Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Ti amo e lode 2 di Micol Agio, il
romanzo che segue Ti amo e lode e
continua le vicende dei ragazzi della Domus
Magna. Qui la recensione del primo libro. La seguente recensione, invece, è
spoiler – per chi non ha letto il primo- solo nelle parti in blu.
Loris sarà costretto a laurearsi per non perdere ciò a cui tiene di più.
Jennifer saluterà il suo equilibrio a causa di Tiago, il settimo coinquilino.
Camilla combatterà una nuova guerra contro la tentazione del professore.
Riccardo manterrà un segreto che potrebbe distruggere chi ama.
E infine, loro: Elia e Allegra.
Nonostante le difficoltà del primo anno, entrambi hanno deciso di restare.
Ma il loro rapporto è pieno di tensione, di quella che ti fa rimanere indietro con lo studio e sfogare la rabbia in modi per nulla diligenti.
La strada verso la laurea è ancora tutta da percorrere e se si vuole raggiungere, c’è un prezzo da pagare.
Vale di più una lode o un “ti amo”?
«Lo vedi? Anche se fa male, non riusciamo a farne a meno.»
Recensione
Spoiler per le parti in blu.
A.A.A
COINQUILINI CERCASI. Unica regola: vietato innamorarsi.
Loris, Jennifer, Camilla, Riccardo, Elia e
Allegra: sei ragazzi che si sono incontrati, hanno vissuto sotto lo stesso
tetto e hanno rischiato di perderlo. Ora i ragazzi della Domus non solo si
apprestano ad iniziare un nuovo anno accademico, ma devono anche trovare il modo
per non perdere la casa che li ha visti crescere nell’ultimo anno, tra litigi,
delusioni, complicità e affetto.
Sembra che per far funzionare le cose basti
collaborare, far quadrare i conti, trovare un nuovo coinquilino e impegnarsi
nello studio. La ricerca di un nuovo coinquilino non è affatto facile, ma poi
arriva Tiago, un ex inquilino della domus che porterà novità all’interno del
gruppo.
Loris sarà costretto a rimettersi sui libri e
sperare di non saltare ogni esame, come ha sempre fatto (più facile a dirsi che
a farsi). Riccardo, quello responsabile ma anche insopportabile, si troverà
come sempre a mettere tutti in riga, ma riuscirà anche ad incasinare di più la
situazione, soprattutto con Loris, verso il quale prova sentimenti
inammissibili e contraddittori. Jennifer è ritornata a Venezia per un
tirocinio, ma la sua strada è ancora tutta da scrivere e durante il percorso
scoprirà anche una particolare vicinanza con il nuovo inquilino della Domus. Tiago
sarà una piacevole scoperta, un collante per il gruppo e per alcuni membri in
particolare. Camilla cercherà di essere forte nonostante i suoi problemi e
porterà ad un diverso livello il suo interesse amoroso per il suo (ex)
professore. Poi ci sono Allegra ed Elia, che hanno combattuto i loro
sentimenti, che si sono avvicinati e allontanati, hanno sofferto e hanno aperto
il loro cuore. Adesso i due dovranno fare i conti con gelosie e insicurezze, ma
anche con sentimenti che non sono mai venuti meno. In tutto questo dovranno cercare
la propria strada.
Ti amo e lode 2 è un libro di passaggio e di
evoluzione, di crescita, cambiamenti e novità. Micol Agio ci porta ancora
all’interno della Domus, ma questa volta ci mostra dei personaggi che stanno
crescendo e maturando, facendo i conti con tutto ciò che hanno vissuto in
precedenza.
È evidente l’evoluzione dei personaggi e della storia, che
adesso si concentra di più sulle dinamiche interpersonali, che si fanno anche
più mature. È il momento delle esperienze più importanti, dei sentimenti che
vengono affrontati e dichiarati (ma non sempre e non completamente), dell’amore
che lascia lo spazio alla passione, delle nuove conoscenze che aprono nuovi
orizzonti e possibilità.
