Recensione UN MALEDETTO LIETO FINE di Bianca Marconero

Salve lettori, oggi recensisco per voi un libro molto atteso di una scrittrice per cui stravedo. Sto parlando di Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero, una storia d’amore un po’ diversa dalle solite e soprattutto dalle altre dell’autrice. Venite a scoprire di cosa si tratta.


Titolo: Un maledetto lieto fine (The fucking forever #1)
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2019
Editore: Newton Compton Editori
Autrice: Bianca Marconero
Pagine: 349
Trama
Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un'educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per "prova" sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più... Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni? Basta un corso di "seduzione" per imparare a lasciarsi andare?


THE FUCKING FOREVER SERIE:
in ordine consigliato
1.Un maledetto lieto fine
1.5 Montreal
2. Un maledetto per sempre (recensione qui)
0.5 Un maledetto addio (novella prequel)


Recensione
Un maledetto lieto fine è stato un libro spiazzante. 
Conosco Bianca Marconero per L’ultima notte al mondo, Un altro giorno ancora e Non è detto che mi manchi, tutte storie che ho amato alla follia e che sono totalmente diverse da quest’ultima uscita. Diverso, però, non ha necessariamente un’accezione negativa e infatti in questo caso ci troviamo di fronte ad un altro libro intenso e che tocca il cuore in modo differente dagli altri. 

La storia raccontata è spiazzante, destabilizzante, intensa, cruda, ma assolutamente realistica. L’amore tra i due protagonisti è un amore che fa male, eppure non può essere visto in modo sbagliato. Partiamo con ordine però. 

Agnese è la classica ragazza dell’alta società, diciannove anni, studentessa di Giurisprudenza, amante del disegno e con un padre senatore. Agnese è tutto ciò che ci si aspetterebbe da una ragazza di un certo livello sociale: è carina, brava, composta, educata, ma la sua vita non è perfetta come sembra. Ha perso la madre quando era più piccola, è stata abituata dal padre a comportarsi in un determinato modo, a frequentare determinati luoghi e determinate persone. Agnese vive con il padre, con la matrigna Isabella, molto più giovane del padre, e il figlio di quest’ultima, Brando, anche se la loro convivenza nella lussuosa casa non è proprio idilliaca. 

Agnese è da sempre innamorata di Mattia, un ragazzo di poco più grande di lei, specializzando in medicina, educato, gentile, del suo stesso ambiente, tutto quello che anche suo padre vorrebbe per lei. Peccato che, dopo una breve frequentazione, Mattia ritorna dalla sua ex, stanco di stare dietro ad una ragazza “casta” e “perbene” come Agnese, una che oltretutto sembra non avere dei sentimenti. 
Agnese però è fatta così, quando la si guarda non si capisce cosa sta provando, non lascia trapelare nulla, sembra sempre pronta a fare quello che le dicono, anche se non se ne rende conto, sempre pronta a fare la cosa giusta e soprattutto conservando se stessa per la persona giusta. 
Quando si rende conto che così facendo ha perso la persona di cui è sempre stata innamorata capisce di dover cambiare e così si affida alle mani esperte del fratellastro Brando. 

All’apparenza Brando può sembrare un cattivo ragazzo, abituato a cambiare ragazza continuamente, in perenne conflitto con il padre di Agnese e con la stessa Agnese, ritenuta da lui troppo ingenua e perbenista. Brando ha perso il padre, una persona molto importante per lui, e da quando è andato a vivere a casa di Agnese e suo padre, non è più felice, è arrabbiato con quelle persone che hanno costretto lui e la madre a vivere in un lusso non richiesto, stanco del fatto che la madre venga trattata come un essere fragile e comandata in tutto e per tutto. 

Brando lavora come può, inoltre suona e canta in una band, gli Urban Knights, insieme ai suoi cari amici. Agnese, che sembra non sopportarlo ed essere ricambiata, chiede proprio a lui delle “lezioni di seduzione”, perché crede che con lui possa finalmente imparare ad essere disinibita e a trattare con i ragazzi anche nelle situazioni più intime, il tutto in cambio del denaro di cui il ragazzo sembra aver bisogno.  

