Buon sabato lettori,
oggi il blog ospita il Review Party di Stringimi
più forte di Giusy Cu. Un contemporary romance hate to love, una storia d’amore
diversa dal solito, fatta di tematiche delicate e incisive. Una storia che sa
distinguersi e lasciare un messaggio. Ecco la mia opinione.
Titolo: Stringimi più forte
Trama
Recensione
Lara è una ragazza di venticinque anni, lavora come grafica e
a cinque anni è stata adottata da una famiglia che la ama. Lara non è però una
ragazza dal carattere facile, è problematica e tormentata, è apparentemente
forte ma c’è anche una parte di lei molto fragile. In passato ha fatto una
scoperta che l'ha cambiata, portandola ad atteggiamenti e scelte
sbagliate, a tenersi tutto dentro, a sentirsi sbagliata. A venticinque anni
cerca ancora, con tutte le sue forze, di essere felice, anche se la vita la
mette a dura prova ricordandole il suo segreto e la sua natura. Sbagliata.
Mentre cerca di essere forte incontra Ettore Selvaggio e da lì il suo mondo
cambia. Ettore sembra vedere oltre il suo scudo, sembra guardarla come nessuno
l’ha mai guardata. Ettore potrebbe renderla felice. Ma lei, coperta dai
tatuaggi, dai vestiti stravaganti, presa dalle sue abitudini da “cattiva
ragazza”, non vuole lasciare la sua comfort zone, le sue consapevolezze. Non
può distruggere una corazza che ha costruito con così tanto fatica e che la
opprime ma che è parte di lei e quasi se ne compiace. Lei è una battagliera e,
così, tra lei e Ettore si instaura un gioco di amore- odio fatto di tanti
scontri, soprattutto da parte di lei. Non le importa di essere maleducata, di
offendere, di ferire. Lei vuole respingere quel ragazzo così affascinante anche
se le fa venire voglia di provarci. Perché lei è così, è problematica e allora
asseconda tutto questo. Oltretutto il suo cuore è già impegnato, anche se in
una storia impossibile e sbagliata. Ettore però non si arrenderà mai e ad un
certo punto anche Lara dovrà capire che se vuole davvero stare bene ed essere
felice deve lasciarsi andare a sentimenti nuovi, a esperienze che potrebbero
cambiare tutto. Che poi l’amore aiuta, illumina la strada, ma non è la
soluzione per essere finalmente felici. È solo la spinta per capire che poi la
strada la si deve fare anche da soli, a tu per tu con i propri demoni.
Un incontro inaspettato, dei sentimenti nuovi, una nuova possibilità per sé e
la capacità di parlare e ascoltarsi. Questa è la chiave per una storia che
parte dall’amore e arriva alla guarigione e lo fa attraverso un percorso pieno
di ostacoli ,salite ma anche colpi di scena e gioie inaspettate.
Stringimi più forte non è un romance come gli altri, non
racconta semplicemente una storia d’amore ma il percorso di guarigione di una
ragazza, la protagonista, che deve imparare ad ascoltarsi e a superare i propri
traumi. Questa non è una storia per tutti, è una storia a tratti dura,
respingente, forte. È una storia che non per forza deve essere apprezzata ma
sicuramente deve essere compresa. È una storia che può piacere o non piacere ma
che richiede al lettore pazienza. Pazienza per ascoltare ciò che ha da dire,
pazienza per ascoltare la storia di una ragazza che compie un percorso
catartico che, grazie anche all’amore, la porterà a ritrovare se stessa e, in
questo modo, lascerà qualcosa anche a noi.
“Una volta ho letto che le persone diventano forti quando imparano ad accettare il dolore. Che bisogna essere in grado, arrivati ad un certo punto della propria vita, di accettare le cose come sono e non come vorremmo che fossero”
Stringimi più forte è una storia che più volte mi ha
respinto ma allo stesso tempo mi ha attratto. A respingermi è stata la sua
protagonista, Lara, una ragazza problematica,
tormentata, arrabbiata, irascibile, scontrosa. Non ho amato la protagonista per
buona parte della storia perché il suo carattere respinge il lettore, così come
lei respinge le persone che le stanno attorno durante tutta questa storia.
