oggi vi parlo di Una ragazza (quasi) cattiva di Elle Kennedy, secondo libro della serie new adult Avalon Bay. Ogni libro ha come protagonista una coppia diversa, perciò possono essere letti autonomamente. Io, come sempre, consiglio di seguire l’ordine per apprezzare meglio tutti i particolari. In verità , questo secondo libro della serie ha rivelato un po’ di problemi che ne hanno compromesso la riuscita, ve ne parlo nella recensione.
Per questo, quando è costretta a tornare a casa per aiutare la famiglia in un momento difficile, Gen ha tutta l’intenzione di ripartire il prima possibile. Ma non ha fatto i conti con Evan Hartley. Rivedere Gen ha risvegliato in lui sentimenti che credeva scomparsi, e l’assoluta certezza che in un modo o nell’altro sono destinati a stare insieme. Il problema è che Gen sembra davvero intenzionata a fare di tutto per dimenticare la passione travolgente che c’è stata tra loro.
C’è solo un modo per convincerla: Evan deve dimostrarle che è in grado di rigare dritto. E che è inutile negare l’attrazione che provano l’uno per l’altra. Ma è davvero possibile liberarsi del passato?
1.Il complesso della brava ragazza (recensione qui)
2. Una ragazza (quasi) cattiva
3. The summer girl (luglio 2023 USA, prossimamente in ITA)
Recensione
Una ragazza (quasi)
cattiva racconta la
storia di Evan Heartley, gemello di Cooper, il protagonista del primo libro, e
Genevieve West, sua vecchia amica e ragazza, di cui nel primo libro si fa solo
accenno.
Evan e Heartley sono stati migliori amici, si sono
frequentati tra alti e bassi e tira e molla e insieme hanno compiuto grandi
trasgressioni e bravate, in una vita sempre spinta ai limiti e incurante del
pericolo.
Genevieve West è stata una cattiva ragazza sempre alla
ricerca di caos e adrenalina; adesso è tornata ad Avalon Bay per i funerali
della madre, dopo essere stata via per un anno, ma non ha intenzione di
rimanere. I suoi piani prevedono di rigare dritto, di mettere la testa a posto,
di essere la brava ragazza che non è mai stata. Mentre il padre le chiede aiuto
nella sua impresa, finisce però per essere di nuovo coinvolta nella vita della
cittadina che aveva lasciato, ritrovando vecchi amici e anche il suo grande
amore adolescenziale, Evan.
Evan Heartley è un ragazzo che non sa proprio rigare dritto.
Tra alcol, risse e avventure di una notte, è sempre pronto a cacciarsi nei
guai. Adesso gestisce l’impresa edile dello zio insieme a quest’ultimo e al suo
gemello, ma ha ancora strada da fare per mettere la testa a posto. Il ritorno
di Gen lo mette di fronte a sentimenti mai dimenticati, quei sentimenti che
nell’ultimo anno, abbandonato dalla ragazza, lo hanno portato a comportamenti
discutibili.
Evan cercherà di ripristinare il rapporto con Gen, ma lei non
ha intenzione di ripercorrere una vecchia strada che la porterà solo a farsi
del male. Eppure entrambi non si sono dimenticati e i ricordi delle esperienze
passate, insieme ai sentimenti ancora presenti, li porteranno ad avvicinarsi di
nuovo e a provare ad essere persone diverse per il bene reciproco.
Siamo due sostanze chimiche
piuttosto innocue che, se mischiate, diventano una combinazione esplosiva in
grado di radere al suolo un intero isolato […]
La serie Avalon Bay
racconta storia perfette per il periodo estivo, leggere, talvolta simpatiche,
che per alcuni aspetti somigliano a new adult vecchio stampo, comunque in grado di intrattenere.
Una ragazza (quasi)
cattiva è un second
chance e tutta la trama ruota attorno ai due protagonisti che si rivedono e si
trovano a fare di nuovo i conti con ciò che hanno condiviso e ciò che ancora li
unisce. Peccato, però, che del modo di gestire i second chance, di ciò che di
solito essi trasmettono e del modo in cui lo fanno non ha nulla.
Elle Kennedy sceglie di scrivere una storia di seconde
possibilità senza raccontare i precedenti del rapporto tra i due protagonisti,
limitandosi ad accenni qua e là di episodi del loro rapporto, ricordati dagli
stessi protagonisti.
Senza i precedenti, senza il racconto del passato, senza
trasmettere il dolore della separazione e dei sentimenti mai dimenticati, senza
legare passato e presente, questa storia finisce per mancare delle basi
necessarie per reggerla. Così finisce per essere una storia a cui sembra
mancare tutta una parte iniziale, che sia introduttiva e che ci permetta di
entrare nelle dinamiche e capirne gli sviluppi presenti. Senza il racconto
delle dinamiche che intercorrono tra i due protagonisti, quelle passate e
quindi le conseguenze sul presente, è difficile entrare al loro interno e si
perde il senso della storia.
Questo è il grande problema di questo libro, l’assenza del
racconto del passato dei protagonisti, che quindi possa giustificare e dare
senso alle azioni presenti; e un second chance, senza un passato chiaro e dettagliato, perde il suo senso.
