Salve lettori, oggi vi parlo di Assedio e Tempesta di Leigh Bardugo, secondo libro della serie Shadow and bone. Se ancora non avete letto il primo e volete informarvi (perché ne vale la pena e quindi dovete!) vi lascio la mia recensione qui. Per gli altri questo è il mio parere rispetto al secondo libro.
Editore: Mondadori
Pagine: 300
Shadow and bone Trilogy:
1.Tenebre e Ossa (recensione qui)
2. Assedio e Tempesta
3.Ruin and Rising (prossimamente)
Serie spinoff Six of crows:
1. Sei di corvi (recensione qui)
2. Il regno corrotto
Recensione
spoiler dal
primo libro
Alina e Mal sono scappati dall’Oscuro mentre attraversavano
la Faglia e adesso, dopo aver attraversato il Mare Vero, sono arrivati alle
coste di Novyi Zem, in fuga e cercando di non farsi scoprire. Non è facile
vivere da fuggitivi e infatti ben presto i due vengono scoperti dall’Oscuro e
coinvolti nuovamente nei suoi piani. Di nuovo in mare insieme all’Oscuro, ai
suoi, ad un interessante corsaro e al suo seguito, i due saranno usati per
arrivare alla frusta marina, il drago dei ghiacci di cui parlano le leggende e
che pare nascondersi proprio in quel mare. Così infatti l’Oscuro potrÃ
procurarsi il secondo amplificatore di Morozova, gli amplificatori che i Grisha
detengono per amplificare il proprio potere. Questa volta però sarà sempre
Alina a doverlo portare, proprio come per le corna del cervo che adesso formano
un collare che le ricorda il suo legame forzato con l’Oscuro. L’Oscuro, seppur
recante i segni della lotta contro i Volcra nella Faglia, ha adesso un potere
in più: quello di evocare potenti creature d’ombra letali e molto difficili da
sconfiggere. In mare però riusciranno ancora una volta a scappare dall’Oscuro
ma non a risparmiarsi il potere del secondo amplificatore. Di nuovo in viaggio
verso Os Alta, arriveranno al Grande Palazzo dove abita il re e al Piccolo
Palazzo dove sono i Grisha. Qui Alina deciderà di prendere il comando del
Secondo Esercito lasciato scoperto dall’Oscuro. Accompagnata dall’inseparabile
Mal e da nuovi compagni d’avventura Alina dovrà superare le riserve altrui
circa il suo ruolo e dovrà sperimentare il costo di un potere come il suo. Da
grandi poteri infatti derivano grandi responsabilità ma anche grandi sacrifici
e non è facile avere amicizie o mantenere relazioni quando si è nella sua
posizione. Nei piani per fermare l’Oscuro, che ha già attaccato e distrutto Novokribirsk,
avrà un ruolo centrale anche il principe Nikolai, figlio minore del re, che a
quanto pare è molto distante dalla sua famiglia e potrebbe essere quello di cui
il regno ha bisogno. Ci sarà una importante scoperta circa gli amplificatori di
Morozova e il potere che lega Alina all’Oscuro ma soprattutto ci saranno nuove
alleanze pronte a tutto per il bene di un intero paese.
Assedio e Tempesta si rivela essere un altro libro
incredibile che, sulla scia del secondo, continua a tenerci incollati alle sue
pagine e a farci gioire ma soprattutto disperare insieme ai suoi personaggi.
Sicuramente il secondo libro ha al centro la figura di Alina, questa ragazza la cu vita è
cambiata drasticamente nel primo libro e adesso deve fare i conti con una enorme
quantità di doveri, responsabilità e anche colpe. È facile per lei sentirsi in
colpa per aver lasciato tante persone sole a combattere i Volcra in mezzo alla
Faglia mentre lei scappava, condannandoli così a morte certa. L’Oscuro però è
sopravvissuto e adesso Alina ha in mente di sconfiggerlo una volta per tutte prima
che altri si facciano del male per colpa sua.
Dall’altra parte però lei è legata all’Oscuro da strani poteri, lo vede anche
se è lontano, sente la sua forza attrattiva anche se cerca di respingerla. Le ferite
lasciate dall’Oscuro sono fisiche e mentali e combatterle richiedere un enorme
sforzo, forse invano.
