Recensione IL REGNO DEI DANNATI di Kerri Maniscalco

 Buon pomeriggio lettori e lettrici,
oggi vi parlo de
Il Regno dei dannati di Kerri Maniscalco, secondo libro della trilogia fantasy Kingdom of the Wicked. Il primo libro, Il regno dei malvagi (recensione qui), ha avuto aspetti positivi e altri meno, come sarà andata la lettura del secondo? Scopriamolo a seguire.


Titolo: Il regno dei dannati (Kingdom of the Wicked #2) 
Autrice: Kerri Maniscalco
Data di pubblicazione: 15 novembre 2022
Editore: Mondadori
Pagine: 432
Trama
Desiderosa di vendicare la morte dell'amatissima gemella, Emilia ha venduto l'anima per diventare regina dei Malvagi e, accompagnata dall'ambiguo Principe Ira, è scesa nei Sette gironi. Non impiega molto a scoprire la prima regola della corte dei Malvagi: non fidarsi di nessuno. Più si trattiene all'inferno, infatti, più le appare chiaro che in quel mondo di vizi e seduzione nulla è mai ciò che sembra. Anche Ira, un tempo suo alleato, potrebbe nascondere dei segreti sulla sua vera natura. E così, in breve tempo, Emilia rimane intrappolata tra Ira e il suo ancor più malvagio fratello, il Principe Superbia, il re dei demoni. Tra palazzi lussuosi, infidi cortigiani e feste stupefacenti, Emilia dovrà districarsi tra enigmatici e contraddittori indizi per scoprire cosa sia davvero successo a sua sorella. E, al contempo, sarà chiamata a svelare i misteri sul suo stesso passato per trovare le risposte di cui è in cerca. Sempre che i suoi vizi non le mettano i bastoni tra le ruote…

Kingdom of the wicked:
1.Il regno dei malvagi (recensione qui)
2.Il regno dei dannati
3.Il regno delle fiere (prossimamente in Italia)

Recensione

NO spoiler

*inizio spoiler trama*

Il regno dei dannati inizia laddove si era interrotto Il regno dei malvagi: Emilia ha deciso che sposerà Superbia, il re dei Demoni, in modo da scoprire di più sull’omicidio della sorella e vendicarla. Così arriva nei Sette Gironi degli Inferi, accompagnata da uno dei Principi, Ira, pronta a diventare Regina dei Malvagi. L’Inferno si rivelerà un luogo pieno di tentazioni, insidie e suggestioni, diverso da come lo aveva immaginato, ma pronto a sorprenderla. Qui avrà modo di vivere nel castello del Principe Ira e scoprire le altre Casate e gli altri Principi. Il suo rapporto con Ira sarà fatto di contrasti: tra loro c’è tensione, rabbia, odio, ma in fondo anche un’attrazione potentissima. Intanto bisogna però indagare su ciò che è accaduto a sua sorella, su una maledizione lanciata al re dei Demoni e capire cosa sta davvero accadendo tra Streghe e Malvagi. Un percorso che tra allenamenti, indizi, ricerche, feste e nuove conoscenze, porrà nuovi enigmi, rivelerà sentimenti contrastanti e verità celate.

*fine spoiler trama*



Ogni cattivo si considera l’eroe. E viceversa. In verità, ognuno di noi è un po’ eroe e un po’ cattivo. A seconda delle circostanze.

Il regno dei malvagi era stato un libro con basi molto buone, ma con sviluppi talvolta discutibili e spesso confusionari. Speravo che Il regno dei dannati recuperasse, ma anche qui la storia oscilla tra ottime premesse e problemi di sviluppo.

Fin da subito Il regno dei dannati si configura come un libro diverso, più complesso, con un worldbuilding affascinante, anche se non originalissimo. Le atmosfere, gli ambienti, alcune dinamiche della storia ricordano la serie A court of thorns and roses di Sarah J. Maas, e nella parte finale alcuni elementi ricordano la trilogia Caraval di Stephanie Garber (infatti dai ringraziamenti emerge una vicinanza tra le due autrici).

È il rapporto tra Emilia e Ira a emergere fin dall’inizio, in modo tale che la parte sentimentale sia parecchio sviluppata, a differenza del primo libro, dove si erano poste solo le basi. Il loro rapporto è fatto di alti e bassi, di odio e amore, di rabbia e vicinanza, di provocazioni e attrazione. Entrambi non rivelano tutto, entrambi portano avanti i loro piani in modo indipendente, anche se il lettore può conoscere solo ciò che riguarda Emilia, perché la storia è narrata dal suo POV.

Emilia dimostra una certa crescita: sembra decisa nei suoi piani, pronta a fare scelte scomode pur di raggiungere i suoi scopi, pronta a giocare sporco, attraverso qualsiasi mezzo. Una ragazza molto più cosciente di sé, anche se rimane talvolta impulsiva e altre volte preda delle sue emozioni.

Ira è scontroso, burbero, enigmatico, arrogante, provocatorio e quindi risulta indecifrabile, ma anche affascinante. La mancanza del suo POV e una narrazione incentrata sulla protagonista non permettono di conoscerlo troppo, ma è comprensibile dal momento che i misteri della storia riguardano anche lui.




Il Regno dei dannati è un libro che guarda molto al racconto dell’odio-amore e della forte attrazione tra i protagonisti, costruendo una narrazione estremamente sensuale, piccante e intrigante. Una parte spicy e sensuale che rende questo libro adatto ad un pubblico più adulto, ma finisce per essere anche il suo punto debole. Il racconto di questa attrazione, infatti, finisce per prendere troppo spazio, oltre la metà del libro, portando in secondo piano gli elementi veri e propri su cui poggia la trama fin dal primo libro.

La parte finale del libro (cento pagine e più) è quella in cui finalmente si vanno ad indagare più nel profondo i misteri della storia, quella in cui la narrazione si fa più dinamica e variegata. Una parte che ho apprezzato e che ha saputo tenermi incollata alle pagine, curiosa di scoprire tutto ciò che si celava dietro agli enigmi della storia. Non si può dire, però, che l’autrice ci dia le risposte che cerchiamo, perché agli enigmi si risponde solo in parte e spesso le risposte non sono chiare.

Il regno dei dannati racconta una storia con un gusto un po’ “trash”, con tanti cliché, spesso non gestiti benissimo, e l’impressione è che vi si ricorra più per dare al pubblico ciò che ama che per coerenza con la storia. Una storia che conserva un certo fascino, che non dispiace e risulta scorrevole e intrigante, anche se viene penalizzata dall’insistenza sul racconto dell’attrazione e della sensualità tra i due protagonisti. Peccato, perché le idee alla base sono pazzesche, accattivanti e intelligenti, quindi, con uno sviluppo più consapevole, avrebbero avuto l’attenzione e l’approfondimento che meritavano, portando la storia ad un livello più alto.

In ogni caso, Il regno dei dannati è una lettura che, anche se non conquisterà tutti, potrà risultare piacevole e, almeno alla fine, interessante, perciò non è da bocciare. A me non è dispiaciuto leggerlo e ho voglia di continuare, sperando di scoprire la risposta ai tanti interrogativi attuali. Chissà se il terzo riuscirà a migliorare, rendendo giustizia a questa storia, senza fare gli stessi errori degli altri due!

Il fato può metterci lo zampino, può favorire il nostro cammino o intromettersi, ma alla fine siamo sempre noi gli unici artefici del nostro destino.

il mio voto:
3,75 
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