Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di E non vissero per sempre felici e contenti di
Stephanie Garber, secondo libro della trilogia Once upon a broken heart, spin-off della trilogia Caraval. Amo le storie di S. Garber ed
ero impaziente di continuare questa serie. A seguire vediamo com’è andata la
lettura del secondo libro. Il terzo ed ultimo sappiamo già che uscirà in lingua
originale ad ottobre 2023. La recensione è spoiler- se non si è letto il primo libro- solo nelle parti in viola.
(Once upon a broken heart #2)
Pagine: 420
Trama
Once upon a broken heart:
Recensione
Spoiler SOLO parti in viola
Alla fine del primo libro Evangeline ha scoperto che Apollo, il
principe del Magnifico Nord, il ragazzo che ha sposato per via di un
incantesimo, è ancora vivo e che ad avvelenarlo è stato proprio Jacks, il
Principe di Cuori, che quindi l’ha ingannata. Evangeline non ha più intenzione
di fidarsi di lui, ma deve trovare un modo per svegliare Apollo. A complicare
la situazione arriva la scoperta che una maledizione è stata scagliata su di
lui e questa ha effetti anche su di lei. La soluzione finisce per essere quella
di allearsi di nuovo con Jacks e riprendere il ruolo di chiave per aprire
l’Arco del Valory.
Aprire l’Arco richiede però che vengano trovate e riunite alcune
pietre magiche, perciò Evangeline e Jacks andranno in missione per trovarle.
Durante la ricerca emergeranno vecchie storie, segreti, verità celate e nuove
scoperte. Si aggiungeranno dubbi e interrogativi, si sarà costretti ad agire
anche in modi discutibili, a mettere in discussione ciò che si credeva e si
dovrà far fronte a sentimenti inaspettati. Il pericolo è costante, i segreti
rischiano di essere fatali, la fiducia non è data per scontata e la tensione
che attrae e allontana Evangeline e Jacks è sempre più palpabile…
E non vissero per sempre
felici e contenti è
il seguito di C’era una volta un cuore
spezzato, secondo libro della trilogia che narra di Evangeline e Jacks.
Stephanie Garber dimostra ancora una volta la sua incredibile capacità inventiva, la sua abilità nel costruire e intrecciare storie,
nel rendere la sua narrazione sempre più
intricata, suscitando la curiosità e
le domande del lettore.
Evangeline sembra un’Alice che si avventura nel paese delle
meraviglie e il mondo raccontato potrebbe essere uscito dalla penna di Lewis
Carroll, ma anche dalle fiabe per bambini. Il mondo raccontato, pieno di magia, elementi fiabeschi, a volte strambi
e sopra le righe, sembra farci immergere in una fiaba talvolta più canonica, altre volte più particolare. Oggetti magici, creature fantastiche, luoghi
incantati, maledizioni, profezie e incantesimi costituiscono il fascino di
questa storia e contribuiscono a incantare e far sognare il lettore.
In questo libro è costante la tensione tra Evangeline e Jacks, la loro attrazione ma anche i tentativi di lei di ricordare che non ci si può fidare di lui e i tentativi di lui di tenere a distanza lei. È un avvicinarsi e allontanarsi che passa attraverso situazioni di necessaria vicinanza e collaborazione, frustrazione, rabbia e sfiducia per alcune situazioni, spiragli di complicità e sintonia per altre. In tutto questo i protagonisti sono coinvolti in circostanze pericolose e difficili e in una missione che richiede la loro costante attenzione, mettendoli di fronte a scelte e dubbi.
Evangeline è una protagonista che è partita romantica e
sognatrice, ma che ha dovuto sperimentare gli imprevisti, la delusione e il
tradimento. L’esperienza ha contribuito ad una sua disillusione, ma permane il
suo desiderio di lieto fine, la ricerca dell’amore, la volontà di far funzionare
anche le questioni più complicate e combattute. È una ragazza che dimostra la
sua giovane età nel modo di pensare e di agire, che dimostra la sua ingenuità,
il suo essere impulsiva, la sua tendenza a credere in ciò che fa e in chi la
circonda anche quando non dovrebbe.
Jacks è misterioso, ambiguo e imprevedibile, agisce in un
modo e poi in quello opposto, a volte sembra inaffidabile, altre volte sembra
che tenga ad Evangeline e che sappia dimostrare emozioni più pure. Anche lui è
combattuto tra il seguire ciò che chiede il suo destino di Fato o ciò che gli
indica il suo cuore, ma non è scontato poter scegliere e ciò lo porta ad essere
difficile da decifrare.
