Buongiorno lettori e lettrici,
oggi vi parlo di Restore me di Tahereh Mafi, quarto volume della serie Shatter me, primo della seconda trilogia.
In Italia questo volume è stato
pubblicato a distanza di vari anni dalla prima trilogia e per una diversa casa
editrice.
Amai la prima trilogia Shatter me e,
anche se la rilettura recente non è stata all’altezza della prima, sono
contenta di aver potuto continuare questo viaggio. Venite a scoprire la mia
opinione su Restore me.
Editore: Fanucci Editore
Pagine: 348
Trama
Restore Me è il primo libro di Tahereh Mafi che dà inizio alla nuova trilogia della serie Shatter Me.
1.5 Destroy me (inedito Italia)
2. Unravel me (recensione QUI)
2.5 Fracture me (inedito Italia)
3. Ignite me (recensione qui)
4. Restore me
5. Defy me
5.5 Reveal me (inedito ita)
6.Imagine me
6.5 Believe me (inedito ita)
Recensione
Restore me è il quarto libro della serie Shatter me (primo della seconda
trilogia) ed ha tutte le caratteristiche del libro di passaggio.
Juliette
ha preso il comando del Settore 45 dopo aver ucciso Anderson e adesso deve far
fronte agli impegni richiesti ad un comandante. Non sarà facile per lei, che
prima non aveva così tante responsabilità , farsi carico di tutto, soprattutto dal
momento che non è mai stata istruita a tal proposito. Juliette non conosce bene
il funzionamento del sistema nel quale è andata ad inserirsi, non conosce
relazioni, meccanismi e obblighi particolari.
DovrÃ
imparare a capire come gestire la nuova situazione ma anche se stessa,
superando le fragilità che ha sempre tenuto dentro e che minacciano di farla
crollare definitivamente.
Al
settore 45 ci sono anche gli altri compagni e soprattutto c’è, al suo fianco,
Warner, il ragazzo di cui si è innamorata e che sta cercando a sua volta di
capire se stesso e gestire i cambiamenti in atto. In questo percorso cercherÃ
la solitudine e il silenzio, rifletterà e studierà ciò che il padre ha
lasciato, scoprendo verità importanti che erano state taciute.
Restore me è un libro introspettivo, che si concentra sui
personaggi, soprattutto sui due protagonisti, che raccontano attraverso un POV
alternato (questa è una novità ). Ciò che interessa è l’evoluzione dei
personaggi alla luce di ciò che è accaduto in precedenza, il modo in cui stanno
gestendo i cambiamenti, le difficoltà dell’essere ragazzi giovanissimi alle
prese con un sistema più grande e tante responsabilità . Ragazzi che da soli
devono capire come far fronte ai propri demoni interni e alle difficoltÃ
esterne, organizzare un piano per salvare il possibile del mondo disastrato in
cui vivono.
Il
rapporto tra Juliette e Warner passa un po’ in secondo piano rispetto ad
un’attenzione dei due rivolta a se stessi, così come sono poco presenti gli
altri personaggi, con qualche eccezione.
Juliette
capisce di dover venire finalmente a patti con ciò che si è portata dentro a
lungo, cioè la rabbia, la tristezza e la solitudine. Warner deve affrontare la
perdita di un padre che non è mai stato buono con lui, che l’ha portato a gesti
orribili, ma con cui ha vissuto per tutta la vita. Kenji è come sempre il
personaggio che porta il sorriso e talvolta il buonsenso, che ha un forte
rapporto con Juliette ben raccontato in questo libro. Poi entrano in scena
nuovi personaggi, da altre parti del mondo, che portano scompiglio e novità in
una situazione già critica.
Tahereh
Mafi, attraverso questa narrazione più introspettiva, non lascia spazio ad
eventi troppo rilevanti ed entusiasmanti e da ciò deriva una lentezza della
narrazione, che però non finisce per essere noiosa. C’è spazio per i colpi di scena che si
concretizzano in rivelazioni inaspettate sui personaggi e le loro origini. In
questo però l’autrice lascia un po’ perplessi perché non semina indizi che
preannuncino le rivelazioni, lasciando qualche buco di trama che sembra
dimostrare non un progetto a priori ma idee sviluppate nel corso del processo
di scrittura.
La
scrittura dell’autrice è particolare, a tratti evocativa (direi anche meno dei
precedenti), secca e incisiva. Ho poco apprezzato il suo soffermarsi su
questioni di minore importanza all’interno della storia raccontata, come alcuni
drammi sentimentali, così come ho poco apprezzato i dialoghi originati da
queste scene. Trovo che i personaggi ne siano usciti depotenziati e come incapaci di distinguere tra ciò che è davvero importante e ciò che è superfluo
e sciocco. Come sempre è interessante la parte distopica, peccato che ci si
soffermi poco. Interessanti anche le citazioni dal diario della prigionia di
Juliette, sebbene denotino una profondità che poi non viene sviluppata.
Insomma,
Restore me è un libro che ha qualche
problema, che poteva concentrarsi maggiormente sulle questioni importanti della
storia, che poteva gestire meglio la serietà degli argomenti e il tono della
narrazione. In fondo però è un libro di passaggio, che fa i conti con ciò che è
accaduto in precedenza e prepara il terreno a quello che verrà . Molto
apprezzabile il finale, con una scoperta importante e inaspettata che fa
desiderare immediatamente il seguito (per fortuna già ce l’abbiamo!).
Con
tutti i suoi pro e contro, Restore me
è un libro che i lettori della serie non potranno perdere se vogliono sapere
come proseguirà questa storia, una storia che sa scorrere con abbastanza
tranquillità e con qualche picco inaspettato.
0 Commenti