Recensione LINEA 97 di Chiara Venturelli


Salve lettori, oggi vi parlo di Linea 97 di Chiara Venturelli. Aspettavo questo libro da un po’ di tempo perché ho un debole per le storie di Chiara Venturelli. Chiara non ci racconta una semplice storia d’amore ma qualcosa di più, una storia introspettiva che scava nel nostro animo e tira fuori le nostre paure e le nostre debolezze dimostrandoci che nonostante le avversità non bisogna mai dimenticare di vivere, di essere felici e di avere speranza. Una storia che si legge tutta d’un fiato e che colpisce il nostro cuore grazie al racconto di vite così vicine a noi.

Titolo: Linea 97
Data di pubblicazione: 26 giugno 2018
Editore: SelfPublishing
Autrice: Chiara Venturelli
Pagine:333
Trama
Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.
*** New Adult Romance Autoconclusivo ***



Recensione

Da quando ho iniziato a leggere romance, soprattutto quello italiano, non ho potuto fare a meno di affezionarmi a Chiara Venturelli. Le storie di Chiara sono sempre dolci, piene di romanticismo e di speranza, pronte a colmarti il cuore e a farti affezionare ad ogni singolo personaggio e ad ogni singola situazione. Con Linea 97 l’autrice ha voluto creare una storia d’amore e di speranza, di sofferenza ma anche di felicità e di riscatto. Nato sulla piattaforma online di efp nel 2010 Linea 97 è stato pubblicato solo adesso dall’autrice stessa dopo tante difficoltà e dopo una quasi totale riscrittura. Chiara Venturelli ha sempre dimostrato un amore sconfinato verso le sue storie e i suoi personaggi e nonostante le tante difficoltà ha sempre combattuto tenacemente per loro, tanto che  questo libro ne è un esempio.
La storia è quella di Peter e Danielle, due solitudini che si incontrano, due vite che sono solo apparentemente diverse perché costellate entrambe da addii e sacrifici. I due si incontrano sulla Linea 97, l’autobus che prendono ogni giorno per motivi diversi. Danielle trascorre il viaggio guardando il paesaggio fuori dal finestrino, con in testa mille pensieri e la poca voglia di tornare in una casa dove non si sente più a suo agio.  Peter trascorre il tempo in piedi, vicino l’uscita, isolato da tutti, con il cappuccio alzato e il suo taccuino in mano. Un giorno i due si ritrovano a parlare e da quel momento tutto cambia. Danielle sente di essere attratta da questo misterioso ragazzo, Peter non è più abituato ad avere rapporti con gli altri e a mostrare il proprio volto eppure non vuole deludere questa dolce ragazza. Peter è sempre stato l’anima della festa, amava divertirsi, bere, aveva amici e ragazze ma poi un grave incidente gli ha portato via tutto ciò che aveva di più caro, tutto ciò che non aveva mai apprezzato a sufficienza, lasciandogli una cicatrice sul corpo ma anche nell’anima. Da allora ha smesso di vivere, ha preferito nascondersi e allontanarsi da tutti, è andato da uno psicologo, ha iniziato a vivere con il suo giovane zio, John e ha cercato di guadagnare attraverso lavoretti vari. Danielle deve sopportare ogni giorno i continui litigi con la moglie del padre, una donna molto giovane che però sembra andare d’accordo con lei solo quando è presente il padre. Danielle è stata abituata a traslocare continuamente a causa del lavoro del padre e non è stato facile per lei mantenere le amicizie. Due ragazzi estremamente soli che inizieranno a frequentarsi e tra difficoltà, gelosie e paure impareranno ad amarsi, a non sentirsi mai più soli , a vivere e ad essere felici. Sarà un cammino lungo e difficile perché non è mai facile abbandonare le proprie paure, non è facile lasciarsi andare quando si è abituati a rimanere chiusi nel proprio guscio. La vita è un viaggio che ha alti e bassi e non ha mai una meta precisa. La vita è piena di ostacoli che ci rendono timorosi, insicuri, che possono farci cadere temporaneamente o abbatterci per sempre. Trovare il coraggio di rialzarsi dopo i momenti bui non è facile, per qualcuno è impossibile eppure a volte la vita ci sorprende e improvvisamente troviamo il coraggio di cambiare, troviamo la voglia di tornare a vivere. I momenti bui servono a farci apprezzare ciò che abbiamo, ad indirizzarsi nelle nostre scelte e nei nostri comportamenti, ad essere persone migliori nella nostra vita e in quella degli altri. È grazie ai momenti come questi che si comprende quanto sia importante vivere e amare. Peter e Danielle sono due splendidi personaggi: lei così dolce, ingenua, sola eppure capace di affezionarsi e donare tutta se stessa alle persone che ama; Peter è un animo solitario e inquieto, attanagliato dagli incubi e dalle paure, senza il coraggio di abbassare il cappuccio e mostrarsi al mondo per quello che è adesso. Sono due personaggi capaci di un amore incredibile, dotati di una spiccata sensibilità e forse per questo più fragili degli altri. Le loro fragilità e le loro debolezze però li rendono umani e soprattutto speciali. Insieme si aiutano e diventano più forti, iniziano a credere in loro stessi e a lottare per quello a cui tengono. Leggendo questa storia sono riuscita ad immedesimarmi nei personaggi, ho avuto paura con loro, mi sono emozionato con loro, ho temuto che questo delicato equilibrio instauratosi tra loro potesse cedere da un momento all’altro. In ogni momento ho rivisto me in loro, ho rivisto ogni essere umano in loro. Il dolore che segue un momento buio, la paura del cambiamento, la difficoltà di accettare il proprio aspetto, le proprie debolezze e fragilità, la paura di uscire dalla propria bolla, per quanto soffocante, la difficoltà nell’aprirsi di nuovo agli altri e ricominciare: questo è ciò che ognuno sperimenta nella propria vita. Ognuno nella propria vita sperimenta la solitudine, qualcuno solo in alcuni momenti, altri più a lungo. La solitudine ci rende prigionieri, ci impedisce di vivere, ci impedisce di guardare la realtà con occhi lucidi. La solitudine ci fa credere di non poter contare su nessuno, di non piacere e di non poter più cambiare. Ci sarà sempre qualcuno che non ci apprezzerà, che ci guarderà dall’alto verso il basso, che avrà dei pregiudizi, ma ci sarà anche chi crederà in noi, ci assisterà e ci darà la forza di andare avanti. Non bisogna mai dimenticare che la speranza è sempre da qualche parte, pronta a sostenerci e a darci un’altra possibilità. Linea 97 è una storia dolce e delicata, di amore, di speranza, di nuove occasioni e di coraggio. Ho amato i riferimenti alle altre storie di Chiara Venturelli, ai tanti personaggi che mi hanno accompagnato per tanto tempo e mi hanno fatto sognare. John e Felicity sono i personaggi che ci accompagneranno prossimamente in una nuova storia e sono felice di averli conosciuti. Già mi piacciono da morire. Grazie Chiara per le tue storie, non vedo l’ora di seguirti nel prossimo viaggio. Linea 97 è un libro che vi consiglio assolutamente.
voto
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