Recensione THE TRAITOR QUEEN di Danielle L. Jensen

 Buonasera lettori e lettrici, oggi vi parlo di The traitor queen di Danielle L. Jensen, secondo libro della serie The Bridge Kingdom, che chiude la storia di Lara e Aren, iniziata nel primo libro. The Bridge Kingdom si sta rivelando una serie davvero interessante, che merita la lettura! La recensione è spoiler free solo nelle parti in nero. La recensione del primo libro è qui.

Titolo: The Traitor Queen
Autrice: Danielle L. Jensen
Data di pubblicazione: 17 novembre 2023
Editore: Queen Edizioni
Pagine: 394
Trama:
La regina Lara, ormai esiliata, è stata costretta a guardare il padre prendere possesso di Ithicana, senza poter fare nulla per fermarlo. Quando scopre che suo marito, Aren, è stato catturato in battaglia, Lara sa che c’è solo un motivo per cui il padre lo tiene ancora in vita: per usarlo come esca e attirare la figlia a Maridrina.
Rischiando la vita in mare, Lara torna a Ithicana con un piano per far evadere il suo re e liberare il Regno del Ponte dalle grinfie di suo padre. Per farlo, è disposta ad usare le sue stesse armi: le sorelle a cui ha risparmiato la vita.
Tra nemici e alleati pronti a lottare per un gioco di potere ed entrare in possesso del Regno del Ponte, Lara metterà a rischio tutto ciò a cui tiene. Ed è costretta a fare una scelta: combattere per il suo regno, per Aren, o per sé stessa.

The Bridge Kingdom:

1.The Bridge Kingdom (recensione qui)
2.The Traitor Queen 
3.The Inadequate Heir (inedito ita)
3.5 The calm before the storm (inedito ita)
4.The Endless War (inedito ita)
5. e 6. Untitled

Recensione

*spoiler nelle parti in arancione*

The traitor queen, secondo libro della serie The Bridge Kingdom, quello che conclude la storia di Lara e Aren, con le vicende legate ai loro regni, continua dove era finito il secondo libro, saziando la nostra curiosità.

Nonostante la decisione di non continuare la missione voluta dal parte, Lara, divenuta regina di Ithicana, al fianco di re Aren, ha condannato la gente di Ithicana ad un tragico destino, tutto per colpa di un errore che non può perdonarsi.  Adesso il suo obiettivo è liberare Aren, prigioniero di suo padre Silas, re di Maridrina, e salvare le sue nuove terre e il suo nuovo popolo, ormai stremato dall’invasione di Maridrina.

Nel primo libro ha scoperto le menzogne del padre, adesso è pronta a battersi contro di lui e contro il suo folle piano di conquista. Dall’altra parte, però, c’è anche un profondo senso di colpa per ciò che è accaduto e sembra ormai impossibile ottenere il perdono del popolo di Ithicana.

Aren viene torturato, fisicamente e psicologicamente; in più è ferito dal tradimento della donna che ha sposato e che è arrivato ad amare. Incolpa Lara ma anche se stesso per ciò che sta vivendo il suo popolo.

Lara e Aren dovranno lottare per liberare se stessi e il proprio popolo, cercare alleati e fare pace con quello che è successo, cercando di capire se è possibile superare il risentimento in nome di quei sentimenti che ancora li uniscono.



Per una parte, The traitor queen ci racconta le vicende separate di Lara e Aren, che lavorano in luoghi diversi ma agiscono per gli stessi scopi. La trama riserva momenti più lenti e altri più incalzanti, riesce a catturare l’attenzione grazie a intrighi politici e strategie, in un crescendo che tiene incollati alle pagine.

Si viaggia tra regni, deserti, isole e mare, si attraversa il ponte tra regni, si attuano strategie per stringere alleanze, si racconta di ostacoli, pericoli, scontri, c’è la suspense e anche l’azione. The traitor queen sa unire gli elementi giusti per intrattenere il lettore, giocando con essi in modo equilibrato e intelligente. Il lettore stesso è chiamato a decifrare strategie e indizi, a interrogarsi su ciò che accade, a capire i complotti in atto.