La storia dal POV di Evangeline rende facile capire lei, ma
più difficile capire Jacks, il che accentua questo senso di mistero che aleggia
intorno a lui e che porta il lettore ad un odio-amore nei suoi confronti, dove
l’odio non ha però una connotazione negativa!
Evangeline è stata manipolata da Jacks, è uno strumento per lui e qualcun altro, ma è costretta a riprendere il suo ruolo, per quanto pericoloso e imprevedibile, per avere il suo lieto fine. In tutto questo sa di non potersi fidare di Jacks, ma ci sono momenti in cui lui sembra dimostrare un’umanità che lo rende facile da apprezzare. A quell’umanità a volte la ragazza si aggrappa, ma poi rimane puntualmente smentita e delusa; alla fine, quindi, è l’angst che regola il loro rapporto e ciò intriga il lettore, mantenendolo sulle spine.
Stephanie Garber ha uno stile e un modo di creare e raccontare le storie che sono unici e
distinguibili. Le sue sono fiabe per
giovani, dove regna la magia, dove la vividezza e la particolarità dei
dettagli non sfuggono, dove le storie sono in continuo cambiamento, ingannano e
celano i propri finali.
Questo secondo libro si concentra molto sul desiderio d’amore e di lieto fine che muove
le vicende, ma anche sul rapporto
tra i due protagonisti, il quale, secondo me, a volte poteva passare in
secondo piano a favore degli altri punti di interesse della trama. Sono aspetti
che per me, a tratti, hanno reso un po’ meno matura e più frivola la
narrazione, che quindi si è rilevata, per quegli aspetti, più adatta ad un
pubblico giovane.
Si sente, infatti, il taglio
young adult di questa storia, sia
nel modo in cui si svolgono determinate dinamiche, sia per gli elementi su cui
si concentra, sia per i pensieri e le azioni dei personaggi. Questo aspetto
potrebbe non convincere totalmente tutti i lettori, così come il fatto che
l’autrice scriva storie in cui l’elemento
magico e fiabesco è molto forte, ma la sua bravura potrebbe compensare e convincere
anche qualche scettico.
Forse avrei preferito vedere basi un po’ più solide che
spiegassero il sentimento amoroso che si crea tra i due protagonisti, che a
volte mi è sembrato un po’ sfuggente, come se nell’evoluzione di questo
rapporto mancassero dei pezzi per renderlo più motivato e naturale. Comunque si
tratta di una sfumatura che non ha costituito un grande problema. Il taglio young e il concentrarsi, in tanti
momenti, anche su alcuni aspetti meno rilevanti (es. il desiderio tra i due
protagonisti) non mi hanno fatto dare la massima valutazione a questa storia, ma
comunque, in generale, il risultato mi è piaciuto e mi ha soddisfatto.
Amo il fiabesco e il magico di Stephanie Garber, lo trovo
unico e molto affascinante, e trovo alcune scelte perfette per le storie che
scrive. L’amore e il lieto fine sono
due elementi che muovono le azioni, che si rivelano non qualcosa da raggiungere
e trovare, ma in continuo divenire, un qualcosa per cui lottare costantemente e
non il punto di arrivo. Ho adorato come l’autrice abbia giocato con la storia –
da lei inventata in questo contesto- de La
ballata dell’arciere e della volpe, filo conduttore del racconto, e ho
apprezzato il crescendo di questa storia, che mi ha suscitato tanti interrogativi
e crescente curiosità. Il finale è un colpo al cuore e rispecchia l’angst di questa storia; non vedo l’ora
che arrivi l’ultimo libro!
Magia, storie, segreti, profezie, maledizioni, incantesimi,
rivelazioni, attrazione, sentimenti, angst: questo è E non vissero per sempre felici e contenti.
Credo che
esista un lieto fine per tutti, ma non penso che segua sempre l’ultima pagina
di un libro, o che ogni persona abbia la garanzia di trovarlo. Il lieto fine si
può agguantare, ma è difficile da mantenere. È come un sogno che vuole sfuggire
alla notte, un tesoro con le ali, una creatura selvatica, indomabile, temeraria
che ha bisogno di essere costantemente inseguita, altrimenti scapperà via.
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