Ti amo e lode 2 ci fa immergere nelle vicende che
coinvolgono i personaggi e lo fa raccontando attraverso il POV di ognuno, ma
senza che questo risulti mai pesante o confusionario. Ogni personaggio ha la
sua identità riconoscibile e la sua storia da raccontare, ognuno è alle prese
con la propria esperienza accademica e di vita, ognuno affronta insicurezze,
difficoltà, delusioni e gioie. Tutti insieme, poi, ci regalano un quadro dai
mille colori e dalle mille sfaccettature, caotico, rumoroso, ma anche
affascinante ed estremamente coinvolgente. Così ti ritrovi a leggere una storia
che non riesci a mettere giù, ad appassionarti alle vicende, a sentirti parte
di esse.
I ragazzi della domus diventano come amici che non riesci a
lasciare andare e sembra di essere lì con loro, a vivere ciò che vivono anche
loro, a sentire ciò che provano, tanto da desiderare di avere proprio quel tipo
di legame. Leggere questo libro è fare un salto nell’età della giovinezza,
delle nuove esperienze, delle amicizie, degli amori, è sentirsi parte di quel
mondo, è sentire il vortice di un’età che sa essere difficile ma anche unica.
I sette ragazzi di questa storia mi hanno fatto desiderare di
avere quel tipo di amicizia, di tornare indietro per vivere un’avventura come
la loro, con tutte le difficoltà e le gioie del caso.
Ho amato vedere l’evoluzione dell’amore tra
Elia e Allegra, entrambi presi dalle proprie insicurezze, entrambi preda di
sentimenti che non sono riusciti a dimenticare, ma che adesso imparano a vivere
e scoprire.
Non so se
sia più facile fingere di odiarla o fingere di non amarla abbastanza. Sarebbero
entrambe enormi bugie.
Elia che è il ragazzo dolce e gentile che
quando prova a fare il cattivo non ci riesce, lui che passa da un corso
all’altro alla ricerca della propria strada, lui sempre pronto ad aiutare chi
gli sta accanto, lui che non sa cosa vuole dalla vita, che davanti a sé vede un
futuro indefinito, ma comunque felice se coloro a cui vuole bene sono
altrettanto felici. Allegra che sta bene con la sua sordità ma talvolta si
chiede quanto costerà quest’ultima se di mezzo ci sono altre persone.
La
sordità non è mai stata una mia nemica, finché non si è messa tra me ed Elia.
Poi c’è Loris con i suoi fallimenti, il suo
dolore celato e i tentativi di farcela. Riccardo che capirà che anche la
responsabilità e l’essere protettivi hanno un prezzo, talvolta troppo alto, che
lasciarsi andare è difficile ma quanto sarebbe risolutivo farlo!
A volte,
abbiamo bisogno di persone del tutto diverse da noi per ristabilire
l’equilibrio nelle nostre vite. E li odiamo tanto, i nemici, ma poi senza di
loro, non siamo più senso alle battaglie.
La new entry, Tiago, un ragazzo con insicurezze
mai superate ma un entusiasmo contagioso. Jennifer, dolce e con tanta buona
volontà, che a volte pensa di non farcela, che teme di non trovare ciò che
cerca, ma che intanto scoprirà di provare dei sentimenti che non aveva
previsto.
Io è da
una vita che inseguo l’amore, ma corre sempre più veloce di me.
Intenso il rapporto tra Camilla e il suo
professore, fatto di allontanamento, tentativi di vicinanza, di proibito, di
passione, ma anche di scelte difficili.
Micol Agio crea una storia corale, dalla percepibile freschezza,
simpatica, che si fa concreta e realistica. Per me questa storia sarebbe
perfetta per una serie tv! Il finale, poi, è così sconvolgente che non avere
già il seguito è frustrante.
Ancora più della storia, il punto forte di Ti amo e lode (1 e 2) è la scrittura
dell’autrice, ben calibrata, che trova il modo migliore e più suggestivo per
raccontare personaggi e situazioni, che riesce a far emergere il lato più
tenero e simpatico di ciò che accade (in alcune situazioni ho riso molto) e il
lato inedito di ogni personaggio. Una scrittura fresca, divertente, attenta,
matura, con particolare cura per i dettagli e che risulta sempre scorrevole.
Ti amo e lode 2 è un libro che ho letto tra sorrisi
e sospiri di tenerezza, con il cuore in mano e la felicità negli occhi. Una
storia leggera ma che sa trovare la profondità anche dove meno te l’aspetti;
una storia che fa bene al cuore.
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