Così la trama si trascina in modo semplice e monotono,
continuando a omettere scene e particolari, seminando riferimenti e non
raccontando, lasciando molto spazio all’immaginazione del lettore, senza dargli
la soddisfazione di leggere le tappe di questa storia. Quello che emerge è una
storia che Elle Kennedy scrive nella sua testa, fatta episodi che non vengono
mai raccontati, ma a cui solo si accenna, buttando giù idee che rimangono tali,
seminando briciole di una storia che fa intuire una maggiore complessitÃ
sottostante, ma che mai viene alla luce. Anche le emozioni vengono messe su
carta solo a parole, perché mancano i fatti a generarle.
Non dispiacciono i protagonisti della storia. Gen è una ex
cattiva ragazza che sta cercando di rigare dritto e si vede. Ne viene fuori una
protagonista gradevole, che della discutibilità della cattiva ragazza- che a
qualcuno potrebbe non piacere- non ha quasi più nulla. Si sente in lei una
vecchia forza di ribellione, come lei ci racconta, e nel suo rapporto
turbolento con Evan, nel desiderio forte che li avvicina e li allontana, si
sente l’irruenza del suo carattere. Di lei si racconta anche cosa l’ha portata
a lasciare la città , ragione che poteva essere spunto per uno sviluppo serio di
una tematica importante, che invece finisce per rivelarsi semplice pretesto per
motivare alcune azioni, senza approfondimento.
[…] per loro non c’era
nulla di sbagliato in me. Invece c’era. Una vena incontrollabile e distruttiva
che guidava ogni mia decisione […] Non prendevo le decisioni giuste. Non
riuscivo a trovare la via di mezzo tra la moderazione e l’annientamento.
Evan ha l’aria di un bad boy ancora non maturo, dalla vita
abbastanza sregolata, ma capace anche di momenti più positivi. Ha un carattere
sfaccettato, contraddistinto da un’ingenua simpatia, da una tendenza alla
devianza e ai comportamenti discutibili, ma riesce a far emergere anche un alto
più dolce di sé.
[…] eravamo invincibili
insieme. Intoccabili. Con Evan, non mi sono mai annoiata nemmeno un minuto
della mia vita. Entrambi eravamo al costante inseguimento dello sballo, in
cerca della prossima dose di adrenalina come per superare la nostra stessa
capacità di metterci nei guai.
Il problema di questi due protagonisti è che non si vede una
loro evoluzione, finiscono per essere sempre uguali dall’inizio alla fine e
quando cambiano atteggiamento lo fanno repentinamente, senza particolare
ragione. In realtà , Evan ad un certo punto cercherà di comportarsi in un modo
migliore, per essere la persona che Gen desidera, ma verso la fine avrà , in un
punto, un cambio di idee che contraddice tutto ciò che è stato raccontato.
Insomma, si vede che sono due protagonisti che a modo loro cercano di prendere
le distanze dal passato per essere la versione migliore di sé (soprattutto
Gen), ma sul loro sviluppo si poteva lavorare di più.
Interessante la vena divertente che emerge in alcune
situazioni e dialoghi, che mi ha fatto ridere e sorridere in vari punti. Le scene
intime non sono molte, ma sono molto passionali, perché i due hanno
evidentemente un carattere e dei precedenti che li avvicinano particolarmente
dal punto di vista fisico.
Una storia che quindi aveva degli elementi che potevano
valorizzarla, che partiva dal voler essere un second chance, dal voler
trasmettere quel senso di riscatto, di perdono, di difficoltà e seconde
possibilità tipiche di questa tipologia di storia, ma che purtroppo non ha
giocato sul passato e sui precedenti dei due protagonisti, perciò ha bruciato
le basi della storia, di fatto vanificandone il senso e gli sviluppi.
Una prima metà risulta più noiosa per questi motivi,
successivamente la lettura scorre, ma non viene meno la sensazione che manchino
tante cose (e non è solo una sensazione ma la realtà ), per cui non si riesce mai ad arrivare a conoscere davvero la storia che si sta raccontando e ad
apprezzarne lo sviluppo. In generale la storia non mi è dispiaciuta del tutto e
neanche i protagonisti, ci sono stati dettagli che ho gradito, ma ciò che non
ha funzionato ha influito pesantemente sulla ricezione complessiva.
Mi è piaciuto rivedere i protagonisti della storia precedente
(che mi era piaciuta), insieme agli altri personaggi, e sono comunque curiosa di
andare avanti.
Una ragazza (quasi) cattiva racconta una storia leggera, senza pretese, talvolta simpatica, con uno sviluppo semplice e senza eventi rilevanti. Una storia che purtroppo non riesce nel suo intento e che viene penalizzata dalle sue importanti mancanze, ma che comunque potrebbe intrattenere qualcuno, soprattutto un pubblico giovane e senza alcuna pretesa (ma proprio nessuna!). Se avete apprezzato il primo libro, magari continuerete per continuità e curiosità , come ho fatto io.
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