Le cose però non vanno secondo i piani, perché quelle che dovevano essere delle semplici lezioni si trasformano in qualcosa di più, in un desiderio forte e, forse, anche qualcos’altro. I due cercheranno di convincersi di non essere coinvolti, ma ben presto, oltre al desiderio, subentrerà la gelosia e a quel punto sarà chiaro che tra loro sta nascendo qualcosa di più forte, qualcosa che però non può essere vissuto alla luce del sole, qualcosa che potrebbe sconvolgere la loro vita, quella della loro famiglia e anche dei loro amici. Qualcosa che, però, rende luminosa una vita che a volte sembra fin troppo buia. 

La loro non è semplicemente una storia di odio e poi di amore proibito, perché entrambi sono alle prese con problemi e fragilità che renderanno il rapporto burrascoso, sempre più difficile, pronto a far loro del male. Momenti felici e di grande passione saranno alternati a momenti bui, difficili, crudi, sofferti.

Anche le scene più “felici” conservano un alone scuro, una minaccia latente, quando si leggono si ha la sensazione che ben presto accadrà qualcosa che sconvolgerà tutto, si ha la sensazione di camminare sul filo del rasoio e inevitabilmente prima o poi ci si taglierà. 

Amore, passione ma anche dolore e scene piuttosto “brutali”, all’apparenza sbagliate, all’apparenza simbolo di un amore sbagliato. Tutto questo però ha il suo perché se si analizzano i protagonisti di questa vicenda. 

Agnese e Brando sono due personaggi complessi, fragili, costretti a vivere in un mondo che sembra non lasciarli liberi di decidere, un mondo troppo stretto in cui le cose belle sembrano non essere allo loro portata. 

Agnese è quella sempre perfetta, precisa, obbediente, imperturbabile, fredda, distaccata, fuori luogo nella cerchia di Brando e sicuramente molto lontana dal carattere di quest’ultimo. Agnese in realtà ha dei sentimenti, ma non è abituata  a mostrarli, soffre in silenzio e quando è con gli altri sembra che una maschera cali sul suo volto. Sicuramente deve imparare a lasciarsi andare, ma non è facile, soprattutto quando lei è la prima a non crederci, a sentirsi fragile e insicura. 

Brando all’inizio sembra un ribelle bad boy, a cui non importa nulla, invece ben presto ci si renderà conto che Brando è un ragazzo sincero, buono, portato dalla vita ad avere a volte degli atteggiamenti discutibili, ma nonostante questo è difficile penalizzarlo. 

Brando è un ragazzo di fuoco, dotato di passione, amore, creatività, con dei sogni nel cassetto, tra cui quello di andare in giro per l’America con la sua band, anche se prima deve laurearsi e guadagnare il denaro necessario. Brando non elemosina, non approfitta della sua situazione, ma si attiva per guadagnare ciò di cui ha bisogno, è disposto a lavorare e a sacrificarsi. Non manca mai di discutere con il padre di Agnese per il modo in cui tratta lui e la madre, vorrebbe andare via, portare la madre con sé in un luogo in cui finalmente possono essere liberi e felici. 

Tanti sono i suoi scatti d’ira, tante volte non saremo d’accordo con i suoi comportamenti, con le sue parole, eppure non si può ignorare il fatto che Brando sia un ragazzo onesto, pronto a tutto per le persone che ama, sentendosi anche in colpa per quello che fa. Scoprire di provare dei sentimenti per Agnese è una cosa che all’inizio lo destabilizza, perché crede che la ragazza non provi niente, che lo stia solo usando, ma con il tempo entrambi impareranno a parlarsi e a comprendersi, a capire che quelli che avevano prima erano solo pregiudizi, che bastava conoscersi meglio per capire che tra di loro era possibile un’unione. Il tempo, però, scorre e a volte non basta per dirsi tutto…

Il personaggio di Brando mi è piaciuto, a tratti mi ha fatto arrabbiare, non sempre ho accettato il suo modo di reagire ai problemi che gli si ponevano davanti, ma in lui ho visto qualcosa di più, una scintilla di qualcosa di buono che necessitava di venir fuori in ogni momento. Per quanto sia diverso dagli altri protagonisti maschili degli altri libri dell’autrice, ho intravisto qualcosa di tutti in lui, elementi sparsi che si sono uniti a formare qualcosa di nuovo. 