Danielle L. Jensen riesce a gestire bene la sua trama, dimostrando grande abilità nel creare e intrecciare politiche, strategie, azione, suspense e sentimenti. Non è sempre facile seguire le strategie raccontate, ciò vuol dire che è riuscita a renderle complesse in modo intelligente, tanto da richiedere particolare attenzione durante la lettura.

Lara è una protagonista forte e determinata, che fa i conti con le conseguenze delle proprie azioni, anche quelle che non intendeva compiere, e fa i conti con ciò per cui è stata cresciuta. Essere stata forgiata come un’arma e una spia, come un mezzo per conquistare un altro popolo attraverso un matrimonio e un tradimento, è una condanna che deve scontare, un marchio indelebile, eppure il suo addestramento è quello che le permetterà di affrontare le sfide difficili che si troverà davanti in questa avventura.

Ci sono momenti in cui si percepisce in modo forte la solitudine a cui l’ha condannata il suo passato, con le conseguenze presenti; si percepisce perfettamente il dolore di una ragazza che vorrebbe riscattarsi, provare di volere il bene del suo popolo, ma che sente che non potrà ottenere il perdono per le sue azioni.

Aren in questo secondo libro fa i conti con il tradimento di Lara, con le sofferenze del suo popolo, con una prigionia che lo prova nel corpo e nella mente. Sente di aver condannato il suo popolo, fidandosi di un’estranea, si sente ferito da una moglie che ama e che continua a popolare i suoi pensieri nonostante vorrebbe soltanto odiarla.

“Portarti a Ithicana è stato il mio errore. Fidarmi di te è stato il mio errore. Amarti è stato il mio errore.”

In questo secondo libro l’autrice è attenta a gestire la questione tradimento, per cui il legame tra Lara e Aren rimane complicato e contrastante per tutta la storia. Risentimento, rabbia, odio, amore, senso di colpa e vendetta sono sentimenti che si danno battaglia nei loro cuori, complicando ulteriormente la situazione vissuta.

Aren è colui che, nella coppia, cerca maggiore distanza, anche se fa male. Perché a volte bisogna preservarsi, perché essere sovrani vuol dire mettere il popolo prima dei propri interessi. Allora la cosa giusta da fare è tenersi lontani, non cedere a quell’amore che non è scomparso nonostante il tradimento.

La storia giova di questa dinamica che non arriva a risolversi, che si porta avanti tra alti e bassi, avvicinamenti e distanza, che prende forza dal riavvicinamento forzato e dall’evoluzione della storia. La parte romantica, quindi, è presente ed è ben equilibrata con gli altri elementi in gioco.

“Lei era tutto. Mente, corpo e anima, era tutto ciò che lui desiderava. Tutto ciò di cui aveva bisogno. La regina di cui Ithicana necessitava.
Ma a causa di Silas e della sua avidità, era anche tutto ciò che Aren non poteva avere.”

La storia è narrata attraverso capitoli dal POV di Lara e altri dal POV di Aren,  e arricchita dalla presenza di tanti personaggi, già conosciuti e nuovi, che riescono a presentarsi al lettore in modo incisivo, ognuno con il suo carattere e il suo ruolo. Personaggi che aprono la strada ai libri successivi: terzo e quarto libro, per esempio, racconteranno vicende che riguardano altri due personaggi (tra cui il fratello di Lara), relative ad altri regni, ma sempre collegate a quelle raccontate nei primi due libri.

The traitor queen ci racconta un’avventura che attraversa diversi luoghi, che riserva pericoli, sfide, strategie, intrighi, suspense, azione e sentimenti contrastanti. Merita!

“Sarebbe stata per sempre la sua regina.”


il mio voto
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