Buonasera lettori e lettrici, oggi vi parlo di The traitor queen di Danielle L. Jensen, secondo libro della serie The Bridge Kingdom, che chiude la storia di Lara e Aren, iniziata nel primo libro. The Bridge Kingdom si sta rivelando una serie davvero interessante, che merita la lettura! La recensione è spoiler free solo nelle parti in nero. La recensione del primo libro è qui.
Rischiando la vita in mare, Lara torna a Ithicana con un piano per far evadere il suo re e liberare il Regno del Ponte dalle grinfie di suo padre. Per farlo, è disposta ad usare le sue stesse armi: le sorelle a cui ha risparmiato la vita.
Tra nemici e alleati pronti a lottare per un gioco di potere ed entrare in possesso del Regno del Ponte, Lara metterà a rischio tutto ciò a cui tiene. Ed è costretta a fare una scelta: combattere per il suo regno, per Aren, o per sé stessa.
The Bridge Kingdom:
Recensione
*spoiler nelle parti in arancione*
The traitor queen, secondo libro della serie The
Bridge Kingdom, quello che conclude la storia di Lara e Aren, con le vicende
legate ai loro regni, continua dove era finito il secondo libro, saziando la
nostra curiosità.
Nonostante
la decisione di non continuare la missione voluta dal parte, Lara, divenuta
regina di Ithicana, al fianco di re Aren, ha condannato la gente di Ithicana ad
un tragico destino, tutto per colpa di un errore che non può perdonarsi. Adesso il suo obiettivo è liberare Aren,
prigioniero di suo padre Silas, re di Maridrina, e salvare le sue nuove terre e
il suo nuovo popolo, ormai stremato dall’invasione di Maridrina.
Nel
primo libro ha scoperto le menzogne del padre, adesso è pronta a battersi
contro di lui e contro il suo folle piano di conquista. Dall’altra parte, però,
c’è anche un profondo senso di colpa per ciò che è accaduto e sembra ormai
impossibile ottenere il perdono del popolo di Ithicana.
Aren
viene torturato, fisicamente e psicologicamente; in più è ferito dal tradimento
della donna che ha sposato e che è arrivato ad amare. Incolpa Lara ma anche se
stesso per ciò che sta vivendo il suo popolo.
Lara e Aren dovranno lottare per liberare se stessi e il
proprio popolo, cercare alleati e fare pace con quello che è successo, cercando
di capire se è possibile superare il risentimento in nome di quei sentimenti
che ancora li uniscono.
Per una parte, The
traitor queen ci racconta le vicende separate di Lara e Aren, che lavorano
in luoghi diversi ma agiscono per gli stessi scopi. La trama riserva momenti
più lenti e altri più incalzanti, riesce a catturare l’attenzione grazie a
intrighi politici e strategie, in un crescendo che tiene incollati alle pagine.
Si viaggia tra regni, deserti, isole e mare, si attraversa il
ponte tra regni, si attuano strategie per stringere alleanze, si racconta di
ostacoli, pericoli, scontri, c’è la suspense e anche l’azione. The traitor queen sa unire gli elementi
giusti per intrattenere il lettore, giocando con essi in modo equilibrato e
intelligente. Il lettore stesso è chiamato a decifrare strategie e indizi, a
interrogarsi su ciò che accade, a capire i complotti in atto.
Danielle L. Jensen riesce a gestire bene la sua trama,
dimostrando grande abilità nel creare e intrecciare politiche, strategie,
azione, suspense e sentimenti. Non è sempre facile seguire le strategie
raccontate, ciò vuol dire che è riuscita a renderle complesse in modo intelligente,
tanto da richiedere particolare attenzione durante la lettura.
Lara è una protagonista forte e determinata, che fa i conti
con le conseguenze delle proprie azioni, anche quelle che non intendeva
compiere, e fa i conti con ciò per cui è stata cresciuta. Essere stata forgiata
come un’arma e una spia, come un mezzo per conquistare un altro popolo
attraverso un matrimonio e un tradimento, è una condanna che deve scontare, un
marchio indelebile, eppure il suo addestramento è quello che le permetterà di
affrontare le sfide difficili che si troverà davanti in questa avventura.
Ci sono momenti in cui si percepisce in modo forte la
solitudine a cui l’ha condannata il suo passato, con le conseguenze presenti;
si percepisce perfettamente il dolore di una ragazza che vorrebbe riscattarsi, provare di volere il bene del suo
popolo, ma che sente che non potrà ottenere il perdono per le sue azioni.
Aren
in questo secondo libro fa i conti con il tradimento di Lara, con le sofferenze
del suo popolo, con una prigionia che lo prova nel corpo e nella mente. Sente
di aver condannato il suo popolo, fidandosi di un’estranea, si sente ferito da
una moglie che ama e che continua a popolare i suoi pensieri nonostante
vorrebbe soltanto odiarla.
“Portarti a Ithicana è stato il mio errore. Fidarmi di
te è stato il mio errore. Amarti è stato il mio errore.”
In
questo secondo libro l’autrice è attenta a gestire la questione tradimento, per
cui il legame tra Lara e Aren rimane complicato e contrastante per tutta la
storia. Risentimento, rabbia,
odio, amore, senso di colpa e vendetta sono sentimenti che si danno battaglia
nei loro cuori, complicando ulteriormente la situazione vissuta.
Aren
è colui che, nella coppia, cerca maggiore distanza, anche se fa male. Perché a
volte bisogna preservarsi, perché essere sovrani vuol dire mettere il popolo
prima dei propri interessi. Allora la cosa giusta da fare è tenersi lontani,
non cedere a quell’amore che non è scomparso nonostante il tradimento.
La storia
giova di questa dinamica che non arriva a risolversi, che si porta avanti tra
alti e bassi, avvicinamenti e distanza, che prende forza dal riavvicinamento
forzato e dall’evoluzione della storia. La parte romantica, quindi, è presente ed è ben equilibrata
con gli altri elementi in gioco.
La storia è narrata attraverso capitoli dal POV di Lara e
altri dal POV di Aren, e arricchita
dalla presenza di tanti personaggi, già conosciuti e nuovi, che riescono a
presentarsi al lettore in modo incisivo, ognuno con il suo carattere e il suo
ruolo. Personaggi che aprono la strada ai libri successivi: terzo e quarto
libro, per esempio, racconteranno vicende che riguardano altri due personaggi
(tra cui il fratello di Lara), relative ad altri regni, ma sempre collegate a
quelle raccontate nei primi due libri.
The traitor queen ci racconta un’avventura che
attraversa diversi luoghi, che riserva pericoli, sfide, strategie, intrighi,
suspense, azione e sentimenti contrastanti. Merita!
“Sarebbe stata per sempre
la sua regina.”
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