Agnese è un personaggio che molto spesso non ho capito, di cui non ho condiviso molti atteggiamenti. A tratti l’ho trovata troppo distaccata, troppo ingenua e non sempre ho apprezzato la sua predisposizione al perdono, la sua sottomissione a Brando. Devo dire, però, che in Agnese ho visto anche altro, ho visto una ragazza fragile che sta trovando la propria strada, che sta cercando disperatamente il proprio posto nel mondo e per questo l’ho perdonata. 

In fondo in ognuno di noi c’è un po’ di Agnese, ognuno di noi cerca di adeguarsi alla società, a ciò che essa ci impone, ognuno cerca di fare la cosa giusta ma deve fare i conti con i dubbi, le incertezze, le debolezze, le fragilità dell’animo. Non siamo forti, siamo fragili, ma è proprio questo che ci rende umani, è proprio questo che rende umani questi personaggi. 

Un maledetto lieto fine è una storia assolutamente realistica perché la vita non è mai solo in bianco o in nero, non esiste solo ciò che è giusto o ciò che è sbagliato, non esistono solo i momenti felici o solo quelli bui. La vita è fatta di curve e di ostacoli, è in salita e in discesa e il più delle volte commettiamo errori, il più delle volte non prendiamo la decisione giusta, il più delle volte non ci accorgiamo dei nostri sbagli, della sofferenza che causiamo a noi stessi ma anche agli altri. A volte è più facile fare del male che del bene. 

La storia d’amore di Brando e Agnese è una storia d’amore sofferta, dolorosa, a  tratti difficile da capire, così come le decisioni dei personaggi. Due personaggi che ancora stanno cercando di capire cosa vogliono e come ottenerlo e che durante la storia fanno piccoli passi verso una meta incerta. Due personaggi che ancora devono crescere e maturare. 

È bello però conoscere anche gli altri personaggi che ruotano attorno ai protagonisti e la mia menzione speciale va a Pier e a Isabella. Pier è l’amico che tutti vorremmo e trovargli un difetto sembra impossibile. Nomino Isabella perché il mio cuore ha sofferto per lei per tutto il tempo. 
Mi sento sempre dalla parte dei più fragili, di quelli che vengono sottovalutati, di quelli lasciati in disparte, e quindi non ho potuto fare a meno di entrare in empatia con lei. Isabella sembra essere quella fuori luogo, quella infiltrata in un mondo a lei estraneo, quella debole, incapace di comprendere e quindi sottovalutata, invece Isabella è l’opposto di tutto questo. Alla fine avrei voluto chiederle scusa per tutto, perché a volte agiamo senza pensare e anche chi non lo merita soffre.

La scrittura di Bianca Marconero è inconfondibile e io ne sono rimasta ancora una volta affascinata. Le sue parole sono poesia, i suoi giochi di parole rendono tutto più vero e toccante. Le storie di Bianca Marconero ti rapiscono e ti emozionano. 

Proprio quando sembra che tutto sia cambiato e che qualcosa di nuovo possa succedere, questa storia ci lascia ancora più di stucco. Il finale è dolceamaro, una secchiata d’acqua gelida, e io spero un giorno di continuare a vivere con questi personaggi. Se mai ci sarà un seguito io sarò felice di continuare il percorso intrapreso.

Un maledetto lieto fine è un libro che ti mette di fronte alla realtà, quella nuda e cruda, non sempre facile ma pronta a coglierti di sorpresa. Questa storia mi ha presa alla sprovvista, mi ha sorpresa, mi ha spiazzata, mi ha affascinata. Leggerla è come essere travolti da un’onda quando ci si sente più al sicuro, è come affogare e credere di non farcela per poi riemergere e tossire fino a tornare a respirare. Ancora non sono tornata a respirare ma chissà, magari ancora non si è giunti alla fine, magari dobbiamo ancora riemergere.

il mio voto

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1 Commenti

  1. Ciao,
    bellissima recensione! Mi ha davvero incuriosita e non vedo l'ora di passare in libreria per sfogliarlo e scoprire se è realmente così travolgente anche per me!

    Grazie!

    P.S.
    Lascio il mio WWW GuidaSport.net

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