Buongiorno lettori e lettrici,
oggi il blog partecipa al review party di Nemici di pianerottolo di Federica
Fasolini, spin-off di Nemici di scrivania
(recensione qui). Si tratta di una commedia romantica, hate to friends to
lovers, la cui coppia protagonista è quella di Ivy e Alec (amici dei
protagonisti di Nemici di scrivania).
Un ragazzo e una ragazza che diventano vicini di casa e poi scoprono di poter
andare oltre i pregiudizi e gli scontri per dare voce ai sentimenti che li
avvicinano.
Recensione
Federica Fasolini ritorna con una commedia romantica
adorabile, che intrattiene, coinvolge e stuzzica il lettore grazie al legame tra
i due protagonisti e alle dinamiche in gioco.
Ivy ha trent’anni, vive a New York e ha appena perso non solo
il lavoro ma anche la casa. È appena stata sfrattata dal suo appartamento in
affitto - a causa di un progetto di
riqualificazione dell’intero isolato - e adesso si ritrova a vivere in un
appartamento sullo stesso pianerottolo di Alec.
Alec è a capo dell’azienda di famiglia, proprio quella che ha
causato lo sfratto di Ivy. I due si conoscono per amicizie comuni (sono amici
di Bree e Chad), eppure non sembrano sopportarsi. In realtà è Ivy che non
sopporta Alec, perché lo ritiene arrogante, egocentrico, ricco e sicuramente
non il tipo che sceglie una donna in cerca di un rapporto serio. In verità Alec
è molto diverso da come lo immagina Ivy, e soprattutto ha un debole per lei.
Tra botta e risposta serrati, scontri, avvicinamenti,
comprensioni e incomprensioni i due dovranno imparare gradualmente a
confrontarsi e a capire come gestire i sentimenti che stanno nascendo.
«Quindi
da oggi siamo vicini di casa, eh?»
«Nemici di casa.»
Nemici di pianerottolo è una commedia romantica che mi ha
piacevolmente sorpreso. L’ho iniziata senza particolari aspettative, invece mi
sono dovuta ricredere. Fin dall’inizio ho percepito di apprezzare la storia e il
gradimento è aumentato andando avanti.
Federica Fasolini riesce a raccontarci i due protagonisti con
grande cura e attenzione, dandoci una panoramica completa dei loro caratteri,
delle loro paure, delle fragilità, dei sentimenti contrastanti che li
coinvolgono. Riusciamo così a entrare in sintonia con i personaggi e a seguire
la storia con molta partecipazione.
Ammetto di aver apprezzato particolarmente il personaggio di
Alec, non il tipo arrogante che ci si aspetta, ma un ragazzo disponibile,
gentile, capace di grandi attenzioni e affetto, sempre pronto ad aiutare le
persone che ama. È un bravo ragazzo, ma non finisce per essere anonimo o
insipido, perché ha dalla sua le battute impertinenti, la risposta sempre
pronta e un modo intrigante e tutto suo di stuzzicare la protagonista. Impertinente
e sfacciato, ma anche dolce e sensibile. Nonostante rapporti familiari
abbastanza tesi, per cui i contrasti con i genitori sono costanti, è riuscito a
crescere secondo valori sani, che cerca di mettere in pratica nella
quotidianità, a partire dai più piccoli gesti. Questo lo deve anche ai genitori
del suo amico Chad, che lo hanno cresciuto come se fosse un figlio, dandogli
l’affetto e la riconoscenza di cui aveva bisogno.
L’ho adorato fin dall’inizio, non solo per ciò che trasmette,
di lui, attraverso i suoi pensieri e le motivazioni dietro le sue azioni, ma
anche perché ci confessa fin da subito di avere una cotta per Ivy, il che è
stato adorabile. Suscitano tenerezza le sue reazioni ai sentimenti che prova
per Ivy e stringono il cuore anche i suoi tentativi di conquista della ragazza.
Ehi, non
fraintendetemi, non avevo una cotta per Ivy Delwood. Era solo che… Okay, mi avete
scoperto. Inutile nasconderlo. Fanculo. Avevo una cotta per lei. O meglio,
credevo di averla.
Poi c’è Ivy, che proprio non sopporta Alec, anche se quest’odio
nasconde una certa attrazione. Il suo odio si basa sui pregiudizi che ha nei
suoi confronti, sull’idea sbagliata che si è fatta di lui, a partire da una
frequentazione superficiale, all’interno del gruppo di amici. Ivy ha le sue
insicurezze ma ha anche un bel caratterino: è sincera, schietta, ha la risposta
sempre pronta, soprattutto quando si tratta di Alec, che la fa irritare
parecchio.
Alec
Quincy era il mio nemico giurato, non la mia fantasia erotica. Okay, ammetto di
averlo pensato qualche volta ma, ehi, sono realistica. Non ho chance con Mr.
New York […]
Ivy e Alec si stuzzicano e si provocano, continuamente, e il
risultato dei botta e risposta, che l’autrice riesce a costruire brillantemente,
è davvero intrigante e divertente. È un rapporto che non si considera mai arrivato, che trova
sempre nuovi spunti per modificarsi, per evolvere o talvolta regredire. Perché
tra i due ci sono scontri ma anche avvicinamenti, ci sono incomprensioni ma
anche momenti di comprensione, ci sono occasioni di collaborazione ma anche di
distanza.
Comunque è Ivy quella che cerca di mettere le distanze, che
si è convinta di non sopportare lui, che più se la prende e risponde a tono. Forse,
però, le sue risposte a tono sono solo un modo per nascondere le attenzioni che
vorrebbe da lui, mentre crede di essergli indifferente. Alec, invece, non è
indifferente a lei e si diverte a stuzzicarla, soprattutto nei momenti in cui Ivy
cerca lo scontro, però è anche sensibile a ciò che lei pensa di lui, perciò
questo sarà causa di dispiacere.
Federica Fasolini ci racconta la storia attraverso capitoli
dal POV di lui e altri dal POV di lei, restituendoci due personaggi che vivono
di emozioni che emergono e altre che rimangono inespresse, di momenti felici e
altri meno piacevoli, di gioie e difficoltà. È una storia semplice, ma
l’autrice riesce a giocare con lo sviluppo in modo accattivante, trovando
sempre eventi nuovi che creino nuove occasioni di frattura e nuove
ricomposizioni; ciò permette ai personaggi di crescere esplorando sempre meglio
il loro rapporto. Il legame tra i due protagonisti è stuzzicante e
coinvolgente e non ha bisogno di scene molto hot per funzionare benissimo.
In questo libro abbiamo modo di incontrare anche i protagonisti
di Nemici di scrivania e di vedere
come funziona l’amicizia che lega tutti questi personaggi, nei momenti felici e
nelle difficoltà.
Inoltre l’autrice riesce a inserire riflessioni un po’ più
profonde, in modo intelligente e senza retorica, attraverso i personaggi e il
loro vissuto, e a parlare sempre di valori sani.
Federica Fasolini è padrona della propria scrittura,
piacevole, scorrevole e attenta, ma anche della storia e dei personaggi,
riuscendo a gestire lo sviluppo della storia in modo abile, senza che risulti
banale o scontato.
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