a  imporre nei corpi di tante persone, al suo servizio e non, che i protagonisti dovranno combattere. Forze oscure stanno minacciando tutti, soprattutto coloro che sono dotati di poteri magici e attraverso il controllo e la sottomissione il re vuole ridurre il mondo in cenere. Mentre Dorian lotta invano contro il demone interiore, il re e coloro che sono da lui comandati commettono atrocità di ogni tipo, mettendo in ginocchio un mondo che ormai sta già collassando. Intanto anche Manon, comandante del plotone delle streghe Becconero, è alle prese con gli ordini del re ma le streghe non accettano volentieri di essere sottomesse agli ordini dei mortali, loro sono libere, selvagge e anche quando ubbidiranno lo faranno senza smettere di dimostrare la propria severità e autonomia, senza smettere di incutere timore anche a chi le comanda e di porsi tante domande su ciò che sta accadendo. Arriverà poi anche Rowan, il principe Fae che ormai non è più la persona dura e severa di una volta, ora è legato alla sua regina Aelin e tra i due c’è un legame molto forte e sentimenti che difficilmente riescono a rimanere nascosti. Entra in scena anche Lysandra, vecchia conoscenza di Aelin, una volta sua nemica e anche lei al comando di Arobynn ma che invece di essere addestrata al campo di battaglia è stata addestrata a compiacere gli uomini e costretta a lavorare in un bordello. Ora si rivelerà un’ importante fonte di aiuto, una grande alleata e una grande amica. Poi c’è Elide, che forse ricorderete nei racconti d’infanzia di Aelin, la figlia della nutrice della piccola Aelin. Anche Elide diventerà un importante personaggio e avremo modo di vedere la sua dura vita e il ruolo che svolgerà da lontano in questa battaglia di cui sa ancora molto poco. Una storia complessa, piena di avvenimenti, complotti, misteri, segreti, piena zeppa di colpi di scena che ci lasceranno senza fiato.
All’inizio di questo quarto libro ho fatto fatica ad accettare il carattere di Aelin, quello di Chaol e il loro rapporto. Entrambi sono ormai pieni di rabbia, di odio, di rancore, troppo attaccati a ciò che è accaduto, ai pregiudizi, troppo presi a incolparsi a vicenda per tutto ciò che è successo. Chaol fa fatica ad accettare l’altro lato di Aelin, quello di regina spietata e potente, per lui è sempre stata solo Celaena, la ragazza che ha portato da Endovier al cospetto del re, la paladina del re ma senza poteri, senza un regno e spietata solo quando la situazione lo richiedeva. Ora sembra che Aelin sia disposta a fare qualunque cosa per raggiungere i suoi scopi, sembra sia disposta a uccidere anche coloro che sono stati al suo fianco, anche Dorian che ormai sembra irrimediabilmente perso. Non le importa di fare male e di farsi male, non guarda in faccia nessuno, è spietata, subdola, calcolatrice. Questo è ciò che vede Chaol e ciò che vediamo anche noi lettori anche se in modo più attenuato. Ho fatto fatica ad accettare questa Aelin così piena di odio e di rabbia, il mio cuore ha sanguinato per la rottura di quel rapporto che una volta avevano lei e Chaol, ho quasi pianto dopo aver constatato che quei personaggi che avevo conosciuto e amato nei primi due libri ormai non esistevano più, ormai erano distrutti e i loro rapporti compromessi dagli eventi che avevano subito. Nonostante Chaol sia stato quello più insopportabile, devo ammettere che più tardi ho capito entrambi i personaggi. Solo ammaccandoli, solo facendoli arrivare al punto di rottura l’autrice ha potuto far emergere le loro qualità, tutto ciò che poi li ha resi personaggi complessi e straordinari. Solo in questo modo è potuta venir fuori la bellezza di questi due personaggi. Aelin ha modo di cambiare atteggiamento gradualmente, aiutata anche da Aedion che non ha mai smesso di credere in lei, ha sempre sperato che fosse viva da qualche parte, pronta a ridargli speranza. Aelin si riprende anche grazie all’arrivo di Rowan che ormai per lei è la persona più importante, la sua nuova anima gemella. Rowan è un guerriero immortale, ha tanti anni alle spalle, ferite dentro e fuori, un cuore che sembrava ormai essersi fermato. Nel terzo libro Rowan non mi ha colpito più di tanto, ho fatto fatica a farmelo piacere per il modo in cui ha trattato Aelin, per la sua durezza ma in Regina delle ombre finalmente emerge un personaggio speciale, facile da amare, un principe che sa amare, sa ridere, disposto a tutto per proteggere la sua regina e la donna che gli sta facendo battere il cuore e che l’ha riportato finalmente a vivere. Conosciamo lati di Rowan che prima ci erano preclusi ed è impossibile non apprezzare il suo rapporto con Aelin, in battaglia e fuori, la loro intesa è forte ma i loro sentimenti verranno a lungo repressi e solo il tempo potrà farli emergere. Grazie a lui Aelin imparerà che forse c’è ancora speranza, che vale la pena lottare ma soprattutto vivere. Rowan sarà la sua nuova ragione di vita, colui che la addolcirà e farà uscire quei lati di lei così belli e così simili alla ragazza conosciuta nei primi due libri. Aelin è infatti un personaggio incredibile e su questo non ci sono dubbi. A partire dal primo libro dimostra di essere forte e coraggiosa nonostante quello che ha passato, anzi, proprio a causa di quello. La sua grinta, la sua forza d’animo, la sua audacia sono i suoi tratti distintivi, quelli che la rendono un personaggio unico. Un personaggio che cresce e cambia, soffre ma si rialza più forte di prima. Aelin dovrà scendere ancora una volta sul campo di battaglia ma dovrà anche fare i conti con le battaglie interiori, quelle che non le lasciano tregua, che la costringono a prendere delle scelte a cui risponde senza vacillare mai. Aelin è un osso duro e guai a chi ostacola il suo cammino.  