Intanto vive la sua relazione con Mal ma i momenti in cui
posso stare soli solo davvero rari e uniti alle responsabilità che ha, metteranno
a dura prova il loro legame e questo la farà soffrire. Ormai Alina sente
crescere la propria solitudine, la sua vita adesso richiede che lei stia
attenta, che diffidi di tutti, che abbia dubbi sulle vere intenzioni degli
altri e tutto questo le fa un vuoto attorno che cresce sempre di più. Sarebbe
così bello lasciare tutto e scappare, vivere come una persona normale insieme
al suo amato Mal ma non è possibile andare via e lasciare il suo paese in balia
dell’Oscuro, non con i suoi poteri che sono gli unici a poterlo contrastare.
I poteri però sono anche un’arma a doppio taglio e man mano
che aumenta i suoi cresce in lei l’avidità di potere, cresce il desiderio di
essere forte e di fare del male e forse in questo inizia a capire di non essere
poi tanto distante dall’Oscuro. In realtà lui è l’unico che può capirla, che
può capire il suo potere, le sue responsabilità , la sua solitudine, le scelte
difficili e i sacrifici.
È così facile mettersi nei panni di Alina e anche molto
triste. Vuol dire
sentire la sua solitudine, talvolta la sua impotenza, il peso del suo ruolo che
preclude legami, il tormento costante, l’essere combattuta, il dover fare
sacrifici. Leigh Bardugo ha saputo perfettamente cosa dire di lei e farlo poi
nel modo giusto.
Mal è colui che più le sta vicino ma in
questo secondo libro sarà ancora più difficile per lui seguirla rinunciando ai
suoi progetti e ai suoi desideri. Ora si sente impotente, stanco, vuole fare
molto di più che stare fermo come guardia personale, vuole agire, andare fuori,
rendersi utili in modo dinamico. Non è più un soldato, non è un principe, non è
più nulla. Alina è cambiata e lui non la riconosce più, vorrebbe l’Alina di una
volta ma non è possibile e lei non è disposta a rinunciare ai suoi poteri.
Tutto questo creerà tanta tensione ma soprattutto dolore e dubbi che si
insinueranno nella coppia in modo pericoloso.
Mi è piaciuto Mal nel primo libro e mi piace ancora, capisco come si sente ma
capisco anche Alina e capisco che per i due non c’è via d’uscita se non quella
dei sacrifici e dei compromessi. È qualcosa che hanno capito anche i personaggi
ma che faticano ad ammettere.
Voglio poi parlare del principe Nikolai Lantsov, il figlio minore del re, una grandissima new entry di questo secondo libro e ormai entrato nel mio cuore come personaggio preferito. Del principe ha la bellezza, ha il carisma, ha l’autorità ma per il resto questo ragazzo si è rimboccato le maniche e ha deciso di crescere fuori dalla sua casa e dal suo regno, ha imparato l’ingegneria, ha imparato a contrattare, a vedersela da solo, a pensare più astutamente degli altri e con i suoi piani e i geniali marchingegni che progetta potrebbe significare davvero la salvezza del paese ma ha bisogno anche dei poteri di Alina e del suo sostegno. Ho adorato questo personaggio, la tua tenacia, la sua perseveranza, il suo grandissimo sarcasmo ma anche la serietà dei suoi obiettivi. È un personaggio molto affasciante ed è impossibile non innamorarsene.
C’è così tanto da dire su così tanti personaggi ma vi dirò in
generale che ho apprezzato tutto e tutti. Arrivare alla fine di questo libro è
stato doloroso per ciò che questi personaggi hanno dovuto vivere. Leggere di
loro è come avere degli amici e perdere loro è come perdere degli amici.
Il finale di questa storia ha un ritmo serrato e disperato, sembra ormai essere arrivati al punto
di non ritorno ma le sorprese non finiscono mai. Non vedo l’ora di leggere il
terzo ed ultimo libro anche se mi mancherà questo mondo.
Del fantastico worldbuinding vi ho già parlato nella scorsa recensione. Vi dirò, potete definirlo un fantasy vecchio stampo ma non potete negare il fascino di questa storia, in fondo il fascino delle cose belle non tramonta mai. Assedio e Tempesta è il libro di mezzo ma non per questo lento: qui la storia risulta scorrevole, coinvolgente, non mancano l’azione e i momenti che tolgono il fiato. Questa storia mi ha trascinato con sé dalla prima all’ultima pagina e io l’ho adorata. Io sono fan sfegatata di questa serie e ve la consiglio.
il mio voto
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