Spesso l’ho rimproverata per i suoi gesti, per le sue parole, per le sue
scelte, per la sua impulsività, per la sua rabbia, per la sua ricerca continua
del baratro. Perché Lara è una ragazza conscia dei suoi limiti e si crogiola
nel suo dolore, lo aumenta, ci si tuffa con un perverso entusiasmo. In questo
modo si fa del male e fa del male anche a chi cerca di avvicinarsi a lei. Lara
ha creato intorno a sé un muro così alto che spesso avvicinarsi è doloroso, sia
per i personaggi che per il lettore. È una ragazza che non ho sempre compreso,
che ho trovato contraddittoria, talvolta infantile, anche maleducata. Il
problema è che Lara non ha mai affrontato i suoi traumi e queste sono le
conseguenze. Ecco perché Lara è un personaggio che va capito, anche se non lo
si apprezza. Talvolta bisogna anche non capirla per comprendere quanto sia tormentato
questo personaggio.
“La solitudine, nei giorni in cui sto bene, penso sia una conquista. Un traguardo, o, ancora meglio, una ricchezza rara, perché non tutti sanno conviverci. Saper stare da soli è un pregio, perché quando stai con un’altra persona è perché l’hai deciso tu, l’hai scelto tu.”
L’autrice ha fatto un grande lavoro nel costruire il suo
personaggio, è riuscita a dare profondità e spessore alla protagonista,
azzardando e correndo rischi, anche a costo di non essere capita da tutti i
lettori. Per arrivare ad un personaggio complesso come Lara c’è bisogno di
cura, di amore, di pazienza e di fede. Un lavoro coraggioso, frutto di studio e di
ricerche e lo si vede.
Dall’altra parte c’è Ettore
Selvaggio, un ragazzo che vuole a tutti i costi conquistare Lara,
attratto da lei, dalla fragilità che legge dietro le difese che la ragazza ha
costruito. Ettore vuole penetrare nel suo cuore e vuole farne la propria casa.
Lui, al contrario di lei, è dolce, premuroso, disponibile e paziente. È il
personaggio che non puoi non amare. Eppure Ettore non è il cavaliere senza
macchia, ha anche lui la sua storia, il suo passato, i suoi grattacapi. Quante
volte, poi, ho voluto prendermela con lui per il suo essere troppo comprensivo
nei confronti di Lara, per accettare un po’ troppo facilmente il carattere
difficile di lei. Anche quando Lara lancia parole pesanti nei suoi confronti
lui non si arrende, non si arrabbia, se non raramente. Questo mi ha fatto
arrabbiare. Però come si fa a non amare un ragazzo che sa leggere dietro le
ferite e ha capito che amare vuol dire anche avere pazienza. Come si fa
a non desiderare che esistano persone come lui, pronte ad aspettare e ad
esserci nonostante tutto. Che grande esempio di amore può essere il suo
personaggio. Perché poi quando l’amore è sincero e paziente i risultati si
vedono. L’amore di questo tipo apre gli occhi, aiuta a curare l’anima, spinge
ad essere migliori.
“[…] perché con Larissa Caputo, non si sa mai cosa succede ma è tutto quanto un caos pazzesco da cui sarò per sempre dipendente”
Ammetto che non sono impazzita per l’inizio della loro storia
perché i colpi di fulmine, in generale, non mi convincono, li troppo innaturali, eppure ad un
certo punto della storia sei lì a ricomporre i pezzi e all’improvviso tutto ha
più senso. Sono ancora dell’idea che Ettore abbia capito di volerla conquistare
un po’ troppo presto ma in fin dei conti non è questo il succo della storia,
anche perché questa non è una normale storia d’amore.