Aedion è il mio personaggio preferito fin dal terzo libro, fedele a sua cugina, la sua regina, la ragazza con cui ha vissuto l’infanzia, quella ragazza che poi è cresciuta senza di lui, senza che lui sapesse se fosse viva o meno. Aedion è un grande generale, ha commesso anche azioni spietate, ma ha un grande cuore e una grande lealtà. Il primo incontro tra Aedion e Aelin dopo tutti quegli anni è assolutamente commovente e il loro rapporto è più che speciale. Poi ci sono Lysandra e Elide. Lysandra è una ragazza molto forte, che ci riserverà qualcosa di inaspettato. Non ha avuto una vita facile ma ha sempre tenuto duro, ha dimostrato coraggio da vendere e un’incredibile forza.  Elide è insicura, sembra debole, non ha nessuno che tiene a lei ma anche lei è pronta a riservarci grande sorprese. Dorian è sempre stato il mio preferito dal primo libro e anche se la ship Celaena-Dorian non ha funzionato la conserverò per sempre dentro il mio cuore. Fin dal primo libro Dorian è il personaggio buono e saggio ma quello che gli viene fatto da questo momento in poi ci spezza il cuore. Assistiamo inermi alla sua battaglia interiore, alla lotta tra lui e il demone che ne vuole prendere il controllo dall’interno. Manon Becconero è il personaggio che nel terzo libro mi aveva lasciata perplessa perché non capivo quale fosse il suo ruolo, non immaginavo che potesse essere così importante e interessante. In questo libro mi sono interessata sempre di più a lei e adoro il modo in cui il suo carattere cambia pian piano pur rimanendo fedele a se stessa. Non voglio aggiungere altro ma questo personaggio ci riserva davvero grandi sorprese. Ogni personaggio di questa storia ha una sua profondità, è caratterizzato in maniera eccellente, l’autrice ha fatto un lavoro superlativo con il carattere di ognuno. L’evoluzione di ogni singolo personaggio è pensata in modo meticoloso dall’inizio alla fine ed è davvero lodevole. Ho amato questo aspetto perché è segno di grande cura e attenzione. Ho amato la complessità dei singoli personaggi, ognuno meriterebbe la sua storia a parte e in effetti è un po’ quello che accade. Tante storie che si intrecciano in modo sublime. Quando le storie convergono non possiamo fare altro che emozionarci. Una storia dinamica in cui nulla è affidato al caso, ogni piccolissimo dettaglio è studiato attentamente, ogni personaggio fa la sua parte e ci sorprende sempre di più, i colpi di scena sono continui e non smettono di mozzarci il fiato. Sarah J. Maas è un vero e proprio genio. Seguiamo personaggi diversi attraverso i loro POV: Aelin, Chaol, Dorian, Rowan, Aedion, Manon, Elide, Lysandra. Seguiamo vicende diverse che avvengono in scenari diversi. Siamo catapultati in questo worldbuilding eccezionale e mentre leggiamo ci sentiamo completamente immersi in questa realtà fantastica fatta di magia, di regni in pericolo, di re, regine, principi, lord, schiavi, mortali, immortali, Fae e demoni.  Sarah J. Maas riesce a creare qualcosa che va al di là di ogni nostra immaginazione, il solo modo in cui riesce a raccontare e intrecciare storie e personaggi è pura magia. Solo dopo aver distrutto tutto si può ricominciare, non ci può essere luce senza tenebre,  non ci può essere gioia senza sofferenza. Tutto viene messo in discussione, il confine tra bene e male, giusto e sbagliato si farà sempre più sottile e indistinguibile, nemici diventano amici, alleati tradiscono, tutto ciò che possiamo prevedere si rivelerà sbagliato, è impossibile anticipare quello che avverrà. Tanto dolore, tante morti, tante vite innocenti spezzate, tanti sacrifici che serviranno a creare un mondo nuovo. La speranza è la parola chiave di una storia che ci mostra il brutto di un mondo che sta cadendo a pezzi, un mondo in cui non ci si può fidare di nessuno, in cui vale la legge del più forte e in cui solo il più astuto tiene le redini del gioco, anche a costo di distruggere ogni cosa. Solo la speranza porterà i nostri protagonisti vicino al raggiungimento della meta, solo la speranza terrà sollevati i nostri cuori. Una storia complessa e adrenalinica, fatta di magia, amore, amicizia, lealtà, tradimenti, complotti, segreti, misteri e speranza. La speranza di una rinascita, la speranza che si possa risorgere dalle tenebre. Il talento di Sarah J. Maas è innegabile e sono convinta che anche coloro che non leggono fantasy rimarranno sorpresi da questa serie. Io la considero un vero must!

 Mi permetto di lasciare un messaggio alla casa editrice Mondadori. Vendere un libro rilegato così male, le cui pagine si staccano se vengono soltanto girate è grave. Ancora più grave e imperdonabile è vendere un libro in queste condizioni alla cifra esorbitante di diciassette euro.  Prezzi così alti decisamente non invogliano a comprare questi libri, se poi sono trattati con questa superficialità non sono neanche degni di questa cifra. Mi auguro che questi aspetti vengano rivisti, soprattutto dati i trascorsi di questa serie.

il mio voto
 
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