Così seguiamo i battibecchi tra i due personaggi, i tentativi
di lui di penetrare le difese di lei e farle cadere tutte ma anche
l’ostinazione di lei nel non cedere e il tentativo di allontanarlo. Lara vive
la sua vita tra lavoro, famiglia e amicizie, confrontandosi con i suoi demoni
ma anche con i dubbi e la voglia- inconfessabile- di provare a capire cosa si
prova quando ci si lascia andare a sentimenti inaspettati. Tra Lara e Ettore ci
saranno incontri casuali che li avvicineranno pian piano, momenti di
conoscenza, comprensione, condivisione e – finalmente- di tenerezza e passione.
Una passione che scoppia forte e travolgente, che apre i cuori e abbatte le difese.
“Ma ricordati due cose fondamentali: la prima è che, quando si ama, si ama in due, non per due, e la seconda è che l’amore è eterno finchè è ricambiato. E qualsiasi cosa tu provi rispettati per primo e sarai rispettato in amore ma anche nella vita”
Ci sono poi altri personaggi, che con la loro presenza
smorzano la durezza data dalla protagonista che, nonostante il carattere
difficile, ha una famiglia a cui vuole bene e con cui va d’accordo e ha delle
amicizie che la sostengono e che si fanno sentire con consigli ma anche
strigliate.
Leggere questa storia è stato un continuo chiedersi cosa
sarebbe successo, una curiosità continua che coesisteva con la forza repulsiva
di un personaggio come Lara e che quasi rendeva difficoltosa, a livello emotivo,
la lettura.
Anche grazie all’amore per gli altri scopriamo di poter essere in modo diverso e migliore e Lara ne è la dimostrazione.
“Perché è vero che la mente è il motore della vita, ma il cuore è il suo conducente”
La storia è una continua scoperta di ciò che accadrà
e, alla fine, non mancano le soprese. I colpi di scena tolgono il fiato e
ricompongono i pezzi di una storia che si prende tutto il tempo per esplorare
ogni cosa. Ti immergi nella storia e man mano scopri cose che non immaginavi.
Come nuotare in un mare che conosci per poi finire a largo e scoprire che lì
c’è molto di più da vedere e scoprire.
Il punto di forza è sicuramente la scrittura dell’autrice,
scorrevole, chiara, a tratti diretta, a tratti metaforica, sicuramente
d’impatto. Una scrittura che, grazie a semplici parole, riesce a penetrare nel
cuore della narrazione e dei suoi personaggi. Le parole di Giusy Cu sono quasi
poesia, esprimono l’interiorità dei personaggi in modo suggestivo e il lettore
si ritrova a sottolineare frasi che vorrebbe rileggere, che sente sue, che
danno forza ed emozionano. Perché questa scrittura riesce non solo ad esprimere
perfettamente le emozioni dei personaggi ma tocca il lettore nel profondo e non
nascondo che ci sono stati punti in cui non ho trattenuto qualche lacrima.
Non è una storia che leggi per diletto ma che vivi con
intensità e in cui scopri motivi per riflettere. Perché la riflessione va di
pari passo con il percorso della protagonista e mentre lei impara qualcosa di
sé tu impari qualcosa anche di te.
Stringimi più forte è una storia potente, talvolta difficile
ma davvero coraggiosa. Giusy Cu ha il coraggio di affrontare tematiche delicate
e dimostra di saperlo fare con consapevolezza e forza.
Se cercate una storia d’amore diversa, capace di darvi
emozioni ma anche spunti di riflessione, che vi faccia arrabbiare ma anche
sospirare, questa storia fa per voi.
PS. In questa storia compare anche l’amica di Lara, Natalia,
la cui storia è raccontata nel primo romanzo pubblicato dall’autrice , Il sole
esiste per tutti (recensione qui).
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